Guida all'acquisto

Come scegliere i pannolini per bambini

pannolini per bambini

L’acquisto dei pannolini è una delle voci più dispendiose nel mantenimento di un bambino. Tante le varianti e i modelli in commercio con taglie diverse a seconda dell'età. Per scegliere il migliore e risparmiare su questo fsenza dover rinunciare a un prodotto di qualità ecco la nostra guida all'acquisto.

L’acquisto dei pannolini è una delle voci più dispendiose nel mantenimento di un bambino e in generale di una di quelle che pesano maggiormente sul budget familiare. Come fare per risparmiare su questo fronte senza dover rinunciare a un prodotto di qualità?

Vai al test sui pannolini

Confezioni

I produttori vendono lo stesso pannolino in diverse confezioni, da quelle più piccole con 18 pannolini a quelle “scorta” che arrivano anche a contenerne oltre un centinaio. La confezione più diffusa è il pacco doppio che contiene tra i 40 e i 50 pannolini.

E’ importante puntare sui pacchi famiglia e cercare offerte e promozioni spesso lanciate nei negozi tradizionali. I nostri test evidenziano come il prezzo a pannolino può variare anche del 30% scegliendo confezioni più grandi, che se sembra irrisorio sul singolo pannolino, può diventare rilevante considerando che se acquistano circa 1500 all’anno.

Da considerare anche l’online: sul web ci sono siti specializzati che raccolgono le offerte commerciali di diversi marchi. I pannolini acquistati on line pur con la stessa marca potrebbero essere prodotti di importazione parallela perché come dimostra il nostro test lo stesso pannolino ha diversi stabilimenti di produzione.

Sfruttare poi l’acquisto all’ingrosso: sono molti gli spacci dove si trovano pannolini di marca a prezzi più bassi rispetto a quelli proposti dai supermercati.

Taglia e dimensioni

La scelta della taglia del pannolino è molto importante perché un pannolino troppo piccolo, oltre ad essere scomodo da indossare, potrebbe non garantire l’adeguata assorbenza perché studiato per quantità di liquidi minori, di contro uno troppo grande se non aderisce bene al corpo, soprattutto intorno alle gambe e sulla schiena potrebbe favorire fuoriuscite di liquido e spostarsi durante i movimenti del bambino.

Al di là dei nomi scelti dai produttori e delle innumerevoli varianti, modello per maschio e quello per femmina, primi passi, versione notte, il fattore più importante a cui restare attenzione è il peso del bambino. Fate attenzione che ogni produttore utilizza una propria codifica, per cui la taglia 4 che analizziamo nei nostri test, è proposta in genere per bambini da 7 a 18 kg, ma i modelli più piccoli vano bene già da 6 kg e quelli più grandi arrivano fino a 20 kg. Inoltre, non tutti i prodotti hanno la stessa vestibilità quindi prima di lanciarti nell’acquisto di pacchi giganti conviene vedere se la taglia è quella corretta.

In genere le misure sono:

  • misura 1/newborn: indicati per bambini da 2 a 5 kg, in genere è inutile perché i bambini possono già utilizzare la taglia 1, a meno di prematuri o bambini molto minuti. In questa fase è meglio un pannolino leggermente più stretto di uno più abbondante;
  • misura 2/mini: indicata per bambini da 3 a 6 kg, perfetta appena nati, ma meglio evitare di fare scorta perché in poche settimane servirà la misura successiva. In genere si usa solo per il primo mese;
  • misura 3/midi: indicata per bambini di peso 4-9 chili, quindi leggermente più grande della misura precedente, per alcuni bambini può essere utilizzata già alla nascita, per gli altri dal 2° mese fino circa ai 9;
  • misura 4/maxi: è quella che si usa per più tempo, dai 9 mesi ai 2 anni e mezzo -tre, è indicata per bambini da 7 a 18 kg. Questa taglia è quella più indicata per fare grandi scorte, sia nei negozi che online;
  • misura 5/junior: in genere questa taglia non è necessaria perché quando il bambino raggiunge questo peso può essere già tolto il pannolino. Può essere adatta di notte o per alcuni bambini a cui la taglia 4 va stretta. 

