Consigli

Calcolo e pagamento bollo auto: come e quando?

12 gennaio 2023
bollo auto

Dal 2020 il bollo si paga tramite sistema PagoPA. Ecco una guida per capire come versarlo, quando non va pagato, come risparmiare e come calcolare quanto pagare.

Il bollo auto è una tassa sulla proprietà del veicolo, dovuta da chi alla scadenza del termine utile per il pagamento ne risulta proprietario, a prescinder dal fatto che il mezzo venga messo in circolazione.

Chi deve pagare la tassa

Il bollo auto varia a seconda della potenza del veicolo espressa in kiloWatt (non si considerano i decimali) che trovi sulla carta di circolazione o sul libretto, se non trovi questo dato devi moltiplicare i CV (cavalli vapore) per 0,736. In pratica, per ottenere la tassa da versare ogni Regione stabilisce un importo da moltiplicare per il numero di kW del veicolo che aumenta con il crescere della classe ambientale dello stesso (da Euro 0 a Euro 6). Fai attenzione perché le tabelle con gli importi distinguono tra veicoli che abbiano più o meno di 100 kW di potenza (per i motocicli con motore superiore ai 50 cc o 11 kW di potenza). 

Dal 2019 per gli autoveicoli e i motoveicoli di interesse storico e collezionistico (devi avere il certificato di rilevanza storica rilasciato da Asi, Fmi o dai registri Storico Lancia, Italiani Fiat o Italiano Alfa Romeo) immatricolati da oltre 20 anni il bollo è ridotto del 50%. Ricorda che superati i trent'anni di immatricolazione il bollo non è più dovuto.

Il bollo va pagato ogni anno, in generale entro il mese successivo a quello della precedente scadenza. Solitamente la scadenza coincide con il mese di immatricolazione dell'auto, ma alcune Regioni fanno eccezione e fissano per le auto immatricolate più di recente la scadenza del bollo nello stesso mese dell'immatricolazione (ad esempio Lombardia e Piemonte). 

Esenzioni

In alcuni casi il bollo auto non deve esser versato, questo può dipendere dalle caratteristiche del veicolo oppure dalla situazione del proprietario. Sono esenti dal bollo auto:

  • Veicoli ecologici (elettrici, alimentati a gas, a metano…) se individuati dalla normativa regionale di riferimento;
  • Ciclomotori e i quadricicli leggeri, detti anche mini car per i quali è dovuta la tassa di circolazione;
  • Veicoli utilizzati per il trasporto di persone con disabilità;
  • Veicoli ultratrentennali, per i quali l’esenzione scatta automaticamente senza bisogno di far comunicazioni. Per questi veicoli si paga la tassa di circolazione. 

Le Regioni possono ampliare i casi di esenzione, pertanto ti consigliamo di controllare sempre presso l’ufficio tributi o il sito della tua Regione. Ricorda che la ricevuta dell'avvenuto pagamento deve essere conservata per i tre anni successivi alla data di pagamento.

Come calcolare l'importo

Per verificare quanto devi pagare puoi consultare il sito della tua Regione, diverse amministrazioni hanno predisposto calcolatori che danno anche la possibilità di effettuare il pagamento on line. La tassa automobilistica, infatti, è gestita direttamente dalle Regioni e dalle Province autonome di Bolzano e Trento, ad esclusione della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia che ne delegano la gestione all’Agenzia delle Entrate. Per questo motivo è dovuta in base alla residenza del proprietario, per tutti i veicoli di cui risulta intestatario.

Oppure puoi far riferimento al sito dell’Agenzia delle entrate che offre dei servizi molto utili e gratuiti: come Il calcolo del bollo auto con formula completa, inserendo categoria del veicolo, targa, regione di residenza, mese e anno di scadenza, mesi di validità ed eventuali codici di riduzione.

L’Agenzia delle entrate effettua il calcolo comprensivo di eventuali sanzioni e interessi dovuti al giorno in cui avviene il calcolo. Fai attenzione perché se fai il calcolo prima che sia scaduto il bollo il sistema fa riferimento alla precedente scadenza, quindi aspetta di arrivare nel periodo utile al rinnovo, che di solito coincide con il mese successivo a quello di scadenza. 

Sul sito dell’Aci, è possibile calcolare gratuitamente il bollo partendo dalla targa del veicolo. Questo però non è possibile per le regioni Veneto, Marche e Calabria. Il sito dà anche la possibilità di pagare il bollo online, ma solo per alcune Regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria, Sicilia, Val d’Aosta oltre alle Province Autonome di Trento e di Bolzano. Questo servizio però è a pagamento.

Ti servono chiarimenti su quando e come pagare il bollo? Ti possiamo aiutare  noi a fare chiarezza. Chiama la nostra consulenza fiscale al numero 026961500.

Pagamento con PagoPA

Dal 2020 i pagamenti del bollo auto passano obbligatoriamente tramite il sistema PagoPA. Occorre però dire subito che questa cosa non cambia nulla nelle abitudini degli utenti. I modi per pagare il bollo rimangono quelli di sempre e purtroppo, va detto, quasi nessuno di questi è gratuito.

PagoPA, infatti, non è un sito attraverso cui pagare il bollo (ma anche altri pagamenti come tasse, bollette, multe…), ma una modalità precisa per saldare i debiti con la pubblica amministrazione. Di fatto, i versamenti tramite PagoPA vengono eseguiti sul sito dell’ente pubblico creditore (amministrazione comunale, scuola, università, ospedale…) o tramite le banche e gli istituti di pagamento aderenti al sistema PagoPA. 

Se la tua banca non ha ancora abilitato il proprio home banking tramite PagoPA puoi pagare il bollo anche tramite Cbill, ovvero il sistema usato dalle banche per permettere il pagamento online dei bollettini della pubblica amministrazione.

Dove pagare

Per pagare il bollo auto o moto, quindi, basta usare uno di questi modi:

  • Sportelli automatici ATM, sportelli fisici e home banking degli Istituti di Credito;
  • Sportelli di Poste Italiane;
  • Tabaccherie abilitate aderenti al circuito Lottomatica o convenzionate con Banca 5 S.p.A.;
  • Ricevitorie Sisal abilitate;
  • on line sul sito ACI.

Come abbiamo detto si tratta di modalità per le quali si paga quasi sempre una commissione. Tuttavia la regione Lombardia offre la possibilità ai suoi cittadini di pagare il bollo auto tramite una domiciliazione bancaria, ovvero con addebito su conto corrente. Si tratta di una sistema che permette di risparmiare: la Regione offre uno sconto del 15% se si adotta questo sistema.

L'addebito su conto ha anche il vantaggio di non dimenticare di pagare il bollo e quindi di incorrere in sanzioni. Se non paghi il bollo, infatti, le Regioni possono richiederti il mancato versamento maggiorato di sanzioni e interessi. Il termine di prescrizione, oltre al quale non può esser richiesto è il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui doveva esser fatto il pagamento. Quindi se non hai pagato nel giugno 2022 il termine è il 31 dicembre del 2025. Ovviamente in caso di contestazione da parte dell’amministrazione si sospendono i termini di prescrizione.

Leggi anche i nostri approfondimenti dedicati ai consigli per chi deve comprare o acquistare l’auto e sul bonus eco-incentivi 2023.