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Cambiare gli infissi: scegliere bene e usare i vantaggi fiscali

Quando si ristruttura una casa, i serramenti, sono uno degli elementi più difficili da scegliere: ecco una guida alla scelta degli infissi più adatti a te e una guida su come utilizzare i vantaggi fiscali previsti dall'Ecobonus.

19 maggio 2023
mano che apre finestra

L'acquisto dei nuovi serramenti rappresenta una scelta di grande importanza, anche in termini economici: l’orizzonte temporale è di almeno 30 anni e a seconda del materiale scelto sarà necessaria una regolare manutenzione, che può essere più o meno impegnativa.

A quali aspetti dei serramenti bisogna prestare attenzione?

Oltre alla quantità di luce necessaria per ogni locale, occorre concentrarsi anche sulla tenuta alle intemperie. Un buon serramento, qualsiasi sia il materiale scelto per la sua realizzazione, deve proteggere l'ambiente interno dagli agenti atmosferici, come pioggia, vento, neve e anche eccessivo soleggiamento.

La protezione da eventuali effrazioni da parte di malintenzionati è un altro fattore da considerare: si può puntare su vetrature anti intrusione, che però comportano un costo maggiore e anche conseguenze nella scelta del serramento.

Il parametro principale da considerare è naturalmente l’isolamento termico e acustico: i serramenti dovranno evitare la formazione di ponti termici, che sono la principale causa di dispersioni di calore e quindi conseguentemente di un notevole dispendio energetico, provocando alti consumi per il riscaldamento e per il condizionamento degli ambienti stessi. La legge pone alcuni limiti: per poter essere considerati isolanti i serramenti devono possedere un coefficiente di trasmittanza termica (Uw) pari o inferiore a 2,0 (W/mq K). La trasmittanza termica dà la misura della quantità di calore che in una unità di tempo attraversa un metro quadrato di superficie in presenza di una differenza di temperatura di 1 K tra esterno e interno. Se i serramenti hanno questa caratteristica possono essere utilizzati in tutte le zone climatiche previste in Italia (D. lgs. 311/2006). Specialmente per serramenti in PVC o metallici (alluminio o acciaio) per migliorare la capacità di isolamento si realizza il “taglio termico”: in pratica si inserisce un materiale a bassa conducibilità termica all’interno dei profilati metallici.

Anche l'isolamento acustico è un parametro molto importante da tenere presente; chi abita nelle grandi città o in contesti molto rumorosi per la vicinanza di ferrovie, strade trafficate e/o industrie, dovrà necessariamente tenere conto del problema dei rumori provenienti dall'esterno, che possono minare il comfort dell'abitazione. Si parla infatti di vero e proprio inquinamento acustico, da cui le nostre case possono essere protette solo adoperando infissi isolanti acusticamente. Un buon serramento deve garantire dunque un alto grado di isolamento acustico che dipende dal tipo di vetro installato, che dovrà essere presumibilmente almeno a doppia vetrocamera; dal numero di guarnizioni montate; dalla corretta posa in opera del giunto tra infisso e controtelaio e tra controtelaio e muratura.

Dal punto di vista acustico, anche gli infissi possono avere una certificazione che ne determina le buone performance di isolamento. La norma che regola questa certificazione è la UNI-EN 12207. Se un infisso viene definito di classe 3 o 4, vuol dire che avrà un alto potere isolante.

Quale materiale scegliere per i serramenti?

In legno, Pvc, legno e alluminio accoppiati, legno PVC o PVC alluminio. Ognuno di loro a caratteristiche dirrefenti, vediamo quali:

