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Pellet: il prezzo cala del 40% rispetto all'inverno scorso, ma resta più caro del 2021

Rientro alla normalità per i prezzi del pellet? C'è stato un deciso calo nei costi di quasi il 40% rispetto allo scorso anno. Ma siamo ancora lontani dai prezzi del 2021. Ecco quanto costa oggi, come cambia l’aliquota Iva e perché continuare ad acquistare il pellet.

  • Con il contributo esperto di
  • Alessandra Rivolta
  • articolo di
  • Alessandra Maggioni
23 gennaio 2024
  • Con il contributo esperto di
  • Alessandra Rivolta
  • articolo di
  • Alessandra Maggioni
Sacchi di pellet

C’era il timore che la stagione invernale 2023-2024 ripresentasse le stesse criticità dell'inverno precedente con prezzi del pellet in forte ascesa, ma fortunatamente possiamo constatare un deciso calo nei costi di questo prodotto. Stiamo infatti pagando il pellet quasi il 40% in meno dello scorso anno. Purtroppo però il costo è ancora superiore a quello del 2021.

Il 40% in meno rispetto allo scorso inverno

Come per molti altri prodotti che i consumatori acquistano, anche per il pellet la discesa dei prezzi degli ultimi mesi non ha compensato i forti aumenti registrati nel 2022. E così paghiamo il pellet il 34% in più di quanto lo pagavamo nel 2021. Per i sacchi da 15 kg siamo passati dai 5 euro al sacco del 2021, agli 11 euro al sacco del 2022 ai 6 euro al sacco dell' inverno 2023/2024: è quanto è emerso dai dati AIEL, l’Associazione italiana energie agroforestali che ogni quadrimestre fotografa la situazione dei prezzi dei combustibili legnosi.  

Prezzi del pellet ENplus A1, sacchi da 15 chili.

Prezzo pellet Enplus A1  Media (€/15 kg)  Min (€/15 kg) Massimo (€/15 kg)  Differenza% su 2022   Differenza % su 2021
Nord-Est 6,23 5,31 7,84 -39%  34%
 Nord-Ovest  6,23  5,45  7,08  -44%  33%
 Centro  6,69  6,33  7,43  -33%  46%
 Sud  6,47  5,28  7,87  -40%  40%
 Isole  6,96  6,44  7,49  -28%  44%
 Italien  6,34  5,28  7,87  -39%  34%
Fonte: Elaborazione Altroconsumo su dati AIEL

 

Anche Altroconsumo ha rilevato i prezzi del pellet per il test comparativo.

Per alcuni dei prodotti testati abbiamo rilevato i prezzi anche nel 2019 e nell’autunno 2022 e possiamo confermare la tendenza indicata: il pellet costa molto meno che nell’autunno 2022 ma (molto) di più di quanto lo pagavamo nel 2019.

 

Prezzo medio pellet a gennaio 2024, ottobre 2023, ottobre 2022 e 2019.

 MARCA MODELLO  GENNAIO 2024   OTTOBRE 2023  OTTOBRE 2022 PREZZO 2019  Differenza % su 2022   Differenza % su 2019
 ADRIACOKE  PROFESSIONAL PELLETS CANADESE  6,75  7,50  15,44  4,80  -56%  41%
 FIRESTIXX  PREMIUM PELLETS 15KG  6,57  7,90  11,40  5,00  -42%  31%
 GEMINATI  EUROPELLET  5,19  5,60  10,95  4,10  -53%  27%
 HS  PELLETS SCHUSTER  5,80  6,58  10,13  4,40  -43%  32%
 PFEIFER  HOLZPELLETS  7,20  6,80  13,18  4,39  -45%  64%
 WOODTECH ITALIA  SWISS WARME  6,40  6,70  19,40  4,10  -67%  56%
Fonte: Altroconsumo

 

Cambia l’aliquota IVA

La scorsa stagione il pellet aveva beneficiato di un’aliquota IVA ridotta al 10% per aiutare a compensare il caro-energia. Con la legge di bilancio 2024 questa riduzione è stata confermata solo per i mesi di gennaio e febbraio 2024. Questo significa che da marzo 2024 l’aliquota IVA su questo carburante legnoso tornerà quella ordinaria del 22% con probabili rincari sui prezzi che i consumatori si troveranno a pagare. Non torneremo probabilmente ai prezzi del 2022 ma ci si aspetta un aumento medio dell’11%.

Pellet: una scelta economica e sostenibile

Nonostante i rincari, scegliere di riscaldare le proprie case con una stufa a pellet rimane comunque una scelta economica oltre che amica dell’ambiente: la produzione di emissioni di anidride carbonica è decisamente inferiore rispetto all’utilizzo di GPL o di gas naturale. Il valore ecologico è effettivo, non solo per la riduzione delle emissioni di CO2 e di polveri sottili, ma anche perché il pellet, soprattutto quello di buona qualità, non avendo additivi chimici o sintetici ed essendo 100% naturale, può essere smaltito in giardino, disseminando le ceneri e utilizzandole come fertilizzante naturale.

Il consiglio che possiamo dare è quello di continuare ad acquistare pellet certificato e di non improvvisare sostituzioni con altri combustibili non compatibili con gli apparecchi a pellet: il rischio è quello di rovinare l’apparecchio, aumentare le emissioni e le ceneri, nonché compromettere la propria sicurezza.