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Prodotti per l’infanzia: Iva ridotta, ma il prezzo scende? Per i seggiolini troppo poco

L'abbassamento dell'imposta decisa con l'ultima manovra ha portato a un reale calo dei prezzi o gli aumenti di produttori e rivenditori hanno riassorbito il beneficio atteso? Abbiamo rilevato i prezzi di un campione di pannolini, latti artificiali e seggiolini, prima e dopo l'entrata in vigore del taglio dell'Iva. I prezzi dei dispositivi di ritenuta auto rilevati sono scesi solo 7,5% contro un calo atteso di almeno il 13,9%. Meglio i latti artificiali, bene i pannolini.

  • Con il contributo esperto di
  • Rosanna Santoro, Alessandra Rivolta
20 marzo 2023
  • Con il contributo esperto di
  • Rosanna Santoro, Alessandra Rivolta
gioco in legno

L’Iva di alcuni prodotti fondamentali per bambini, con l’ultima legge di Bilancio, è stata ridotta: dal primo gennaio 2023 è passata, per i pannolini e il latte artificialedal 10% al 5%; per i seggiolini auto è scesa, più significativamente, dal 22% al 5%.  

Ma questa riduzione dell’imposta si è poi tradotta in un reale abbassamento dei prezzi a beneficio delle famiglie, come intendeva ottenere la misura? O inflazione e aumenti di listino da parte di produttori e/o rivenditori hanno assorbito tutto il possibile risparmio, rendendo vana la misura “anti carovita”? 

Per rispondere abbiamo rilevato i prezzi (interi, cioè non in offerta) di un campione di questi prodotti, prima e dopo l’entrata in vigore della misura, negli stessi punti vendita delle stesse città.

Come sono cambiati i prezzi dopo il taglio dell'Iva 

Per pannolini e latte artificiale (rispettivamente 16 e 38 i prodotti di cui abbiamo rilevato i prezzi), c’è stato - in media - un calo dei prezzi coerente con il taglio dell’Iva del 5% (per i pannolini) o non molto lontano (per i latti artificiali). 

Invece, per i 42 seggiolini di cui abbiamo rilevato il prezzo, abbiamo registrato un calo ben inferiore a quanto sarebbe stato auspicabile per la significativa riduzione dell’Iva e la misura, al momento, non pare sia stata utile a far risparmiare le famiglie almeno quanto l'atteso. Eppure si tratta di prodotti costosi, necessari e obbligatori per la sicurezza stradale dei più piccoli, sui quali si potrebbe fare di più.

Seggiolini: prezzi a -7,5%, contro il -13,9% auspicabile

Abbiamo preso in considerazione i prezzi di 42 modelli di seggiolini auto per bambini per differenti gruppi di peso e età, tra le marche più diffuse sul mercato oggetto dei nostri test (con cui si può confrontare la qualità di quasi 150 modelli).

La rilevazione prezzi antecedente all’entrata in vigore della manovra è stata effettuata a ottobre-novembre 2022 (tra il 26 ottobre e il 4 novembre) mentre quella successiva a gennaio-febbraio 2023 (tra il 27 gennaio e il 6 febbraio); ha interessato le città di: Milano, Roma e Cagliari (e Comuni limitrofi). I nostri rilevatori hanno visitato in totale 34 negozi specializzati in prodotti per l’infanzia.

Nei prodotti considerati abbiamo rilevato una riduzione dei prezzi medi, tra pre e post manovra, solo del 7,5%, circa la metà dell’atteso. Infatti l’Iva è scesa dal 22% al 5% cioè di ben 17 punti percentuali e questo avrebbe dovuto portare a un calo dei prezzi di almeno il 13,9% (si tratta della differenza percentuale tra prezzi con Iva al 22% e prezzi con Iva al 5%).

Per quantificare il risparmio in euro, consideriamo il prezzo medio di 265 euro dei 42 seggiolini: se i prezzi fossero scesi in modo coerente al taglio dell'Iva (del 13,9%, appunto) le famiglie avrebbero risparmiato almeno 36,80 euro; invece, con il calo effettivo rilevato del 7,5%, il risparmio è stato solo di 19,79 euro. Naturalmente, su modelli più costosi (i seggiolini possono costare anche 600-700 euro) queste percentuali di risparmio andrebbero a pesare ancora di più sul prezzo finale.

Andando oltre la media e osservando singolarmente i 42 seggiolini, vediamo che la variazione dei prezzi tra 2022 e 2023 è andata da -14% a +14%: vuol dire che ci sono prodotti che, nonostante il taglio dell’Iva, sono persino aumentati di prezzo nell’arco di tre mesi; altri (la maggioranza) hanno abbassato il prezzo meno dell’atteso.

