Server Error
News

Trimestre anti-inflazione: come sta andando il "carrello tricolore"? L'esperienza dei consumatori

L'iniziativa prevede prezzi scontati per prodotti di prima necessità ed è attiva da inizio ottobre. Ma quanto e come sta aderendo la grande distribuzione? Ci sono effettive occasioni di riparmio? Abbiamo coinvolto oltre 1.200 persone chiedendo loro se hanno notato il logo del carrello tricolore vicino ai prodotti, se hanno percepito un reale abbassamento dei prezzi rispetto a prima, se - spinti da questi sconti - cambieranno abitudini di spesa, scegliendo prodotti e punti vendita diversi. Le risposte, al momento, non ci parlano di un gran successo nel percepito dei cittadini.

20 ottobre 2023
Supermercato donna con cestino

Il trimestre anti-inflazione è in corso, fino a fine dicembre. A 15 giorni dal suo avvio abbiamo voluto sondare l'esperienza e l'opinione dei consumatori rispetto a questa iniziativa con cui il governo ha chiesto a grande distribuzione e produttori di abbassare i prezzi di beni di prima necessità (un'adesione volontaria, su prodotti a scelta e nella modalità preferita dai vari punti vendita: prezzi scontati, bloccati ecc.).

Data la libertà di adesione all'iniziativa, per capire come si stanno muovendo i vari punti vendita, abbiamo raccolto il punto di vista degli iscritti alla nostra piattaforma ACmakers: ci hanno risposto in 1.242.

I risultati ci dicono che oltre la metà delle persone non ha visto alcun logo del carrello tricolore vicino ai prodotti; chi lo ha notato lo ha visto nella maggioranza dei casi sui prodotti con il marchio della catena distributiva; in oltre la metà dei casi non si è avuta la percezione che i prezzi fossero realmente più bassi rispetto a prima o comunque le persone non sono riuscite a farsi un'idea su quello che, invece, dovrebbe essere l'effetto principale di questa misura. Quasi la metà delle persone che hanno risposto valuterà di volta in volta, ma in molti non cambiano abitudini d’acquisto, quanto a prodotti e punti vendita, per inseguire il carrello; puntano piuttosto alle offerte che già normalmente fanno i supermercati che frequentano.

Le persone sanno cos’è il “trimestre anti-inflazione”?

I due terzi delle persone che hanno risposto sanno che cos'è il trimestre anti-inflazione: si tratta di 825 persone sulle 1.242 intervistate. 

Il restante terzo si suddivide tra chi non ne ha idea o ne ha un’idea sbagliata: alcuni credono si tratti di un’iniziativa delle sole catene distributive e altri pensano che sia una decisione unilaterale del governo; invece si tratta di un accordo raggiunto tra governo, distribuzione e alcuni produttori.

Quanto hanno aderito i punti vendita?

La maggior parte delle persone (699 su 1.242, un po' più della metà) non ha mai notato su un prodotto, uno scaffale o vicino al prezzo, il simbolo del carrello tricolore previsto dall'iniziativa.

carrello

Questo potrebbe voler dire due cose: o che i punti vendita frequentati non hanno aderito all’iniziativa o che l’iniziativa non sia ben segnalata come previsto: “I consumatori - si legge sulle pagine del governo dedicate - troveranno presso i punti vendita che aderiranno all’iniziativa (…) i prodotti che beneficeranno di prezzi calmierati in adesione all’iniziativa Trimestre anti-inflazione indicati accanto al logo ministeriale.

Il fatto che in molti ci dicano di non aver notato il logo vicino ai prodotti non solo va contro quanto sarebbe previsto per trasparenza ma rende, in effetti, ancora meno chiaro per i consumatori comprendere quali sono gli alimenti o i prodotti per la cura della persona che beneficiano dell’iniziativa e quali sono invece le normali promozioni e offerte del punto vendita.

Chi invece ha notato il logo del carrello tricolore vicino ai prodotti ci dice di averlo visto soprattutto nei punti vendita Coop, Esselunga, Conad e Lidl.

Quali tipi di prodotti vengono calmierati?

