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Dispositivo anti abbandono: come funziona, cosa dice la legge e quale tipo scegliere

Purtroppo torna periodicamente di attualità il dibattito sull'utilità di avere in auto un dispositivo antiabbandono. Resta infatti obbligatorio per chi trasporta bambini sotto i 4 anni: si rischia una multa fino a 333 euro e 5 punti dalla patente, ma troppo spesso i genitori non ne sono consapevoli e il rischio a non averli è soprattutto in termini di sicurezza. Ecco come funzionano, quali scegliere e perché è importante utilizzarli.

22 luglio 2024
antiabbandono

Se ne erano (colpevolmente) perse le tracce da quando l'Italia è stata travolta dalla pandemia e dai successivi lockdown. Ma l'obbligo di trasportare in auto un bimbo sotto i 4 anni utilizzando, oltre al seggiolino, anche uno dei dispositivi antiabbandono disponibili sul mercato è di fatto ancora in vigore. Il decreto attuativo della legge (per l'esattezza la 117/2018) fu firmato dall'allora ministro dei Trasporti il 7 ottobre 2019 ma la legge di conversione del decreto fiscale aveva fatto slittare controlli e sanzioni per i trasgressori trovati senza antiabbandono funzionate a bordo.

Uno slittamento durato fino al 6 marzo del 2020: da quella data quindi l'obbligo e le sanzioni sono di fatto pienamente operative, anche se in pochi, dopo l'emergenza Covid, ne hanno più sentito parlare. Purtroppo, però, ci sono periodicamente fatti di cronaca che riportano l'attenzione su questi dispositivi, sull'aiuto che possono offrire ai genitori e soprattutto sul fatto che l'obbligo di usarli esiste ancora ed è pienamente operativo. Vediamo allora che cosa si rischia, decreto alla mano, a non averli a bordo, quali tipologie ci sono in commercio e in che modo possono essere di aiuto.

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Il dispositivo anti abbandono è obbligatorio?

Sì, per chi trasporta bimbi sotto i 4 anni. Chi non si adegua alla normativa rischia una sanzione amministrativa da 83 a 333 euro oltre alla decurtazione di 5 punti patente. A doverla pagare è il conducente o chi è tenuto alla sorveglianza del minore. Se poi, entro due anni dalla prima multa, lo stesso soggetto incorre un’altra volta in una delle violazioni riguardanti i sistemi di ritenuta, oltre alla sanzione pecuniaria avrà anche la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.

Ma quando il consumatore rischia la multa? Le possibilità possono essere diverse.

  • Non si ha il sistema antiabbandono.
  • Si ha un sistema che non è conforme ai requisiti del decreto attuativo.
  • Il sistema funziona con il dispositivo bluetooth, ma quaesto non è stato attivato oppure l’app non funziona.
  • Si ha un sistema antiabbandono non autorizzato dal produttore del seggiolino.
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Dispositivi anti abbandono: fino a che età?

Fino a quando i genitori devono avere installato un dispositivo anti abbandono o devono avere in auto il kit anti abbandono? La legge prevede che chiunque trasporti in auto (anche per brevi tragitti) un bimbo di età inferiore ai 4 anni è tenuto ad averne uno, oppure adottare un modello di seggiolino con un sistema integrato. 

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Dispositivo anti abbandono: cosa dice la legge

La legge n.117 del 2018 ha previsto l'obbligo per tutti i genitori che trasportano in auto bambini di età inferiore ai 4 anni di dotarsi di un sistema anti abbando. Chi non si adegua alla normativa rischia (a seconda dei casi) la multa, la decurtazione dei punti e la sospensione della patente.

Ad oggi, restano dei dubbi sul fatto che i prodotti in commercio rispettino davvero i dettami della normativa. Dato che la Ministra dei Trasporti nel firmare il decreto ha tenuto in considerazione solo parte delle modifiche segnalate dal Consiglio di Stato, possiamo considerare "adatti allo scopo" la maggior parte dei dispositivi. Ma se si guarda nello specifico il decreto, gran parte dei prodotti sul mercato ad oggi potrebbero non essere a norma.

Il decreto 122 del 2019 nell'allegato A punto 2.b specifica che questi sistemi "non devono alterare le caratteristiche omologative" dei seggiolini. Ovvero il prodotto acquistato non deve portare all’alterazione del sistema di ritenuta. Questo principio è ribadito anche nell’art. 172 comma 11 del Codice della strada che dice: “Chiunque, pur facendo uso dei dispositivi di ritenuta, ne altera od ostacola il normale funzionamento degli stessi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 41 euro a 167 euro”.

