Consigli

Pannolini lavabili: come usarli perché inquinino meno

24 maggio 2023
bimbo con pannolino

Hai scelto di utilizzare i pannolini lavabili perché il tuo bambino soffre di allergia o perché li trovi comunque meno inquinanti? Purtroppo non è detto che il loro impatto sull'ambiente sia minore rispetto agli usa e getta. Molto dipende dal tuo comportamento: ecco tutti i consigli per rendere i pannolini lavabili davvero sostenibili.

Ogni bimbo cambia oltre 3.500 pannolini nella sua vita che corrispondono in media a circa 120 kg di rifiuti non differenziabili da smaltire. Se in termini di praticità, dunque, gli usa e getta sono imbattibili, lo stesso non può dirsi per quanto riguarda l'impatto ambientale ed economico (se vuoi risparmiare consulta il nostro test e scopri qual è il pannolino più economico).

In generale, invece, è sicuramente vero che usare i pannolini lavabili porta a una netta riduzione dei rifiuti (da oltre una tonnellata a pochi chilogrammi), ma anche qui non è detto che l’impatto globale sull’ambiente sia minore, a causa del consumo di acqua ed energia necessari per il lavaggio e l’asciugatura dei pannolini. È proprio il tuo comportamento ad avere un effetto estremamente elevato sull’impatto ambientale. I pannolini lavabili, infatti, sono composti sostanzialmente da tre parti: struttura esterna in stoffa (mutandina), parte assorbente in cotone removibile, eventuale velina usa e getta.

Come usarli al meglio

  • Procuratevi soltanto i pannolini che vi servono: ve ne serviranno 24 il primo anno (con 3 mutandine) e 12 – 15 dal secondo. Alcuni bambini potrebbero averne bisogno in un numero maggiore, ma se si possono lavare i pannolini sporchi a fine giornata (se è già previsto un bucato), potrebbero anche bastarne di meno.
  • I pannolini dovrebbero essere lavati sempre insieme al resto del bucato, a lavatrice ben piena, per evitare il più possibile che rendano necessari cicli di lavatrice extra (consulta il nostro test sulle lavatrici per sapere quali sono le più efficaci ed efficienti dal punto di vista energetico).
  • La temperatura non deve superare i 30-40°C (solo se il bambino ha problemi specifici di infezioni o irritazioni è consigliabile lavarli a 90°C). Da evitare prelavaggio, candeggio, ammorbidenti, disinfettanti (possono “cerare” il panno rendendolo molto meno assorbente). 
  • La mutandina esterna non deve mai essere lavata oltre i 60°C, normalmente a 30°C va già bene: prima di lavarla, chiudete bene il velcro, per evitare che possa rovinare altri indumenti. Non è necessario lavarla a ogni cambio.
  • Osservate che l’acqua abbia agio: il risciacquo deve essere molto scrupoloso, perché il detersivo riduce l’assorbenza del pannolino e può essere irritante. Cercate quindi di usare la minor quantità di detersivo possibile: riduce la probabilità che restino residui. Solo se non si è certi della completa scomparsa del detersivo, si può aggiungere un ciclo di risciacquo (consulta il nostro test sui detersivi per scoprire quali sono i più efficaci e sostenibili).
  • Utilizzate un normale detersivo universale per bucato che non contenga cloro né sostanze sbiancanti. Meglio non aggiungere candeggina o additivi a base di cloro: se proprio volete sbiancare, potete usare percarbonato di sodio. Verificate le istruzioni di lavaggio del produttore.
  • Fate asciugare i pannolini all’aria, in casa o fuori, evitando l’asciugatrice elettrica, che comporta un notevole consumo di energia.
  • Non è necessario stirare i pannolini lavabili. Solo se il bambino soffre di infezioni specifiche è consigliabile stirarli a vapore per sterilizzarli.
  • L’impatto globale dei pannolini lavabili sull’ambiente cala drasticamente se vengono utilizzati per più di un bambino: fate una piccola ricerca tra conoscenti per procurarveli usati e tenete via i vostri, una volta che il bambino è cresciuto, per un fratellino o per un’altra famiglia.

Altri consigli d’uso: prima e dopo

  • In generale il consiglio è di non utilizzarli prima dei tre mesi sia per una questione di vestibilità, sia perché il primo periodo di vita è già particolarmente pesante per le neomamme e quindi è meglio eliminare il carico aggiuntivo dovuto al cambio da lavare.
  • Prima di usarli per la prima volta, è consigliabile lavare l’inserto assorbente di cotone, che si inserisce all’interno della mutandina, in acqua a 60°C, senza detersivo, senza candeggina né ammorbidente per quattro - cinque volte. Il panno così si restringe e diventa più assorbente. Ricordate di togliere le etichette con le istruzioni per il lavaggio. La mutandina esterna non ha bisogno di essere prelavata.
  • Dopo l’uso, la velina più interna (facoltativa) va buttata nel water, se sporca di feci; in caso contrario può essere lavata in lavatrice o sotto l’acqua del rubinetto. La mutandina va solo risciacquata e lasciata asciugare all’aria (l’asciugatrice potrebbe ridurne la durata): si mette in lavatrice quando è macchiata o sporca di feci e, comunque, dopo 3/4 utilizzi. 
  • L’interno assorbente di cotone, in attesa del lavaggio, deve essere pulito dall’eventuale presenza di feci e riposto all’interno di un piccolo bidone con coperchio, senza acqua. Il bidone, quando vuoto, deve essere lasciato aperto.

Non fanno respirare meglio la pelle

Molti genitori usano i pannolini lavabili perché sono convinti che siano maggiormente traspiranti. Nell’ultimo test ci siamo concentrati sugli usa e getta, ma nel precedente i due prodotti lavabili inseriti a titolo di confronto sono risultati meno traspiranti dei migliori pannolini usa e getta, probabilmente a causa dello spessore e della presenza di più strati sovrapposti (a volte è prevista anche una mutandina impermeabile esterna, che non consigliamo).

Non sono emerse nemmeno particolari problematiche dal punto di vista di irritazioni o arrossamenti, né nel caso dei lavabili né per gli usa e getta: dipende molto di più dalla predisposizione personale e dal momento (ad es. la nascita dei primi dentini). In caso di arrossamenti puoi scegliere di utlizzare una crema per il cambio

L’opinione diffusa che i pannolini lavabili aiutino il bambino e i genitori a liberarsi dalla schiavitù del pannolino è in genere condivisibile: il bambino avverte maggiormente la sensazione di essersi fatto la pipì addosso e quindi prende coscienza dello stimolo e delle conseguenze. Ma anche in questo caso, dipende molto più dal bambino e dall’impegno che mettono i genitori in questo processo.