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Rientro a scuola 2023: in classe senza mascherina e senza isolamento per i positivi

Sarà una ripresa con nessuna restrizione: niente isolamento e quarantena, niente mascherine, distanziamento tra i banchi e ovviamente Dad. In questo momento valgono infatti le regole dell’ultima circolare ministeriale dello scorso agosto, che ha tolto qualunque obbligo per i positivi e i loro contatti. Ecco come sarà il rientro in classe per milioni di ragazzi.

11 settembre 2023
Rientro a scuola 2022

La ripresa dell'anno scolastico non sarà quest'anno all'insegna di regole e restrizioni causate dal Covid. Si entrerà in classe come si va in ufficio, al supermercato o al cinema: ovvero senza mascherina, e non sarà più obbligatoria neppure se si è venuti in contatto con qualcuno positivo. Ma c'è di più: paradossalmente, dato che i positivi non sono più obbligati a rimanere a casa in isolamento, anche venire o non venire a scuola se si è contratto il Covid sarà lasciato a discrezione di alunni e genitori e al loro senso civico. Eppure qualche segnale di ripresa dei casi di Covid c'è, e l'autunno non promette bene.  

La situazione Covid: aumentano i casi

In questo momento in più zone del mondo si registra un aumento dei casi di infezione da SARS-CoV-2. Parliamo dei casi in generale, ma anche dei casi più gravi, quelli che portano ad ospedalizzazione, terapia intensiva o decesso. In Italia l’aumento dei casi lo si vede fin dalla fine dello scorso luglio, seppur sia numericamente contenuto. Ma l’aumento lo si vede più o meno marcatamente in tutte le regioni e in tutte le fasce d’età. Come prevedibile, l’aumento dei casi gravi riguarda soprattutto gli anziani e ancor di più grandi anziani (ottuagenari e novantenni).

Ovviamente stiamo parlando di un aumento certamente sottostimato. Venuto meno l'obbligo di tampone e persino quelli di isolamento, i dati italiani a disposizione non danno un’immagine corretta dell’andamento dei casi. A ottobre dovrebbe tuttavia cominciare la campagna vaccinale che affiancherà richiamo antinfluenzale e richiamo anticovid. I vaccini oggi autorizzati per questo richiamo sono stati costruiti sulla variante Kraken (XBB.1.5) e si ritiene saranno ancora utili per le varianti circolanti in autunno-inverno. Si nota infatti – in laboratorio, con i primi test delle aziende produttrici – una buona abilità dei vaccini di sviluppare anticorpi contro le varianti più recenti, come Eris (che in questo momento è responsabile della metà dei casi in Italia) o Pirola (che invece preoccupa anche l'OMS). Ma è davvero difficile al momento sapere cosa può succedere solo tra qualche mese.

Le "regole" per il rientro a scuola

A differenza dello scorso anno scolastico, in cui erano state stabilite delle regole da rispettare per i vari istituti scolastici, quest’anno non sono previste regole particolari per il contenimento dei casi di infezione da SARS-CoV-2, per la notifica dei casi, per l’isolamento dei casi, la quarantena dei contatti o per l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie in contesto scolastico.

In assenza di regolamenti ad hoc per le scuole, l’indicazione di riferimento rimane la circolare del ministero della Salute n. 25613 dell’11 agosto 2023, che ha fatto seguito alla pubblicazione del DECRETO-LEGGE 10 agosto 2023, n. 105 che ha abolito l’isolamento dei casi e dell’autosorveglianza.

In sostanza, non c’è più alcun obbligo da rispettare:

  • chi è risultato positivo ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 non è obbligato all’isolamento domiciliare e può frequentare i luoghi pubblici (istituti scolastici compresi). Gli è solo raccomandato di indossare una mascherina (chirurgica o Ffp2)  in caso di sintomi, quando in presenza di altre persone;
  • l’abolizione di ogni obbligo vale sia per gli asintomatici che per i sintomatici: nessuno dei due è obbligato a stare a casa. La circolare ministeriale però raccomanda ai sintomatici di restare a casa fino al termine dei sintomi;
  • chi è stato in contatto con un positivo, come ormai da tempo, non è soggetto a nessuna misura restrittiva, come fu un tempo l’ obbligo di quarantena. Ora non è sottoposto neanche all’autosorveglianza con uso di mascherina Ffp2 in pubblico. Viene invece raccomandato di evitare il contatto con persone fragili, immunodepressi e donne in gravidanza nei giorni seguenti il contatto, giorni in cui potrebbero emergere sintomi;
  • non c’è alcun obbligo di notificare a istituti, posto di lavoro o altro soggetto la propria positività, ma si raccomanda di informare le persone con cui si è entrati in contatto nei giorni precedenti, specie se anziani, fragili o persone immunocompromesse.

Alla luce di queste disposizioni appare chiaro che non c’è un obbligo di isolamento o notifica scolastica di alcun caso, ma sembra opportuno in caso di sintomi suggestivi di Covid (che, lo ricordiamo, sono indistinguibili da quelli di un raffreddore o di una influenza) di stare a casa fino a che i sintomi non si risolvono, per evitare di contagiare gli altri. allo stesso modo non ci sono obblighi sull’uso di mascherine per i casi e per i contatti stretti.

 

L'etichetta respiratoria e il ricambio d'aria

In assenza di indicazioni rimane comunque opportuno rispettare l’etichetta respiratoria, ovvero l'insieme di regole a cui ci siamo abituati ormai da tempo: starnutire e tossire coprendosi il naso e la bocca con fazzoletti di carta o, in mancanza, con la manica del vestito, buttare il fazzoletto e igienizzarsi le mani. Allo stesso modo può essere efficace un ricambio d’aria frequente nelle classi.