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Come sceglie la luce per bici

Trova la luce per bici che più si adatta alle tue necessità

I nostri test di laboratorio analizzano tutti i parametri di qualità per mettere a confronto le principali marche e modelli di luci per bici. Vediamo insieme come scegliere quella più adatta.

Spostarsi in bici

Come per tutti i prodotti di consumo, le domande principali da porci, prima ancora di un acquisto sono: perché? Mi serve realmente? E a che cosa mi serve?

Per quanto riguarda le luci bici, le risposte possono sembrare banali: spostarsi con una bici o una bici elettrica dopo il tramonto senza luci può aumentare il rischio di incidenti. Inoltre, secondo il codice della strada, le luci dopo il tramonto sono obbligatorie.

Migliorare la propria visibilità in bicicletta aumenta la propria sicurezza: oltre alle luci considera di indossare un giubbino catarifrangente oppure fascette. Ricorda anche di indossare sempre il casco: in commercio possiamo trovare tantissimi prodotti, molto diversi tra loro. Scopri come scegliere il casco più adatto e quali caratteristiche deve avere per essere davvero sicuro. Leggi anche i nostri consigli sulla sicurezza in bici.

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Cosa dice il codice della strada

Secondo il codice della strada, le luci anteriore e posteriore sono obbligatorie in ogni caso di scarsa visibilità, quindi sia al calare del sole che nel caso di nebbia o pioggia forte.

Citando direttamente il comma 68: I dispositivi di segnalazione [visiva: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi] devono essere funzionanti da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità, durante la marcia sia nei centri abitati che fuori dai centri abitati.

Secondo il codice della strada è quindi obbligatorio munirsi di luci per farsi vedere dagli altri utenti della strada. Ma, a prescindere dalle norme del codice, accendere le luci in caso di scarsa visibilità può essere una scelta di buonsenso, in quanto si riduce il rischio di incidente aumentando la propria visibilità.

Tuttavia, per evitare di ricadere in quei meccanismi di colpevolizzazione delle vittime, è importante approfondire il tema del rischio di incidentalità.

Scopri le cinque cose che devi sapere per evitare rischi e sanzioni del codice della strada.

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Incidentabilità e rischi per chi va in bicicletta

Per quanto riguarda il rischio di incidentalità, occorre sottolineare che se da un lato rendersi più visibile (anche tramite delle luci adeguate) contribuisce a ridurre il rischio, questo è connesso anche ad altri fattori che coinvolgono sia il ciclista che l’eventuale mezzo con cui il ciclista può fare l’incidente: le condizioni del manto stradale, il meteo, lo stato psico-fisico di chi sta alla guida, la velocità, il peso del mezzo guidato, etc. Leggi anche il nostro speciale su cosa fare e cosa non fare in caso di incidente.

In particolare, il maggiore rischio per chi si sposta in bici rimangono i veicoli a motore: nel 50% dei casi di incidente mortale in bici il veicolo che investe il ciclista è un’automobile, e nel 20% dei casi è un camion (di diverse dimensioni).

È bene tenere a mente questi dati per evitare di cadere in campagne di colpevolizzazione delle vittime, che associano la causa dell’incidentalità a mancanze del ciclista (che è la vittima) e non a mancanze di chi invece investe il ciclista. Spesso, inoltre, si sottovalutano anche i problemi sistemici di un modello di mobilità fondato sull’utilizzo dell’automobile privata: se le strade sono pensate e costruite per permettere il movimento di una sola modalità di trasporto, tutte le altre modalità incontreranno più difficoltà e maggiori rischi.

 
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I diversi tipi di luci

Una volta che hai deciso di munirti di luci, vediamo quali sono le caratteristiche di cui tenere conto per la scelta. Le luci per le bici possono essere distinte secondo diversi parametri.

Luci anteriori e posteriori

Innanzitutto, la distinzione più ovvia è tra luci anteriori e posteriori. Le luci anteriori sono generalmente bianche, mentre quelle posteriori rosse.

Le luci anteriori possono in media raggiungere un’intensità luminosa (che si misura in lumen, più raramente in lux ossia lumen per superficie) maggiore rispetto a quella delle luci posteriori: questo perché le luci anteriori solitamente sono pensate non solo per essere visti ma anche per illuminare la strada davanti a noi.