Infissi in legno
  • Il legno è il materiale tradizionalmente più usato per la produzione di serramenti. È caratterizzato da un valido coefficiente di trasmittanza termica, da un piacevole impatto estetico, dal soddisfacente comportamento durante l’uso.
  • Ogni essenza ha caratteristiche proprie, ma generalmente è buona la stabilità durante l'uso, così come la resistenza meccanica e la rigidezza, nonché la durezza superficiale. Queste caratteristiche sono fondamentali per garantire le alte performance richieste nel tempo.
  • L’infisso in legno deve essere protetto dagli agenti esterni (umidità e radiazioni ultraviolette) mediante l’uso di vernici; recentemente si stanno diffondendo materiali protettivi che sfruttano le nano-tecnologie.
  • Gli infissi in legno conservano un’ottima tenuta nel tempo e una buona resistenza meccanica, a patto che sia correttamente eseguita la manutenzione, in particolare il trattamento con vernici o impregnanti, da effettuare mediamente ogni 5 anni.
  • Generalmente all’aumentare dello spessore del legno aumenta anche l’isolamento (50 mm ha mediamente una trasmittanza termica U (W/m² K) inferiore a 2; 100 mm si arriva sotto 1.5 di U).
Infissi in PVC
  • Il PVC, polivinilcloruro, è stato introdotto nel marcato negli anni ‘50 e si è fortemente sviluppato grazie ai costi particolarmente contenuti e alle caratteristiche di isolamento, stabilità agli urti, resistenza agli agenti atmosferici, che è migliorata in modo importante negli ultimi anni.
  • L’evoluzione dei serramenti in PVC è consistita soprattutto nell’aumentare il numero di camere, in modo da massimizzare la stabilità finale del profilo e soprattutto innalzare considerevolmente il grado di isolamento termico. Per ottenere buoni livelli di isolamento è necessario un serramento con 2-3 camere, accompagnato da inserti adeguati, in modo da una corretta resistenza termica e bassa deformazione, i due punti deboli di questo materiale.
  • Come manutenzione, non vi sono da pianificare interventi dispendiosi, serve però una regolare pulizia esterna per garantire il giusto colore e controllare la meccanica.
Infissi in legno e alluminio accoppiati
  • È possibile accoppiare due o più materiali al fine di sfruttare i vantaggi di ciascuno di essi e migliorare le prestazioni energetiche finali. Ogni materiale ha le proprie caratteristiche fisiche e questo implica che occorre molta attenzione nell’accoppiamento.
  • L’alluminio è un materiale che ha problemi di isolamento termico, benché con l’inserimento di camere questo limite possa essere superato. La scelta di accoppiarlo al legno permette di avere un buon risultato estetico all’interno, e di godere anche delle caratteristiche positive di questo materiale.
  • All’esterno d’altra parte l’alluminio garantisce un’ottima resistenza agli agenti esterni, necessitando di una bassa manutenzione.
  • Il risultato è ottimo anche per l’isolamento : si riescono a raggiungere, grazie all’uso di particolare vetri, valori di trasmittanza molto ridotti (fino a U pari a 0,70-0,80 W/m²K).
  • Il profilo combinato legno più alluminio presenta una buona capacità termoisolante e fonoassorbente, la struttura interna in legno elimina il surriscaldamento per irraggiamento nei mesi estivi, aumentando il comfort abitativo e consentendo risparmi sul condizionamento. La struttura in legno massiccio, inoltre, consente un maggiore isolamento acustico rispetto ai sistemi in metallo realizzati con profili estrusi. Le dilatazioni termiche dei profili in alluminio sono facilitate attraverso l’inserimento nei profili di una serie di giunti di dilatazione, per evitare rumore connesso alla dilatazione nelle ore più calde e soprattutto evitare rotture/deformazioni fra i due diversi materiali.
Infissi in legno PVC o PVC alluminio

Sono scelte possibili di accoppiamento per cercare di valorizzare le migliori doti per ciascuno materiale, ma al momento sono scelte meno diffuse.

Scegliere la vetrocamera

Non solo il materiale del telaio è fondamentale per avere un buon comfort termico e acustico, nonché una buona illuminazione. Anche la vetrocamera è un elemento cruciale per avere un risultato coerente con le aspettative.