Assorbenza

L’assorbenza di un pannolino non dipende dal suo spessore né dal peso, ma dal materiale che costituisce il nucleo assorbente e dalla struttura stratificata che caratterizza ciascun prodotto e consente di trasferire, distribuire ed intrappolare l'urina. Il cuore assorbente può essere costituito da 2 tipi di materiali:

  • cellulosa: si comporta come una spugna; la velocità di adsorbimento è inferiore e ci potrebbero essere perdite, poiché il liquido può essere rilasciato. I pannolini ormai non sono più fatti unicamente in cellulosa perché sarebbero scomodi e spessi, ma quelli “eco”, “verdi” ne hanno una percentuale maggiore;
  • superassorbente o SAP: è un polimero sintetico che a contatto con l'urina diventa un gel e può assorbire molte volte il proprio peso nel fluido che non viene rilasciato, neanche sotto pressione perché rimane imprigionato nella struttura interna del materiale con un meccanismo di "bloccaggio del fluido".

Pannolini di taglia più grande hanno una maggiore quantità di materiale assorbente distribuito in modo omogeneo ungo tutta la struttura che permette di incamerare una quantità maggiore di liquidi. 

Irritazioni e dermatite

Oggi è quasi impossibile comprare un pannolino che non sia dermatologicamente testato o clinicamente testato, ma - in realtà - si tratta solo di autodichiarazioni dei produttori, che non danno alcuna garanzia. Alcuni prodotti si spingono oltre. Sulle confezioni si legge “sbiancato con ossigeno” “senza additivi” o “senza profumo”: tutte promesse che non possono essere verificate dai consumatori, perché i pannolini non hanno la lista degli ingredienti sulla confezione.

Purtroppo, le irritazioni sono estremamente soggettive, per cui si può ridurre il rischio, ma non evitarlo del tutto e anche lo stesso bambino in momenti diversi (cambio di alimentazione, inizia a camminare, variazione di temperatura stagionale) può reagire in modo differente.

Alcuni accorgimenti possono essere utili:

  • alternare prodotti diversi per evitare sensibilizzazioni;
  • cambiare il pannolino regolarmente appena si sporca;
  • sciacquare la pelle solo acqua tiepida ed evitare saponi, detergenti, talco e profumi;
  • asciugare bene, tamponando con un asciugamano morbido, meglio non colorato e lavato in lavatrice con un detersivo efficace ma senza ammorbidente;
  • usare le salviette umidificate solo in caso di emergenza quando si è fuori casa e preferire quelle senza allergeni del profumo;
  • applicare la crema per il cambio solo quando necessario, non a scopo preventivo;
  • per bambini con la pelle molto sensibile si possono acquistare delle sottili veline da inserire tra la pelle ed il pannolino per evitare il contatto diretto. 

Pannolini lavabili

I pannolini lavabili sono composti da tre parti: struttura esterna in stoffa (mutandina), parte assorbente in cotone removibile, eventuale velina usa e getta. Il loro utilizzo riduce la produzione di rifiuti. Tuttavia, a causa del consumo di acqua ed energia necessari per il lavaggio e l’asciugatura dei pannolini, non è detto che il loro impatto sull'ambiente sia minore rispetto agli usa e getta. Qui trovi tutti i consigli per rendere i pannolini lavabili davvero sostenibili. 

Pannolini a mutandina

Esiste poi la versione mutandina, cioè senza gli strappi in velcro laterale per aprire e chiudere il pannolino. Questa versione di pannolino ha preso piede negli ultimi anni tanto che è stata pensata a partire già dai 6 mesi (tg3). Meno usata comunque del pannolino classico ha un prezzo superiore. Può essere utile quando si decide di togliere il pannolino (si può provare già a partire dai 2 anni), perché si può tirarlo giù per dare ai bimbi la possibilità di andare in bagno e poi rimetterlo su subito dopo o se si muove molto perché non avendo aperture non si sfilano facilmente anche se corre o rotola e non impediscono i movimenti.

