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Bacche di Goji, cosa sono e come si usano. Proprietà, benefici e controindicazioni

Disponibili secche, in polvere e in succo, le bacche di Goji sono ottime per arricchire le insalate di frutta e verdura oppure nelle ricette di secondi piatti e dolci. Ricche di polisaccaridi, vitamina A, carotenoidi, vitamina C, calcio e altre sostanze con azione antiossidante si dice abbiano hanno proprietà antinvecchiamento e antiossidanti. Ma cosa c'è di vero?

25 maggio 2022
bacche di goji

Cos'è?

Il Goji, usato nella medicina tradizionale cinese da più di 2000 anni per promuovere la longevità, è un arbusto appartenente alla famiglia delle solanacee (la stessa famiglia a cui appartengono pomodori, patate, melanzane, peperoni), che cresce negli spazi selvatici delle zone verdi che attraversano Tibet, Mongolia e alcune aree della Cina. La pianta, che raggiunge i 3 metri di altezza, produce bacche rosse carnose che, come altri prodotti ortofrutticoli, sono una fonte naturale di vitamine, minerali, polifenoli (antocianine) e, specialmente se essiccate, di fibre.

Conosciute anche come “bacche del lupo” (wolfberry in inglese), sono note due specie di bacche di goji: il Lycium barbarum e il Lycium chinense.

Una curiosità sul nome: il termine “Goji” nasce da una semplificazione di tipo commerciale messa in atto da alcune aziende per rendere più pronunciabile il corrispettivo termine cinese “gouqi”.

Proprietà nutrizionali

Le bacche di Goji contengono polisaccaridi, vitamina A, carotenoidi, vitamina C, calcio e altre sostanze con azione antiossidante, ma teniamo presente che rappresentano una fonte naturale di vitamine e di minerali allo stesso modo di qualsiasi altra frutta e verdura. Alcuni nutrienti in esse contenuti, inoltre, si trovano in quantità maggiore in alimenti di uso comune: per fare qualche esempio, ¼ di un'arancia fornisce la stessa quantità di vitamina C e ¼ di bicchiere di latte fornisce il calcio contenuto in 30 g di bacche.

Modalità d'uso

In commercio si possono reperire le bacche fresche o, più comunemente, essiccate, intere o in polvere; è possibile acquistarne anche il succo. Le bacche poi si possono trovare come ingrediente in una miriade di prodotti, come marmellate, tè e infusi, yogurt, piatti pronti, spremute, tavolette di cioccolato.

Il goji è presente anche in integratori sotto forma di capsule, compresse o ancora di succo.

Sono diffusi anche cosmetici contenenti goji: per esempio shampoo, saponi per mani, creme corpo.

Modalità d'uso in cucina

Le bacche di goji sono piuttosto versatili in cucina.

Sono ottime per arricchire le insalate di frutta e verdura (per esempio aggiunte a insalata verde, rucola, mele e finocchi, ma ci si può sbizzarrire a seconda dei propri gusti) ma anche quelle di riso, unendole magari a legumi e verdure. Si possono utilizzare le bacche fresche o essiccate; se optiamo per quest’ultime, se si preferisce una consistenza più morbida, occorre lasciarle in ammollo in acqua per una ventina di minuti.

Le bacche di goji possono rientrare anche nelle ricette di secondi piatti, per esempio, aggiunte a del pollo in agrodolce, a degli straccetti di manzo o a dei filetti di baccalà, regalano un tocco di colore e una nota gradevole di acidità.

Le bacche di goji si possono aggiungere anche agli impasti di ciambelle e plum cake, utilizzandole in sostituzione all’uvetta, oppure si possono consumare in frullati, frappè e yogurt, magari insieme a dell’altra frutta e/o cereali.

Sono ottime anche per preparare buonissimi muesli (per esempio con frutta secca, fiocchi di cereali, cereali soffiati).

Benefici

Sono numerosi gli effetti benefici attribuiti a questa bacca: si sente dire che abbia proprietà antinvecchiamento e antiossidanti, che sia utile per dimagrire, per risolvere diabete, pressione alta, problemi di circolazione, cancro, ronzii alle orecchie (acufeni), tosse, visione offuscata, degenerazione maculare e per rafforzare i muscoli e le ossa.

Che cosa c’è di vero?

Relativamente a questa pianta, la commissione europea, sentito il parere dell’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), non ha autorizzato le seguenti indicazioni: è fonte di antiossidanti; contribuisce alla protezione delle cellule contro i radicali liberi; può proteggere le cellule e i tessuti dall’ ossidazione; può contribuire alla capacità antiossidante totale del corpo.

