Addio ai libretti di risparmio al portatore
I libretti di risparmio al portatore non possono più essere emessi dal 4 luglio 2017. Restano ancora in circolazione i vecchi libretti, che però devono essere chiusi entro il 31 dicembre 2018. Entro questa data devi andare in banca o in posta per estinguerli, perché se non lo farai rischi una multa. Ma che fine fanno i libretti di risparmio? Ecco quali alternative puoi avere.
Solo libretti di risparmio nominativi
La norma in vigore dal 4 luglio 2017 non sancisce la fine di tutti i libretti di risparmio, ma bandisce soltanto quelli al portatore, per i quali è il possessore a poter effetture il versamento e il prelevamento. Potrai lo stesso aprirne uno, ma sarà nominativo.
Se hai un libretto di risparmio al portatore
Se hai ancora un libretto di risparmio al portatore, dunque, devi chiuderlo: puoi trasferire i soldi sul conto corrente o richiedere i contanti. Esiste un'altra alternativa, traformarlo in un libretto nominativo. Se non lo farai entro il 31 dicembre 2018, verrai sanzionato. Attenzione, perché da marzo 2012 i libretti al portatore non possono avere un saldo pari o superiore ai 1.000 euro. Potrebbe dunque accadere che ti venga applicata una sanzione piuttosto salata (pari ad una percentuale pari al 20- 40% del saldo con un minimo di 3.000 euro) se porti in banca questo libretto. Per evitare la multa, fai diventare dormiente il libretto: l'operazione avviene dopo 10 anni senza alcuna movimentazione attiva. Il libretto dormiente viene devoluto al Fondo gestito da Consap.
L'alternativa dei conti deposito
Come forma di risparmio più remunerativa di un libretto di risparmio potrebbe essere interessante un conto di deposito. Usa il nostro servizio di comparazione per scoprire quali sono i migliori secondo le tue esigenze.