Mettendo però un dispositivo anti abbandono (ad esempio un cuscinetto) all’interno di un seggiolino omologato secondo la normativa ECE R44, ECE R129 o Isize, di fatto si modificano le caratteristiche tecniche del prodotto. Stando a questo concetto, anche i prodotti indipendenti ovvero quelli non integrati nel seggiolino, potrebbero non essere a norma.

Molti dei sistemi presenti oggi sul mercato richiedono l’attivazione del Bluetooth sullo smartphone (che spesso è disattivato). Altri, invece, non hanno un sensore di peso e per rilevare il bambino devo essere attivati (Chicco Bebècare easy tech, ma anche il sistema integrato nei seggiolini Cybex). Tutti questi dispositivi non soddisfano quanto indicato dall'allegato A punto 1.b del decreto 122 del 2019 in cui si esplicita che "il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente senza ulteriori azioni da parte del conducente".

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Dispositivi anti abbandono: come funzionano?

Di sistemi anti abbandono ce ne sono di due tipi e funzionano in modo differente:

  • quelli universali sono dispositivi che si acquistano separatamente dal seggiolino e si applicano in diversi modi (dal sensore collegato alla cintura, la cuscinetto posto sotto la seduta del bambino...).
  • quelli integrati già nel seggiolino, sono prodotti direttamente dal produttore del seggiolino che lo installa su alcuni precisi modelli.

Quando usci il decreto nel 2019, avevamo portato in laboratorio alcuni dei dispositivi antiabbandono presenti in commercio, sia sistemi indipendenti e sia seggiolini con sistema integrato; dalle prove avevamo tratto alcune considerazioni che restano tutt'ora valide. Vediamo quali sono quindi i punti di forza e di debolezze di entrambe le tipologie sul mercato.

Sensori antiabbandono universali: occhio all'omologazione

Bebé Comfort 

Ecco quali vantaggi può portare la scelta di uno dei modelli indipendenti:

  • non devi cambiare seggiolino; 
  • puoi passarli da un seggiolino all’altro man mano che il bimbo cresce e usarli su più auto (solo se le istituzioni chiariranno i punti sopra oppure se hai seggiolini tutti della stessa marca);
  • puoi scegliere il seggiolino che più ti convince senza dover limitare la scelta ai pochi modelli con il sensore integrato (anche se ad oggi alcuni seggiolini auto ancora in vendita potrebbero non avere un sistema antiabbandono compatibile).

Tuttavia questi sistemi hanno un grosso svantaggio. La maggior parte dei modelli è dotata di un sensore di peso da mettere sotto il bambino, ma poiché il decreto non stabilisce caratteristiche dimensionali e fisiche che assicurino la compatibilità dei sistemi indipendenti con tutti i seggiolini e ha demandato ai fabbricanti la responsabilità della conformità, i produttori di seggiolini indicano in modo più o meno esplicito che nessun prodotto è utilizzabile salvo quello da loro commercializzato. 

Questo perché in teoria nessun dispositivo dovrebbe interferire con prodotti di sicurezza che sono omologati, perché potrebbero influire sulla loro efficacia. Secondo gli esperti di laboratorio, un cuscinetto di pochi millimetri comunque non pregiudica la sicurezza (sarebbe come legare il bambino senza toglierli un giacchetto pesante o un pantalone imbottito), ma senza l’approvazione dei produttori, in caso di incidente su chi ricadrebbe la responsabilità? 

Seggiolini antiabbandono: una scelta limitata 

 

I sistemi integrati sono certamente più pratici rispetto a quelli universali, ma potrebbero avere una durata più limitata rispetto al seggiolino stesso. Alcuni funzionano solo con app, altri hanno una clip da chiudere ad ogni utilizzo: azioni volontarie che potrebbero non soddisfare l’allegato tecnico.

  • La batteria (non sempre facilmente sostituibile, in alcuni casi occorre rivolgersi al produttore) si scarica dopo alcuni anni, probabilmente 3 o 4, ma il seggiolino dei più piccoli spesso viene utilizzato da più fratellini e quindi potrebbe essere utilizzato più a lungo.
  • Il software potrebbe diventare presto obsoleto rispetto allo sviluppo tecnologico degli smartphone.

