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Zenzero: tutto quello che c'è da sapere

21 gennaio 2019
zenzero

Scopri tutte le proprietà dello zenzero: i benefici, i valori nutrizionali, le curiosità sulla sua storia ed eventuali effetti collaterali.

Ecco tutto quello che è possibile sapere sullo zenzero, pianta originaria dell'Asia oggetto di discussione fin dall'antichità per il suo utilizzo al fine di risolvere problemi di salute.

Origine dello zenzero

Lo zenzero (Zingiber officinale), detto anche Ginger, è una pianta originaria dell’Asia orientale che può crescere nei paesi tropicali fino a un’altitudine di 1500 metri. Appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, la stessa di curcuma e cardamomo.

Curiosità sullo zenzero

La pianta produce un fusto sotterraneo, dal sapore fresco e pungente, il cui profumo ricorda il limone e la citronella. Di aspetto simile a una radice, detto rizoma, è usato come spezia per insaporire alimenti e bevande e come ingrediente in saponi e cosmetici. Il rizoma dello zenzero contiene amidi e una discreta quantità di olio essenziale. Il suo sapore tipico pungente è dovuto principalmente alla presenza di sostanze chiamate gingeroli, presenti nell’olio essenziale, che sono tra i componenti dello zenzero principalmente studiati in relazione ai possibili effetti sulla salute attribuiti a questa pianta. In realtà i composti bioattivi individuati nello zenzero sono molti di più e non sempre sono presenti nella pianta nelle stesse quantità. Il contenuto di ogni componente dipende da vari fattori: la zona di origine, lo stato del rizoma (se lo zenzero è fresco o disidratato), le modalità di preparazione del prodotto. Fin dall’antichità l'uso di zenzero a scopo salutare è stato oggetto di discussione: nella medicina asiatica, per esempio, lo zenzero secco è utilizzato da migliaia di anni per trattare mal di stomaco, diarrea e nausea. A questa pianta sono stati attribuiti anche altri effetti più o meno miracolosi. Cerchiamo di distinguere tra verità e leggenda.

Zenzero: tipologie in commercio

Puoi trovare lo zenzero in commercio nelle tipologie più diverse.

Zenzero fresco

  • La radice fresca puoi trovarla nel reparto ortofrutta. Lo zenzero viene posto in commercio decorticato (bianco) oppure dotato ancora della buccia, ricca di sughero (zenzero grigio o nero). Il modo più pratico di utilizzare la radice fresca è grattugiarla.
  • Lo zenzero fresco si può trovare anche a fette sottili in salamoia, proposto in genere per accompagnare il sushi.

Zenzero disidratato

  • Disidratato a pezzi, disponibile in versione zuccherata e non. Anche in questo caso, essendo essiccato, le calorie fornite sono maggiori rispetto al fresco (circa 35 – 40 kcal per 10 g, a seconda rispettivamente della versione senza o con zucchero). Tieni presente che nello zenzero disidratato sono quasi sempre presenti anche i solfiti, usati come conservanti.
  • Zenzero in polvere, come ingrediente da aggiungere alle nostre ricette. Può essere miscelato con acqua e succo di frutta o aggiunto a yogurt e frullati. Lo zenzero in polvere è ottimo anche addizionato a piatti a base di carne e pesce, zuppe, insalate, ma anche a crostate, biscotti, tisane e cocktails. 1 cucchiaino (5 g) di zenzero in polvere apporta circa 15 kcal.
  • In integratori alimentari, presente come estratto secco, sotto forma in genere di compresse o capsule. Negli integratori alimentari lo zenzero è proposto principalmente come antinausea, per favorire la digestione e la regolarità intestinale. La dose giornaliera consigliata di estratto di zenzero in questi prodotti è di 500 mg – 600 mg.
  • Come ingrediente non principale in una miriade di prodotti, quali miele, marmellate, frullati, tè e infusi, creme di verdure, burger vegetali, puree di frutta, tavolette di cioccolato, bevande analcoliche anche gassate (miscelato in genere con altra frutta oppure da solo, come per esempio nella ginger beer, un soft drink a base di estratto di “radice” di zenzero). Sono diffusi anche cosmetici contenenti zenzero, per esempio shampoo, saponi per mani, creme corpo.

