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Lo smalto semipermanente dura di più ma sconsigliamo il fai da te

La manicure con smalto semipermanente è tra le più gettonate perché permette di avere unghie perfette e ben curate a lungo. Qual è la differenza tra smalto semipermanente, smalto classico e manicure in gel? È vero che lo smalto semipermanente rovina le unghie? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

18 novembre 2022
Smalto semipermanente

Alleato di una manicure sempre perfetta di mani e piedi, lo smalto semipermanente permette di avere unghie sempre curate. Se il prodotto utilizzato è di qualità, lo smalto semipermanente non scolorisce, non si sbecca e dura alcune settimane. Molto di moda ma anche oggetto di dubbi e opinioni discordanti. Rovina le unghie? Come si applica e come si rimuove lo smalto semipermanente? Vediamo nello specifico di cosa si tratta ma, soprattutto, i suoi vantaggi e svantaggi.

Cos’è lo smalto semipermanente? 

Lo smalto semipermanente è diventato una tendenza sempre più diffusa perché permette di avere una nail art perfetta per un lungo periodo, senza preoccuparsi di rifare la manicure una o più volte a settimana.

Di cosa si tratta? Lo smalto semipermanente è un trattamento estetico che, a differenze del classico smalto, consente di avere una manicure perfetta per 15-20 giorni. La sua texture è un mix tra la formula di uno smalto tradizionale e un gel professionale per la ricostruzione delle unghie.

Nello specifico, lo smalto semipermanente ha una consistenza più densa rispetto a uno smalto classico che si asciuga all’aria, dovuta proprio alla diversa formulazione, ed è un prodotto fotoindurente. Cosa significa? Lo smalto semipermanente viene fissato sulle unghie grazie a una lampada LED o UV, che permette la polimerizzazione dello smalto, cioè la sua asciugatura e indurimento in tempi rapidi.

Proprio per le sue caratteristiche, lo smalto semipermanente rimane lucido dall’applicazione fino alla rimozione. Per applicarlo viene seguito uno specifico iter e tutto deve essere fatto con appositi prodotti di qualità, per evitare di rovinare le unghie.

In commercio ci sono tantissime varietà di smalti semipermanenti, che differiscono tra loro per colorazione, tipologia, caratteristiche, composizione e marca. Che differenza c’è tra smalto semipermanente, smalto classico e gel manicure? 

Le differenze tra semipermanente, tradizionale e gel manicure

Lo smalto semipermanente può essere considerato una via di mezzo tra lo smalto tradizionale, che asciuga all’aria ma si rovina con più facilità, e il gel manicure che, oltre a dare colore all’unghia, consente anche di modificarne forma e lunghezza.

Come abbiamo visto, lo smalto classico mantiene la brillantezza soltanto per pochi giorni. In generale, tende a danneggiarsi in fretta. Le faccende domestiche o il minimo urto delle unghie con oggetti o superfici inevitabilmente rovinano lo smalto, che perde lucentezza e si scheggia.

Questo non avviene con lo smalto semipermanente che, proprio per la sua composizione, può durare per varie settimane, senza subire danneggiamenti. Ciò permette alle unghie di mantenere inalterata la lucentezza del colore più a lungo, rispetto ai 3-5 giorni dello smalto classico.

Cosa si intende, invece, per gel manicure? Consiste in un trattamento estetico che permette di modellare e allungare le unghie naturali. Il gel, infatti, è una sostanza modellabile, che necessita di una lampada LED o UV per solidificare. In genere, questo tipo di manicure viene scelta se si vogliono allungare le unghie o per riparare quelle danneggiate. L’unghia creata in gel deve essere applicata e rimossa in un centro estetico da professionisti esperti: se non fatto bene, il procedimento potrebbe danneggiare gravemente le unghie.

Lo smalto semipermanente, dunque, non aumenta il volume delle unghie come la ricostruzione in gel ed è meno invasivo. Può essere applicato sia sulle unghie naturali che sulle unghie ricostruite con il gel.

Applicazione e durata

Come abbiamo visto, lo smalto semipermanente è un prodotto fotoindurente che va catalizzato, vale a dire trattato con speciali lampade LED o UV per le unghie.

Per applicarlo sono necessari una serie di passaggi. Vediamo quali.

  • Una buona manicure è lo step preliminare necessario per applicare il semipermanente. Se non eseguita nel modo corretto, lo smalto non aderirà bene all’unghia e si sfoglierà dopo pochi giorni.
  • Occorre preparare le unghie con dei prodotti specifici. Si opacizzano con un buffer, cioè una lima gessata. Si rimuove la polvere in eccesso con un pennello, simile a quelli per il trucco. Si stende uno strato di base trasparente, che si lascia asciugare sotto la luce LED o UV per qualche minuto (di solito il tempo è indicato dalla marca del prodotto).
  • Si procede, poi, a stendere lo smalto del colore scelto, passando di nuovo le unghie sotto la lampada a LED o UV. Di solito, si stendono almeno due mani di smalto, per avere un colore più omogeneo e brillante.
  • Infine, si applica il top coat, che serve a fissare ulteriormente il colore, ripetendo la procedura sotto alla lampada LED o UV. Per rendere l’unghia più lucida, si passa un olio per cuticole, dall’effetto sgrassante. 

Come abbiamo visto, la durata dello smalto permanente è più lunga rispetto allo smalto classico: in genere fino a tre settimane. Ovviamente la durata varia in base ad alcuni fattori, in primis la velocità di crescita delle unghie, che è sempre maggiore per le unghie delle mani rispetto a quelle dei piedi.

