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Lampade antizanzare, funzionano in modo non selettivo: un rischio per l'ambiente

Gli antizanzare elettrici, a differenza dei repellenti, non diffondono sostanze chimiche ma sfruttano lampade UV che attirano gli insetti, e li eliminano grazie ad una piccola scarica elettrica. Ma come funzionano? E sono davvero efficaci? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

16 maggio 2023
Lampade antizanzare

Le lampade antizanzare sono dei dispositivi elettrici che servono ad attrarre e intrappolare o uccidere non solo le zanzare, ma tutti i tipi di insetti, anche quelli impollinatori. Diversi studi dimostrano che solo una minoranza degli insetti catturati sono zanzare e nessuno studio scientifico controllato ha dimostrato che questi dispositivi riducano il tasso di punture di zanzare all'aperto. In modo semplificato possono essere viste come dei portalampada con delle lampadine particolari e delle ventole che attraggano le zanzare e gli altri insetti e poi li intrappolano oppure li “friggono” con una scarica elettrica raccogliendoli in un apposito scomparto.

Esistono prodotti sia da intero che da esterno, che hanno forme, strutture, potenze e consumi diversi. Non tutti hanno lo stesso raggio di azione e la stessa efficacia. Per poter essere utilizzati in esterno, è fondamentale che i prodotti siano impermeabili.

Rispetto agli altri prodotti antizanzara ha il vantaggio di non utilizzare o diffondere sostanze chimiche (insetticidi, pesticidi o repellenti) che possono essere dannose o addirittura pericolose per le persone e gli animali. 

Esistono prodotti chiamati trappole antizanzara che utilizzano sistemi diversi dalla luce per attrarre le zanzare, ad esempio emettono CO2, e poi risucchiano le zanzare con una ventola e le intrappolano senza ucciderle. Questi sistemi risultano essere i meno efficaci tra tutti quelli da noi testati negli anni.

Come funzionano le lampade antizanzare

Una luce ultravioletta (UV di lunghezza d’onda pari a 360-390 nm, ovvero nello spettro degli UV-A) attrae zanzare, falene, insetti, la ventola “riscucchia gli insetti” che vengono catturati oppure uccisi da una scarica elettrica e raccolti in un cassettino che può essere facilmente svuotato e pulito.

Tutte le lampade per funzionare hanno bisogno di energia e quindi di essere alimentate. L’alimentazione della lampada può essere a filo, a batteria, a batteria ricaricabile (con presa usb oppure con pannello fotovoltaico).

Dove posizionare la lampada per zanzare

La posizione ideale, sarebbe lasciarle sullo scaffale del negozio, questo perché sono poco efficaci e rischiano di essere dannose per insetti “utili”. Se proprio ne avete una e volete sfruttarla ecco alcuni consigli per usarla al meglio. 

Per decidere il corretto posizionamento della lampada occorre valutare il tipo di alimentazione, le dimensioni, il peso, l’impermeabilità e le caratteristiche del luogo che si vuole “proteggere dagli insetti”.

Come detto, se la lampada deve essere utilizzata all’aperto e non vi è una tettoia, è fondamentale che sia l’apparecchio che il filo e la presa siano impermeabili per resistere sia all’umidità notturna che ad eventuali rovesci di pioggia e temporali comuni nelle sere estive.

Se invece l’utilizzo è previsto all’interno l’impermeabilità non è caratteristica fondamentale.

Cruciale poi, in funzione del tipo di alimentazione, decidere il posizionamento: se occorre un filo meglio prevedere il posizionamento in prossimità di una presa elettrica ed evitare prolunghe “volanti” in cui ci sia il rischio di rimanere impigliati o di inciampare, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità.

Le lampade con batteria risolvono egregiamente il problema e possono essere facilmente posizionate: è però fondamentale ricordarsi di caricare la batteria in modo da non trovarla scarica proprio nel momento del bisogno.

Alcune lampade compatte possono facilmente essere spostate, appese a ganci o rami, appoggiate. Altre sono più grandi e pesanti quindi occorrerà valutare bene come posizionarle perché oltre ad essere efficaci non risultino d’intralcio o fastidiose (la luce prodotta è piuttosto intensa).

La lampada deve essere posizionata in modo stabile, per non rischiare di cadere. Inoltre, deve essere ben visibile e lontana da altre fonti luminose. L’ideale poi sarebbe che potesse intercettare e attirare gli insetti dove naturalmente essi tendono a raggrupparsi (magari attratti da fonti di CO2, da colori scuri, da elementi che emettono calore, …). Molti prodotti, nelle istruzioni, suggeriscono di posizionare la lampada circa ad una altezza di 1 metro da terra.

Attenzione però che la luminosità potrebbe essere elevata: la lampada non deve assolutamente essere coperta, il posizionamento, deve essere tale da non disturbare chi dorme o dare dei riflessi sullo schermo per chi guarda la TV.

