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Ticket sanitario: tutto quello che devi sapere

30 marzo 2020
esami

Che cos'è il ticket sanitario? Quando si ha diritto all'esenzione? Quanto devo pagare per una visita o un esame? E se vado al pronto soccorso devo pagare? Ecco le risposte a tutte le tue domande.

Il ticket è il contributo che il cittadino dà alla spesa sanitaria pagando una quota specifica per alcune prestazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza. Attualmente i ticket riguardano:

  • prestazioni specialistiche (visite, esami strumentali e analisi di laboratorio);
  • prestazioni di pronto soccorso;
  • cure termali;
  • farmaci.

Quando si ha diritto all’esenzione dal ticket?

Il cittadino ha diritto all’esenzione dal ticket sulla base di particolari situazioni:

  • reddito;
  • età;
  • condizione sociale;
  • presenza di determinate patologie (croniche o rare).
  • riconoscimento dello stato di invalidità;
  • altri casi particolari (gravidanza, diagnosi precoce di alcuni tumori, accertamento dell’HIV).

Si paga lo stesso ticket in ogni regione?

Le tariffe sono individuate dal nomenclatore tariffario nazionale. Molte Regioni, tuttavia, hanno adottato propri nomenclatori tariffari nei quali hanno introdotto nuove prestazioni, modificato o eliminato prestazioni esistenti e stabilito proprie tariffe.

Qual è l’importo del ticket per esami e visite specialistiche?

Per le prestazioni specialistiche e ambulatoriali a livello nazionale è previsto il pagamento di un ticket come compartecipazione alla spesa sanitaria. L’importo del ticket varierà quindi a seconda della prestazione: quelle più costose comporteranno una spesa più cospicua. La legge ha, però, introdotto un tetto massimo all’importo, nella misura di 36,15 euro per ricetta, che le Regioni possono abbassare o alzare. Di fatto, se molte lo hanno lasciato tale, alcune regioni lo hanno alzato anche fino a 46,15 euro. In alcuni casi le regioni hanno però specificato ticket ad hoc o quote aggiuntive per specifiche prestazioni.

Da 1 settembre 2020 addio superticket

Dal 2011 era prevista una quota di 10€ fissa per ricetta da addizionare all’importo del ticket. Negli anni le regioni hanno modulato questo importo in modo diverso, prevedendo categorie di esenti. Da settembre verrà tolto per tutti e quindi per ciascuna ricetta si pagherà solo il ticket 

Qual è l’importo del ticket per i farmaci?

Quasi tutte le regioni d’Italia hanno introdotto un ticket sui farmaci, cioè un importo da corrispondere al momento del ritiro di una confezione di un medicinale dietro ricetta del servizio sanitario. Il ticket infatti non viene corrisposto quando si acquista un farmaco di tasca propria. Non esiste una regola unica valida a livello nazionale: sia l’importo del ticket, sia le modalità di applicazione variano da regione a regione in base a vari fattori.

Ad esempio, in alcune regioni il ticket ha semplicemente un costo fisso per confezione. In altre, l’importo del ticket per confezione aumenta a seconda del reddito familiare. In altre ancora, l’importo del ticket è modulato sul costo del farmaco e sul fatto che si ritiri il generico  (importo più basso) o il farmaco di marca (importo più alto). In altre, il ticket viene pagato anche dagli esenti, ma ha un importo più basso di quello pagato dai non esenti. Le regioni possono applicare anche una quota fissa da corrispondere per ricetta (che va a sommarsi agli eventuali ticket per confezione) ma anche un tetto massimo all’importo da corrispondere per ogni ricetta.

In alcune regioni, il ticket non è neppure previsto. A questo link è possibile verificare l’entità dell’importo del ticket e le eventuali modulazioni a livello regionale. A prescindere dalla corresponsione del ticket, in tutte le regioni è richiesto a tutti i cittadini il pagamento della differenza tra il prezzo del farmaco acquistato ed il prezzo del farmaco equivalente.

Le prestazioni di pronto soccorso sono a pagamento?

Dal 2007 la legge prevede, a carico degli assistiti, il pagamento di un ticket di 25 euro per le prestazioni erogate in pronto soccorso ospedaliero non seguite da ricovero, classificate con “codice bianco” (prestazioni non urgenti, paziente in condizioni non critiche) ad eccezione di traumi e avvelenamenti acuti. Il ticket non è previsto per i codici rosso (paziente molto critico), giallo (mediamente critico), verde (poco critico). A seguito delle nuove linee guida del 2019 le regioni stanno cambiando i codici del pronto soccorso sostituendo i colori con numeri da 1 a 5. I codici 1-2-3 corrispondo a livelli medio alta intensità di cure mentre 4-5 a moderata-bassa intensità. Il numero 5 dovrebbe corrispondere al vecchio codice “bianco” per il quale è previsto il pagamento del ticket. Tutte le Regioni hanno dato attuazione alla legge sul pagamento del ticket. Tutte le Regioni hanno dato attuazione alla legge con proprie disposizioni che però, talvolta, differiscono rispetto alla norma nazionale. A livello nazionale, sono esclusi dal pagamento gli esenti e i minori di 14 anni. Per maggiori informazioni, si consiglia di rivolgersi alla propria Azienda sanitaria territoriale.

Leggi anche il nostro approfondimento sulle liste d'attesa e i problemi con il Servizio sanitario nazionale attraverso l'esperienza dei cittadini.