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Hi tech: prezzi alle stelle, tv a +26%. Impennate anche tra gli elettrodomestici

Analisi sui prezzi rispetto all'anno scorso e a prima della pandemia: schizzano i televisori, in barba al bonus tv che così viene in buona parte vanificato. Crescono molto anche tablet e monitor, fondamentali per smartworking e Dad. Più contenuti gli elettrodomestici ad eccezione dei microonde. Online lo stesso prodotto, sullo stesso sito - dopo un anno - dovrebbe costare meno, invece costa di più.

  • articolo di
  • Stefania Villa
24 novembre 2021
  • articolo di
  • Stefania Villa
elettrodomestici

I prezzi di beni e servizi sono tornati ad aumentare dopo anni, con un’inflazione che a ottobre 2021 è a + 2,9%: vuol dire che rispetto a un anno fa, in media, tutto costa quasi il 3% in più. Ma cosa è successo, in particolare, ai prezzi di hi tech e elettrodomestici, due settori fondamentali per la nostra quotidianità e molto impattati, vedremo, dalle conseguenze della pandemia?

Con la nostra analisi abbiamo rilevato, soprattutto per la tecnologia, aumenti molto elevati, addirittura a doppia cifra: schizzano in particolare i televisori Lcd, limitando così i risparmi possibili grazie al bonus tv, ma non solo; tra gli aumenti maggiori troviamo anche tablet e monitor, tanto necessari in tempi di lavoro da casa e didattica a distanza. Quanto agli elettrodomestici, è il microonde a subire l’impennata più significativa.

In generale, spendiamo molto di più per questi prodotti rispetto all’anno scorso (quasi sempre ben oltre il tasso di inflazione del 2,9%) e molte volte ancora di più rispetto al 2019, prima della pandemia.

Inoltre anche online le possibilità di risparmio, magari su prodotti non più nuovissimi, calano: da quanto risulta dalla nostra analisi su 26 siti di ecommerce e 395 prodotti tra hitech e elettrodomestici, gli stessi dispositivi, sullo stesso web shop - a distanza di un anno - invece di scendere di prezzo come normalmente accade, aumentano.

Hitech: quanto sono aumentati i prezzi?

In questa tabella indichiamo i prezzi del 2019, del 2020 e di quest’anno; illustriamo inoltre la variazione percentuale dei prezzi rispetto all’anno scorso e rispetto a due anni fa, prima della pandemia (dati Gfk, prezzi medi relativi ai mesi di maggio-agosto per ogni anno). 

Come si può notare, gli aumenti - in generale - sono stati molto significativi, con alcuni picchi (i prodotti sono in ordine di aumento di prezzo nell'ultimo anno).

HI TECH: COSA E' SUCCESSO AI PREZZI NEGLI ULTIMI TRE ANNI (2021-2019)
Prodotti  Prezzi 2019 (euro) Prezzi 2020 (euro)  Prezzi 2021 (euro)  Variazione ultimo anno (2020-2021)  Variazione rispetto a prima della pandemia (2019-2021) 
TV Lcd 331 312  392 +25,7%  +18,7% 
Tablet 268  272  311  +14,4% +16,1% 
Monitor
197  196  223  +13,7%  +12,9% 
Stampanti
122  131  139  +5,8%   +14,3%
Smartphone
268  284  290  +2%  +8,2% 

L'aumento anomalo dei televisori

I televisori Lcd sono i prodotti hitech che hanno registrato l’aumento maggiore, del 25,7% rispetto all’anno scorso. Se nel 2020 costavano mediamente 312 euro, dopo un anno ci si ritrova a spendere ben 80 euro in più, cioè 392 euro. La tendenza all’aumento è dell’ultimo anno, perché nel 2020 - invece - i prezzi erano persino scesi del 5% rispetto al 2019.