Inoltre, il sistema integrato limita la scelta a pochissimi modelli. Meglio quindi scegliere un seggiolino che supera le prove dei nostri test e poi aggiungere un sistema universale. Ricorda però che qualsiasi oggetto che viene inserito o aggiunto a un seggiolino auto andrebbe testato con il seggiolino stesso per valutare che non ne modifichi la sicurezza e protezione. Questo è anche uno dei punti più critici della normativa.

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Cosa succede se l'anti abbandono non è autorizzato dal produttore del seggiolino?

Se si opta per un sistema antiabbandono indipendente, bisogna distinguere due diverse ipotesi.

  • Il caso di sistemi antiabbandono indipendenti prodotti da aziende che fanno anche seggiolini auto.
  • Il caso di dispositivi prodotti da aziende terze che non producono anche seggiolini auto.

Quando venne introdotta la norma avevamo contattato i principali produttori di seggiolini auto per bambini (Bébéconfort, Chicco, Inglesina, Foppapedretti, Peg Perego) chiedendo loro quale prodotto comprare per essere in regola e non alterare le caratteristiche dei loro seggiolini già omologati presenti sul mercato. Tutti i produttori hanno dichiarato che sui loro prodotti possono essere utilizzati esclusivamente i sistemi antiabbandono dello stesso marchio e che declinano ogni responsabilità per l’uso di dispositivi non espressamente approvati da loro per uno specifico seggiolino. In generale, i produttori non garantiscono che il loro prodotto sia compatibile con seggiolini di altre marche.

Nel caso in cui si monti un sistema non autorizzato dal produttore si incappa nel comma 11 dell’articolo 172 ovvero alterazione del sistema di ritenuta, in questo caso si ha solo “sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 40 euro a 162 euro".

Avevamo interpellato anche i produttori terzi, cioè quelli che producono solo i dispositivi antiabbandono. In sostanza, ci hanno detto che i loro sistemi hanno dimensioni simili o minori rispetto a quelli dei produttori che fanno anche i seggiolini e quindi allo stesso modo non compromettono la sicurezza offerta dal seggiolino. Inoltre, in molti casi abbiamo avuto conferma che questi produttori hanno eseguito crash test con prodotti di diversi gruppi e marchi per valutare se l’utilizzo del loro prodotto potesse interferire con la protezione offerta.

I produttori terzi, quindi, sono pronti ad assumersi la responsabilità della conformità del dispositivo e dichiarano con certezza che i loro prodotti non alterano la protezione offerta dal seggiolino. Di fatto, però, noi sappiamo che questi dispositivi non possono essere conformi al 100% a quanto previsto dal decreto attuativo. Per loro stessa natura i dispositivi antiabbandono andranno ad alterare alcune delle caratteristiche tecniche del seggiolino, compromettendo la sua omologazione.

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I nostri consigli e quelli del ministero

In conclusione possiamo dire: meglio i prodotti universali con un sensore sul seggiolino e che diano l’allarme immediatamente, prima che il genitore scenda dall’auto (e che quindi evitino completamente l’abbandono). I sistemi mediati da app e bluetooth dipendono dal corretto settaggio dello smartphone, dal suo stato (carica e copertura di rete) e comunque avvisano dalla dimenticanza solo quando ci si è già allontanati dall’auto.

In generale comunque è bene ricordare che è pericoloso lasciare i bimbi chiusi in auto anche solo per pochi minuti: il problema non va sottovalutato perché purtroppo molti dei decessi per ipertermia sono stati causati dall’aver lasciato volontariamente il bambino in auto da solo, magari per pochi minuti e con una temperatura esterna non troppo elevata. Ti consigliamo quindi di seguire alcuni suggerimenti che il ministero ha riportato in questo opuscolo.

  • Avere maggiore consapevolezza dei rischi.
  • È utile posizionare il proprio telefono, borsa o altri accessori personali sul sedile posteriore accanto al bambino.
  • Mettere la borsa del cambio del bebè sul sedile anteriore del passeggero.
  • È utile adottare una tecnica americana detta “look back before you lock” cioè controllare tutti i sedili prima di chiudere l’auto.

In Altroconsumo abbiamo a cuore la salute e sicurezza dei tuoi bambini. Leggi tutti i nostri approfondimenti dedicati al mondo dei genitori. E se non hai ancora scelto il seggiolino auto per il tuo bimbo, puoi trovare quello che fa al caso tuo con il nostro test comparativo.

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