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Farmaci: non fanno bene alla salute dell'ambiente

I medicinali, dopo avere svolto la loro azione nell’organismo, vengono espulsi e quindi rilasciati nell’ambiente, dove interagiscono con l’ecosistema. Per alleviare il danno ognuno di noi deve fare la sua parte: bisogna ridurne l’uso e disfarsene correttamente.

10 febbraio 2020
farmaci nello scarico del lavello

Ogni farmaco può avere effetti indesiderati per il nostro organismo, che sono elencati nel foglietto illustrativo. Sul foglietto invece non compaiono i potenziali rischi per l’ambiente legati al loro uso. Infatti, le stesse molecole che da un lato curano l’uomo, i pesci, gli animali e le piante, dall’altro possono inquinare le acque e i terreni e quindi, seguendo il ciclo naturale, rischiare di arrivare anche sulle nostre tavole.

Come avviene l’inquinamento

I farmaci arrivano all’ambiente in diversi modi. Alcuni sono inevitabili, come l’espulsione attraverso urine e feci durante le cure, negli scarichi per gli esseri umani, direttamente nel terreno per gli animali. In parte l’inquinamento deriva anche da comportamenti scorretti, come lo smaltimento improprio dei farmaci avanzati, per esempio quando si gettano negli scarichi domestici invece che negli appositi contenitori per la raccolta differenziata presenti nelle farmacie. Per approfondire le modalità di diffusione guarda l’infografica e leggi l'articololo completo pubblicato su InSalute di febbraio.

Italiani grandi consumatori di medicinali

Siamo di fronte a un aumento globale dei consumi di medicinali, condizione che implica anche un maggior rilascio di sostanze farmaceutiche nell’ecosistema. Questo è in parte legato a un più ampio accesso alle cure nei paesi meno sviluppati, ma anche a un aumento, meno giustificato, nei paesi avanzati. Anche a causa della pressione dell’industria farmaceutica, il consumo di farmaci è in forte e costante aumento. Gli italiani, in particolare, ne sono grandi consumatori.

Bisogna smaltirli correttamente

Per fronteggiare il problema, ognuno deve fare la sua parte: i cittadini, con un uso appropriato dei farmaci, anche per quanto riguarda lo smaltimento corretto; le aziende e le autorità di controllo che seguono il sistema di produzione e smaltimento, a loro volta, con metodi studiati al meglio e in grado di dare garanzie. Il primo impegno per i cittadini è non assumere farmaci con leggerezza e smaltire correttamente i farmaci scaduti, che non devono mai essere gettati in pattumiera né negli scarichi domestici, ma negli appositi contenitori. In questo modo finiscono negli inceneritori, dove sono bruciati e poi trattati con filtri che riducono al minimo il rilascio degli inquinanti. I farmaci non scaduti, integri e ancora utilizzabili sono spesso raccolti da associazioni di volontariato che li distribuiscono a persone bisognose.