piumone per il letto

Come scegliere il piumone

Trova il piumone che più si adatta alle tue necessità

Devi acquistare o cambiare il piumone per il letto? Prima di tutto devi scegliere il materiale dell'imbottitura e poi capire qual è il grado di calore più adatto. E per toglierti ogni dubbio consulta il nostro test (ultimo aggiornamento anno 2018).

La guida passo passo

Tipi di piumoni

Per dormire sereni servono il materasso giusto e il cuscino più adatto, ma bisogna anche scegliere il piumone per il letto migliore per le proprie esigenze. Come capire qual è? Prima di tutto scegli la misura che ti occorre e poi valuta il materiale dell'imbottitura e il grado di calore. Esistono anche piumoni diversi a seconda della stagione, un elemento di cui tenere conto in fase di acquisto.
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Misure dei piumini letto

Nella scelta del piumone ideale da acquistare, la prima cosa da considerare è certamente la misura che meglio si adatta alle dimensioni del nostro letto. La regola generale che vale per tutti è che il piumone misuri in lunghezza almeno 20 cm in più rispetto alla vostra altezza, per il resto, quali sono le giuste misure per un piumone?

  • Letto singolo con materasso da 80/90 cm x 190/200 cm: 155x200 cm misura standard; 155x220 cm misura Maxi (adatta a persone alte circa 190/200 cm)
  • Letto a una piazza e mezzo con materasso da 120/140 cm x 190/200 cm: 200x200 cm misura standard; 200x220 cm misura Maxi (adatta a persone alte circa 190/200 cm)
  • Letto matrimoniale con materasso da 160/180 cm x 190/200 cm: 250x200 cm misura standard; 250x220 cm misura Maxi (adatta a persone alte circa 190/200 cm).
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Come scegliere il materiale dell'imbottitura

I materiali dell’imbottitura sono principalmente di due tipi (sintetici e naturali), ma alla vista i piumoni sono simili e puoi notare la differenza solo al tatto. Al di là delle esigenze personali, è importante tenere in considerazione una delle principali differenze, ovvero il prezzo: tra i modelli del test, quelli di piuma costano il triplo (in media 135 euro) rispetto a quelli sintetici (circa 44 euro).

Piumoni sintetici

I piumoni sintetici sono fatti in fibre di poliestere (derivazione petrolchimica). Il loro prezzo sale all'aumentare del grado di calore, quindi dalla densità e dalla quantità dell'imbottitura, ma anche in base al materiale del rivestimento esterno (quelli in cotone sono più costosi).

Pro

  • Meno caro
  • Maggior isolamento termico
  • Manutenzione più facile
  • Si asciuga rapidamente
  • È ipoallergenico

Contro

  • Durano meno (circa 5-10 anni)
  • Sono meno soffici

Piumoni naturali 

I piumoni naturali possono essere fatti in piumimo (è il materiale più pregiato, ovvero il fiocco proveniente dal sottopetto dell'animale), in piuma (piumaggio senza penna) o piumetta (piccole piume). Il prezzo dipende dalla percentuale di piumino (il fiocco è più leggero e morbido della piuma), dal tipo di animale (le piume delle oche sono più soffici e calde di quelle delle anatre) e dalla provenienza (gli animali allevati in paesi freddi come Siberia, Canada, Groenlandia, Islanda sono più caldi).

Pro

  • Sono leggeri e soffici
  • Sono più traspiranti
  • Hanno una lunga durata (circa 10-15 anni)

Contro

  • Il prezzo è alto
  • Impiegano molto tempo ad asciugare

Il benessere degli animali

Le piume delle anatre vengono da animali morti, cioè già destinati al macello per la produzione di carne. Quelle delle oche invece possono derivare anche da animali vivi che vengono spiumati. A norma di legge questo dovrebbe avvenire solo quando gli animali fanno naturalmente la muta, cioè hanno già pronte le nuove piume per sostituire quelle che gli verranno tolte, ma potrebbero essere importate da paesi non così ligi e rispettosi dei diritti degli animali. Tanto si è detto sulla crudeltà della spiumatura, che molti produttori hanno adottato standard per la tutela degli animali, riportati in etichetta.

