Speciali

Diritto alla riparazione: che cos’è, come funziona, quando si applica

Il cosiddetto «diritto alla riparazione» (in inglese «right to repair») promuove il diritto dei consumatori di riparare o far riparare i propri beni, come elettrodomestici, dispositivi elettronici, a prezzi ragionevoli. Vale solo per le categorie di prodotti elencati dalla direttiva sul diritto alla riparazione e i consumatori potranno accedere ad una piattaforma online per poter trovare servizi di riparazione locali e negozi che vendono prodotti ricondizionati.

  • Con il contributo esperto di
  • Antonietta Agostinelli
  • articolo di
  • Alessandra Maggioni
29 aprile 2024
  • Con il contributo esperto di
  • Antonietta Agostinelli
  • articolo di
  • Alessandra Maggioni
Cos'è il diritto alla riparazione

Allungare la vita dei prodotti con ricambi garantiti. Il diritto di riparazione assicura la disponibilità di pezzi di ricambio dei principali elettrodomestici. I produttori dovranno quindi garantire ai riparatori professionisti uno stock di ricambi per circa un decennio, in modo da allungare il ciclo di vita e di utilizzabilità di un oggetto, evitandone la sostituzione precoce. L'idea è quella di spingere perché venga creata una rete di tecnici indipendenti che abbiano realmente interesse a riparare un prodotto, contrariamente a quanto è avvenuto finora per cui, spesso, si suggerisce la sostituzione del prodotto a fronte di prodotti difficili da aggiustare o di un costo di riparazione troppo elevato. Inoltre, il diritto alla riparazione prevede la possibilità di aggiornare sì i componenti, ma anche i software dei prodotti, sempre con l'obiettivo di ritardarne il fine vita. Ma quali sono gli obblighi del produttore? Quali i costi e le tempistiche? Ecco tutte le risposte.

Torna all'inizio

Cosa è il diritto alla riparazione?

È il diritto del consumatore a riparare e a far riparare i prodotti fuori garanzia ricevendo informazioni e accesso ai pezzi di ricambio. Prevede l’obbligo dei produttori a rendere possibile la riparazione dei beni, a un prezzo conveniente ed entro un termine ragionevole, oltre il periodo della garanzia legale e in caso di difetto del bene fuori garanzia. Torna all'inizio

Vale per qualsiasi prodotto?

Al momento sono previsti obblighi di riparazione solo per le categorie di prodotti elencati dalla direttiva sul diritto alla riparazione ma si prevede di allungare questa lista in futuro:

  • lavatrici;
  • frigoriferi;
  • lavastoviglie;
  • aspirapolveri;
  • display elettronici;
  • telefoni cordless;
  • cellulari.
Torna all'inizio

Quali obblighi ha il produttore per favorire le riparazioni?

I prodotti dovranno mettere a disposizione informazioni, pezzi di ricambio e strumenti necessari agli interventi di riparazione sia per i consumatori sia per i riparatori professionali. Il produttore non può rifiutare di riparare un prodotto per motivi puramente economici, ad esempio, adducendo che gli costerebbe troppo, nelle ipotesi in cui la riparazione è impossibile, il produttore deve offrire al consumatore un prodotto ricondizionato. Il produttore non può rifiutare la riparazione di un prodotto solo per il fatto che sia già stato riparato da riparatori non facenti parte della sua rete di assistenza. Torna all'inizio

Quali comportamenti saranno vietati al produttore?

Il fabbricante non potrà più inserire nei prodotti sistemi hardware o software che impediscono la riparazione quali ad esempio, blocchi non smontabili o codici e password proprietari che impediscono la diagnostica del guasto. A livello contrattuale, invece, il produttore non potrà vietare al consumatore e ai tecnici non autorizzati di riparare il prodotto. Torna all'inizio

Quali sono i costi delle riparazioni?

La direttiva sul diritto alla riparazione prevede che le riparazioni debbano essere fatte ”a un costo ragionevole” ma non stabilisce un tetto ai costi delle riparazioni né a quello dei pezzi di ricambio. I costi dovrebbero diminuire per effetto della concorrenza, cioè si conta sul fatto che, obbligando i produttori a rendere più facili le riparazioni e a condividere le informazioni e i pezzi di ricambio con i riparatori indipendenti, cresca il numero dei centri di riparazione professionali e di conseguenza la concorrenza sul prezzo. Torna all'inizio

Entro quando la riparazione deve essere effettuata?

La direttiva non stabilisce un limite di tempo: le riparazioni devono essere eseguite entro un periodo di tempo “ragionevole" dal momento in cui il fabbricante prende fisicamente possesso del bene, o ne ottiene l’accesso. Il fabbricante può fornire in prestito al consumatore un bene sostitutivo, a titolo gratuito o a un costo ragionevole, per la durata della riparazione.  Torna all'inizio

Queste regole valgono anche per i prodotti provenienti da paesi extra UE?

