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Incidente auto all'estero: ecco cosa fare

06 giugno 2022
macchina incidentata

Cosa succede se faccio un incidente in auto all'estero? E cosa devo fare se l'auto che mi ha danneggiato non è stata immatricolata in Europa? Ecco qual è la procedura da seguire e tutto quello che c'è da sapere. 

Cosa succede se facciamo un incidente in auto all'estero? Niente panico: un sinistro oltrefrontiera si può gestire direttamente dall'Italia seguendo la procedura europea creata nel 2000. Ecco cosa fare.

Come ottenere il rimborso per un incidente d'auto all'estero

Che cosa bisogna fare, in concreto, per ottenere l’indennizzo per il danno subìto? Ecco la procedura:

  • Per prima cosa, dopo l’incidente prendi i dati dell’auto che ti ha danneggiato: è indispensabile avere almeno il numero di targa. Meglio, comunque, compilare anche la constatazione amichevole (simile in tutti i Paesi europei), verificando la corrispondenza dei campi tra il tuo modulo e quello dell’automobilista straniero. Scatta anche foto che possano testimoniare il danno subìto.
  • Una volta tornati in Italia, contatta la Consap: la richiesta dal 15 settembre 2020 può essere fatta solo tramite il Portale Unico. Le domande inviate tramite mail, Pec o posta ordinaria non verranno più accolte. Devi indicare tutti gli elementi rilevanti: data, ora e nazione di accadimento del sinistro, estremi del veicolo responsabile del danno (tipologia, modello,e targa, stato di immatricolazione del veicolo responsabile del sinistro, documento del danneggiato e del richiedente se differente dal danneggiato). Ricorda che la normativa si applica solo se le vetture coinvolte sono immatricolate e assicurate in uno dei Paesi SEE (Spazio Economico Europeo). In base alle informazioni che hai inviato (sostanzialmente tramite il numero di targa dell’auto che ha provocato l’incidente), il Centro di informazione della Consap risale alla compagnia di assicurazione dell’automobilista straniero e al suo referente in Italia. Quando riceve la tua richiesta di risarcimento, il referente avvia la procedura (raccoglie i dati, avvia le perizie...) ed entro 3 mesi ti deve comunicare l’offerta di risarcimento o i motivi per i quali ritiene di non dovervi indennizzare. Se a seguito degli accertamenti svolti il veicolo responsabile non è stato identificato, non risulta assicurato, se l'impresa non ha nominato il mandatario o non ha formulato risposta motivata entro tre mesi dalla richiesta di risarcimento, l'interessato può rivolgere la propria richiesta di risarcimento all'Organismo di Indennizzo Italiano sempre presso la Consap.

Cosa fare se qualcosa non funziona

La normativa prevede delle soluzioni anche nel caso in cui in qualcosa nella procedura appena descritta non funzioni.

Vediamo le differenti ipotesi. Se dopo esservi rivolti al Centro di Informazione scoprite che:

  1. L’impresa d’assicurazione del veicolo che ha provocato il sinistro non ha designato il suo mandatario per la liquidazione del sinistro nello Stato di residenza del danneggiato.
  2. L’assicurazione o il suo mandatario entro 3 mesi dalla richiesta di risarcimento non hanno dato adeguato riscontro a tale richiesta con una proposta di risarcimento o rifiuto motivato d’offerta (questo, però, non è possibile nei casi in cui l'interessato abbia presentato la richiesta direttamente all'impresa di assicurazione del veicolo responsabile del sinistro e abbia ricevuto una risposta motivata entro tre mesi dalla presentazione della richiesta).
  3. Il sinistro è stato provocato da un veicolo non identificato o non assicurato (veicoli di cui risulti impossibile l’identificazione o veicoli di cui risulti impossibile identificare l’impresa assicuratrice entro 2 mesi dal sinistro).