Può essere comodo da cambiare se i bambini stanno già bene in piedi da soli perché si può evitare di sdraiarli sul fasciatoio e dover fissare le bande laterali, ma di contro è scomodo perché per infilarlo bisogna togliere tutti i vestiti, mentre con quello tradizionale si possono soltanto abbassare ed infilare il pannolino comodamente da dietro la schiena e poi chiudere il velcro.

Le mutandine promettono migliore vestibilità e comodità, dal nostro test emergono conferme positive, ma abbiamo tanti giudizi ottimi alla prova pratica anche tra i pannolini tradizionali. Nonostante venga attribuita minore assorbenza alle mutandine, non emergono differenze rilevanti secondo le nostre prove di laboratorio: le mutandine delle diverse marche sono comparabili con i rispettivi modelli tradizionali.

I nostri test inoltre smentiscono anche la convinzione che le mutandine siano più leggere, mediamente i pesi sono simili, poco più di 30 g a pannolino.

La versione “Mutandina” costa sensibilmente di più e non vengono utilizzati gli stessi meccanismi di offerte (maxi pacchi), come per i pannolini tradizionali, che permettono di ridurne drasticamente i prezzi.

E se dopo aver smesso di usare il pannolino, si verificano episodi di pipì notturna? Leggi il nostro approfondimento sull’enuresi notturna dei bambini.

Abbiamo preparato un vademecum per aiutarti a capire quali prodotti siano inutili, se non dannosi, e quali no quando arriva un neonato.

Domande frquene

Ogni quanto va cambiato il pannolino?

Non esiste una regola, quel famoso manuale di istruzioni che ogni genitore vorrebbe avere quando nasce il primo figlio. Molto dipende dalla dieta, quando è liquida va cambiato più spesso, dalle stagioni, quando fa più caldo è meglio cambiare i pannolini con maggiore frequenza per evitare la formazione di umidità e possibili irritazioni. Per la pipì in generale è possibile aspettare 4-6 ore prima del cambio, per la cacca è meglio cambiarlo il prima possibile per evitare fastidi al bambino.

Quanti pannolini al giorno?

I pannolini sono molto migliorati negli anni e questo permette di utilizzarne meno. All’inizio dei nostri test ne consideravano 6 al giorno in media, ad oggi calcoliamo il costo annuo su 4 pannolini in media al giorno. Ovviamente se ne usano di più (in media 6) nei primi mesi perché la dieta del bambino è prevalentemente liquida e di meno dopo i 2 anni e mezzo quando spesso l’utilizzo è solo di un pannolino per la notte.

Dove si buttano i pannolini?

Purtroppo, i pannolini usa e getta sono un grosso problema per l’ambiente perché producono una grande quantità di rifiuti non riciclabili (considerando le nostre ultime stime, circa 150 kg nella vita di un bambino). Per questioni igieniche e per la presenza di molti materiali diversi mescolati insieme vanno buttati nell’indifferenziata, a meno di comuni attenti che hanno previsto una raccolta separata (pannolini bambini, assorbenti e pannoloni per incontinenza).

Quali pannolini usare per il mare o la piscina?

I pannolini usa e getta tradizionali sono costituiti da un polimero assorbente che se indossati in acqua si gonfia e trattiene il liquido come se fosse la pipì del bambino e quindi non sono adatti. Bisogna acquistare pannolini specifici ricoperti di uno strato impermeabile che assorbe la pipì ma evita che assorbano anche l’acqua della piscina o del mare. In genere sono più costosi di quelli tradizionali, sono usa e getta a mutandina per essere più comodi da mettere e togliere. Sono disponibili anche costumi contenitivi che soprattutto se ne fate un uso frequente permettono di risparmiare molti soldi e di ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati.