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Panda e 500 Hybrid: inutile il pacchetto per igienizzare l’auto, poco conveniente l'offerta

Un filtro abitacolo ad alta pressione, un purificatore d'aria e una lampada UV per sanificare l'abitacolo. Questo prevede il pacchetto "D-Fence by Mopar" venduto assieme a una (poco conveniente) offerta e a un prestito per acquistare una 500 o una  Panda Hybrid: superflui i primi due, poco efficace la lampada UV. Ecco perché di questa offerta si può fare anche a meno.

18 giugno 2020
due auto

Immagine presa dal sito dell'offerta

Giocando sul timore del Coronavirus e sull'idea (discutibile) di dover igienizzare ogni cosa che si utilizza, Fiat ha lanciato sul mercato il pacchetto D-Fence by Mopar (brand del Gruppo FCA dedicato ad assistenza, ricambi e supporto al cliente per i veicoli FCA) per Panda Hybrid e 500 Hybrid, di fatto una serie di strumenti per l'igienizzazione dell'abitacolo. L’offerta prevede anche un prestito auto concesso da FCA Bank che, dice la pubblicità, permette di pagare solo 3 euro al giorno per una Panda Hybrid e 4 euro al giorno per la 500 Hybrid. Ma le cose non stanno proprio così. 

Il pacchetto D-Fence by Mopar, cos’è e come funziona

Il pacchetto è composto da filtro abitacolo ad alta pressione, purificatore d’aria e lampada UV. È stato creato con l’obiettivo di contribuire all’igienizzazione all’interno dell’automobile in tre step:

  • migliorare la qualità dell’aria proveniente dall’esterno;
  • purificare l’aria all’interno dell’abitacolo;
  • eliminare fino al 99% dei batteri.

Scopriamo se questo pacchetto serve davvero analizzando i tre componenti principali.

Filtro abitacolo ad alta pressione

Partiamo dal filtro per bloccare particolato, pollini e allergeni. Tutte le automobili hanno un sistema che filtra l’aria che dall’esterno entra nell’abitacolo, esistono filtri diversi, ma tutti proteggono efficacemente dalle polveri sottili, dai pollini e da allergeni. In generale i filtri sono caratterizzati da una struttura multistrato di fibre sintetiche, carboni attivi, strati con proprietà antiallergiche e antibatteriche. Riescono a filtrare e quindi a pulire fino al 99% del flusso d’aria nell’abitacolo, il carbone attivo assorbe il monossido di carbonio, i gas di scarico nocivi, l'ozono e i cattivi odori. Gli elementi antiallergici e antibatterici assorbono fino al 100% di allergeni e riducono del 95% la crescita delle muffe.

È bene ricordare che il coronavirus viaggia attraverso le goccioline respiratorie prodotte dalle persone e che la via di trasmissione principale è il contatto diretto e prolungato con una persona infetta. È davvero improbabile, per non dire impossibile, che una persona si possa infettare all’interno dell’abitacolo di una macchina in movimento per colpa di aria “carica di virus” immessa dall’esterno. L’infezione non si diffonde così, non si diffonde nell’aria e non viaggia con il vento come i pollini.

Il purificatore d’aria

Il purificatore d’aria con filtro HEPA asportabile, secondo il produttore “interviene sull’aria che è già all’interno dell’abitacolo: la purifica attraverso il filtro HEPA che trattiene le micro-particelle, quali il polline e i batteri.” Anche in questo caso, il senso è dubbio: se si viaggia da soli, non se ne vede la ragione. Se si viaggia con altre persone, il problema si pone se sono potenzialmente infette: ma in questo caso, il rischio di infettarsi verrà ridotto limitando la durata del contatto diretto, adottando dispositivi di protezione individuale e facendo circolare aria dall’esterno. Non serve altro. E poiché il filtro dell’aria ha già rimosso la maggior parte di inquinanti e allergeni, l’aggiunta di un purificatore d’aria sembra davvero superflua, inoltre come i fratelli maggiori per uso domestico i purificatori, pur avendo una efficacia filtrante, non sono certo indispensabili.

Per migliorare la qualità dell’aria in auto è meglio evitare la funzione ricircolo e aprire spesso i finestrini. Se non sei certo che chi viaggia con te sia sano il consiglio migliore è indossare delle mascherine chirurgiche o delle maschere filtranti facciali (le cosiddette FFP2 o delle FFP3) senza valvola, non usare ricircolo d’aria ma areare spesso.

La lampada UV

La lampada UV dovrebbe servire per igienizzare le superfici che tocchi. Secondo la promozione del pacchetto D-Fence by Mopar “la lampada a raggi UV elimina fino al 99% dei batteri presenti sulle superfici. La luce UV infatti, aiuta ad igienizzare tutte le superfici che più frequentemente tocchiamo come il volante, il cambio e i sedili”. Sembra un accessorio poco utile se si considera che la resistenza del virus in ambiente non è molto alta. Sanificare le superfici è spesso un eccesso di zelo, soprattutto se si parla di tessuti e superfici non rigide. Infine non è detto che una lampada UV sia davvero efficace, bisogna infatti tenere presente che:

