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Prodotti integrali: come riconoscere quelli che lo sono davvero

I cereali integrali fanno bene alla nostra salute. Ma in vendita c’è di tutto, anche prodotti che non contengono neanche l’ombra della farina integrale. Come riconoscere l’integrale che fa bene.

  • articolo di
  • Manuela Cervilli
17 ottobre 2019
  • articolo di
  • Manuela Cervilli
Cereali integrali

La fibra fa bene. È una verità documentata da basi scientifiche molto solide: 25 g di fibra al giorno assicurano effetti protettivi sulla nostra salute. Un’importante fonte di fibra sono i cereali integrali: secondo i dati pubblicati sull’European Journal of Epidemiology, l’insufficiente consumo di cereali integrali è la prima causa di rischio (dovuta ad abitudini alimentari) per le malattie cardiovascolari in 51 Paesi europei. Scegliere bene ciò che portiamo a tavola, dunque, ci dà modo di stare meglio. Ma basta l’indicazione “integrale” sulla confezione a garantire che un prodotto sia fatto solo di questa farina? Purtroppo no: la legge in questo campo è carente.

Dove si nasconde la fibra

Consumare prodotti alimentari a base di farina integrale è un ottimo modo per fare il pieno di fibra. E non solo: l’integrale è una fonte essenziale anche di altri importanti nutrienti, che hanno un effetto positivo sulla nostra salute. Importanti studi sulla popolazione hanno dimostrano che il consumo regolare di cereali integrali, associato ad alimentazione e stile di vita sani, può aiutare a ridurre il rischio di molte malattie comuni.

 Alla ricerca dell’integrale

I prodotti che si definiscono integrali possono contenere farina integrale (ma può accadere che questa sia solo una piccola parte degli ingredienti) o un mix di farina raffinata a cui viene aggiunta la crusca o il cruschello (per fornire la fibra al prodotto). Come si fa a riconoscere un prodotto davvero integrale? Per verificare se un prodotto contiene cereali integrali (e in quale quantità), bisogna andare oltre agli strilli sparati sulle confezioni e controllare bene gli ingredienti, accertandosi che sia presente la dicitura “integrale” accanto al nome: per esempio “farina di grano tenero integrale” oppure “avena integrale”. Le etichette di alimenti che dichiarano “multicereale”, “macinato a pietra”, “100% frumento”, “frumento tritato”, “sette cereali” non indicano di solito prodotti fatti al 100% di cereali integrali: in realtà possono - paradossalmente - non contenerne affatto. Anche il colore di per sé non è una garanzia.

Tutti i dettagli nell’articolo pubblicato su Insalute di ottobre 2019