Zenzero cristallizzato

Non è altro che zenzero candito. In questo caso, essendo candito, tieni presente che il cubetto contiene anche circa il 50 % di zucchero. Lo zucchero permette allo zenzero di conservarsi più a lungo, rendendolo anche più comodo da consumare: è infatti proposto in genere a cubetti, come snack. Le calorie apportate saranno quindi maggiori rispetto allo zenzero fresco, anche se, date le minime quantità in cui questo prodotto viene consumato, l’aspetto calorico è poco significativo (10 g di zenzero candito, pari a 8 cubetti circa, apportano 35 kcal, contro le 8 kcal per 10 g del rizoma fresco).

Zenzero zuccherato

Lo zenzero zuccherato si può trovare in commercio, oltre che come candito a cubetti, anche come disidratato nella versione zuccherato. Ricorda che, essendo essiccato, cioè privato in parte dell’acqua contenuta, lo zenzero disidratato fornisce più calorie del fresco, a maggior ragione se zuccherato.

Zenzero: i benefici

Allo zenzero sono attribuiti numerosi effetti benefici sulla salute, ma quali sono le sue reali proprietà? Le evidenze scientifiche disponibili rivelano che il solo effetto provato riguarda l’azione antinausea, soprattutto associata a particolari condizioni, come ad esempio la gravidanza. Non è chiaro invece se lo zenzero sia utile per combattere la nausea post intervento chirurgico, la cinetosi, i dolori articolari e muscolari, l'artrite reumatoide, l’osteoartrite, nausea dopo chemioterapia e dolori mestruali. Anche riguardo a possibili altri effetti vantati (antitumorale, dimagrante, di riduzione del glucosio nel sangue e della pressione) le informazioni a riguardo, quando presenti, sono molto limitate e quindi non è possibile dare conferme.

Lo zenzero fa dimagrire?

I risultati dei pochi studi clinici disponibili realizzati sull’uomo non hanno mostrato, in soggetti con obesità, variazioni della composizione corporea. Per ora non vi sono sufficienti evidenze che confermino l’efficacia dello zenzero nella perdita di peso.

Zenzero e pressione alta

Sono stati effettuati studi su cellule e su animali che sembrerebbero dimostrare un effetto di riduzione della pressione arteriosa. Tuttavia, gli studi sull'uomo sono meno convincenti e sono necessarie ulteriori indagini.

Zenzero e diabete

Alla stessa conclusione si giunge per quanto riguarda l’effetto presunto dello zenzero sulla glicemia: da pochi studi, condotti sia su animali che su pazienti, si è visto che potrebbe aiutare a ridurre i livelli di glucosio nel sangue, per cui questi risultati suggerirebbero che lo zenzero potrebbe essere utile come coadiuvante nella gestione degli effetti del diabete. Tuttavia sono necessarie ulteriori prove, condotte su campioni di più grandi dimensioni rispetto a quelli finora considerati, per arrivare a conclusioni certe.

Zenzero: effetti collaterali e controindicazioni

Non sono documentati significativi effetti collaterali in seguito all’utilizzo dello zenzero. Usato come spezia è generalmente sicuro. Si è visto che questa pianta può potenziare l'effetto dei farmaci anticoagulanti orali, aumentando il rischio di sanguinamento. Per evitare spiacevoli effetti, informa sempre il medico se stai assumendo integratori contenenti zenzero e ingredienti erboristici in generale.

Zenzero: dosaggio

Anche riguardo ai pochi effetti provati dello zenzero, è estremamente difficile indicare dei dosaggi precisi grazie ai quali ottenerne i benefici. Questo perché, innanzitutto, i dosaggi utilizzati negli studi non sono sempre gli stessi.

Quanto zenzero al giorno?

Negli studi che indicano che lo zenzero può aiutare ad alleviare la nausea e il vomito legati alla gravidanza, i dosaggi giornalieri utilizzati variavano, a seconda dello studio, da 500 mg a 1.5 g di estratto secco di zenzero. Poi, negli studi effettuati lo zenzero viene assunto in genere in forma di capsule o compresse contenenti zenzero in polvere, una forma però che non sempre garantisce una concentrazione standard delle sostanze attive presenti (quali ad esempio, i gingeroli di cui parlavamo prima), anche perché la quantità e la qualità delle sostanze attive presenti nello zenzero possono variare tra una pianta e l’altra. La qualità della pianta è infatti condizionata da molteplici fattori: ambientali, geografici, dal tempo di raccolta, dalle modalità di preparazione. Da tutto ciò deriva l’estrema difficoltà anche nel dare consigli, per esempio, su quale sia la dose necessaria di zenzero fresco o per esempio candito che possa veramente essere utile alla salute.