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Leasing per comprare l’auto a rate: condizioni onerose e pratiche scorrette

20 marzo 2015
leasing auto

Poca trasparenza su costi e condizioni del leasing e l’immancabile polizza rifilata come obbligatoria: è quanto emerso da un’inchiesta che abbiamo fatto nelle concessionarie di Milano, Roma e Napoli. Le abbiamo denunciate all’Antitrust per pratiche scorrette.

La formula attira non c’è che dire: “il finanziamento che ti permette di scegliere in piena libertà: tenere, cambiare o restituire l’auto”. Questo è uno degli slogan usati dalle case automobilistiche per pubblicizzare la loro offerta di leasing destinata ai privati. In pratica per due-tre anni si paga il canone di leasing e alla scadenza del periodo si può scegliere se:
  • restituire l’auto al concessionario senza pagare nulla di più; 
  • sostituire l’auto con una nuova, attivando un nuovo leasing/prestito;
  • tenere l’auto pagando una maxirata finale.

Davvero vantaggioso?

Detta così sembra un’offerta da non perdere: ogni due-tre anni si può avere un’auto nuova pagando un canone mensile. Basta leggere bene il contratto di leasing per scoprire che non è tutto oro quello che luccica. Infatti, nelle clausole si dice che:

  • non bisogna superare il chilometraggio incluso nel canone altrimenti c’è una penale da pagare al momento della restituzione o sostituzione dell’auto;
  • alla fine del leasing la vettura sarà sottoposta a un controllo per verificarne l’usura e, a insindacabile giudizio del perito mandato dalla concessionaria, se i danni sono superiori a quelli causati da una normale usura bisognerà ripagarli.

Poca trasparenza e polizze obbligatorie

Nel nostro giro in 51 concessionarie di Milano Roma e Napoli a caccia di offerte di leasing, nessuno ci ha dato il contratto e, solo due su dieci, il modello europeo con il Taeg (il tasso di interesse finale) e le condizioni confrontabili. Quindi, poca trasparenza, mentre c’è stata una grande solerzia nel spingerci a sottoscrivere polizze rc auto o polizze a copertura del credito vendute dalla stessa finanziaria. Un costo aggiuntivo spacciato per obbligatorio dalla concessionaria per ottenere il leasing: una pratica scorretta a cui potete opporvi. Il consiglio è dunque, se possibile, di visitare diverse concessionarie e di confrontare le offerte chiedendo sempre il modulo Secci e il contratto di finanziamento, per non rischiare di decidere in base a informazioni fuorvianti, inconsapevoli di quelle che saranno poi effettivamente applicate.

Segnalazione all’Antitrust

Altroconsumo ha segnalato all’Antitrust la pratica scorretta di molte delle concessionarie visitate nell’inchiesta che propongono come obbligatorie le polizze rc auto o le polizze a copertura del credito vendute dalla finanziaria che fa il finanziamento. Tutti costi aggiuntivi che vengono finanziati insieme al costo dell’auto e  che dunque aumentano il costo complessivo degli interessi (è successo nel 21% dei casi nella nostra inchiesta).  Abbiamo altresì segnalato a Banca d'Italia e Ivass, Istituto per la vigilanza delle assicurazioni, la vendita combinata di polizze assicurative e finanziamenti, la mancanza di trasparenza e le pratiche scorrette.

Scegli il prestito più conveniente

Dalla nostra inchiesta è emerso che le formule di leasing per pagare l’auto a rate sono più costose del prestito classico. Per scegliere il prestito più vantaggioso a seconda delle tue esigenze puoi mettere a confronto i diversi prodotti presenti sul mercato. 


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Se, invece, hai già un finanziamento, puoi verificare il Taeg, il costo complessivo del prestito comprensivo di tutte le spese, e scoprire sa davvero fa al caso tuo.