I modelli che hanno registrato il maggior incremento sono sicuramente quelli con lo schermo più piccolo, dai 22 ai 39 pollici, per i quali il prezzo nell’ultimo anno è cresciuto anche del 40%. Lo scorso anno infatti acquistare un lcd da 30-32 pollici comportava una spesa mediamente di 170 euro, oggi si arriva a spendere 240 euro.  Anche i televisori più grandi, comunque, vedono aumenti a due cifre: + 22,8% (40-42 pollici), + 12,2% (43-49 pollici), + 18,7 (50-55 pollici) + 10% per i 56 pollici e oltre. 

Perché salgono i prezzi dei televisori?

Nei primi mesi del 2019 la vendita di tv è aumentata del 12,7% e il trend è questo anche nell’ultimo anno, complici le restrizioni agli spostamenti e alle attività fuori casa dovute alla pandemia, ma anche i grandi eventi sportivi degli ultimi mesi e il passaggio ai nuovi standard televisivi, a cui sono legati gli incentivi del governo per l’acquisto di un nuovo televisore.

Ma, se da un lato vi è un aumento della domanda di nuovi tv, dall’altro stiamo assistendo anche a difficoltà produttive di nuovi apparecchi e all’aumento del costo delle materie prime e dell’energia: da qui l’aumento dei prezzi.

In particolare, le difficoltà produttive nel settore dei tv sono legate a:

  • mancanza di chip, circuiti integrati che compongono i televisori e i cui tempi di consegna stimati, secondo gli operatori del settore, arrivano anche a oltre un anno (il fenomeno sta colpendo l'elettronica in generale e gli analisti pensano che potrà protrarsi fino al 2023)
  • l'incremento del costo dei pannelli Lcd causato da una domanda in sensibile aumento: i prezzi dei pannelli sono aumentati costantemente sin da giugno 2020 fino a raggiungere un picco del +134%.
  • i tempi dilatati delle spedizioni, sia verso l’Europa che verso il Nord America, sono da ostacolo alle vendite; alcuni analisti citano anche la congestione delle attività portuali, un'ulteriore difficoltà che ha portato a ritardare le spedizioni anche di 3 o 4 settimane nel corso del terzo trimestre del 2021.

E, con gli aumenti, il bonus tv che fine fa?

Il Bonus Rottamazione Tv prevede dal 23 agosto 2021, uno sconto sul prezzo di un nuovo tv compatibile con i nuovi standard pari al 20% del costo e comunque non oltre la soglia di 100 euro. Ma, se da un lato c'è un aiuto dello Stato, dall'altro c'è l'aumento a due cifre del prezzo dei televisori: alla fine, per il consumatore finale, il vantaggio del bonus ne esce parecchio limitato.

Facciamo l'esempio di un tv da 32 pollici che oggi si acquista a circa 240 euro: il bonus corrisponderebbe a uno sconto di circa 50 euro. Peccato che quello stesso prodotto un anno fa lo si acquistava a circa 170 euro, cioè a 70 euro in meno di oggi. In pratica il bonus di 50 euro va in gran parte a coprire l’aumento di 70 euro subito nel corso dell’ultimo anno.

L’evenienza che l’aumento dei prezzi dell’ultimo anno possa assorbire maggior parte del Bonus tv può quindi considerarsi abbastanza plausibile, soprattutto se si deve acquistare un tv di piccolo formato, fino ai 40 pollici. E, in generale, anche per i televisori più grandi – aumentati di meno, ma sempre aumentati – parte del bonus andrà comunque a coprire tali crescite di prezzo, riducendo i potenziali benefici per i consumatori finali. 

Colpa del bonus tv se i prezzi aumentano?

Ciò che ci si potrebbe domandare, a fronte degli aumenti, è se lo switch off e il bonus tv concesso dallo Stato abbiano avuto un ruolo se non innescato questo picco, cioè se il mercato abbia un po’ speculato sul fatto che gli utenti avrebbero dovuto sostituire il televisore a un prezzo calmierato, facendo quindi lievitare i loro prezzi di partenza (ipotesi oltretutto avanzata anche per il bonus monopattino/bici).

