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Dentifricio solido, cos’è e come si usa

Sotto forma di polvere o pastiglie, il dentifricio solido è un alternativa a quello tradizionale in tubetto e si usa sciogliendolo in bocca. Ma dove si acquista? Può essere usato sia con lo spazzolino elettrico che manuale? Ecco tutto quello che c’è da sapere. 

  • Con il contributo esperto di
  • Livia Biardi
  • articolo di
  • Alessandra Maggioni
27 giugno 2023
  • Con il contributo esperto di
  • Livia Biardi
  • articolo di
  • Alessandra Maggioni
Dentifricio solido

Hai mai sentito parlare di dentifricio solido? Si tratta di piccole pastiglie o polvere che si usano per lavarsi i denti in alternativa al dentifricio in tubetto.

Contengono gli stessi ingredienti attivi (sostanze lavanti e fluoro), ma hanno una nulla o scarsa quantità di acqua che invece nell’elenco degli ingredienti dei dentifrici normali compare sempre tra i primi posti perché è uno degli ingredienti più numerosi.

Sono generalmente venduti in piccole bustine di carta o barattoli e si trovano facilmente online e in alcuni negozi specializzati in prodotti green.

Come utilizzare il dentifricio solido

E’ molto semplice, le pastiglie sono già dosate per un adulto, basta metterne in bocca una facendola sciogliere con la saliva e se serve aggiungendo un po' di acqua.

La polvere si appoggia sullo spazzolino inumidito oppure sciolta in bocca con un po' di acqua, verificando il corretto dosaggio, non bisogna immergere lo spazzolino direttamente nella polvere perché potreste contaminarla.

Inumidisci lo spazzolino e ricordati di chiudere l’acqua per non sprecarla (in 2 minuti tempo di lavaggio minimo consigliato si possono “buttare” via fino a 10 litri)

Il dentifricio solido si può usare sia con lo spazzolino elettrico che manuale.

La sensazione iniziale è strana perché il dentifricio solido quando si scioglie in bocca resta un po' granuloso e in genere fa meno schiuma di quello tradizionale, ma ci si abitua facilmente e si impara presto a dosare l’acqua e gestire i diversi passaggi nel modo ottimale.

Consigliamo di conservare il dentifricio solido in un barattolo chiuso per evitare che si bagni o si sporchi. Alcuni produttori lo prevedono già al momento dell’acquisto, se invece avete comprato una bustina in carta meglio travasarlo, va benissimo un barattolo di vetro riutilizzato da qualche prodotto alimentare.

Comodo da trasportare ma non adatto a tutti

Non è sicuramente adatto ai bambini con meno di 3 anni perché c’è il rischio che mandino giù le pastiglie o che lo confondano con caramelle, mangiandolo se lo trovano in giro. Per i bambini dai 6 anni in su si può utilizzare ma solo dopo aver verificato il dosaggio corretto del fluoro (per bambini dai 6 mesi ai 6 anni 1000 ppm

dai 12 anni in poi si può usare il dosaggio da adulti (1500 ppm)

Potrebbe essere un po' più abrasivo, soprattutto quello in polvere e se non si dosa bene la quantità di acqua per cui non è adatto a chi ha denti sensibili e sceglie invece dentifrici apposta per questa sintomatologia.

Per tutti gli altri consigliamo di provarlo, potrebbe essere un’alternativa ecologica al dentifricio tradizionale se ci si trova bene.

E’ molto comodo per chi viaggia spesso in aereo per non avere cosmetici liquidi o se lo si porta dietro occupa davvero poco spazio e si può portare solo la quantità che serve, in vacanza, in borsa quando si va in ufficio o in cartella se si va a scuola

Ha davvero un minor impatto ambientale?

In genere le versioni solide hanno un impatto ambientale minore dei prodotti liquidi, come dimostra il nostro test sugli shampoo solidi: prima di tutto perché il dentifricio solido produce meno rifiuti, le confezioni sono compatte, leggere e in carta, spesso compostabile che si butta nell’umido, si evita la produzione di rifiuti della plastica del tubetto e dell’inutile scatola di cartone esterna. I barattoli in vetro si possono anche riciclare, hanno un impatto maggiore perché la produzione necessita di acqua ed energia e poi devono essere raccolti ed avviati al riciclo. Perché il vetro sia sostenibile andrebbe riutilizzato tal quale più volte prima di essere riciclato, ad esempio comprando il barattolo la prima volta e poi le volte successive le ricariche in buste di carta da travasare.

Non c’è spreco: ogni pastiglia è già dosata per un utilizzo da parte di un adulto, non c’è il rischio di usare troppo dentifricio (ne serve una piccola pallina un pisello, non l’onda che fanno vedere nelle pubblicità) e anche per la polvere non c’è nessun prodotto perso, si usa tutto fino alla fine mentre nei tubetti resta sempre dentro un po' di dentifricio inutilizzabile.

Il dentifricio solido non necessita di conservanti, sostanze che per la loro funzione intrinseca hanno un impatto negativo per l’ambiente, perché non contiene acqua che favorisce la proliferazione dei batteri.

Tutto questo vale ovviamente a patto di non sprecare altre risorse, se non chiudiamo l’acqua mentre laviamo i denti allora poco conta la scelta del dentifricio.

Le nostre conclusioni

Perfetto per chi viaggia e sostenibile, il dentifricio solido, come abbiamo visto, non è adatto ai bambini con meno di 3 anni, va valutato attentamente per quelli di 6 ed è sconsigliato a chi ha denti sensibili. Via libera a tutti gli altri, come alternativa al tradizionale tubetto.