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Televisori: che differenze ci sono tra un 4k e un 8k e perché non vale la pena cambiare

La promessa è sempre la stessa ad ogni incremento di risoluzione: la TV 8K offrirebbe un'immagine più nitida e dettagliata che mai. Ma con i contenuti 4K ancora scarsi, quanto conviene investire in un televisore con schermo 8K?

08 febbraio 2022
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Sebbene la tecnologia 4K sia in circolazione da un po' e i primi televisori 4K siano stati rilasciati nel 2012, in Italia quasi tutte le emittenti trasmettono ancora in risoluzione “standard” (che è comparabile a quella dei vecchi DVD e della televisione analogica), poche emittenti trasmettono in FullHD e nessuna in 4K

Sul versante dello streaming, il FullHD la fa ancora da padrone e solo i contenuti più recenti sono in 4K. Lo stesso dicasi per i Bluray, dove le versioni 4K sono ancora rare e generalmente più costose. Inoltre, almeno per quanto riguarda il bluray, la qualità dell’immagine è così elevata che è già difficile distinguere un filmato in 4K da uno in FullHD, a meno di non restare molto vicino allo schermo.

Televisore 4K e televisore 8K

Una TV 8K ha quattro volte il numero di pixel di una TV 4K. Che, a sua volta, ha quattro volte il numero di pixel di un televisore HD. La risoluzione su un televisore 8K è 7.680 x 4.320 per un totale di 33.177.600 pixel.

Con gli schermi oltre i 65” però ancora molto cari e che faticano ad entrare nei moderni salotti di casa per via delle dimensioni, ha senso questo ulteriore incremento di risoluzione? La risposta è: probabilmente no. Se l’avvento dell’alta risoluzione permette di vedere differenze in termini di dettaglio e nitidezza anche stando ad una distanza di 2.5-3 volte la diagonale del televisore (per un 55” stiamo parlando di 3,5 – 4 metri), per apprezzare a pieno la risoluzione 4K, questa distanza, sempre nel caso di un 55” scende a 2,5 metri o meno, ovvero meno di 2 volte la diagonale.

Raddoppiando ancora la risoluzione dovremmo ancora ridurre di conseguenza la distanza dal televisore, a meno di non possederne uno così grande da prendere tutta una parete… insomma un’assurdità sia in termini d’ingombro che di costo.

Lo studio di Warner Bros

Qualcun altro recentemente si è posto questa domanda: Warner Bros, in collaborazione con Pixar, Amazon Prime Video, LG e American Society of Cinematographers (ASC), hanno recentemente realizzato uno studio per vedere se degli spettatori, tenuti all’oscuro della risoluzione dei filmati mostrati, potevano percepire delle differenze tra 4K e 8K.

Il risultato è stato disarmante: nonostante la giuria si trovasse fra 1,5 e 2,7 metri da un televisore di 88”, nessuno fra partecipanti ha descritto la versione in 8K “migliore” di quella in 4K.

In certi casi, alcuni hanno addirittura ritenuto migliori le clip in 4K. Questo, come spiegato dagli autori dello studio, si è verificato molto probabilmente perché, non potendo discernere differenze tra le versioni dello stesso filmato, alcuni partecipanti hanno tirato a indovinare. 

I nostri consigli

Insomma, secondo lo studio di Warner Bros, persino utilizzando uno schermo gigante, le persone non sembra abbiano percepito le differenze; a maggior ragione, con i televisori da 55” e 65” che rimarranno sulla cresta dell’onda per un po’, non si sente proprio il bisogno del 8K.

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