Luci per vedere e luci per essere visti

Questa è un’altra grande distinzione: luci per essere visti e luci per vedere. In base ai lumen, ma anche alla conformazione del fascio di luce emesso, alcune luci servono esclusivamente per segnalare la propria presenza e altre invece per illuminare la strada.

Le luci per vedere, solitamente:

  • raggiungono un’intensità luminosa minore;
  • hanno tra le modalità di illuminazione quella intermittente (flash, boost, pulse sono tutti termini che indicano delle modalità di intermittenza diverse, ed ogni produttore utilizza una terminologia diversa) che attira di più l’attenzione degli altri utenti della strada ma che chiaramente non permette un’illuminazione continua della strada;
  • hanno un costo inferiore, proprio perché meno potenti; sono adatte a contesti urbani dove la strada è già illuminata dai lampioni e quindi non c’è bisogno di una propria fonte di luce.

Le luci per essere visti, invece:

  • sono molto più potenti (raggiungono più lumen), il che permette di illuminare un tratto di strada davanti a sé abbastanza distante da permettere una guida sicura anche a velocità più elevate;
  • sono più costose; sono luci anteriori, e non posteriori (perché è utile illuminare la strada davanti a sé, non dietro); non sempre sono dotate di una modalità a intermittenza;
  • sono indicate più che altro per percorsi extra-urbani o comunque per zone non illuminate e con pochi altri utenti della strada.

Questo tipo di luci, raggiungendo intensità luminose elevate, può comportare dei rischi di abbagliamento per gli altri utenti della strada: attenzione quindi a puntare il fascio luminoso verso il basso, in modo tale, ad esempio, da evitare che colpisca negli occhi gli automobilisti o i pedoni che si incrociano.

Uno dei rischi di un fanale anteriore con una elevata potenza luminosa è di abbagliare eventuali altri utenti della strada che ci vengono incontro. Per questo motivo, alcuni fanali anteriori sono dotati di un sistema che taglia la parte superiore del fascio di luce. Il fascio di luce tagliato, infatti, si limita a illuminare solo la carreggiata. Questa è un’altra caratteristica che differenzia le luci anteriori: fascio di luce tagliato o no.

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La batteria delle luci

Un’altra importante distinzione riguarda la fonte energetica. Ci sono luci che funzionano con delle batterie normali, altre luci che funzionano con batterie ricaricabili integrate e altre ancora con meccanismi a dinamo (che sfruttano la rotazione delle ruote).

Le luci a dinamo sono quelle con il minore impatto ambientale per quanto riguarda il fine vita, poiché non c’è una batteria da sostituire.

Le luci con batterie non ricaricabili, invece, hanno l’impatto ambientale maggiore e, spesso, hanno anche una potenza inferiore rispetto alle luci con batteria integrata.

Le luci con batteria integrata sono ricaricabili solitamente tramite USB (il cavetto è spesso fornito in dotazione nella confezione), e sono solitamente le luci più potenti. Hanno ovviamente il pregio di non dover cambiare la batteria ma ciò può essere un problema nel caso in cui la batteria si scarichi e non si abbia l’accesso ad una presa elettrica per ricaricarla. Solitamente, comunque, la batteria integrata garantisce una durata di qualche ora: prima di uscire per un lungo giro in notturna, controllate di avere le luci ben cariche!

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Modalità d'illuminazione

Le luci possono essere distinte anche in base alle modalità di illuminazione. Ci sono infatti alcune luci che hanno semplicemente una modalità: possono essere accese a luce fissa o spente. Altre, invece, arrivano fino a 8 modalità differenti: diverse intensità luminose a luce fissa, diverse intensità e tipologie di intermittenza.

Come detto, l’intermittenza è molto utile se si utilizza la luce per segnalare la propria posizione, perché attira di più l’attenzione degli altri utenti della strada. Inoltre, l’intermittenza permette di risparmiare sulla batteria: le modalità a intermittenza consumano infatti di meno. Ci sono addirittura delle luci che hanno una modalità “eco” che è pensata apposta per allungare ulteriormente la durata della batteria.

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Posizione delle luci sulla bici

Un’altra caratteristica che distingue le luci è la posizione in cui vengono collocate sulla bici. Mentre le luci posteriori sono pensate per essere agganciate al tubo sella della bici, le luci anteriori sono generalmente pensate per essere attaccate al manubrio.