  • per essere efficace contro i virus, la luce UV deve avere una determinata lunghezza d’onda nell’intervallo delle onde UV-C. Il messaggio del produttore dovrebbe informare meglio su quale lunghezza d’onda e quale intensità viene erogata.  L’intensità è infatti un elemento fondamentale: le lampade sterilizzanti a luce UV-C usate in alcuni ambienti hanno frequenze e intensità in grado di uccidere virus e batteri presenti nell’ambiente da sterilizzare. Gli emettitori di radiazioni UV-C che vantano di avere funzione di pulizia, igienizzazione o disinfezione, hanno potenza della luce UV-C e tempi di irraggiamento delle superfici considerevolmente variabili. Esistono prodotti in commercio, proposti per sanificare oppure sterilizzare superfici e oggetti che potrebbero non avere le caratteristiche giuste per essere efficaci. Perché funzionino devono irradiare una dose opportuna di energia il che dipende dalla frequenza, dall’intensità e dai tempi di esposizione. Se le superfici sono esposte a una radiazione UV non sufficientemente intensa, questo potrebbe comportare una disinfezione inadeguata;
  • i raggi UVC non sono onnipotenti: hanno scarsa penetrazione (non penetrano carta, vetro, indumenti e, se il virus è annidato nel tessuto, rischia di non essere raggiunto), l’efficacia dipende dalle condizioni ambientali (umidità relativa) e la presenza di polvere e sporcizia, sia sulla lampada che dell’ambiente oppure sulla superficie, riduce drasticamente l’azione germicida. Pertanto, la lampada dovrebbe essere accesa soltanto dopo un’accurata pulizia;
  • in genere l’emissione UV delle lampade e di conseguenza l’efficacia germicida decresce con il tempo di impiego della lampada, che andrà tenuto rigorosamente sotto controllo seguendo le istruzioni fornite dal costruttore;
  • l’esposizione a UV porta a degradazione dei colori, soprattutto per le tinte meno solide, poiché ogni minuto di esposizione alla luce ultravioletta della lampada corrisponde a qualche ora di esposizione alla luce solare.

Dalle ricerche di laboratorio effettuate in questi mesi è emerso che il virus è sensibile alle temperature elevate: ad esempio, a 56 °C la carica virale decade velocemente e dopo mezz’ora non se ne trovano più tracce. A temperature inferiori si verifica la stessa cosa, ma con tempi di esposizione più lunghi. Esposto a luce solare simulata, il virus non resiste che pochi minuti. Di conseguenza, se in estate durante il giorno il veicolo si sanifica spontaneamente in circa un’ora ogni volta che lo parcheggi. Anche all’ombra, se le temperature sono superiori ai 25°C, le temperature all’interno dell’abitacolo si alzano in poche decine di minuti.

Nulla si dice sul costo effettivo

Come spesso accade l’offerta prevede anche un prestito auto concesso da FCA Bank, finanziaria di riferimento del gruppo automobilistico FCA. Nel comunicato si legge quanto segue: “FCA Bank offre un nuovo prodotto finanziario che prevede (esclusi i costi di gestione) Panda a partire da 3 euro al giorno oppure una 500 Hybrid o una Panda Hybrid a partire da 4 euro. Insomma, un costo pari a due biglietti dell’autobus a Roma oppure della metro di Parigi oppure una corsa a Madrid, che si può utilizzare 24 ore su 24 ore, senza limiti”. Il finanziamento prevede inoltre anticipo 0 e prima rata posticipata al prossimo anno. Incluso nella rata troviamo il pacchetto D-Fence.

Bisogna osservare che il fatto di pagare 3 o 4 euro al giorno non dice nulla su quanto effettivamente costi il prestito e ricordare che questi modelli di Fiat Hybrid in realtà sono Mild Hybrid, infatti il motore elettrico lo utilizzi pochissimo.

Siamo andati a verificare le informazioni che servono per capire quanto ci costa a pagare a rate: le spese, il TAN, il TAEG e la durata. Di seguito analizziamo le due offerte.

Gamma Panda

Nel caso della Panda il prezzo di listino è 11.500 euro ma se scegli il prestito il prezzo auto scende (si fa per dire) a 8050 euro. La prima rata la paghi dopo 210 giorni e non esiste anticipo. Le rate sono per 18 mesi di 89,93 euro (i 3 euro al giorno) e per i successivi 72 mesi di 143,81 euro. Complessivamente il prestito dura 90 rate (cioè 7 anni e mezzo). Oltre agli interessi dovrai pagare anche istruttoria, bollo, polizza pneumatici, servizio marchiatura. Complessivamente pagherai 11998,26 euro. Il TAEG è del 9,63%.

Nuova 500

Nel caso della Fiat 500 Hybrid il prezzo di listino è 15.150 euro ma se scegli il prestito il prezzo auto scende (si fa per dire) a 11.060 euro. La prima rata la paghi dopo 210 giorni e non esiste anticipo. Le rate sono per 18 mesi di 119,93 euro (i 4 euro al giorno) e per i successivi 72 mesi di 192,73 euro. Complessivamente il prestito dura 90 rate (cioè 7 anni e mezzo). Oltre agli interessi dovrai pagare anche istruttoria, bollo, polizza pneumatici, servizio marchiatura. Complessivamente pagherai 16062,30 euro. Il TAEG è dell’8,94%.

In realtà si va a pagare molto di più di 3 euro al giorno oppure 4 euro al giorno e il TAEG applicato è superiore a quello che si avrebbe con alcuni prestiti personali come puoi verificare con il nostro servizio di comparazione.

Infine, quando si afferma che “l’alternativa a due corse in metro in una qualsiasi capitale europea” l’affermazione è discutibile sia perché tale cifra si riferisce al costo di acquisto dell’auto (e soltanto a una parte come abbiamo visto sopra) e non a quello di gestione (RCA, combustibile, manutenzione), sia perché qualsiasi capitale europea è dotata di abbonamenti.