Per la precisione:

  • 12 seggiolini hanno avuto una riduzione di prezzo medio dal -11% al -14% (vicina al calo auspicabile del 13,9%)  
  • 24 seggiolini hanno avuto una riduzione di prezzo medio compresa dal - 10% al -2% (inferiore o molto inferiore al calo auspicabile del 13,9%)
  • 6 seggiolini hanno subito un aumento di prezzo medio compreso tra il +1% e il +14%

I risultati di questa rilevazione ci dicono che il taglio dell’Iva non si sta riflettendo abbastanza sulle tasche dei consumatorigli aumenti di produttori e/o rivenditori – che possono dipendere da tante variabili e hanno riguardato un po’ tutti i prodotti in tempi di inflazione generale – hanno assorbito buona parte del beneficio atteso. Ma i seggiolini sono prodotti essenziali, obbligatori e costosi e l’abbassamento dell’Iva dovrebbe rappresentare un vantaggio significativo per chi deve affrontare questa spesa. 

Inoltre non va trascurato il fatto che spendere meno per i seggiolini potrebbe essere un incentivo anche in ottica di miglioramento della sicurezza stradale: anche se sono obbligatori, spesso non vengono ancora usati, mettendo a serio rischio l’incolumità dei più piccoli in caso di incidenti, anche lievi. Una recente indagine di Anas sui comportamenti alla guida degli italiani ha evidenziato che ben il 41,7% non utilizza i dispositivi di ritenuta per bambini sul sedile anteriore dell’auto, percentuale che sale al 48,4% se si considera il sedile posteriore.

Per risparmiare il più possibile, senza rinunciare alla sicurezza, potete valutare i Miglior Acquisto (miglior rapporto qualità-prezzo) del nostro test: si può far viaggiare in sicurezza il bambino con meno di 2,50 euro al mese per i 12 anni in cui solitamente è necessario utilizzare il seggiolino (la normativa prevede l'obbligo fino a un'altezza di 1,50 m che, appunto, si raggiunge mediamente a 12 anni). 

Difatti, un seggiolino gruppo 0+ (che copre dalla nascita ai 13 kg) con buoni risultati nelle prove si trova a meno di 130 euro; un seggiolino gruppo 1/2/3 (dai nove mesi fino all’uso delle cinture di sicurezza), con risultati buoni o ottimi, si può acquistare a meno di 230 euro.

Pannolini: prezzi a – 4,5%, come auspicabile

Sul prezzo dei pannolini per bambini, nel 2019, avevamo già portato avanti una petizione, chiedendo proprio la riduzione dell’Iva

In questa rilevazione abbiamo considerato i prezzi di 16 pannolini (classici usa e getta, taglia 4) tra le marche più diffuse sul mercato oggetto del nostro test (con cui si possono confrontare caratteristiche e qualità di 29 prodotti).

La rilevazione prezzi antecedente all’entrata in vigore della manovra è stata fatta tra a ottobre-novembre 2022 (tra il 26 ottobre e il 4 novembre); mentre quella successiva a gennaio 2023 (tra il 18 e il 26 del mese). Entrambe hanno interessato le città di Milano, Genova, Roma e Napoli (e Comuni limitrofi). I nostri rilevatori hanno visitato in totale 46 punti vendita tra ipermercati, supermercati, discount, negozi specializzati in prodotti per l’infanzia e negozi specializzati in prodotti per la cura della persona.

Dal confronto dei prezzi medi delle due rilevazioni è risultato che, dopo l’abbassamento dell’Iva, i prezzi appaiono effettivamente in calo del 4,5% in media, che è proprio il calo atteso per la riduzione dell’imposta dal 10% al 5% (- 4,5% è la differenza di prezzo tra i prodotti con Iva al 10% e prodotti con Iva al 5%).

Per capire quanto si risparmia in euro, quantifichiamo la differenza tra i prezzi medi pre-manovra e i prezzi medi post-manovra dei 16 pannolini: considerando il prezzo medio a pannolino di 0,23 centesimi, il calo dell’Iva del 5% (che si è effettivamente ripercosso sui prezzi) è pari a un risparmio di 0,01 centesimi a pannolino, per una confezione da 50 pezzi si tratta di di 0,52 centesimi in meno. Stimando una media di 4 pannolini taglia 4 al giorno (la taglia 4 è quella che si utilizza per i bimbi più grandi e per più tempo), si risparmiano circa 15 euro all'anno in seguito al calo dei prezzi coerente al taglio dell’Iva.

Andando oltre la media e osservando singolarmente i 16 pannolini, vediamo che la variazione dei prezzi 2022-2023 è andata da -10% a +5%: vuol dire che ci sono prodotti (la maggioranza) che hanno abbassato i prezzi e anche più del calo atteso, ma anche alcuni che li hanno aumentati.   