I consumi

Le lampade da zanzare hanno consumi contenuti con lampade da 5 watt per le lampade portatili da interno fino a 20 watt per i modelli più grandi. Quindi, poiché generalmente per interni viene indicato di accenderle 3 ore prima di coricarsi, sulle ore di utilizzo hanno mediamente consumi di 120 wattora ovvero 0,12 kwh se utilizzate continuativamente per tutta la notte, ad esempio nella stanza dei bambini in modo da avere una “luce di cortesia” ed evitare l’utilizzo di insetticidi.

Differenze tra lampada per zanzare da interno e da esterno

Non emettendo sostanze nocive, tutte le lampade da esterno possono essere utilizzate anche all’interno, mentre perché sia vero il contrario, è fondamentale verificare il grado di resistenza a polvere e umidità. In generale per i prodotti da esterno meglio scegliere le lampade almeno con IPX4.

Inoltre, le lampade hanno un definito raggio di azione quindi negli interni è facile stimare che basti una lampada con raggio di azione di circa 3-6 metri, mentre in esterno sono preferibili lampade più grandi e potenti (anche perché in generale è più abbondante la presenza di zanzare e insetti).

Lampada antizanzare a led: vantaggi, svantaggi, consumi

Le lampade antizanzare a led hanno il vantaggio di essere più leggere compatte e di consumare molto poco. E’ la soluzione adottata per i prodotti più piccoli e trasportabili.

La lampada antizanzare fa male?

Nonostante queste lampade operino emettendo luce nel range di frequenza degli UV-A, i rischi per i nostri occhi o per la nostra pelle sono irrilevanti. L’esposizione ad UV-A dovuta a queste lampade è ben al di là dal poter costituire un pericolo per la salute, in quanto l’intensità dell’emissione è ridotta e diminuisce rapidamente all’aumentare della distanza dalla fonte. Anche una piccola distanza dalla lampada è sufficiente ad abbattere l’intensità dell’irraggiamento, e così qualunque tipo di rischio

Questi prodotti  non rilasciano insetticidi biocidi, quindi sono sicuramente  meno inquinanti e a minor impatto sulla salute. Hanno però un impatto ambientale legato all’uccisione indisciminata degli insetti, sono RAEE e consumano energia (anche se i consumi sono abbastanza contenuti).

Funzionano male e i repellenti ci proteggono di più

Le lampade UV uccidono gli insetti, ma questo non ci assicura che ci proteggano in modo efficace dalle punture di zanzara. Sono molto meno efficaci rispetto a repellenti, insetticidi e sistemi meccanici (zanzariere). Riducono il numero di insetti, ma offrono una protezione limitata. Se si vuol esser certi di non essere punti, meglio dotarsi di un repellente da applicare sul corpo e sui vestiti o di zanzariere per coprire lettini, passeggini e cullette dei bambini fino a 2 anni.

FAQ

Rispondiamo ai dubbi più comuni sulle lampade anti zanzare.

Quali sono i prodotti antizanzara più efficaci in esterno/da giardino?

Nei nostri test siamo scesi “in campo” in un’area verde di pianura dove sono stati posizionati i diversi dispositivi di protezione, mantenuti fissi, distanti almeno 25 metri uno dall’altro per evitare interferenze tra loro. In ogni sessione di prova, l’operatore si sedeva in ciascuna delle postazioni con braccia e gambe scoperte e con un aspiratore portatile a batteria catturava tutte le zanzare che si avvicinavano o gli si posavano addosso.

 

Oltre alla stazione per ogni prodotto ne abbiamo attrezzata una senza alcun dispositico che serviva a titolo di confronto.

Tutti i prodotti sono stati provati in contemporanea, ciascuno a rotazione in una postazione diversa, così che tutti sono stati messi alla prova in tutte le zone del parco. E le prove si sono susseguite per diversi giorni sia in orario pomeridiano (per verificare l’efficacia rispetto allacosiddetta Zanzara Tigre (Aedes albopictus) che al crepuscolo.

 

La valutazione dell’efficacia di ciascun metodo è stata fatta calcolando la differenza tra la media delle zanzare catturate nella postazione di confronto, priva di dispositivi protettivi, e la media di quelle catturate in ciascuna delle altre. Nessun prodotto è  stato in grado di garantire una protezione totale, ma alcuni sistemi hanno mostrato un tasso di protezione decisamente più alto di altri. I risultati migliori si sono ottenuti con i bastoncini e gli zampironi a spirale che funzionano grazie all’azione della d-Alletrina sprigionata con la combustione.

Quali sono i prodotti antizanzara da evitare?
L’uso degli insetticidi è dannoso per l’ambiente, ma i prodotti naturali spesso risultano totalmente inefficaci.