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Succhi, bibite e bevande: ecco cosa contengono davvero

Un succo di frutta contiene soltanto frutta? E quali sono le bibite più sane? Una bibita, soprattutto d'estate, è un piacere, ma spesso non sappiamo che cosa realmente contiene. Succhi e bevande in commercio non sono tutti uguali e leggere la lista degli ingredienti diventa fondamentale. Ecco una aiuto per capire cosa stiamo bevendo per davvero.

23 luglio 2024
Donna sceglie un succo di frutta al supermercato

D’estate si sa che consumare di tanto in tanto un succo o una bibita faccia piacere e rinfreschi. Sarebbe però importante anche sapere cosa si sta bevendo esattamente e da cosa è composto. In commercio ci sono prodotti molto differenti tra loro per il contenuto in zuccheri, frutta e altri ingredienti quali additivi e aromi.

Anche se l’acqua rimane la miglior bevanda per dissetarsi, è normale aver voglia di mettere qualcosa di diverso nel bicchiere. Ma come sceglierlo? A cosa stare attenti? Ogni tipologia di prodotto ha le sue caratteristiche; tra le bevande con frutta, per esempio, le differenze non sono solo nel gusto della frutta, ma anche nella composizione del prodotto. Nel nostro comparatore abbiamo valutato gli ingredienti e i valori nutrizionali di oltre 180 succhi.

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Bevande con frutta

Chiamati comunemente “succhi”, le bevande con frutta non sono tutte uguali. È l’etichetta che ci aiuta a capire le differenze. La lista degli ingredienti ci dice qual è la frutta presente e in che percentuale, se è da concentrato o purea, e riporta eventuali altri componenti quali zuccheri, additivi o aromi.

Scopri quali sono i migliori succhi di frutta nel nostro test

Vediamo le diverse tipologie di bevande con frutta, da quelle con la percentuale più alta di frutta a quelle con la % più bassa, in base alla classificazione fatta dalla legge.

100% succo di frutta

Contiene solo frutta, senza ulteriore aggiunta di acqua, e alcuna aggiunta di zucchero, edulcoranti o additivi. Questo può essere ottenuto per spremitura del frutto oppure per ricostituzione dal succo concentrato di un frutto.

La spremuta: Ottenuta da succo di agrumi fresco o congelato, subisce una sola pastorizzazione, prima del confezionamento, ed è il prodotto più simile alla spremuta fresca, di cui conserva gran parte di gusto e proprietà nutritive. Venduta nel banco frigo, ha una durabilità di circa un mese, ma una volta aperta deve essere consumata in pochi giorni.

Il succo da concentrato: Riconoscibile dalla dicitura in etichetta “a base di succo concentrato”, e ottenuto con evaporazione ad alta temperatura, viene ricostituito con aggiunta di acqua, addizionato di aromi recuperati al momento della lavorazione e sterilizzato prima del confezionamento. Contiene meno vitamine della spremuta. Si conserva a temperatura ambiente per circa un anno, ma va consumato in pochi giorni dopo l’apertura. 

Smoothies 

Proposti come alternativa alla frutta fresca, non hanno le stesse proprietà. Le quantità di fibra, acido folico, vitamina C e potassio sono sempre inferiori al contenuto del prodotto fresco. Sono ottenuti da una base di semilavorati (succhi concentrati e puree di frutta) di diversi frutti, nutrizionalmente impoveriti dai processi produttivi e dai trattamenti termici di pastorizzazione. È importante che in etichetta la denominazione richiami ciascun frutto utilizzato, quindi una bevanda composta da un miscuglio per il 90% di mela e per il restante 10% di fragola, deve essere etichettata come “succo di mela e fragola” e non come “succo di fragola”. Il richiamo esplicito ai frutti impiegati non è richiesto per i prodotti che contengono succo di almeno tre tipi diversi di frutta. In questo caso, l’etichetta riporta l’indicazione generica “più frutti” o diciture simili. Gli smoothies restano tuttavia preferibili alle bevande gasate e a nettari e polpe, in quanto costituiti in ogni caso al 100% da frutta.

Nettari e polpe 

Nettari e polpe, a differenza delle bevande non possono contenere aromi. Anche per questo motivo, ricordiamo di controllare la lista degli ingredienti; sugli scaffali dei supermercati, infatti, possiamo trovare prodotti venduti in brik più o meno grandi, simili ai nettari, ma che in realtà sono delle bevande che contengono additivi e aromi.

Nettare di frutta: La percentuale di frutta varia dal 25% dei succhi di banana al 50% di quelli di mela e pera. Lo zucchero (anche misto ad altri dolcificanti) e ammesso fino al 20% del prodotto. La frutta è in forma di succo, anche concentrato, o polpa in purea.

Succo e polpa: Si distinguono dai nettari solo perché la frutta è presente esclusivamente in forma di polpa in purea.

Bibite o bevande a base di frutta 

Questa categoria comprende diversi prodotti in cui il succo di frutta è presente in quantità variabile dal minimo, fissato dalla legge del 12%, fino addirittura al 70%. Per il resto il prodotto è costituito da acqua, zucchero (senza limitazioni), additivi impiegati per stabilizzare colore e carica microbica (per esempio vitamina C, sotto forma di acido ascorbico) oltre ad aromi per rinforzarne il gusto visto che il succo di frutta utilizzato per realizzare la bevanda non è mai un prodotto fresco. Infatti il succo di frutta può essere aggiunto in qualsiasi forma (concentrato, naturale, liofilizzato, sciroppato). Il prodotto è venduto con un nome che si riferisce al frutto presente (aranciata, limonata) e può essere gasato, oltre che zuccherato o addolcito con edulcoranti. Rientrano in questa categoria le bevande alla frutta spesso vendute in brick, con percentuali di frutta che possono anche essere alte ma che a differenza dei nettari e polpe (vedi sotto) possono contenere additivi e aromi.

Bevande a base di estratti di frutta

Sono a metà strada tra le bevande di fantasia e quelle a base di succo. Un esempio di questa categoria è il chinotto, preparato con estratto della pianta di chinotto (simile a un piccolo mandarino), senza possederne tuttavia una percentuale minima. Oltre all’estratto, queste bevande sono poi formate da acqua, zucchero, succhi di frutta, aromi, coloranti e anidride carbonica.

Esistono succhi di frutta senza zuccheri? 

Gli zuccheri, si sa, sono un nutriente da limitare. E nelle bevande con frutta questo è difficile perché contengono sia gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta, sia, spesso, zuccheri aggiunti. Quindi un prodotto che contiene frutta non può essere “senza zuccheri” perché avrà gli zuccheri della frutta, pochi o tanti in funzione della quantità di frutta presente.

È possibile trovare invece la dicitura "succo di frutta senza zuccheri aggiunti". Cosa vuol dire? È un claim riportato sull’etichetta di molti prodotti per indicare che non è stato aggiunto saccarosio, fruttosio, eccetera.  Gli zuccheri, però, ci sono e sono quelli della frutta; c’è chi aggiunge anche succo d’uva o succo di mela, entrambi caratterizzati da un gusto particolarmente dolce. Infine potrebbero essere presenti edulcoranti, che non apportano calorie ma garantiscono il gusto dolce.

Altre bevande analcoliche

Oltre ai succhi di frutta esistono tantissime altre bevande analcoliche - più o meno rinfrescanti - molto diffuse. Alcune hanno una "funzione" specifica, come gli energy drink che contengono caffeina e le bevande per sportivi che contengono sali minerali e altre sostanze per reintegrare dopo l'attività sportiva.

Ecco quali sono le più diffuse e che cosa contengono.

 

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Aperitivo analcolico

Oltre alle diverse bevande con frutta, esistono altre bibite, con ingredienti e caratteristiche diverse, come, per esempio, gli aperitivi analcolici.

In generale gli ingredienti di un aperitivo analcolico sono acqua, zucchero, anidride carbonica e aromi. È interessante sapere che, nonostante la nota amara che caratterizza il gusto di alcuni aperitivi analcolici, il contenuto di zuccheri è maggiore di quello di molte bibite gasate tipo cola. Un esempio pratico: 100 ml di Crodino hanno 15 g di zucchero; 100 ml di Coca Cola ne hanno 10,6 g. Fortunatamente, essendo il Crodino proposto in bottigliette piccole, da 100 ml, la quantità di zuccheri assunti è più bassa rispetto ad una lattina di Cola.
Altra caratteristica dell’aperitivo analcolico è il colore, generalmente biondo o rosso. Sono sempre dati dai coloranti? Non sempre, dipende dai prodotti. Alcuni usano gli estratti vegetali per colorare altri, invece, additivi coloranti veri e propri. In alcuni casi possono contenere additivi per i quali sono previste particolari indicazioni in etichetta, come i 6 coloranti artificiali (E102, E104, E110, E122, E124, E129), che dal 2010 sono segnalati dalla dicitura: “Può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini”. Un motivo in più per leggere bene l’etichetta.

Gli ingredienti del Crodino

Ecco cosa contiene, per esempio, il Crodino: acqua, zucchero, aromi, anidride carbonica, acidificanti (acido citrico, cloruro di sodio), coloranti: E150b; E110 (può influire negativamente sull'attività e l'attenzione dei bambini).

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Bibite di fantasia

Simili agli aperitivi analcolici, rientrano in questa categoria bevande tipo cole, ginger o bevande “al gusto di...”. Anche se al gusto di frutta, possono contenerne quantità minimali oppure ricorrere soltanto ad aromi che ne richiamano il sapore. Possono contenere, poi, coloranti e edulcoranti intensi (per esempio acesulfame, aspartame). Altri additivi? Possiamo trovare acidificanti, per esempio acido usato nelle bevande analcoliche tipo cole è l’acido fosforico. Come molti additivi a base di fosforo è valutato come “poco raccomandabile” nella nostra banca dati additivi. Per saperne di più, consulta la nostra guida sugli additivi.

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Energy drink

Gli energy drink hanno una composizione molto diversa dagli aperitivi analcolici e di conseguenza anche un consumo diverso. Sono bevande energetiche, ognuna con la propria composizione, ma accomunate dal contenere tutte caffeina, sostanza contenuta anche nelle bevande a base di caffè nota per la sua attività stimolante, in grado, da una parte, di aumentare reattività, capacità di concentrazione e di essere vigile e dall’altra di ridurre la sensazione di fatica e la stanchezza da mancanza di sonno.

Attenzione: con la caffeina è bene non esagerare. Scopri quanta caffeina consumi con il nostro calcolatore. Due marchi di energy drink tra i più diffusi sono Red Bull e Monster. Quali sono i loro ingredienti?

Gli ingredienti della Red Bull

Acqua, Saccarosio, Glucosio, Acidificante (acido citrico), Anidride carbonica, Taurina (0,4%), Correttori di acidità (carbonati di sodio, carbonati di magnesio), Caffeina (0,03%), Vitamine (niacina, acido pantotenico, B6, B12), Aromi, Coloranti (caramello semplice, riboflavine).

Monster, ingredienti

Acqua addizionata con anidride carbonica, Zucchero, Sciroppo di glucosio, Acidificante: acido citrico, Aromi naturali, Taurina (0,4%), Correttore di acidità: citrato di sodio, Estratto di panax ginseng (0,08%), L-carnitina L-tartrato (0,04%), Caffeina (0,03%), Conservanti: acido sorbico, acido benzoico, Colorante: antociani, Vitamine [riboflavina (B2), nicotinamide (B3), cloridrato di piridossina (B6), cianocobalamina (B12)], Cloruro di sodio, D-glucoronolattone, Estratto di semi di guaranà (0,002%), Inositolo, Edulcorante: sucralosio.

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Bevande per sportivi

Tra le bevande, abbiamo, poi, quelle per sportivi. Sono bevande zuccherate con sali minerali, formulate per reintegrare le perdite idrosaline. Il contenuto di zuccheri è tra i 4 e i 6 g per 100 ml di bevanda, a seconda del prodotto, ma alcune contengono anche edulcoranti per aumentare il gusto dolce.

Le bevande per sportivi non contengono frutta ma sono “al gusto di…”, contengono cioè gli aromi di un frutto. Quanto al colore, a volte si tratta di estratti vegetali, come il succo di carota, altre di coloranti veri e propri.

Gli ingredienti del Gatorade

Ecco cosa contiene, per esempio, una tra le bevande per sportivi più diffuse: Gatorade. Acqua, zucchero, maltodestrine, acidificante (acido citrico), sali minerali (sodio cloruro, sodio citrato, monopotassio fosfato, ossido di magnesio), emulsionanti (E414, E445), antiossidante (acido ascorbico), aromi naturali, edulcoranti (sucralosio, acesulfame K), colorante (betacarotene).

Le bevande per sportivi servono davvero? Scoprilo in questa news.

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Tè freddo

Il nome non deve tratte in inganno. Il tè freddo in bottiglia o in polvere non coincide di per sé con gli infusi. La preparazione industriale di queste bevande prevede l’aggiunta di zucchero in quantità importanti, superiori agli altri ingredienti (come il limone). Questo rende il tè freddo imbottigliato una bibita dal notevole apporto calorico. Per limitare quest’aspetto sono presenti sul mercato anche prodotti in cui lo zucchero è stato sostituito parzialmente o interamente dagli edulcoranti. Il processo produttivo, inoltre, spesso impiega l’estratto ottenuto da un infuso di te concentrato per evaporazione, comportando così una perdita di polifenoli e caffeina.

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Contenuto realizzato nell’ambito del progetto La Spesa Che Sfida finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018) Torna all'inizio