Da quanto detto in precedenza però, abbiamo visto come l’aumento del costo dei televisori che si è registrato nell’ultimo anno non sembra essere direttamente correlato a questo, quanto alla crisi che ha colpito a monte il settore della componentistica elettronica, che secondo le stime avrà ripercussioni sul mercato ancora nel lungo periodo.

Piuttosto lo switch off ha stimolato e si prevede che continuerà a stimolare la domanda di televisori. Secondo quanto rilevato dalla società di ricerche Gfk, nella settimana compresa tra l’11 e il 17 ottobre 2021, a ridosso quindi della fase iniziale dello switch off (nella quale 15 canali di Rai e Mediadet hanno iniziato a essere trasmessi solo in alta definizione) sono stati venduti oltre 217.000 televisori, con un aumento pari al 120% rispetto alla stessa settimana del 2020 e del +16% rispetto alla settimana precedente. Quindi un aumento di vendite c’è stato e, stando sempre alle stime, entro la fine dell’anno si potrà arrivare a raggiungere la quota di sei milioni di tv vendute, disponibilità della merce permettendo. Il tutto condito da possibili, ulteriori ripercussioni sui prezzi.

Crescono anche tablet, monitor, stampanti e cellulari

Anche i prodotti tecnologici come tablet e monitor registrano aumenti a doppia cifra: rispettivamente +14,4% e +13,7%. Se per acquistare un tablet lo scorso anno la spesa era di circa 270 euro, adesso ce ne vogliono 40 in più. Per un monitor invece si spendevano circa 195 euro, mentre ora la spesa è salita di quasi 30 euro.

Discorso a parte per le stampanti, il cui prezzo era già cresciuto a inizio 2020, con il primo lockdown che aveva costretto molte aziende a mettere i propri lavoratori in smart working e questi ultimi a dotarsi di questo apparecchio. Il prezzo lo scorso anno aveva registrato un incremento del 9% rispetto al 2019, prima della pandemia, mentre quest’anno la crescita dei prezzi rispetto all'anno scorso si contiene a circa un 6%, ma se andiamo a vedere il prezzo di oggi rispetto a quello di due anni fa le stampanti sono aumentate di ben il 14,3%.

Chiudono la panoramica sull’hi-tech i cellulari, che non registrano nessuna crescita vertiginosa dei prezzi rispetto all’anno scorso, ma solo un 2% in più, poco se si pensa che nel 2020 - in piena pandemia - il trend di crescita dei prezzi per questi prodotti era di ben il 6% rispetto al 2019: sta di fatto che, se facciamo il confronto rispetto a prima della pandemia, oggi i cellulari costano  l'8,2% in più.

E i prezzi degli elettrodomestici?

L’acquisto di elettrodomestici è un altro importante capitolo di spesa: non si tratta di prodotti che vengono acquistati con frequenza, anzi se non ci sono guasti particolarmente importanti, possono restare nelle nostre case spesso più di 10 anni, ma comunque il loro acquisto può pesare parecchio sul bilancio familiare. Come per l’hi tech, anche per gli elettrodomestici indichiamo in questa tabella i prezzi del 2019, del 2020 e del 2021; illustriamo inoltre la variazione percentuale dei prezzi rispetto all’anno scorso e rispetto a due anni fa, prima della pandemia (dati Gfk, prezzi medi relativi ai mesi di maggio-agosto per ogni anno). 

Gli aumenti ci sono stati, anche abbastanza importanti, ma non come nell'hi tech. Almeno per il momento, non sembra quindi che quanto ha influito sul settore tecnologia abbia impattato allo stesso modo anche questo settore merceologico (i prodotti sono in ordine di aumento di prezzo nell'ultimo anno).

