Come testiamo

Com’è strutturato il nostro test di laboratorio sui preservativi

03 novembre 2021
preservativi

Per valutare la qualità  dei preservativi li abbiamo sottoposti a diversi test verificandone l'integrità e la resistenza. Abbiamo anche controllato che non avessero difetti visibili, che le confezioni dei singoli preservativi fossero ben sigillate e che le scatole contenenti i condom fossero integre.

Abbiamo testato in laboratorio 15 modelli di preservativi, in lattice e sintetici, valutando la loro efficacia nel proteggere da gravidanze indesiderate e da malattie sessualmente trasmissibili e verificando la presenza di ingredienti potenzialmente dannosi. Inoltre, ci siamo accertati che le etichette fossero chiare, provviste di tutte le informazioni necessarie e non ingannevoli. Infine, abbiamo fatto provare i prodotti a normali consumatori che ne hanno valutato la gradevolezza d’uso. Sei curioso di sapere quale prodotto è stato più performante?

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Test di efficacia

Lo scopo principale del test è stato quello di valutare l’efficacia dei preservativi nel proteggere i consumatori dalle gravidanze indesiderate e dalle malattie sessualmente trasmissibili. In questo senso, l’efficacia dei preservativi può essere messa a repentaglio dalla presenza di fori microscopici e di punti deboli, che potrebbero consentire il passaggio di spermatozoi e/o microrganismi, e da una scarsa resistenza alla rottura.

Per i preservativi in lattice esistono due prove differenti per determinare la presenza di fori:

  • Prova di dispersione elettrica (o controllo elettrico unitario)

Durante questo test, il preservativo viene disteso su un’asta di metallo e viene sottoposto ad un intenso campo elettrico. Il lattice di gomma di cui è composto il preservativo non può condurre elettricità e quindi l’elettricità non dovrebbe raggiungere l’asta di metallo. Nel caso in cui sia presente un foro, anche minuscolo, l’elettricità passerà all’asta di metallo, evidenziando la presenza di un’apertura.

  • Prova di tenuta all’acqua

Durante questo test, i preservativi vengono riempiti d’acqua ed appesi prima in senso verticale, poi in senso orizzontale: al contempo un esperto verifica che non avvengano perdite d’acqua. Come ulteriore controllo, il tecnico prende il preservativo pieno d’acqua dalla posizione di sospensione, ne lega l’estremità e lo fa rotolare su uno strato di carta assorbente, accertandosi che l’intera superficie del preservativo tocchi la carta. Se la carta si bagna, significa che il preservativo ha delle perdite.

Nei preservativi in materiale sintetico l’unico test per determinate la presenza di fori è la prova di tenuta all’acqua.

La resistenza alla rottura viene testata mediante il test di gonfiaggio ad aria.Per eseguire questo test il preservativo viene riempito d’aria finché non scoppia. La pressione e il volume dell’aria all’interno del preservativo vengono misurate nel momento in cui questo si rompe. Il preservativo passa il test se i valori di volume e pressione al momento dello scoppio superano gli standard minimi richiesti dalla normativa.

Oltre a verificare integrità e resistenza, abbiamo controllato che i preservativi non avessero difetti visibili, che le confezioni dei singoli preservativi fossero ben sigillate e che le scatole contenenti i condom fossero integre.

Ingredienti

I preservativi sono dispositivi medici, il che significa che i produttori non hanno l’obbligo di indicare sulla confezione gli ingredienti. I produttori di preservativi in lattice di gomma naturale devono solo menzionare che il loro prodotto contiene lattice, mentre i produttori di preservativi in materiale sintetico devono indicare il tipo di materiale sintetico (ad esempio poliuretano, poliisoprene). Seguendo le linee guida sui preservativi dell’OMS, abbiamo spedito in laboratorio i nostri campioni per assicurarci che non contenessero ingredienti potenzialmente pericolosi in concentrazioni allarmanti. Fra le sostanze ricercate nel corso dell’analisi abbiamo i plastificanti, i disinfettanti fenolici, N-nitrosammine e parabeni.

Etichettatura

Oltre all’etichettatura obbligatoria, abbiamo controllato tutte quelle informazioni considerate facoltative che costituiscono un criterio di scelta o che semplicemente possono risultare utili al consumatore. Inoltre, abbiamo penalizzato slogan come “dermatologicamente testato” che trasmettono al consumatore una falsa percezione di sicurezza, e “testato elettronicamente”, che non costituisce un valore aggiunto per il prodotto, se consideriamo che la normativa impone che tutti i preservativi in lattice vengano testati elettronicamente per essere messi sul mercato.

Prova d’uso

Per la prova d’uso ci siamo appoggiati ad un panel di soci e non soci attraverso la nostra piattaforma di test collaborativi ConTest.

I 280 soggetti che si sono iscritti al test hanno ricevuto un kit contenente 2 o 3 modelli di preservativi e le istruzioni per eseguire il test. Abbiamo chiesto loro di valutare la facilità di apertura della confezione e se hanno trovato difficoltà nell’indossare e nello svestire il preservativo. Il panel di consumatori ha dovuto anche giudicare la comodità del condom una volta indossato e la sensazione durante il rapporto sessuale; infine, abbiamo richiesto una valutazione dell’odore, della lubrificazione e del materiale del preservativo, ed un giudizio generale sul modello che hanno testato.