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Cos'è il grado di calore dei piumoni

Per aumentare il grado di calore del piumone (più è isolante termicamente, più è caldo) si aumenta la densità (detta anche grammatura) del materiale di imbottitura. Al tatto puoi sentire che in ciascun riquadro in cui è diviso il piumone ci può essere più o meno materiale. Quindi il piumone pesante non è molto più spesso rispetto a uno più leggero, è solo più pieno.

Come scegliere il grado di calore

La scelta del grado di calore del piumone dipende da quanto sei caloroso o freddoloso, dalla temperatura della casa e dal luogo in cui vivi. Ecco comee si suddividono i piumoni per grado di calore:

  • 5 punti calore: molto caldo, ideale per un clima rigido o camere non riscaldate (14-16°C);
  • 4 punti calore: abbastanza caldo, perfetto per l'inverno e ambienti poco riscaldati (17-19°C);
  • 3 punti calore: ideali per le mezze stagioni o camere mediamente riscaldate (20-22°C);
  • 2 punti calore: piumone leggero per stagioni miti o camere molto riscaldate (22-24°C) ;
  • 1 punto calore: molto leggero, adatto per l’estate;
  • quattro stagioni: questi modelli sono composti da un piumone leggero (1 o 2 punti calore) per le stagioni calde e uno per le mezze stagioni (3 punti calore) che possono essere uniti per la stagione fredda.

Il metodo più oggettivo e scientifico per l’espressione del grado di calore è tramite misure dell’isolamento termico offerto dal piumone: tale metodo, utilizzato anche dal laboratorio per il nostro test, esprime il livello di calore di ogni piumone nell’unità di misura “Tog”. Più alto è il valore in Tog (il massimo generalmente è intorno ai 12 Tog) maggiore è il livello di calore offerto dal piumone.

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La manutenzione dei piumoni

Per allungare la vita dei piumoni è fondamentale conservare, con il trascorrere del tempo, le sue caratteristiche nel migliore dei modi. E’ buona regola quindi averne cura nell’utilizzo quotidiano. E quando la stagione fredda è terminata? E’ il momento di lavarlo e di riporlo correttamente in attesa di utilizzarlo quando arriverà nuovamente il freddo. Quali sono le regole generali per allungare la vita al nostro piumone? E quali sono invece le domande più frequenti che ci si pone per una corretta manutenzione?

Come e quanto arieggiare il piumone?

E’ buona regola fare prendere aria al piumone almeno una volta a settimana, meglio se al mattino presto, quando l'aria è più fresca e più tersa e il sole non è particolarmente aggressivo. In questo modo l'umidità della notte può evaporare;

Come si lava il piumone? 

Generalmente si deve lavare il piumone una volta all'anno: quasi tutti possono essere messi in lavatrice con un detersivo liquido universale (segui le indicazioni in etichetta);

Come si asciuga?

E’ molto importante fare asciugare il piumone molto bene perché altrimenti potrebbero crearsi muffa e cattivi odori (verifica in etichetta se può essere messo in asciugatrice);

Come si conserva?

Il piumone va riposto nella confezione originale oppure in un sacchetto sottovuoto: si risparmia molto spazio e il piumone rimarrà pulito e protetto;

E’ meglio il piumone o la trapunta?

