Consigli

10 cose da non mettere mai in lavastoviglie

Preziosa alleata in cucina, la lavastoviglie è un elettrodomestico che è diventato indispensabile. Ci sono però degli accorgimenti da mettere in pratica per poterla utilizzare al meglio. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

  • articolo di
  • Alessandra Maggioni
13 aprile 2021
  • articolo di
  • Alessandra Maggioni
Lavastoviglie quali utendili non lavare

La lavastoviglie può lavare in modo efficiente ed economico la maggior parte dei tuoi utensili da cucina, ma anche altre cose come paralumi o i filtri della cappa. Attenzione però: ci sono utensili che non sono lavabili in lavastoviglie, come posate di legno, padelle antiaderenti o vecchi bicchieri, e che non andrebbero inseriti perché l’acqua molto calda e il detersivo possono rovinarli. Ecco tutti i nostri suggerimenti su ciò che è possibile lavare in lavastoviglie e su quello che invece è meglio evitare.

Lavastoviglie: la tua alleata

La lavastoviglie può risparmiare molto lavoro in cucina: oltre ai piatti, ci puoi lavare anche altri oggetti come plafoniere o paralumi, giocattoli di plastica, i ripiani del frigorifero o i filtri della cappa aspirante. Ci sono inoltre altri innegabili vantaggi:

  • Lavando a temperature superiori a quelle che possiamo sopportare (solitamente tra i 45 ei 60 ºC), la lavastoviglie è più efficiente nel rimuovere grasso e batteri rispetto al lavaggio a mano. Inoltre, il risciacquo a caldo, solitamente attorno i 70 °C, permette un contributo ancora maggiore all’igienizzazione.
  • Vengono utilizzate meno acqua ed energia.

Se ancora non hai una lavastoviglie, ma stai pensando di acquistarla, puoi scegliere la migliore lavastoviglie consultando il nostro test:

CONFRONTA E SCEGLI

Materiali non lavabili in lavastoviglie

Bisogna comunque prestare attenzione agli oggetti che laviamo con questo elettrodomestico, perché la combinazione di umidità, alta temperatura e detersivi aggressivi usati all’interno delle lavastoviglie può deteriorare molto rapidamente alcuni materiali.

Al di fuori dei comuni oggetti per i quali la lavastoviglie è stata inventata, come piatti in ceramica, posate in metallo o plastica dura, oggetti in vetro come insalatiere o bicchieri grossolani da acqua e padelle in acciaio, per tutte le altre stoviglie occorre verificare la presenza di etichetta specifica che indichi se sono lavabili in lavastoviglie. Nel caso in cui non ci siano indicazioni, si consiglia di evitare di mettere in lavastoviglie alcuni tipi di materiali o stoviglie.

Qual è il simbolo che indica che si può lavare in lavastoviglie?

Un quadrato con piatto e stoviglie sotto getti d’acqua o con piatti con delle gocce ai lati, sono i simboli che accompagnano la dicitura “lavabile in lavastoviglie” o “Dishwasher Safe”.

 

lavastoviglie         lavastoviglie         lavastoviglie                

 

Se è presente una di queste due icone, la stoviglia può essere lavata tranquillamente nell’apparecchio mentre, in presenza del simbolo barrato, il prodotto non deve essere lavato in lavastoviglie. Attenzione a non confondersi con il simbolo di idoneità al contatto alimentare “il calice e forchetta” che indica che il materiale è idoneo al contatto alimentare, ma non dà informazioni su come deve essere lavato.

 

lavastoviglie         bicchiere e forchetta

 

E se non è presente alcun simbolo? in mancanza di simbolo seguite i nostri 10 consigli

10 cose da non mettere in lavastoviglie

Il lavaggio con la lavastoviglie è comodo ed ecologico, permette di risparmiare tempo, acqua ed energia rispetto al lavaggio a mano, ma è decisamente più “aggressivo” perché oltre all’ azione meccanica dei getti d’acqua, le stoviglie sono sottoposte a importanti stress termici e nel tempo potrebbero rovinarsi. Ma quali sono gli oggetti che resistono a lavaggi sporadici e quali, invece, i prodotti che non devono essere assolutamente lavati in lavastoviglie? Esiste una regola generale: controllare sempre la presenza del simbolo che indica che il prodotto si può mettere in lavastoviglie.

Ecco gli oggetti che andrebbero lavati a mano, evitando le lavastoviglie:

1. Coltelli con manico in legno o acciaio temperato e coltelli pregiati

I coltelli da tavola possono essere lavati in lavastoviglie senza problemi. Anche i coltelli da cucina se in acciaio inox con manico in plastica. Ma i coltelli con manico in legno o i tradizionali coltelli in acciaio temperato? No: le lame in acciaio, per molti fattori concomitanti, (alte temperature, detersivi aggressivi, tempo di contatto/lavaggio, numero di cicli di lavaggio cumulati nel tempo), si danneggerebbero. I detersivi in polvere per lavastoviglie sembrano essere particolarmente aggressivi. Infine, il legno, essendo molto poroso, si gonfia con l'umidità e può rovinarsi.