Se il produttore si trova fuori dell’unione europea, l’obbligo di riparazione passa al suo rappresentante autorizzato nell'Unione, o se manca, all'importatore della merce, o al distributore del bene se mancano gli altri due. Torna all'inizio

Cosa si prevede per i pezzi di ricambio?

I produttori devono permettere anche a riparatori e ricondizionatori indipendenti e agli utilizzatori finali di accedere ai principali pezzi di ricambio. I ricambi dei prodotti compresi nella lista devono essere disponibili per almeno 7 - 10 anni dall’immissione sul mercato dell’ultimo pezzo prodotto. Le regole cambiano da un prodotto all’altro, ad esempio, le maniglie dei frigoriferi devono essere disponibili per i consumatori per 7 anni, mentre i motori delle lavatrici devono essere disponibili per i riparatori professionisti per almeno 10 anni dopo l’immissione sul mercato dell’ultima unità del modello.  Tutti i riparatori potranno utilizzare parti di ricambio di seconda mano, parti di ricambio compatibili e ottenute dalla stampa 3D purché siano conformi alle normative e ai requisiti UE. Nel rispetto dei brevetti e dei segreti industriali, i produttori sono obbligati a fornire le informazioni e gli strumenti che servono alla riparazione, compresi gli strumenti di diagnosi, a un costo ragionevole e non discriminatorio per un periodo corrispondente almeno alla durata di vita prevista del prodotto.  Torna all'inizio

Come potranno orientarsi i consumatori nella scelta del riparatore?

I consumatori potranno accedere ad una piattaforma online che li aiuterà a trovare servizi di riparazione locali e negozi che vendono prodotti ricondizionati e dove il produttore aggiorna le informazioni sui prezzi indicativi applicati per la normale riparazione dei beni. Prima di accettare un’ offerta di riparazione, il consumatore può chiedere il “modulo europeo di informazioni sulla riparazione” gratuitamente. Questo documento deve contenere le informazioni sul tipo di riparazione proposta, prezzo, tempo necessario per completare la riparazione, la disponibilità di beni sostitutivi e i relativi costi, il luogo in cui il consumatore consegna il bene per la riparazione, eventuali servizi di rimozione e installazione e i costi dettagliati a carico del consumatore.  Nel caso non sia possibile stabilire il prezzo, il modulo dovrà riportare la modalità di calcolo e il prezzo massimo. Torna all'inizio

Cosa cambia per i prodotti nuovi?

La riparabilità di un prodotto diventa un requisito di conformità che tutti i prodotti devono possedere al momento della vendita. Un prodotto si considera riparabile quando è costruito in maniera che sia facile lo smontaggio, l'accesso ai pezzi di ricambio e siano facilmente reperibili le informazioni e gli strumenti necessari alla riparazione. Se il prodotto risulta non riparabile, il consumatore può invocare la garanzia anche se non ci sono difetti di funzionamento Torna all'inizio

Cosa cambia se il prodotto è in garanzia o se non lo è più?

Il consumatore mantiene il suo diritto di scegliere di riparare o sostituire i beni che si rivelano non conformi nei primi due anni dalla consegna ma, con l’entrata in vigore delle nuove regole, avrà diritto ad un anno in più di garanzia se rinuncia alla sostituzione del prodotto a favore della riparazione.  Torna all'inizio

Alcuni riparatori rifiutano di riparare un pezzo che sia stato "manipolato da terzi". Sarà così anche in futuro?

È un uso che già oggi possiamo considerare scorretto, l’unico rifiuto che il riparatore può legittimamente opporre è di intervenire su un prodotto che è stato danneggiato da una riparazione. Rifiutare di intervenire è un modo scorretto per “fidelizzare” il cliente. Torna all'inizio

Quando entrano in vigore queste direttive?

Dopo l'adozione formale da parte del Consiglio Ue, i singoli Stati membri dovranno recepire la direttiva nel loro diritto nazionale entro 24 mesi dalla pubblicazione. Non avverrà quindi nell'immediato: le normative di riferimento potrebbero essere anche molto diverse tra un Paese e l’altro perché ogni Stato membro ha libertà di recepire la direttiva UE adattandola al mercato locale.

Il tuo elettrodomestico o il tuo dispositivo elettronico non possono essere riparati e sei obbligato a comprane uno nuovo? Ricordati che i nostri test comparativi ti aiutano a scegliere i prodotti che hanno una migliore qualità e che quindi possono durare più a lungo nel tempo. Consulta i nostri test sugli elettrodomestici e i nostri test sui prodotti hi-tech.

Leggi la nostra news sull'approvazione in via definitiva della direttiva 

Può interessarti anche come smaltire i vecchi elettrodomestici.

Editoriale: “Riparare è meglio che sostituire.

Torna all'inizio