  • Per quanto riguarda il comfort termico e acustico la scelta di vetrocamere doppie e/o triple è necessaria. Attenzione, però: la tripla camera, oltre a creare un maggiore impegno sul telaio, può modificare la qualità della luce in ingresso. Una doppia vetrocamera può essere quindi una scelta sufficiente, se abbinata a giuste accortezze.
  • La vetrocamera può essere semplice (con un’intercapedine contenente aria secca) oppure a bassa emissività (più efficace contro le dispersioni di calore). Quella a bassa emissività, a sua volta, può avere un film metallico sulla superficie del vetro oppure contenere nell’intercapedine del gas isolante. Infine, è possibile trovare in commercio vetrocamere dotate di pellicola antisfondamento, che uniscono alle prestazioni isolanti anche quelle di sicurezza.
  • Per evitare i surriscaldamenti estivi per le vetrate esposte al sole diretto si consiglia in primo luogo di dotarsi di oscuranti esterni da usare in estate. Inoltre si può pensare a vetri selettivi a controllo attivo, cioè capaci di fermare le frequenze di luce che portano calore in ingresso. Per non perdere un importante contributo solare e di calore gratuito in inverno, questa “barriera” deve essere intelligente: cioè lasciare passare anche la componente calda finché l’interno della stanza non ha raggiunto una temperatura di comfort.

Installazione e manutenzione dei serramenti

La scelta della vetrocamera e del materiale del telaio è fondamentale per raggiungere elevati standard qualitativi. Ma tutto questo può essere compromesso se l’installazione è eseguita scorrettamente e con superficialità. I materiali moderni si danno battaglia per avere coefficienti di isolamento sempre più stringenti, ma se poi la posa del serramento rispetto alla muratura e al controtelaio non è eseguita alla perfezione, il risultato può essere compromesso in modo drastico. Inoltre anche la durata può risentirne, in quanto un montaggio errato mette sotto sforzo il telaio e la meccanica. Quindi è importante rivolgersi a installatori qualificati, specializzati nella posa e che diano anche un controllo all’inserimento del controtelaio nella muratura e/o nel pavimento.

La scelta va fatta sempre tenendo conto che un maggiore costo iniziale può essere recuperato nel tempo con i risparmi sul riscaldamento, valutando anche il sostegno economico che possiamo avere da eventuali incentivi (vedi oltre).

Guarnizioni, battute e telaio esterno sono i punti critici per mantenere il nostro sistema in ottima forma e avere ottime performance per 30 anni dopo la posa.

Occorre però fare una precisazione sulla qualità dell’aria: sigillare la casa non è mai consigliabile, perché l’impermeabilità crea sempre problemi di condensa e di muffa, che possono essere prevenuti solamente con un’adeguata ventilazione.

Per mantenere una buona qualità dell’aria interna e ridurre gli sprechi, è buona abitudine arieggiare gli ambienti almeno due volte al giorno. Sul piano del risparmio energetico, bisogna tenere presente che è molto più efficace arieggiare le stanze con le finestre completamente spalancate (meglio ancora se con l’aiuto di un ventilatore) per brevi periodi (circa 10 minuti), piuttosto che lasciare a lungo la finestra socchiusa. Un’altra possibilità è installare un sistema di ventilazione meccanico che permette il ricambio d’aria fra interno ed esterno, ma preservando il calore tramite idonei scambiatori ad alta efficienza.

Leggi anche come riscaldare una stanza in modo economico.

Le agevolazioni fiscali per l’installazione di infissi: Ecobonus

La sostituzione degli infissi viene agevolata tramite l’Ecobonus (leggi anche la nostra news sul bonus infissi 2024) e permette di recuperare il 50% della spesa sostenuta con un limite massimo di 60.000 euro di spesa. Se la sostituzione degli infissi viene fatta contestualmente a lavori di riqualificazione dell’edificio che rientrano nel superbonus, usufruiscono anche questi della detrazione del 110%

Chi ha diritto alla detrazione fiscale sugli infissi?

Possono usufruirne tutti i contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica e possiedono un diritto reale sull’immobile oggetto dell’intervento.

L’edificio su cui vengono installati gli infissi deve essere esistente alla data di inizio lavori e in regola con il pagamento di eventuali imposte, oltre a esser già dotato di un impianto di climatizzazione invernale: l’intervento deve essere una sostituzione di elementi già esistenti e/o sue parti (non una nuova installazione).

I requisiti tecnici necessari per gli sgravi fiscali

Per poter essere detraibili i nuovi serramenti devono rispettare i seguenti requisiti:

  • devono delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati;
  • i valori di trasmittanza termica iniziali (Uw) devono essere superiori ai valori limite riportati in tabella 1 dell’Allegato E del D.M. 6.08.2020, per interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020;
  • i valori di trasmittanza termica finali (Uw), fermo restando il rispetto del decreto 26.06.2015 “requisiti minimi”, devono essere inferiori o uguali anche ai valori limite riportati nella tabella 2 del D.M. 26.01.2010, per interventi con data di inizio lavori antecedente al 6 ottobre 2020 o inferiori o uguali ai valori limite riportati nella Tabella 1 dell’Allegato E al D.M. 6.08.2020, per interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020.