I motivi della bocciatura di queste indicazioni risiedono nel fatto che non vi sono studi attendibili e di elevata qualità metodologica che abbiano valutato sull’uomo gli effetti delle bacche di goji. Sono stati forniti diversi studi su animali e in vitro, ma per validare indicazioni sulla salute non sono sufficienti.

Le linee guida di riferimento per gli effetti fisiologici delle sostanze vegetali, emanate dal nostro ministero della Salute, invece, come spesso accade, non sono in linea con quanto sostenuto dall’Efsa, in quanto autorizzano per le bacche di goji la dicitura “antiossidante”.

Per quanto riguarda i presunti effetti sugli occhi, la presenza di carotenoidi in queste bacche ne giustificherebbe l’uso tradizionale come protettore della vista, nello specifico per prevenire la degenerazione maculare. Gli studi a supporto però, spesso eseguiti su numeri esigui di pazienti, non permettono di arrivare a conclusioni certe.

Ai polisaccaridi presenti nelle bacche sono stati attribuiti numerosi effetti: di abbassamento della pressione sanguigna, di inibizione della proliferazione cellulare tumorale, di aumento della sensibilità all’insulina ed effetti ipoglicemizzanti  . Tutte queste attività, però, sono state riscontrate, ancora una volta, osservando i risultati di studi preclinici, cioè basati su modelli di cellule e animali da laboratorio. Le prove fornite negli studi su animali e in vitro non sono sufficienti per prevedere il verificarsi dello stesso effetto nell'uomo, per cui sono quindi necessarie ulteriori indagini per confermare questi aspetti.

Le bacche di Goji vengono molto utilizzate anche nelle diete dimagranti, nonostante le evidenze scientifiche nell’uomo siano limitate a pochissimi studi clinici, effettuati su uno scarso numero di pazienti, che non riportano nemmeno una diminuzione del peso corporeo, ma solo la riduzione della circonferenza della vita.

Alcuni studi condotti sull’uomo sembrerebbero confermare l’associazione tra un consumo periodico di bacche di goji e un migliore benessere generale, unito a un sistema immunitario più efficiente. Le quantità utilizzate nella gran parte di questi studi sono, però, notevolmente superiori rispetto alle porzioni in genere consumate e consigliate . Inoltre, spesso le formulazioni solitamente utilizzate (succhi, decotti) non riportano alcuna standardizzazione, per cui non è possibile fare riferimento a dosaggi, né abbiamo la possibilità di verificare la riproducibilità del dato ottenuto.

Senza contare che non ci è permesso di stimare la quantità delle componenti attive di questa pianta (come i polisaccaridi e le vitamine) presenti effettivamente nelle bacche acquistate, dato che in etichetta queste informazioni non sono mai riportate.

Non vi sono quindi abbastanza informazioni affidabili a sostegno di nessuno di questi usi.

Allo stesso modo non esistono ancora evidenze scientifiche che consentano di considerare questo vegetale efficace per le seguenti condizioni: diabete, pressione alta, febbre, problemi di circolazione del sangue, impotenza, vertigini, ronzio nelle orecchie (acufene).

Controindicazioni

Le bacche di goji possono indurre reazioni allergiche talvolta gravi, soprattutto, come si è visto in alcuni studi, in chi ha reazione ai pollini e alle pesche. Da altri studi si è visto che le bacche potrebbero causare una reazione allergica nelle persone che sono allergiche al tabacco, ai pomodori e alle noci.

Per il resto, non si conoscono controindicazioni all'assunzione delle bacche di goji.

Dato che non esistono studi a riguardo, è meglio però evitare l’assunzione quotidiana in caso di gravidanza e allattamento.

Interazioni farmacologiche

Il consumo di bacche di goji potrebbe interferire con l'assunzione di warfarin, un farmaco anticoagulante: l’ingestione di questa pianta potrebbe aumentare in questi casi le possibilità di lividi e sanguinamenti.

Conclusioni

Occorre sottolineare che qualunque informazione attendibile di cui attualmente disponiamo relativamente a queste bacche deriva dalla sola ricerca preclinica. Mancano quindi studi sull’uomo che confermino i possibili effetti benefici che vengono attribuiti a questa pianta.

Possiamo concludere quindi affermando che le bacche di goji non sono sicuramente più efficaci di mirtilli, fragole e lamponi, che ci riforniscono di vitamine e minerali anche a un costo minore.