I coltelli di qualità vanno lavati preferibilmente a mano, perché le lame sono delicate e si possono rovinare. Un lavaggio in lavastoviglie effettuato ogni tanto non li danneggia, ma trattamenti ripetuti potrebbero deteriorare i set di coltelli professionali.

2. Oggetti delicati e bicchieri di cristallo 

Se si dispone di vetreria di pregio, soprattutto se antica, è preferibile lavarla a mano, perché il vetro perde trasparenza e lucentezza con i lavaggi. In ogni caso, se avete intenzione di mettere i bicchieri in lavastoviglie, utilizzate un programma delicato, con una temperatura più bassa e una durata più breve. Se hai oggetti delicati in vetro o porcellana a cui sei molto affezionato o stoviglie dipinte a mano, è meglio lavarli a mano per il rischio di rotture o danni che possono verificarsi quando un pezzo urta accidentalmente con un altro. Tuttavia, alcuni modelli di lavastoviglie, hanno nel cestello superiore dei particolari sistemi di aggancio per bicchieri a calice che ne impediscono il movimento accidentale. Solitamente, questi modelli hanno anche programmi delicati proprio per i calici. Purtroppo, i bicchieri più belli, come quelli in cristallo, sono anche quelli più delicati e, ad alte temperature tendono, nel tempo, a striarsi. Prestate quindi la massima attenzione alla scelta del programma che potrebbe risparmiare i calici ma non darvi risultati soddisfacenti sulle altre stoviglie.

3. Cucchiai e taglieri di legno, bacchette e ciotole in bambù

Alcune stoviglie sono fatte materiali particolarmente delicati: le stoviglie in bambù, quelle compostabili o biodegradabili. E’ importante verificare che ci sia il logo “lavabili in lavastoviglie”: qualora non ci fosse, il consiglio è quello di lavare a mano.

In generale, taglieri, cucchiai di legno e ciotole da insalata devono stare lontani dagli ambienti caldo umidi per due motivi: uno estetico-funzionale, l’altro di igiene.

Il legno ed i collanti usati per creare cucchiai e utensili tende infatti a degradare nel tempo e ad assorbire acqua, cambiando colore e diventando sempre più poroso. L’acqua calda accelera questi processi di degradazione, fa perdere lucentezza al legno e potrebbe danneggiare il rivestimento dell’utensile, provocando crepe e rotture. Inoltre, a contatto con grandi quantità d’acqua, gli oggetti in legno possono gonfiarsi e diventare quindi inutilizzabili. Anche gli utensili in legno e bambù come le bacchette orientali, oltre a rovinarsi esteticamente, rischiano di deformarsi diventando inutilizzabili.

L’altro motivo, come detto, è di natura igienica: la porosità del materiale favorisce lo sviluppo dei batteri che si annideranno tra le crepe degli utensili deformati. Meglio quindi pulire taglieri e cucchiaio velocemente con acqua tiepida, strofinando con una spugna. Periodicamente è possibile usare la lavastoviglie per un trattamento più profondo ma è fondamentale lasciar asciugare bene all’aria prima di riporli.

4. Pentole, padelle e stoviglie fatte con materiali delicati

Tenere a mente che, quando si lavano a mano le pentole con rivestimenti antiaderenti più delicati (o altri utensili simili), è bene attenersi alle istruzioni del produttore, evitando di metterle in lavastoviglie se non si è sicuri di poterlo fare: il rischio è che si rovini la patina antiaderente.

Anche le padelle rivestite di ceramica possono o meno essere idonee al lavaggio in lavastoviglie: controllate bene prima dell’acquisto se non volete trovarvi a lavarle a mano. Per procedere manualmente, utilizzare una spugna o una paglietta morbida all'interno, poiché la lana d'acciaio o la fibra verde graffiano anche il rivestimento antiaderente.

Le padelle con il fondo smaltato vanno trattate con delicatezza: eventuali danni si manifestano sul lungo periodo perché il rivestimento perderebbe le sue caratteristiche.

Le pietre ollari (usate per le piastre di cottura, per la carne o per la pizza) sono materiali porosi in grado di assorbire e trattenere le sostanze presenti nella lavastoviglie, andrebbero lavate solo con acqua tiepida dopo aver passato un raschietto sulla superficie.

5. Coperchi della pentola a pressione

I coperchi delle pentole a pressione contengono delle valvole che controllano il funzionamento della pentola in sicurezza. Esiste il rischio che alcune particelle rimangano nei passaggi della valvola ostruendola: il funzionamento della pentola a pressione ne risulterebbe compromesso e potrebbe rivelarsi anche pericoloso. Inoltre, le gomme perdono elasticità e non sono più efficaci. In alcuni modelli le gomme possono essere rimosse facilmente: se la vostra pentola è di questo tipo, potete metterla in lavastoviglie dopo aver tolto la gomma, anche se è più comodo lavarla a mano.

6. Oggetti in ghisa

I materiali in ferro non smaltato, come la ghisa per bistecchiere o teiere, richiedono un lungo processo di polimerizzazione per ottenere un'aderenza antiaderente adeguata. Questi utensili, normalmente molto pesanti e di colore nero, devono essere puliti a mano solo con acqua e, al massimo, una spugna non abrasiva.

Il rischio che si arrugginiscano è elevato: lavaggi troppo aggressivi possono rimuovere la preziosa patina che impedisce al cibo di attaccarsi al fondo della padella. Il peso eccessivo di queste padelle, inoltre, rischia di rovinare i divisori presenti nel cassetto della lavastoviglie.

7. Utensili da cucina in rame e alluminio non smaltati

L'alluminio non smaltato è ampiamente utilizzato negli stampi per pasticceria e nelle caffettiere di tipo italiano, ma anche in certe pentole e padelle. Durante il lavaggio in lavastoviglie possono comparire macchie scure sulla superficie e segni di corrosione dovuti alle alte temperature e alle sostanze abrasive presenti nel detersivo. Per lo stesso motivo, neanche gli utensili in rame (stampi per dolci e tazze da Moscow Mule) devono essere lavati in lavastoviglie: possono scolorirsi e formare macchie che sono poi praticamente impossibili da rimuovere. Le sostanze chimiche dei detersivi per lavastoviglie rovinerebbero in modo irreversibile la lucentezza del rame.

8. Barattoli con etichette di carta

Mettere in lavastoviglie barattoli con etichette di carta è abbastanza comune perché si rimuovono molto efficacemente. Attenzione, però: i resti della carta che si staccano possono finire per intasare lo scarico e rovinare la lavastoviglie.

Se metti dei barattoli etichettati in lavastoviglie, ricordati di controllare il filtro dopo il lavaggio per rimuovere eventuali tracce di carta.

9. Piatti e bicchieri in plastica o con immagini stampate

Assicurati sempre che siano lavabili in lavastoviglie, perché altrimenti potresti trovare piatti deformati e disegni cancellati. Anche i piatti in acrilico o melamina, che sono infrangibili e resistono alle cadute, spesso non sono adatti al lavaggio in lavastoviglie.

Un caso particolare sono i bicchieri graduati e le brocche in cui i segni vengono semplicemente stampati: possono scomparire perdendo buona parte della loro utilità. Evita di metterli in lavastoviglie.

10. Grattugie

Nonostante i forti getti d’acqua, è difficile che la lavastoviglie sia efficace nel pulire l’interno dei piccoli fori della grattugia, soprattutto quando utilizziamo formaggi che sono molto collosi e grassi e si legano in maniera molto forte. Per pulirle, è da preferire uno spazzolino per i piatti con poco detersivo e un buon risciacquo.

Leggi anche come pulire la lavastoviglie per ottenere un lavaggio migliore.

Domande frequenti

Cosa non si può lavare in lavastoviglie?

In generale, meglio lavare a mano i coltelli, stoviglie e utensili di legno o bambù, pentole e padelle delicate (con rivestimenti antiaderenti, smaltate, …), oggetti delicati come i cristalli, oggetti decorati o che siano stati riparati. Ghisa, rame e alluminio rischiano di rovinarsi in modo permanente se lavati in lavastoviglie, quindi pentole e utensili di questo materiale vanno preferibilmente lavati a mano. Infine, i coperchi delle pentole a pressione e le grattugie possono non venire ben puliti o danneggiarsi.

Cosa si può lavare in lavastoviglie?

Piatti in ceramica, pentole e posate in acciaio, bicchieri e insalatiere di vetro, contenitori e attrezzi in plastica pesante che siano dotati del simbolo “dishwasher safe”.

Cosa succede se si usa il detersivo per lavare i piatti a mano nella lavastoviglie?

La composizione del detersivo per lavare i piatti a mano contiene ingredienti che lo rendono più schiumoso. A causa del movimento dell’acqua si avrebbe la formazione di abbondante schiuma il che potrebbe portare ad un malfunzionamento della macchina e causarne il blocco. 

Posso mettere le spugne e i panni della cucina in lavastoviglie per una pulizia profonda?

Benché si tratti di un lavaggio ad alte temperature che dovrebbe distruggere microbi e batteri, per la pulizia delle spugne e dei panni in microfibra della cucina è meglio utilizzare la lavatrice invece della lavastoviglie: in lavastoviglie rimarrebbero zuppi di acqua e detergente.