Non esiste una lista dettagliata dei prodotti di cui viene abbassato il prezzo; deve però trattarsi di prodotti di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo, compresi i prodotti per l’infanzia e la cura della persona. E possono essere prodotti di tutti i tipi: di marca, della marca del distributore (private label) ecc. E, da quanto ci dicono i consumatori, pare che siano questi ultimi quelli su cui si sta agendo maggiormente nel calmieramento dei prezzi (dato che è poi stato confermato anche dalla nostra prima analisi prezzi del carrello tricolore eseguita nella seconda metà di ottobre in 15 punti vendita delle principali catene)

grafico 5 - domanda a quali prodotti hai visto il simbolo "tromestre anti-inflazione"

* hanno risposto 543 persone

I tre quarti delle persone che hanno risposto hanno notato il carrello tricolore accanto ai prodotti a marchio commerciale, cioè della catena distributiva. Un quarto ha visto il simbolo sui prodotti di marca e solo in 75 sui prodotti freschi. I pochi che hanno risposto “altro” ci dicono in gran parte dei casi di aver visto il bollino all’ingresso del punto vendita e non sui prodotti: anche in questo caso, la trasparenza non è al massimo delle aspirazioni perché non permette al consumatore di rendersi conto di quali siano i singoli prodotti ribassati per merito dell'iniziativa.

I prezzi ti sembravano realmente più bassi?

Colpisce che la maggioranza dei consumatori abbia risposto “no”  o “non so”  quando abbiamo chiesto se i prezzi contrassegnati con il carrello tricolore sembrassero effettivamente più bassi del solito. 

grafico 6 - domanda se prezzi con simbolo"trimestre anti- inflazione" sembrano più bassi

* hanno risposto 543 persone

Sono molte, ben 314 su 543,  le persone che dichiarano di non aver notato differenze rispetto ai prezzi normalmente praticati o che non sanno cosa rispondere, evidentemente perché non sono riuscite a farsi un'idea. E questo potrebbe portare a diverse conclusioni: i prezzi potrebbero essere rimasti davvero gli stessi; oppure lo sconto potrebbe essere stato così piccolo o mal segnalato da non essere stato percepito. 

Neanche la metà delle persone ha avuto la sensazione che in effetti il prezzo dei prodotti contrassegnati dal carrello tricolore fosse più basso di quello praticato abitualmente

Hai acquistato i prodotti calmierati?

Poco più della metà delle persone che hanno notato il simbolo del carrello sul prodotto (297 su 543) ha acquistato uno o più prodotti con questa caratteristica. In molti (210), d’altro canto, non li hanno acquistati. Probabilmente non erano prodotti di loro interesse o non hanno trovato così conveniente lo sconto rispetto ad altre scelte. 

Per quali prodotti è un’iniziativa interessante?

In questo caso abbiamo proposto una lista di prodotti, chiedendo quali fossero i più interessanti da includere in questa iniziativa; si tratta dei prodotti, quindi, di cui si vorrebbe avere prezzi scontati.

Sul podio abbiamo: la pasta, la farina e l’olio extravergine di oliva, che in effetti sono tra i prodotti che hanno subito i rincari maggiori. A seguire gli alimenti per l’infanzia e lo zucchero, anche questi molto costosi o rincarati. In fondo alla classifica, invece, merendine e prodotti per la cura della persona.

Abbiamo anche dato la possibilità di indicare in modo libero su quali prodotti si vorrebbero prezzi calmierati: in molti (326) hanno indicato frutta e verdura che più  difficilmente, da quanto è noto, rientrano nell'iniziativa; il loro prezzo è troppo variabile, essendo molto legato a stagionalità e clima.

Seguono, tra i ribassi preferiti, carne (167), latte (147) e, un po’ a distanza, pesce (96) e pane (93).

L’iniziativa ti farà cambiare abitudini di spesa?

Abbiamo cercato di capire anche quanto le persone sono disposte a cambiare abitudini di spesa per cogliere gli eventuali sconti del carrello anti-inflazione. 

grafico-10 domanda su cambio abitudini di spesa

* hanno risposto 1.242 persone

Ci hanno risposto “sì” in 232 persone (meno di un quinto del totale); ma nella maggioranza dei casi si deciderà di volta in volta se cambiare in base ai prodotti contrassegnati dal carrello tricolore.

Un terzo non cambierà i suoi acquisti perché semplicemente vuole continuare a comprare gli stessi prodotti di sempre ma soprattutto perché, piuttosto, preferisce guardare le normali promozioni e sottocosto della catena. E questo tocca uno dei punti critici di questa iniziativa: quanto, in effetti, gli sconti del carrello tricolore sono più convenienti rispetto alle promozioni già normalmente previste dai supermercati? Non è facile rispondere, non essendoci una lista di prodotti fissa e modalità di adesione uniformi, ma lo stiamo monitorando.