In tutti questi casi oppure se  la compagnia assicuratrice del veicolo estero è in liquidazione bisogna rivolgersi a Consap F.G.V.S. - Servizio Organismo di Indennizzo e Sinistri Internazionali della CONSAP. La richiesta di risarcimento dovrà esserre presentata in forma scritta e inviata con raccomandata a/r, e-mail o PEC 

I Paesi che fanno eccezione

Se il sinistro è stato causato da un veicolo immatricolato in Svizzera nel Principato di Monaco, in Bosnia ed Erzegovina, in Israele o nel Regno Unito (quest'ultimo per i sinistri dal 1 gennaio 2021), anche se questi paesi non fanno parte dello Spazio Economico Europeo, è comunque possibile rivolgersi alla Consap per conoscere il nome della compagnia incaricata a gestire il sinistro in Italia. La società incaricata, però, non è obbligata a fornire una risposta motivata entro 3 mesi dalla data di ricezione della richiesta di risarcimento. In caso di assenza di risposta motivata o di mancata nomina da parte della compagnia estera, quindi non sarà possibile rivolgersi all’Organismo di Indennizzo gestito da Consap.

Come ottenere il rimborso per un incidente d'auto causato da un veicolo non immatricolato in un Paese SEE

Se l'incidente è stato causato da un veicolo non immatricolato in un Paese SEE (Spazio economico europeo) la richiesta di risarcimento deve essere inviata alla compagnia di assicurazione del veicolo estero responsabile o al Bureau del Paese dell'incidente (se aderente al sistema carta verde),se il veicolo responsabile è immatricolato in uno Stato diverso rispetto a quello di accadimento. Le informazioni sono indicate nella Carta verde. Dal 1 luglio 2020, però, è cambiato il modello della Carta Verde e la lista dei Bureau, prima presente sul retro del documento, non verrà più fornita ai clienti e in caso di necessità sarà consultabile sul sito www.cobx.org.

Inoltre la Carta Verde non  è più verde, ma il documento  è ora in bianco e nero e non è più stampato fronte/retro. Il nuovo modello riguarda le Carte Verdi collegate alle polizze emesse dal 1 luglio 2020, mentre per i Certificati già in circolazione e che scadevano al più tardi entro il 30 giugno 2021, è  stato applicato un regime transitorio: sono rimasti quindi validi e non è stata necessaria la loro sostituzione (in Italia il temine di emissione delle stampe in verde è il 30/06/2022).

È  consigliabile stampare la nuova Carta Verde e conservarla nel veicolo.È inoltre importante che la stampa sia leggibile, su carta bianca e che non ci siano alcune scritte sul retro o che si presenti obliqua.

Quando interviene l'UCI?

L'UCI (Ufficio Centrale Italiano) interviene se il sinistro è avvenuto in Italia con un veicolo con targa straniea. Per ottenere il risarcimento bisogna inviare la richiesta tramite raccomandata a/r o a mezzo PEC direttamente all’Uci . Qui trovi il modulo per fare la richiesta.

L’UCI, nella maggior parte dei casi, non gestisce direttamente la pratica ma vi indicherà il nome di una compagnia d’assicurazione incaricata dalla compagnia straniera di gestire in Italia il sinistro: la compagnia designata provvederà all’istruttoria ed alla liquidazione del sinistro.

Nel caso in cui non foste in grado di fornire il nome della compagnia straniera, l’UCI provvederà alla ricerca. Ovviamente, anche in questo caso, maggiori sono le informazioni che siete in grado di fornire (fondamentale è la targa, ma anche il modello del veicolo, i dati del proprietario, estremi dell’autorità intervenuta etc.) e maggiori saranno le possibilità che la vostra pratica si risolva positivamente ed in breve tempo. Per avere risposta celere è necessario indicare un indirizzo e-mail.

Poiché il sinistro è avvenuto in Italia, la legge applicata sarà, questa volta, quella italiana.

L’UCI tratterà direttamente il sinistro solo nei casi in cui l’impresa straniera non abbia designato una compagnia incaricata di gestire il sinistro in Italia.

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