Su questi aspetti tecnici, puoi consultare l’impresa di installazione.

Spese detraibili

A partire dal 6 ottobre 2020 le spese ammesse alla detrazione sono individuate dal DM 6 agosto 2020 all’articolo 5 e comprendono:

  • la coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi;
  • la fornitura e posa in opera di una nuova finestra comprensiva di infisso o di una porta d’ingresso;
  • le integrazioni e sostituzioni di componenti vetrati;
  • la fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili e relativi elementi accessori, sostituiti simultaneamente agli infissi (o al solo vetro) oggetto di intervento;
  • le prestazioni professionali (ad esempio: produzione della documentazione tecnica necessaria, compreso l’Attestato di Prestazione Energetica - A.P.E.; direzione dei lavori).
Documenti da inviare a Enea
  • Entro 90 giorni dalla data di fine lavori devi inviare la “Scheda descrittiva dell’intervento” esclusivamente online, attraverso il sito https://detrazionifiscali.enea.it/.

    La scheda descrittiva in caso di unità immobiliare singola può essere compilata online anche dal soggetto beneficiario, altrimenti deve essere redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio albo professionale).

    Ricorda che se le chiusure oscuranti riguardano la stessa finestra sostituita contestualmente, puoi compilare una sola Scheda Descrittiva relativa agli "Infissi" (comma 345). In tal caso, devi inserire il flag alla voce “Con Chiusura Oscurante” nella sezione “IN. Infissi” e indicare l'importo totale (infissi e chiusura oscurante) nella sezione dedicata ai costi. Se invece non sostituisci l'infisso, ma solo la chiusura oscurante oppure per sostituzione “non contestuale” dell’infisso e della chiusura oscurante, devi compilare due Schede Descrittive, una per il comma 345 relativo agli infissi e una per il comma “SS. Schermature Solari” per la chiusura oscurante.

Documenti da conservare

In caso di controllo di Enea o dell’Agenzia delle entrate devi conservare i documenti relativi alla sostituzione degli infissi fino alla fine dei cinque anni successivi a quello in cui hai inserito l’ultima rata di detrazione. In pratica conserva tutto per almeno 15 anni.

In particolare, conserva per 15 anni:

  • l’originale della “scheda descrittiva dell’intervento”, riportante il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata da te e, nei casi previsti, dal tecnico abilitato;
  • l’asseverazione, redatta da un tecnico abilitato, attestante il rispetto dei requisiti tecnici specifici e, in particolare, i valori di trasmittanza termica dei nuovi infissi installati e di quelli sostituiti. Per gli interventi con data di inizio lavori successiva al 5 ottobre 2020, l’asseverazione comprende la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi effettuati. Insieme all’asseverazione va redatto il computo metrico. In caso di sostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari, l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione dei fornitori/assemblatori/installatori che attesti il rispetto dei medesimi requisiti. Il valore di trasmittanza termica degli infissi ante intervento può essere stimato anche in modo approssimativo utilizzando l’algoritmo appositamente elaborato dall’ENEA e può essere riportato all’interno della certificazione del produttore in una zona a campo libero, in un’autocertificazione del produttore o nell’asseverazione;
  • le schede tecniche di prodotto marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione (DoP);
  • la copia dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Tale documentazione NON è richiesta nel caso della singola unità immobiliare;
  • le fatture relative alle spese sostenute, oppure documentazione relativa alle spese il cui pagamento non possa essere eseguito con bonifico, e per gli interventi su parti comuni condominiali dichiarazione dell’amministratore del condominio che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino;
  • le ricevute dei bonifici (bancari o postali dedicati ai sensi della Legge 296/2006) recanti la causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma agevolativa, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero e la data della fattura e il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto destinatario del singolo bonifico;
  • la stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa
  • la delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali;
  • la dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori nel caso gli interventi siano effettuati dal detentore dell’immobile.