E quanto al punto vendita? Si è disposti a cambiare per inseguire il carrello tricolore? Poco più della metà delle persone (686 su 1.242) continuerà a recarsi nei negozi che frequenta abitualmente, indipendentemente dal fatto che aderiscano o meno all'iniziativa; piuttosto, anche in questo caso, si porrà maggiore attenzione a promozioni e sottocosto di sempre del proprio negozio di fiducia.

Un quarto (306) valuterà di volta in volta e solo 218 (neanche due persone su dieci) sono disposti a cambiare punto vendita per il carrello tricolore. D'altronde la comodità, l'abitudine e la fiducia nel negozio sono elementi importanti quando si fa la spesa ed, evidentemente, la convenienza del carrello tricolore - almeno al momento - non è tale da spingere a cambiare, magari spendendo anche in carburante per andare più lontano.

Le opinioni dei consumatori 

Le persone hanno opinioni piuttosto differenti rispetto a questa iniziativa del governo, in molti casi la si ritiene positiva, ma in tanti altri si mettono in evidenza varie criticità: come il fatto che i prezzi siano ribassati di troppo poco, che non siano coinvolti più prodotti costosi, che sia fatta poca pubblicità nei punti vendita, che le normali offerte o prodotti a marchio del distributore “primo prezzo” siano in realtà sempre esistiti e che comunque siano più vantaggiosi degli sconti del carrello tricolore.

Ecco alcune opinioni sul carrello anti-inflazione che ci sono state lasciate dai partecipanti all’indagine.

“L'iniziativa dovrebbe essere rivolta a prodotti che sono più diffusi per tutte le famiglie, e che hanno un prezzo tale da giustificarlo (es. pochi centesimi su un pacco di zucchero o farina non incidono molto)”

“Se fatta in maniera onesta è una buona cosa . Da controllare che non sia tipo il "green washing" che è solo facciata senza effettiva sostanza . Bisognerebbe sapere i prezzi prima della manovra e poi confrontarli (…)”

“Iniziativa a mio parere non troppo efficace (scontare i prodotti a marchio del supermercato i cui prezzi sono saliti a fine estate è un puro specchietto per allodole), sarebbe meglio che si facesse di tutto per contenere l'inflazione alla fonte”.

“La ritengo comunque una valida iniziativa”

“Iniziativa troppo blanda e poco incisiva sul caro spesa”

“E' una buona iniziativa, ma ho la sensazione che non ci sia una grande partecipazione ed enfatizzazione nei punti vendita”.

“I prezzi sono comunque alti nonostante il calmiere , altra cosa negativa non è stato abbassato il prezzo dell'olio extravergine di oliva (…)”

“Molti prodotti antinflazione non sono interessanti o utili, meglio dei buoni sconto ad hoc da poter spendere in autonomia”

“Il risparmio legato all' iniziativa è irrisorio”

“Non essendo obbligatoria, è un'iniziativa molto aleatoria. Come posso sapere se sia diminuito il prezzo di quel determinato prodotto e di quanto?”

"Al momento non ho trovato ancora nessun supermercato con il simbolo e siamo a metà ottobre. Anzi ho notato molti prezzi aumentati"

“Poca pubblicità nei punti vendita: organizzare meglio gli scaffali”

“Le iniziative a tempo non servono a nulla, ci vogliono azioni concrete e durature”

“Trovo si tratti di una farsa, sconti minimi su pochi prodotti per un tempo limitato, oltretutto molte delle catene distributive avevano già prodotti "essenziali" a prezzi tutelati”

“Abitando in un piccolo centro per ampliare la scelta dovrei usare tutti i giorni l'auto i cui costi andrebbero ad incidere sull'iniziativa”.

"Non mi sembra di aver trovato grandi offerte col carrello tricolore"

"L'iniziativa non deve sovrapporsi alle offerte già previste dalla catena"

“I prodotti contrassegnati sono pochissimi (ho visto solo il latte) e meno convenienti rispetto alle offerte. Inoltre il personale non sa dare indicazioni”

“Ha senso solo se non è soltanto un modo di "rimarcare" le promozioni e i sottocosto già presenti o che il supermercato fa spesso”

"Per mia esperienza personale non ho trovato prezzi particolarmente vantaggiosi. Sono migliori le offerte periodiche a volantino dei vari marchi"

“Non noto nessuna differenza da prima”.

“Ho notato che gli "sconti" sono solo su prodotti che generalmente non compro, quindi non ne ho avuto alcun vantaggio”.