air conditioning

Come scegliere il climatizzatore

Trova il climatizzatore che più si adatta alle tue necessità

Per scegliere un climatizzatore devi valutare le tue esigenze per poter individuare il modello più adatto a te.

La guida passo passo

Tipi di condizionatore

Il caldo è in arrivo e la necessità di refrigerarsi per trovare un po’ di sollievo inizia a essere un pensiero fisso. Come trovare il climatizzatore più adatto alle proprie esigenze?

Prima di tutto, piuttosto che un acquisto affrettato e a caro prezzo, valuta se per il momento non sia preferibile la soluzione ventilatore, giusto per superare i giorni più torridi. Per poi muoversi in anticipo, la prossima primavera, e valutare l'acquisto del climatizzatore in modo oculato.

Se invece sei deciso nell’acquisto di un climatizzatore, dopo aver valutato alcuni aspetti e aver deciso il luogo in cui installarlo, per prima cosa è fondamentale capire bene quali tipologie esistono, quanto si deve essere disposti a spendere e come usarli al meglio. Ma soprattutto, per i modelli split, trovare un installatore serio e qualificato: una cattiva installazione può compromettere le prestazioni e in alcuni casi provocare seri danni.

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Quali aspetti valutare prima dell'acquisto

Una prima cosa da valutare è la superficie del locale che dobbiamo rinfrescare, perché non tutti gli apparecchi sono ideali per tutti gli ambienti: in base ai metri quadrati delle stanze, infatti, sarà possibile scegliere un climatizzatore che possa rinfrescare in modo efficace tutto l’ambiente.

Tale valutazione è molto importante non solo per l'efficienza dell’apparecchio ma anche in termini di risparmio energetico. 

Il parametro da considerare è rappresentato dai BTU (British Thermal Unit), l’unità di misura energetica utilizzata nei paesi anglosassoni. A seconda dei metri quadrati della stanza da climatizzare si dovrà scegliere un dispositivo con un certo valore BTU secondo la seguente tabella:

 Stanza da climatizzare in M2  Potenza necessaria in Btu/h
Da 0 a 10  5000
 Da 10 a 15  7000
 Da 15 a 25  9000
 Da 25 a 40   12000
 Da 40 a 50  15000
 Da 50 a 60  18000
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Tipi e prezzi

Sul mercato sono presenti diverse tipologie di climatizzatori. Ecco le principali. 

Monoblocco portatili

Aspirano l'aria calda dalla stanza e la mandano fuori tramite un tubo che passa per una finestra, che deve avere un foro apposito oppure deve restare aperta. Consumano molto, rinfrescano poco e sono rumorosi. I prezzi sono indicativamente compresi tra i 200 e i 1100 euro.

Monoblocco senza unità esterna

Il condizionatore senza unità esterna è la soluzione ideale per chi vuole climatizzare la propria casa, senza intaccarne l’estetica in facciata. In particolare è la scelta prioritaria dei tecnici dell’edilizia per la salvaguardia dell’estetica degli edifici storici, ma sono pochi i modelli in commercio, i costi non sono molto competitivi e le prestazioni inferiori ai modelli con due unità. Il motore sarà nel locale abitato e non fuori.

Split portatili

Sono due elementi uniti dal tubo in cui passa il fluido refrigerante. Uno dei difetti di questa tipologia, che in realtà sta per sparire dal mercato, è sempre stato il rumore. Il tubo deve passare per la finestra, appositamente forata oppure lasciata aperta con conseguente dispersione del fresco. Come prezzi si va da un minimo di 650 a un massimo di 1200 euro. 

Split fissi

Hanno un compressore esterno cui corrisponde un elemento interno montato fisso a parete nella stanza da rinfrescare. Ci sono modelli che servono solo per rinfrescare e altri, dotati di pompa di calore, che permettono anche di riscaldare l'aria in inverno. Oltre ai modelli tradizionali esistono condizionatori (ormai sono i più diffusi) dotati di sistema inverter, che mantiene stabile la temperatura con costi energetici più contenuti. I prezzi di questi modelli vanno da poche centinaia di euro (modelli low cost, ma attenzione alle spese di manutenzione) a 1500 euro.

Multi-split

C'è un compressore esterno con due o più elementi interni. L'installazione è più complicata rispetto agli split fissi, il vantaggio è che si possono stabilire temperature diverse per i vari ambienti della casa, ma i consumi ne risentono. I multi-split inverter con due unità e con pompa di calore vanno da un minimo di 600 euro a un massimo di 1800 euro. Con tre unità si parte da 1500 euro.

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Decidere dove installare il condizionatore

L'efficienza dei climatizzatori, oltre che dalla potenza delle macchine, dipende anche da dove vengono collocati e dalla loro manutenzione. Per capire dove installare il climatizzatore in modo ottimale e come mantenerli efficienti leggi i dettagli sul nostro dossier.

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Come usare correttamente il climatizzatore

Per un utilizzo estivo che tende al risparmio, la temperatura ideale da impostare sui condizionatori è di 25° C: la raccomandazione valida è sempre quella di non scendere oltre i 6-7 gradi sotto la temperatura esterna, anche per evitare problemi di salute.

La funzione che permette di contenere i costi è sicuramente quella di deumidificazione che, spesso, può bastare per ottenere un clima più confortevole. 

Puoi trovare tanti altri consigli utili nel nostro dossier dedicato a come ottenere il meglio dal climatizzatore e scoprire come risparmiare proteggendo la tua casa dal calore con le tende da sole.

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Le detrazioni fiscali

Lo sai che sono previste detrazioni fiscali per tutte le opere di riqualificazione energetica anche per il 2020? Tra queste anche l'installazione di climatizzatori a pompa di calore: puoi trovare tutti i dettagli nella nostra guida sul 730.

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Buone prestazioni complessive

Nel complesso le prestazioni dei modelli testati sono buone. Ovviamente, ci sono modelli che sono risultati migliori degli altri. I tre modelli che sono stati premiati con il titolo di Migliore del test, per esempio, hanno un costo annuo inferiore ai 200 euro e una qualità alta. 

Con i climatizzatori premiati come Miglior acquisto, invece, la spesa è più contenuta, pur mantenendo una qualità globale buona. Consulta il nostro test per trovare il modello che fa il caso tuo, ti indichiamo anche dove trovarli al prezzo più basso.

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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande frequenti sui climatizzatori

Per ottenere il massimo beneficio e ridurre i costi è meglio tenere il condizionatore sempre acceso?

No. L’ideale sarebbe accendere il condizionatore solo quando sei in casa e impostare la temperatura desiderata senza esagerare: bastano massimo 6°C in meno rispetto alla temperatura esterna. Grazie anche all’effetto deumidificante il comfort è comunque assicurato e apprezzabile in pochi minuti, con un sicuro risparmio in bolletta. Leggi il nostro approfondimento e scopri come calcolare la capacità ideale per la stanza che vuoi climatizzare

È meglio un climatizzatore portatile o fisso?

I climatizzatori portatili in generale sono meno efficienti rispetto agli split murali perché sono spesso un monoblocco. Inoltre per la fuoriuscita del calore dalla stanza, è necessario lasciare un varco (per il passaggio del tubo) e questo compromette la climatizzazione del locale. Considera che spesso sono rumorosi avendo il compressore nella stanza dove si soggiorna. Forse potrebbe interessarti la nostra guida per scegliere tra condizionatore d’aria fisso o portatile.

Qual è la temperatura adatta?

La temperatura migliore, anche per non eccedere nei consumi, è attorno ai 25°C, ma è sempre meglio non scendere sotto 6-7°C rispetto all’esterno perché un eccessivo salto di temperatura può essere pericoloso per la salute. I consumi elettrici, oltretutto, sono minori se utilizzi l'aria condizionata a una temperatura più alta.

C'è differenza fra l'acqua dell'unità interna e quella dell'unità esterna?

Non ci sono differenze. Puoi riutilizzare l'acqua di condensa per le pulizie, per innaffiare (non sempre perché è demineralizzare e quindi povera per le piante) o per il ferro da stiro, ma in questo caso segui le indicazioni del produttore.

I filtri dei climatizzatori rimuovono virus e batteri? Sono utili per chi è allergico?

L’importante è evitare il ristagno di acqua dove i batteri potrebbero proliferare, come ad esempio la Legionella, ma il rischio negli impianti domestici è molto basso.

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