Per la precisione:

  • 11 pannolini hanno avuto una riduzione di prezzo medio da - 4% al - 10%, vicina o superiore al calo auspicabile del 4,5%
  • 5 pannolini hanno mantenuto lo stesso costo o hanno avuto un aumento del prezzo medio fino a +5%

Latte artificiale: prezzi giù del 2,4%, meno del - 4,5% atteso

Abbiamo rilevato il costo di 38 latti artificiali, 16 liquidi e 22 in polvere di 11 marche diverse. Tra grande distribuzione, farmacie e negozi specializzati in prodotti per l’infanzia abbiamo visitato 52 punti vendita a dicembre 2022 (tra il 12 e il 20 del mese) e 59 punti vendita nel 2023 (tra il 30 gennaio e il 6 febbraio). Dove è stato possibile, nella seconda rilevazione, siamo tornati nello stesso punto vendita visitato a dicembre, altrimenti abbiamo mantenuto la stessa insegna (i punti vendita in comune nelle due rilevazioni sono 51). In entrambe le rilevazioni i punti vendita sono stati selezionati a Milano, Roma, Napoli, Genova (e Comuni limitrofi).

I prezzi dei latti artificiali considerati, in media, sono scesi del 2,4%, contro una riduzione auspicabile dei prezzi del 4,5%: si tratta quindi di un calo vicino, ma non pienamente aderente a quello atteso a seguito del taglio dell'Iva.

Per capire quanto si risparmia in euro, quantifichiamo la differenza tra i prezzi medi pre-manovra e i prezzi medi post-manovra dei 38 latti artificiali: 

  • latti in polvere: si è passati da un prezzo medio 21,76 euro al chilo di dicembre 2022 a un prezzo medio di 21,20 euro al chilo di febbraio 2023. Si tratta di 0,56 euro di risparmio per chilo grazie al calo dei prezzi medi del 2,6%; considerando il consumo medio nei primi 12 mesi di vita del bambino, il risparmio annuo grazie al calo dei prezzi che abbiamo rilevato è di circa 18 euro (da 740 euro a dicembre 2022 a 722 euro a febbraio 2023) 
  • latti liquidi: si è passati da un prezzo medio di 5,30 euro al litro a 5,19 euro al litro; si risparmiano 0,31 euro al litro grazie al calo prezzi medi di -2,1%. Il risparmio annuo, considerando i consumi medi nei primi 12 mesi di vita, è di circa 30 euro (si passa a spendere da 1.340 euro a dicembre 2022 a 1.310 euro a febbraio 2023).

Andando oltre la media e osservando singolarmente i 38 latti artificiali, vediamo che la variazione dei prezzi tra 2022 e 2023 è andata da -10% a +5% e che un numero simile di prodotti ha presentato le differenti dinamiche di prezzo: 

  • 13 latti artificiali hanno avuto una riduzione di prezzo medio tra - 4% e - 10%vicina o superiore al calo auspicabile del - 4,5%  
  • 15 latti artificiali hanno avuto una riduzione di prezzo medio da - 0.3% a - 4%inferiore o molto inferiore al calo auspicabile del - 4,5%
  • 10 latti artificiali hanno mantenuto i prezzi stabili o hanno avuto un aumento del prezzo medio, fino al + 5%

Perché i prezzi non scendono se l’Iva è stata tagliata?

Le motivazioni potrebbero essere diverse ed è difficile trarre conclusioni dato il contesto. Da un lato c’è l’aumento generale dell’inflazione, spinta dai rincari dell’energia e delle materie prime degli scorsi mesi: l’aumento dei costi per i produttori potrebbe essere stato recuperato aumentando i prezzi, riducendo così (o togliendo del tutto) l'effetto del taglio dell'Iva. 

Dall’altro, i produttori potrebbero aver apportato rincari semplicemente per una loro politica di prezzoindipendentemente dall'aumento dei propri costi.

I prezzi dipendono anche dai rivenditori, che potrebbero essere andati oltre il prezzo di listino per far fronte ai maggiori costi avuti o più semplicemente per aumentare i guadagni.

Quello che sappiamo di certo, però, è che il taglio dell’Iva deciso con la legge di Bilancio intendeva far risparmiare i cittadini su questi prodotti essenziali, il cui costo pesa parecchio sui bilanci familiari: qualsiasi sia la ragione all’origine, resta il fatto che gli aumenti o l’inadeguata riduzione dei prezzi finali di alcuni prodotti - tra i seggiolini in particolare - si sono alla fine “mangiati” il beneficio annunciato e atteso con questa misura.

Abbassare l'Iva sul gas in modo permanente e azzerare quella sui carburanti, togliere per sempre dalla bolletta tutti i costi aggiuntivi. Sostieni le nostre proposte concrete al Governo contro il carovita.