E’ il grande dilemma che ci si pone sempre quando arriva la stagione fredda e ci accingiamo a fare la scelta migliore per il nostro sonno. Trapunta e piumone sono molto diversi tra loro e vanno gestiti in maniera differente. La scelta di affidare il nostro sonno a un piumone o a una trapunta è certamente molto personale. Ciò che però si può sottolineare, è che il piumone è certamente più pratico e si può lavare e cambiare con più frequenza. Oltre a questi motivi pratici e igienici c’è anche da dire che l’isolamento termico offerto dal piumone non ha paragoni con la trapunta, decisamente meno traspirante e meno versatile. Il piumone infatti offre anche maggiore versatilità dal punto di vista estetico: cambiando il copripiumino spesso, e magari abbinandolo ai colori della stanza, può rendere gli ambienti domestici originali e personalizzati.

Come mettere il piumone nel copripiumino?

Prima di tutto è necessario armarsi di pazienza. E anche se l’impresa sembra impossibile, inserire il piumone nel suo sacco copripiumino non è poi così difficile, basta seguire alcuni semplici passaggi:

  • Stendere il piumone su un lato del letto
  • Disporre il sacco copripiumino alla rovescia sopra il piumone
  • Fermare il sacco al piumino: entrambi possono essere dotati di bottoni a pressione, laccetti o bottoni con asole che consentono di unire i capi e facilitare le operazioni
  • Infilare le mani all’interno del sacco dal lato chiuso per prendere entrambi i prodotti ai due angoli e poi rivoltarli insieme con un unico passaggio
  • Mantenere in alto le braccia per fare in modo che tutto il tessuto del sacco si possa distendere in lunghezza
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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sui piumoni

Come e quanto arieggiare il piumone?

È buona regola fare prendere aria al piumone almeno una volta a settimana, meglio se al mattino presto, quando l'aria è più fresca e più tersa e il sole non è particolarmente aggressivo. In questo modo l'umidità della notte può evaporare.

Come si lava il piumone?

Generalmente si deve lavare il piumone una volta all'anno: quasi tutti possono essere messi in lavatrice con un detersivo liquido universale (segui le indicazioni in etichetta).

Come si asciuga il piumone?

È molto importante fare asciugare il piumone molto bene perché altrimenti potrebbero crearsi muffa e cattivi odori (verifica in etichetta se può essere messo in asciugatrice).

Come si conserva il piumone?

Il piumone va riposto nella confezione originale oppure in un sacchetto sottovuoto: si risparmia molto spazio e il piumone rimarrà pulito e protetto.

È meglio il piumone o la trapunta?

È il grande dilemma che ci si pone sempre quando arriva la stagione fredda e ci accingiamo a fare la scelta migliore per il nostro sonno. Trapunta e piumone sono molto diversi tra loro e vanno gestiti in maniera differente. La scelta di affidare il nostro sonno a un piumone o a una trapunta è certamente molto personale. Ciò che però si può sottolineare, è che il piumone è certamente più pratico e si può lavare e cambiare con più frequenza. Oltre a questi motivi pratici e igienici c’è anche da dire che l’isolamento termico offerto dal piumone non ha paragoni con la trapunta, decisamente meno traspirante e meno versatile. Il piumone infatti offre anche maggiore versatilità dal punto di vista estetico: cambiando il copripiumino spesso, e magari abbinandolo ai colori della stanza, può rendere gli ambienti domestici originali e personalizzati.

Come mettere il piumone nel copripiumino?

Prima di tutto è necessario armarsi di pazienza. E anche se l’impresa sembra impossibile, inserire il piumone nel suo sacco copripiumino non è poi così difficile, basta seguire alcuni semplici passaggi:

  1. Stendere il piumone su un lato del letto
  2. Disporre il sacco copripiumino alla rovescia sopra il piumone
  3. Fermare il sacco al piumino: entrambi possono essere dotati di bottoni a pressione, laccetti o bottoni con asole che consentono di unire i capi e facilitare le operazioni
  4. Infilare le mani all’interno del sacco dal lato chiuso per prendere entrambi i prodotti ai due angoli e poi rivoltarli insieme con un unico passaggio
  5. Mantenere in alto le braccia per fare in modo che tutto il tessuto del sacco si possa distendere in lunghezza

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