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Decongestionanti nasali: cosa sono e come agiscono

La congestione nasale - o naso chiuso - è uno dei sintomi più ricorrenti del raffreddore e dell'influenza, ma anche di patologie a carico delle vie respiratorie come le allergie. Per alleviarla spesso si ricorre all'uso di decongestionanti nasali. Attenzione a non abusarne. Come qualsiasi farmaco, anche i decongestionanti nasali possono avere effetti collaterali. Un uso prolungato può provocare il cosiddetto “effetto rebound” o “effetto di rimbalzo”. Vediamo cosa sono i decongestionanti nasali e come agiscono.

07 ottobre 2022
ragazza che usa uno spray nasale

Congestione nasale o rinorrea: cause e sintomi

La mucosa nasale è un tessuto alquanto complesso e altamente vascolarizzato, che comprende vasi sanguigni, vasi linfatici, capillari e sinusoidi venosi. Quando si verifica un aumento della produzione di muco e la mucosa nasale è gonfia e piena di sangue, soffriamo di congestione nasale. Viceversa, quando le terminazioni nervose si svuotano, si ha la decongestione.

Rimedi contro la congestione nasale

Di solito, ai primi sintomi da congestione nasale può essere utile ricorrere a farmaci o rimedi decongestionanti, che danno un senso di sollievo. Sotto forma di spray o gocce, vengono applicati direttamente all’interno del naso, andando a stimolare la contrazione dei vasi sanguigni delle mucose che riversono le cavità nasali. Per colpa di un’infezione o dell’allergia, infatti, questi vasi sono particolarmente dilatati, tanto da gonfiare le muscose interne al naso e ostruire il passaggio dell’aria. In breve tempo, l’applicazione di questi farmaci consente ai tessuti gonfi di sgonfiarsi, permettendo così di ritrovare sollievo e tornare a respirare liberamente.

RAFFREDDORE E SINTOMI INFLUENZALI: COSA SERVE DAVVERO?

Ci sono due tipi principali di decongestionanti nasali:

  • a lunga durata, che mantengono il decongestionamento nasale tra le 8 e le 12 ore e contengono principi attivi come nafazolina, ossimetazolina e xilometazolina.
  • di durata più breve, che mantengono il decongestionamento nasale tra le 4 e le 6 ore e contengono principi attivi come fenilefrina e tramazolina.

Questi principi attivi possono anche essere associati a un antistaminico (come la clorfenamina), che contribuisce a ridurre il gonfiore e la secrezione mucosa. Fenilefrina e clorfenamina si trovano anche in alcuni rimedi orali per il raffreddore: vanno ad agire su diversi sintomi ma, in generale, la loro azione è più lenta.

Attenzione a non abusare di decongestionanti nasali

Il rapido sollievo fornito dai rimedi decongestionanti nasali può spesso spingere a un loro uso eccessivo, con dosaggi e modalità superiori a quelli previsti. Attenzione. Uno degli effetti collaterali dell’abuso di decongestionanti nasali è il cosiddetto effetto rimbalzo o rebound: il senso di sollievo generato dall’uso di decongestionanti potrebbe portare ad aumentare il numero di somministrazioni, attivando una sorta di circolo vizioso che crea una dipendenza da tali rimedi. Quando si sospende l’utilizzo dei decongestionanti nasali, l’effetto rebound può causare un senso di peggioramento dei sintomi, come la sensazione prolungata di naso chiuso, innescando di nuovo la necessità di ricorrere a tali rimedi. Per evitare l’effetto rimbalzo, l’accortezza è di utilizzare i farmaci decongestionanti nella dose più bassa e per il minor tempo possibile.

Effetti collaterali dei decongestionanti nasali

I decongestionanti nasali sono a tutti gli effetti dei farmaci e, come tali, non sono privi di effetti collaterali. Al momento dell’acquisto, meglio chiedere consiglio al farmacista per verificare se possono essere utilizzati senza problemi.

Di solito sono controindicati nelle malattie cardiache gravi, in caso di diabete o nelle persone che assumono farmaci antidepressivi. Possono, infatti, interagire con altri farmaci

I decongestionanti vanno usati con ancor maggior cautela quando i pazienti sono bambini e sotto i 12 anni sono sconsigliati. Leggi il nostro approfondimento sui decongestionanti per bambini.

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