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Come scegliere il miglior pediatra per te

18 luglio 2016
pediatra

Sono davvero pochi i medici che ancora hanno posti disponibili e spesso gli sportelli delle Asl non hanno o non forniscono le informazioni essenziali per la scelta. Ecco cosa è venuto fuori dalla nostra ultima inchiesta.

Trovare un pediatra per i nuovi nati continua a essere un grosso problema. A cinque anni di distanza, abbiamo svolto una nuova inchiesta e siamo tornati a verificare la disponibilità dei pediatri di libera scelta in otto città italiane. 

Abbiamo valutato quanto sia facile scegliere un medico, anche quello di medicina generale, che tipo di informazioni si ottengono allo sportello e che cosa invece si può fare via internet. Il quadro non è molto migliorato rispetto a quello che avevamo tracciato nel 2011: se scegliere il medico di medicina generale non è quasi mai un problema, di pediatri sembra esserci un’assoluta carenza.

Conti sbagliati in partenza

Secondo le regole delle Asl, in ogni comune deve esserci un pediatra ogni 600 bambini di età compresa tra 0 e 6 anni. Il medico, però, può avere in cura anche pazienti molto più grandi, fino ai 14 anni di età. A 6 anni un bambino potrebbe passare alle cure del medico di base, ma la maggior parte dei genitori preferisce farlo seguire dal pediatra fino all’adolescenza. 

Ed è qui che i conti non tornano: il numero di pediatri non è tarato sulla reale utenza ed ecco perché non ce n’è mai a sufficienza. Alcune Asl, come quella di Milano, hanno ritenuto in passato di ovviare al problema consentendo al medico di aumentare il numero massimo dei propri pazienti fino a raggiungerne 600 solo nella fascia di età tra 0 e 6 anni, più tutti gli altri. 

Le prove allo sportello

La prima cosa che abbiamo rilevato nella nostra inchiesta è che anche nella stessa città, tra una zona e l’altra, possono esserci differenze significative nella disponibilità dei pediatri. Ma a volte il vero abisso è tra le informazioni fornite dagli operatori allo sportello, spesso assai scarne, e quelle che si possono trovare in rete. Il motivo può essere che in molti casi il personale o l’ente che gestisce il sito è diverso dal personale della Asl per cui sui siti internet spesso le informazioni sono più dettagliate rispetto a quelle fornite allo sportello.

Sulla scelta manca trasparenza 

In ogni città dell’inchiesta abbiamo visitato cinque sportelli di scelta e revoca del medico distribuiti sull’intero territorio urbano, per un totale di 40 sportelli. A ogni impiegato abbiamo detto che volevamo informazioni sui medici con posti disponibili. Ottenere questa informazione non sempre è stato facile. In alcuni casi l’elenco dei medici disponibili non era consultabile, qualche volta l’impiegato forniva direttamente lui a voce il nome dei pediatri con posti disponibili. Nella metà dei casi gli elenchi erano appesi alla parete, negli altri andavano chiesti all’impiegato, in qualche raro caso ce n’è stata consegnata una copia. In ogni caso gli elenchi comprendevano sempre solo medici e pediatri di quel singolo distretto o ambito territoriale. Insomma, il cittadino non viene per niente agevolato nella scelta, che anzi si presenta da subito come una corsa a ostacoli. Quando abbiamo chiesto di indicare quali erano i pediatri con posti disponibili, in diversi casi l’impiegato non era in grado di risponderci, ma si diceva disponibile a comunicarci la disponibilità caso per caso. Quindi abbiamo dovuto scegliere a caso alcuni nominativi dagli elenchi e abbiamo basato la valutazione sulla disponibilità di questi, “a campione”.

Poche informazioni aggiuntive

La disponibilità e l’indirizzo dello studio non dovrebbero però essere gli unici parametri per scegliere un medico o un pediatra. Sono molto importanti anche gli orari di ricevimento e l’organizzazione dello studio: riceve su appuntamento o c’è il libero accesso e chi prima arriva passa prima? Fa parte di un gruppo? È associato ad altri medici? L’ideale sarebbe poi poter accedere anche a un curriculum per farsi un’idea del suo percorso professionale. Il 44% degli uffici visitati non fornisce sufficienti informazioni. Nei diversi uffici abbiamo trovato elenchi poco chiari e in alcuni casi un po’ pasticciati, oppure del tutto assenti, o presenti ma non aggiornati, con informazioni ridotte all’osso. In queste condizioni è difficile prendere una decisione in modo consapevole.

Meglio informarsi online

Andando a visitare i siti internet delle Asl abbiamo trovato sempre un’informazione assai più completa. In tutti i casi ci sono, oltre all’indirizzo, anche gli orari di ricevimento, in alcuni casi il curriculum e se il professionista lavora in associazione con altri medici: informazioni che, come abbiamo visto, a volte allo sportello è difficile ottenere. Nei casi più completi i siti riportano l’elenco completo dei medici e dei pediatri con la segnalazione della disponibilità e a volte anche del numero di assistiti di ogni singolo dottore. Il consiglio per i genitori che vogliono fare l’iscrizione del figlio, quindi, è quello di controllare sempre prima disponibilità e altri dettagli online e poi andare allo sportello per fare la scelta.