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App e siti di incontri: quattro piattaforme alla prova

Il dating online, ovvero l’utilizzo di siti e app di incontri, sembra rappresentare oggi un valido sistema, da affiancare a quelli più tradizionali, per incontrare un partner. Noi abbiamo provato 4 tra le app più in voga oggi. Ecco come è andata.

 

08 maggio 2019
dating online

Lo scorso anno nel mondo 4 single su 10 hanno usato una app o un sito di incontri. I giovani le utilizzano senza problemi perché per loro incontrarsi online è del tutto naturale (il 75% dei dater ha meno di 30 anni). Chi è più maturo trova spesso nel dating online un sistema pratico per allargare la ricerca di un partner al di fuori di un contesto di vita rigidamente scandito da lavoro, amicizie di lungo corso e magari la gestione dei figli.

Quattro app a confronto

Abbiamo voluto mettere alla prova Tinder, Badoo, Lovoo e Happn, quattro tra le più note app del momento per fare incontri. Lo abbiamo fatte provare a una trentina di utilizzatori e il primo dato che emerge è che sono tutte abbastanza facili da usare. Consentono in effetti di mettersi in contatto con una molteplicità di potenziali partner, in alcuni casi anche troppi, perché non in tutte le app è necessario un reciproco apprezzamento tra utenti per poter cominciare una conversazione. La geolocalizzazione, presente in molte app, facilita ulteriormente il compito perché segnala gli utenti più vicini, con cui quindi è più facile passare da un contatto “digitale” a una conoscenza personale.

Utili, ma occhio a come le si usa

Il dating online sembra rappresentare oggi un valido sistema, da affiancare a quelli più tradizionali, per incontrare un partner. Chi ha usato i siti di incontri per alcuni periodi della propria vita, o ancora lo fa, li descrive come uno strumento utile. Usandoli in maniera accorta, cercando di conversare a lungo con gli utenti prima di incontrarli dal vivo, è possibile arrivare a incontri che in parecchi casi possono andare a buon fine. Qualunque sia lo scopo di entrambi i potenziali partner.

Può aiutare conoscere le peculiarità di ciascuna app, per capire che tipo di approccio avranno con più probabilità gli altri utenti: se siano in cerca di una relazione sentimentale, sessuale, o magari anche solo di un’amicizia. Per aiutare a formare nuove coppie ogni app ha un suo algoritmo con il quale propone a ogni utente potenziali match sulla base degli interessi e delle preferenze espresse da ciascuno. Non sempre questi accoppiamenti colgono nel segno: il fattore umano rimane imprescindibile