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Come scegliere il ferro da stiro

Trova il ferro da stiro che più si adatta alle tue necessità

Stirare è una pratica sempre meno diffusa: esistono diversi trucchi e alternative che permettono di risparmiare soldi, tempo ed energia. Per chi, tuttavia, vuole affidarsi ad una stiratura perfetta ecco i nostri consigli per scegliere il ferro da stiro più adatto.

La guida passo passo

Tipi di ferro da stiro

Sul mercato esistono due tipologie di ferri da stiro: quello tradizionale con serbatoio interno e quello con caldaia esterna. Vediamo nel dettaglio le differenze e quale scegliere.
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Ferro da stiro tradizionali con serbatoio interno

Il ferro da stiro con serbatoio interno è costituito da un unico blocco, all’interno del quale ci sono il contenitore dell’acqua, la resistenza elettrica, i pulsanti e i regolatori. È maneggevole e facile da riporre dopo l’uso, occupa poco spazio, porta l’acqua a temperatura piuttosto rapidamente ed è abbastanza silenzioso. Tuttavia, il serbatoio ha una limitata capacità di acqua e, di conseguenza, anche l’autonomia è breve.

Se si deve quindi stirare una quantità di biancheria elevata, il ferro da stiro con serbatoio interno si rivela poco adatto, anche per la scarsa produzione di vapore e la difficoltà nell’eliminare le pieghe che questo comporta. Risulta quindi la soluzione ideale per chi lo usa con frequenza elevata ed ha pochi capi alla volta da stirare.

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Ferro da stiro con caldaia

Il ferro da stiro con caldaia ha un serbatoio dell’acqua esterno decisamente più capiente del ferro da stiro tradizionale. Adatto a chi ha una gran quantità di biancheria da stirare, genera un flusso di vapore maggiore rispetto ai ferri tradizionali, facilitando così la stiratura. L’acqua impiega più tempo ad arrivare a temperatura, ma poi, il risparmio di tempo (e di fatica) è assicurato così come l’autonomia: i ferri con caldaia contengono in media un litro d’acqua contro i 300 ml circa di un ferro classico. 
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Caratteristiche e funzionalità

Dopo aver fatto chiarezza sulle due diverse tipologie di ferro da stiro con i relativi vantaggi e svantaggi, è bene considerare una serie di fattori che possono meglio orientare nell’acquisto. Vediamoli nel dettaglio.

Serbatoio d'acqua

Come visto, il serbatoio può essere interno o esterno e la capacità varia moltissimo a seconda del modello per cui si opta. Nel ferro con caldaia interna infatti, la capacità del serbatoio va dai 130 ml fino ai 600 ml mentre nel ferro con caldaia separata, il serbatoio può contenere più di un litro di acqua. Naturalmente, il serbatoio va sempre riempito prima di collegare l’apparecchio alla rete elettrica per questioni di sicurezza anche se, alcuni modelli con caldaia esterna, offrono la possibilità di ricaricare il serbatoio di continuo con un notevole risparmio di tempo.

Emissione del vapore

Il vapore del ferro da stiro è l’elemento che permette che grinze e pieghe vengano eliminate: per questo è uno dei fattori che maggiormente vanno considerati prima dell’acquisto di un nuovo apparecchio. La qualità del risultato finale infatti, dipende direttamente dalla quantità e dalle caratteristiche del vapore anche in termini di risparmio di tempo. Un ferro da stiro può lavorare sia in modalità di erogazione continua che variabile del vapore e la quantità erogata dipende direttamente dalla capacità del ferro di sostenere una certa pressione. Va da sé che i ferri con caldaia esterna, oltre ad avere un serbatoio più capiente, possono permettere un’emissione del vapore decisamente più cospicua.

Consumi e prestazioni energetiche

Le prestazioni energetiche di un ferro da stiro vengono valutate in base alla sua potenza, espressa in Watt. Indicativamente, 2000 Watt sono considerati sufficienti per ferri da stiro utilizzati per un normale utilizzo domestico. Se le esigenze di stiro crescono, naturalmente, sarà opportuno dotarsi di ferri con una maggiore potenza che però avranno un dispendio energetico decisamente più alto.

