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Erbe e spezie, analisi internazionali su 120 prodotti: un origano italiano adulterato

Abbiamo testato 35 prodotti (pepe e origano) nell'ambito delle analisi internazionali che hanno coinvolto anche Austria, Spagna, Slovenia e  Danimarca: un origano venduto nel nostro Paese è risultato “diluito” con foglie di olivo e altro per il 90% del suo contenuto. Tutte positive, invece, le analisi sul pepe. Riscontrate due adulterazoni anche in Slovenia e Danimarca.

  • Con il contributo esperto di
  • Eden Lorenzetti
10 marzo 2023
  • Con il contributo esperto di
  • Eden Lorenzetti
confezioni di erbe e spezie

I risultati della prima indagine della Commissione Ue sull’autenticità di erbe e spezie, pubblicata a novembre 2021, non erano stati entusiasmanti: il 17% dei campioni raccolti in 23 Paesi era risultato adulterato (323 prodotti su 1.885). L’alterazione consisteva principalmente nella presenza di materiale vegetale differente dall’erba o spezia venduta.

L’origano aveva ottenuto i risultati peggiori: il 48% dei prodotti era “diluito” con foglie di olivo, mirto, maggiorana e altre erbe; male anche il pepe: il 17% conteneva amidi di cereali, semi di senape o altre spezie; a seguire cumino (14% dei campioni adulterati), curcuma (11%), zafferano (11%) e paprika/peperoncino (6%).

A distanza di poco più di un anno dalla pubblicazione dello studio abbiamo deciso di ripetere le analisi su origano e pepe, i più adulterati, per capire se la situazione fosse migliorata.

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