Il fascio luminoso emesso dalla luce anteriore si sposta quando ruotiamo il manubrio, permettendo di illuminare sempre la strada che stiamo per percorrere.

Alcune luci anteriori possono essere attaccate anche ad uno dei due bracci della forcella: in questo modo la luce seguirà comunque il movimento anche in curva, ma la sua posizione più bassa permette una migliore illuminazione della strada in caso di nebbia.

Ci sono però dei contro. Se si posiziona la luce anteriore sulla forcella, non si può accedere al pulsante di accensione/spegnimento una volta seduti in sella. Inoltre, una luce posta così in basso è tendenzialmente meno visibile dagli altri utenti della strada. Ma, d’altronde, se si sceglie di mettere la luce sulla forcella l’obiettivo principale non è tanto il segnalare la propria posizione ma l’illuminare il manto stradale innanzi a noi.

Attenzione però che non tutte le luci anteriori sono adatte ad essere posizionate sulla forcella: la forcella, infatti, è leggermente inclinata (l’inclinazione dipende dall’angolo di sterzo e dal rake della forcella) e le luci che non hanno la possibilità di ruotare lungo l’asse centrale, se applicate alla forcella, illumineranno verso l’alto e non serviranno a vedere la carreggiata! Per questo, se pensi di utilizzare la luce anteriore sulla forcella per illuminare meglio la strada, assicurati che questa possa ruotare lungo un asse centrale così da poterla direzionare verso il manto stradale.

Nelle foto a sinistra, un modello di luce anteriore che non può essere ruotato lungo il suo asse: se montata sulla forcella anteriore, come si può vedere, il fascio di luce viene proiettato verso l’alto e non illumina la pavimentazione. Nelle foto a destra, invece, la luce può essere orientata lungo il suo asse: in questo modo è possibile illuminare la strada anche quando la si mette sulla forcella anteriore.

posizionamento luci sulla bici

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Sistema di aggancio delle luci

Anche il sistema di aggancio/sgancio dal telaio è diverso da luce a luce. Le due tipologie più diffuse sono le luci che si agganciano tramite un elastico o una fascetta in gomma e quella che invece si innestano su di un supporto (solitamente in plastica) rigido, che una volta montato rimane fisso sulla bici.

Nel primo caso, di solito, per rimuovere la luce basta sganciare anche l’elastico o la fascetta; nel secondo caso, invece il supporto rigido, una volta applicato alla bici, rimane fisso e la luce può essere staccata dal supporto tramite meccanismi diversi (incastro, leve, pulsanti,…).

Le luci con elastici/fascette in gomma quindi permettono un veloce riposizionamento della luce in altri punti della bici o su altre bici; quelle con supporto fisso, d’altra parte, si spostano meno facilmente (si deve prima rimuovere il supporto rigido) ma a volte garantiscono una velocità di rimozione della luce dal supporto maggiore.

Ci sono poi alcune luci, come alcuni modelli a dinamo, che, una volta montate, tendenzialmente rimangono fisse e non si possono staccare dal supporto perché sono tutt’uno con il supporto stesso.

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Altre considerazioni prima dell'acquisto

Prima di compare le luci per la tua bici, rifletti sull'utilizzo prevalente che ne fai. Se, ad esempio, la utilizzi per spostamenti in città, puoi fare a meno di comprare costose luci anteriori con molti lumen e andranno bene delle luci che si limitano a evidenziare la tua posizione agli altri. D’altra parte, se vuoi fare un viaggio o se pratichi gite in montagna o su percorsi extra-urbani, allora è meglio indirizzarsi su luci anteriori e posteriori con una intensità luminosa maggiore, che ti permettano di essere visto da distanze maggiori e illuminare la strada davanti a te.

Per chi pratica percorsi sterrati o disconnessi, poi, è importante anche valutare la stabilità della luce: se questa si muove ad ogni sobbalzo della bici, evidentemente non fa per te.

Per chi usa la bici in contesto urbano, invece, può essere utile considerare anche la facilità con cui si attacca/stacca la luce alla bici, in modo tale da poterla rimuovere ogni volta che la si lascia legata ad una rastrelliera per evitare furti.

Una volta considerati tutti questi fattori, consulta il nostro comparatore online per avere ulteriori informazioni e scegliere la luce giusta.

 
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