Ricorda che se le mani si seccano e screpolano, le unghie si sfaldano e si disidratano, spezzandosi. Per prevenire questo problema puoi utilizzare una crema mani con questo la crema mani per nutrire e idratare in profondità.

Come si rimuove?

Proprio per il processo di catalizzazione nella lampada a LED o UV, lo smalto semipermanente non può essere semplicemente eliminato con un normale solvente per smalti ma servono alcuni passaggi da seguire attentamente per evitare di rovinare le unghie.

Il primo step per rimuovere lo smalto semipermanente è limare l’unghia per eliminare un primo strato di prodotto. Si applica, poi, il remover, un solvente specifico, facendo aderire dei dischetti di cotone imbevuti del prodotto sulle unghie, che vengono poi avvolte nella carta stagnola per circa 15 minuti (il tempo dipende dalla marca di smalto). Alla fine, si solleva delicatamente lo smalto con una spatola specifica per eliminarlo del tutto.

In alternativa, per rimuovere lo smalto semipermanente si utilizza una fresa specifica per le unghie.

Se invece devi rimuovere il trucco dal viso puoi scegliere una delle acque micellari che abbiamo testato.

Attenzione al fai da te

Lo smalto semipermanente può essere applicato dall’estetista o in un salone di bellezza. Il costo dell’applicazione varia da 20 a 40 euro, a seconda del centro estetico, della tipologia di smalto utilizzato o di eventuali decorazioni che si vogliono applicare. 

In commercio esistono tanti kit per l’applicazione fai da te dello smalto semipermanente, il cui costo si aggira intorno a 30-90 euro, in base alla marca e alle caratteristiche del prodotto.

In questo caso, occorre prestare molta attenzione agli ingredienti contenuti nelle boccette di smalto. Si tratta, infatti, di prodotti che contengono sostanze critiche potenzialmente nocive, di solito destinati esclusivamente a un uso professionale. Quindi, meglio evitare il fai da te con le amiche. Il rischio serio è quello di rovinare le unghie.

Lo smalto semipermanente rovina davvero le unghie?

È vero che lo smalto semipermanente rovina le unghie? Le rende davvero molli e fragili? Sono i dubbi e le domande più ricorrenti.

L’applicazione dello smalto semipermanente, per quanto bene sia fatta, è un po’ laboriosa e quindi anche solo per lo sfregamento prima dell’applicazione e, dopo, per la rimozione, un pochino le unghie ne risentono. Il consiglio è quindi di rivolgersi a un centro estetico o una Nail spa specializzati, che utilizzano attrezzi o strumenti sterilizzati e, soprattutto, prodotti specifici di ottima qualità.

Ci sono, poi una serie di controindicazioni legate allo smalto semipermanente, dovute ai solventi utilizzati per la rimozione, in alcuni casi troppo aggressivi sulle unghie più fragili.

Il consiglio degli esperti è quello di far passare del tempo tra un’applicazione e l’altra. C’è, infatti, il rischio di un indebolimento delle unghie. Ogni due mesi, meglio far riposare le unghie, per farle recuperare. In questo periodo di tempo, è bene curare le mani con applicazioni di prodotti idratanti, come creme o oli.

Anche la rimozione, se eseguita in modo sbagliato (specialmente quando si opta per lo smalto semipermanente fai da te) potrebbe provocare seri danni. La causa di unghie rovinate o indebolite, infatti, potrebbe essere attribuita a una rimozione non corretta e troppo aggressiva, che va a stressare l’unghia. Se il lavoro non è svolto da una persona esperta, la rimozione potrebbe danneggiare il letto ungueale. Meglio, dunque, rivolgersi a professionisti del settore, sia per l'applicazione che per la rimozione dello smalto semipermanente.

Come curare le unghie dopo l'applicazione?

Ci sono alcuni accorgimenti efficaci per prendersi cura delle nostre unghie come ad esempio non utilizzare smalti, nemmeno quello classico, per un periodo di tempo, così da permettere alle unghie di ricostruirsi e usare prodotti idratanti come creme e oli. In più, a prescindere dall’applicazione di uno smalto semipermanente, un’alimentazione varia è fondamentale per il benessere generale dell’organismo, comprese le unghie, per le quali sono molti gli elementi che concorrono alla loro costituzione e buon mantenimento come, ad esempio, amminoacidi e diversi sali minerali come zinco e ferro. La buona notizia è che si tratta di elementi presenti in comuni alimenti e non c’è bisogno di ricorrere a nessun integratore specifico.

I consigli per una manicure senza rischi

  • Evita di eseguire su te stessa tecniche per le quali è necessario l’intervento di professionisti.
  • Non rivolgerti a personale improvvisato in contesti non professionali, come quelli abusivi e casalinghi.
  • Il settore “nail” attira soprattutto un pubblico giovane, per cui maggiore attenzione deve essere rivolta dai genitori di adolescenti e ragazze.
  • L’applicazione di questo tipo di prodotti non dovrebbe rappresentare una routine di bellezza, date tutte le controindicazioni (unghie indebolite, esposizione raggi UV)
  • Se sei un soggetto tendenzialmente allergico presta maggiore attenzione.
  • Meglio evitare gli acquisti facili su Internet, anche nei riguardi di lampade UV: rivolgiti a un’estetista o a un’onicotecnica fidata.

In commercio esistono anche smalti per la cura dell'onicomicosi a base di principi attivi ad azione antimicotica. Attenzione però: lo smalto non è una cura miracolosa, ma si limita a contrastare l’infezione sottostante e ha un’efficacia di per sé limitata.