ELETTRODOMESTICI: COSA E' SUCCESSO AI PREZZI NEGLI ULTMI TRE ANNI
Prodotti Prezzi 2019 (euro)  Prezzi 2020 (euro)  Prezzi 2021 (euro)  Variazione ultimo anno (2020-2021)  Variazione rispetto a prima della pandemia (2019-2021) 
Microonde
136  135 154 +14,7%  +13,3% 
Frigoriferi a incasso
554   535 566  +5,9%  +2,2%
Lavatrici
363   374 396  +5,8%  +9% 
Frigo a libera installazione
 465 487  513  +5,4%  +10,3% 
Lavastoviglie
 487 474  482  +1,6%  -0,9% 
Asciugatrici  545 543  545  +0,4%   0%

Balzo dei microonde

Sono i microonde ad avere l’aumento maggiore: +14,7% rispetto all’anno scorso, quando nel 2020 registravano addirittura un calo dei prezzi dell’1% rispetto al 2019. Oggi un microonde costa in media 154 euro, venti euro in euro in più del 2019: un aumento che non è giustificato né da particolari innovazioni nel settore, né da un aumento della domanda. Unica segnalazione da parte dei produttori durante il periodo emergenziale è stata quella di rallentamenti delle consegne dall’Oriente, che hanno causato problemi nell’importazione dei nuovi modelli. Anche in questo caso potrebbero inoltre aver influito l’aumento dei costi energetici e delle materie prime.

Lavatrici e frigoriferi: aumenti più contenuti

Per il resto, aumentano soprattutto lavatrici e frigoriferi, che hanno registrato un + 6% circa rispetto a un anno fa; +9-10% rispetto a due anni fa (per lavatrici e frigoriferi a libera installazione). Se una lavatrice oggi costa in media 396 euro, due anni fa costava 363 euro, circa 30 euro in meno.

Asciugatrici e lavastoviglie hanno invece registrato un aumento di prezzo lievissimo: oggi acquistare un’asciugatrice comporta una spesa media di circa 545 euro, sostanzialmente come 1-2 anni fa; una lavastoviglie la si paga 487 euro, 8 euro in più rispetto all'anno scorso, ma meno di due anni fa.

Cosa succede ai prezzi online?

Come visto, i prezzi medi nell’hi-tech e dei microonde hanno registrato trend di crescita anche a due cifre. Per risparmiare, si potrebbe dunque pensare di comprare online, dove è più facile comparare i prezzi e trovarne di più bassi, magari scegliendo prodotti un po' più datati, cioè non appena usciti sul mercato. Ma, da quanto ci risulta, le possibilità di risparmio si sono molto ridotte rispetto al passato.

Abbiamo analizzato cosa è accaduto ai prezzi online di 395 dispositivi tra hi tech e elettrodomestici, appartenenti alle categorie di prodotto di cui abbiamo un comparatore di qualità e prezzi sul nostro sito. L’analisi è stata eseguita osservando come è variato il prezzo degli stessi prodotti sugli stessi siti di e-commerce (26 quelli analizzati) tra novembre 2020 e novembre 2021.

Ci saremmo aspettati prezzi in calo visto che normalmente, a distanza di tempo, gli ecommerce fanno degli sconti sui prodotti più vecchi, in modo da far spazio ai nuovi modelli. Ma abbiamo visto che gli stessi prodotti, sugli stessi web shop, invece di scendere di prezzo, sono aumentati a distanza di 12 mesi: mediamente il costo delle stesse stampanti è aumentato nello stesso sito di circa il 4%, le asciugatrici, i frigoriferi e i televisori del 3% e i microonde del 2%.

Le lavastoviglie non hanno registrato mediamente variazione di prezzo, mentre gli smartphone e i tablet, che normalmente dopo un anno di commercializzazione arrivano a diminuzioni significative, hanno perso solo l'1% i primi e il 2% i secondi.

Andando oltre le medie, ecco alcuni degli aumenti più elevati rilevati sullo stesso sito per lo stesso prodotto a distanza di un anno.

Tablet: il Samsung Galaxy TAB A7 T505 è passato da 280 euro a 355 euro (+ 25%); Apple MINI5 2019 WIFI da 540 a 630 euro (+ 15%).

Stampanti: HP Officejet PRO 7720 da 160 a 210 euro (+30%); Canon PIXMA G5050 da 240 a 285 euro (+20%)

Smartphone: Apple iPhone 11 PRO da 980 a 1150 euro (+18%); Apple iPhone 11 da 680 a 730 euro (+6%), Huawei P40 LITE a 230 a 305 euro (+30%), Samsung Galaxy S20 Ultra 5G G988 da 1250 a 1380 euro (+10%)

Asciugatrici: Whirlpool FTM 1182 Y EU da 430 a 530 euro (+23%), Electrolux EW7HL81B4 da 415 a 480 euro (+15%)

Perché i prezzi aumentano?

Negli ultimi due anni la pandemia ha sensibilmente modificato il nostro modo di vivere e di consumare. Sono subentrate nuove abitudini, come la didattica a distanza e il lavoro da casa per cui, ad esempio, i dispositivi hi tech sono fondamentali: la domanda di prodotti tecnologici è infatti cresciuta con l’emergenza sanitaria e resta ancora sostenuta (secondo i dati Gfk siamo a +14,6% per notebook e tablet nei primi 9 mesi del 2021; +11% per la telefonia).

Per le aziende, invece, la pandemia ha comportato il non poter operare per lunghi periodi o farlo tra molteplici difficoltà, disagi nel trasporto dei beni, con ritardi e incrementi dei costi, come ad esempio quello per i container dalla Cina.

Oggi, a spingere gli aumenti dei prezzi per i consumatori è, in particolare, l’impennata di alcune materie prime necessarie alla produzione: gas e petrolio in primis, rispettivamente a + 200% e + 60% da inizio anno, ma anche metalli come zinco, rame e alluminio, a +30-40%; materie prime con cui in alcuni casi vengono prodotti anche i microchip, necessari per l’hi tech, gli elettrodomestici, le auto... Microchip che - oltre a veder lievitare il loro prezzo - scarseggiano per l'umento della domanda e non sono immediatamente disponibili.

Quindi, da un lato, abbiamo la ripresa dei consumi, dall’altro le difficoltà dell’offerta (con l'aumento dei costi delle materie prime). E quando la domanda di un certo bene supera l’offerta, il suo prezzo tende a salire.

Oggi ci troviamo in questa condizione – spiegano gli analisti di Altroconsumo Finanza sull’ultimo numero, dando consigli su come difendere il portafoglio in questo momento, anche nel mondo degli investimenti – la ripresa dei consumi dopo la pandemia si è dimostrata più robusta del previsto – i risparmi accumulati sono stati superiori alle attese – e fabbriche e imprese, tra chiusure economiche, previsioni sbagliate e condizionamenti climatici, non sembrano in grado di offrire una quantità di beni adeguata alla domanda. Da qui ha origine la corsa dei prezzi”.

Come difendersi dai rincari?

Siamo dunque in un periodo di aumenti un po' su tutti i fronti (anche nella bolletta di luce e gas: firma la nostra petizione per chiedere lo stop ai rincari e leggi i consigli per contenere la spesa). Quanto ai prodotti hi tech e di elettrodomestici, per risparmiare, si potrebbero acquistare apparecchi che si trovano da più tempo nei siti web, rinunciando alle novità del mercato che generalmente costano di più. Come visto nell’analisi però questo non farà risparmiare come in passato, ma per lo più - almeno - aiuterà a contenere l’aumento dei prezzi.

Nei nostri comparatori – oltre ai risultati dei test su prodotti nuovi e meno nuovi – sono disponibili anche i negozi online che offrono un determinato prodotto al prezzo più vantaggioso. Ecco dove trovarli

Hi Tech: TV, Tablet, Stampanti, Smartphone

Elettrodomestici: Microonde, Frigoriferi, Lavatrici, Lavastoviglie, Asciugatrici