Materiale della piastra

Altri aspetti da considerare prima dell’acquisto di un ferro da stiro sono la forma e il materiale della piastra e la quantità e la distribuzione dei fori che emettono il vapore. Tra i materiali che compongono un ferro da stiro, i più utilizzati sono l’acciaio, l’allumino, il teflon e la ceramica mentre per quanto riguarda la forma della piastra, è bene concentrarsi sul tipo di indumento che si stira maggiormente perché il ferro risulta più preciso e più performante a seconda dei capi che deve trattare: sagoma larga e punta corta per jeans, magliette e capi semplici e forma allungata e stretta per camicie piene di bottoni. Lo stesso principio vale anche per la diversa distribuzione dei fori per il vapore: quantità e omogeneità permettono di stirare in modo più scorrevole mentre pochi fori, vicini alla punta del ferro, saranno utilissimi per la precisione nei dettagli.

Peso e dimensioni

Anche il peso e le dimensioni contano quando si tratta di scegliere il ferro da stiro: il peso deve avere un margine tra 1 e 2 chili, l’impugnatura deve essere ergonomica e, naturalmente, l’ingombro deve essere calcolato in base allo spazio dove il ferro verrà riposto. I ferri da stiro con caldaia esterna, naturalmente, occupano uno spazio maggiore rispetto ai ferri con caldaia integrata ed è un elemento da non trascurare prima dell’acquisto. 

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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sui ferri da stiro

Quale acqua usare per il ferro da stiro?

Conviene sempre consultare il manuale di istruzioni: il problema della formazione di calcare è uno di quelli che più impatta sulla vita del proprio ferro da stiro.

Chi vive in zone dove l'acqua del rubinetto è molto dura (oltre 30°) può usare l'acqua demineralizzata, aggiungendo però un bicchiere di acqua del rubinetto per ogni litro (oppure fare un terzo rubinetto - due terzi demineralizzata), in modo da neutralizzare la leggera acidità dell'acqua demineralizzata, evitando nello stesso tempo di utilizzare il ferro con acqua che può depositare troppo calcare.

Quanto consuma il ferro da stiro?

Il consumo del ferro da stiro è connesso alla potenza, al volume del serbatoio (e quindi al tempo necessario per scaldare tutta l’acqua e portarla al punto di ebollizione), al tessuto che viene stirato (e quindi alla quantità di vapore necessaria) e all’efficacia di stiratura, perché ferri più efficaci permettono di stirare per meno tempo. L’efficacia dipende sia dal flusso di vapore che dalla piastra.

Come si pulisce la piastra del ferro da stiro?

Per rimuovere il calcare dalla piastra del ferro, bisogna fare periodicamente la pulizia come indicato dal produttore nelle istruzioni. Un metodo utile per eliminare il calcare è tramite uno shock termico: è ciò che succede nei ferri aventi il tasto “pulizia automatica”, che permette all’acqua di arrivare direttamente al piatto provocando una rapida variazione di temperatura che aiuta a scrostare il calcare.

Come si pulisce la caldaia del ferro da stiro?

Bisogna sempre seguire le indicazioni riportate dal produttore. Esistono in commercio dei collettori di calcare che si inseriscono nel serbatoio: anch’essi vanno puliti ogni tanto, immergendolo almeno 2 ore nell’aceto.  

Per mantenere pulito il serbatoio, è importante farlo raffreddare completamente dopo l’uso e svuotarlo prima di riporlo, per evitare depositi di calcare.

Se il ferro appare molto incrostato, si può provare con aceto bianco inserito nel serbatoio o meglio ancora con una soluzione di acqua e acido citrico, ricordandosi ovviamente di sciacquare bene il ferro prima di riutilizzarlo per i vestiti. Stesso risultato si può ottenere con un prodotto decalcificante specifico. 

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