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Pc portatili ultraleggeri, la libertà a caro prezzo

Avere un computer molto compatto e con una buona autonomia comporta qualche compromesso, come il prezzo elevato e il rischio di surriscaldamento. E anche le poche connessioni a periferiche esterne.

20 marzo 2023
ragazza che fluttua tra le piume con in mano il pc

Da oggetto fisso sulla scrivania a strumento agile sulle nostre ginocchia. L'evoluzione dei computer portatili negli ultimi venti anni ha sancito la regola della mobilità. Mai come oggi il computer si è trasformato in un compagno di viaggio imprescindibile per chi lavora. I produttori di pc hanno investito parecchio nel settore degli ultraleggeri, perché si adattano meglio alle nuove esigenze di mobilità e sono in media più costosi e quindi più remunerativi per chi li produce. Ne abbiamo analizzati tre della categoria ultraleggeri con prezzi e caratteristiche diverse, adatti a utenti con bisogni specifici.

Pc ricercati a prezzi elevati

Di certo non stiamo parlando di pc standard, con caratteristiche di base. La maggior parte dei portatili ultraleggeri, ha finiture superiori alla media, una maggiore cura nei materiali, un design ricercato e anche un costo superiore a quello di pc comparabili. Intel pensò bene di brevettare il termine "ultrabook" per definire quei pc portatili sottili (spessi meno di 21 millimetri), dotati di ssd (i cosiddetti "dischi a stato solido") che velocizzano il caricamento dei programmi e l'accesso ai dati salvati. Oggi quasi tutti i portatili (non solo gli ultraleggeri) hanno gli ssd, molti sono più sottili di 21 mm e sono dotati di processori molto efficienti, come quelli di ultima generazione Amd (serie Ryzen).

Pregi e difetti dei pc ultraleggeri

I motivi che portano a scegliere un portatile slim dipendono in genere dall'esigenza di avere un pc molto leggero, facile da maneggiare e da trasportare; di dimensioni ridotte rispetto alla media degli altri portatili; con un'autonomia prolungata. Il rischio è però di perdere di vista i compromessi necessari per avere un computer così compatto e versatile.

Schermo e tastiera piccoli. In genere gli ultraleggeri sono dotati di schermo da 13-14 pollici, in pratica grandi quanto un quadernone A4. La risoluzione è elevata, ma il rovescio della medaglia è che i caratteri e gli elementi grafici dell’interfaccia sono molto piccoli al punto che è necessario usare la funzione di zoom per poter lavorare senza dover sforzare troppo gli occhi. Se usati per molte ore alla scrivania, collegarli a un monitor esterno diventa indispensabile. Di solito i tasti sono più piccoli o più ravvicinati rispetto a una tastiera standard da desktop, manca il tastierino numerico (una carenza non da poco per chi lavora molto con i fogli di calcolo e le tabelle). Anche le dimensioni del touchpad sono ridotte rispetto a quelle di un laptop. 

Poche porte di espansione. Difficile collegarsi simultaneamente a stampante, mouse, schede di memoria o monitor perché in genere gli ultraleggeri hanno due porte al massimo, cosa che costringe a continuare a scollegare le periferiche quando devono usarne più di una. Per compensare in parte queste carenze, si possono usare periferiche bluetooth.

Il calore difficile da smaltire. La potenza di calcolo cresce più velocemente di quanto la miniaturizzazione dell’elettronica riesca a compensare. Venti anni fa i processori più potenti per pc consumavano poco più di 25 W, oggi possono arrivare a 150 W. Il problema non è da poco: un processore purosangue all’interno di un pc piccolo e sottile non potrà mai correre al massimo perché si surriscalderà prima del tempo. Finché si usa il computer per normali compiti d’ufficio questo limite non si avverte, ma basta un videogioco o un programma di calcolo impegnativo e il fondo del pc diventa rovente. Il processore rallenta automaticamente quando la temperatura si avvicina agli 85-90 gradi centigradi, ovvero la temperatura limite.

Un mondo chiuso. Nella maggior parte degli ultraleggeri memoria Ram e disco fisso sono saldati sulla scheda madre e quindi non possono essere espansi o sostituiti. Un limite non da poco.

Prima di scegliere un notebook slim

Non scegliere un pc ultraleggero se hai bisogno di un'elevata potenza di calcolo, molte porte di espansione o uno schermo grande (maggiore di 15”). Attenzione all’autonomia dichiarata, da prendere con le pinze, perché dipende molto dall'utilizzo che se ne fa. Se si passano ore lontano da una presa di corrente, serve un portatile con un’autonomia dichiarata maggiore del 30-50% rispetto a quanto ci serve, perché i produttori tendono a essere ottimisti.

Le nostre recensioni di tre ultraslim tra i più venduti

Ne abbiamo analizzati tre della categoria ultraleggeri con prezzi e caratteristiche diverse, adatti a utenti con bisogni specifici. Di seguito trovi le recensioni complete: