Guida all'acquisto

Come scegliere il portasapone

30 gennaio 2024
Portasapone

In ceramica, plastica, bambù vetro o legno, adatti alle superfici orizzontali o per le pareti verticali: per scegliere il portasapone giusto è bene conoscerne le caratteristiche. Anche la pulizia del portasapone è molto importante. Ecco tutti i nostri consigli per un acquisto perfetto.

Le saponette solide sono tornate di moda perché più sostenibili dei saponi liquidi. Ma anche shampoo (leggi il nostro speciale sugli shampoo solidi), docciaschiuma e balsamo hanno scoperto la versione solida.

Per mantenere i cosmetici solidi efficaci e in buono stato è necessario, dopo l’uso, riporli nel modo corretto perché se restano bagnati si deteriorano.

Quali materiali scegliere: ceramica, plastica, bambù, vetro, legno...

La saponetta bagnata non va lasciata su una superficie piana e umida come il ripiano del lavandino o della doccia, ma va appoggiata in un portasapone con buchi o rilievi che le permettano di sgocciolare ed asciugarsi.

I portasapone sono fatti di vari materiali:

  • vetro e ceramica: fragili alla caduta, ma resistono bene all’umidità e si puliscono facilmente. Il prezzo è variabile perché sono disponibili in diverse forme, dimensioni e colori e spesso venduti in kit coordinati con anche altri accessori per il bagno, come il portaspazzolino o il dispenser per il sapone;
  • legno e plastica: costano poco e si trovano in vendita facilmente da soli, resistono bene alle cadute, ma si danneggiano con usura e umidità. Quelli in plastica riciclata, bambù o legno da foreste certificate sono più sostenibili;
  • metallo: resistente e duraturo, difficile da mantenere lucido e pulito, meglio orientarsi sulle versioni satinate. Se non è in acciaio col tempo potrebbe arrugginirsi. Può essere una scelta costosa se si acquistano prodotti di design, ma esistono anche modelli semplici ed economici.

Pulire e igienizzare il portasapone

L’igiene del portasapone dipende più dalla presenza di fori di scolo e dalla pulizia periodica piuttosto che dal materiale, anche se in generale il legno è quello che si impregna più facilmente di acqua e residui.

La vaschetta di scolo va svuotata frequentemente per evitare che l’acqua ristagni, in particolare in doccia meglio farlo ogni volta per evitare che si crei un ambiente caldo e umido favorevole alla proliferazione dei batteri.

Se i depositi di sapone sono freschi si rimuovono con l’acqua calda e una spugna o un panno in microfibra, se sono secchi e incrostati è meglio mettere il portasapone in ammollo o per una pulizia rapida si può usare uno spray per la pulizia del bagno. Tra le alternative ecologiche, l’aceto e l’acido citrico rimuovono efficacemente il calcare ma non puliscono, il bicarbonato al contrario non funziona sul calcare, ma essendo abrasivo si può usare per la pulizia; ma non mescolateli: annullereste l’efficacia di entrambi.

Portasapone da doccia, vantaggi e svantaggi

I portasapone da appoggio sono adatti alle superfici orizzontali del lavandino, ma sono poco comodi in doccia a meno di avere un ripiano su cui riporli.

Per le pareti verticali della doccia sono disponibili quelli a ventosa in genere fatti di plastica leggera o alluminio, sono comodi, poco ingombranti, si possono spostare facilmente, ma sono poco stabili e poco capienti e non sono adatti a tutte le superfici.

In alternativa, si trovano i portasapone da appendere al muro, sono più stabili e capienti, adatti a contenere anche shampoo e balsamo (confronta i migliori balsami per capelli nel nostro comparatore), hanno solitamente una struttura robusta in metallo che però potrebbe arrugginirsi col tempo, sono più ingombranti anche se disponibili in versioni angolari comode per chi ha poco spazio ed è necessario forare le piastrelle con il trapano (leggi la nostra guida alla scelta del trapano) per cui una volta scelta la posizione non si spostano.

Sempre per la doccia si trovano anche portasapone da appendere al rubinetto con un gancio simile alle grucce degli abiti, stabilità e capienza sono un intermedio tra quelli a ventosa e quelli a muro, sono disponibili sia in plastica che in metallo, ma il principale svantaggio è che le saponette si trovano sempre sotto il getto dell’acqua.

Portasapone da viaggio

La caratteristica fondamentale dei portasapone da casa è avere fori di scolo per evitare il ristagno, motivo per cui invece non sono adatti ai viaggi.

In questo caso è necessario un contenitore chiuso che non sgoccioli, meglio leggero e compatto in plastica o alluminio, facile da trasportare e con una chiusura solida per evitare che si apra durante il viaggio. Proprio perché non hanno scolo, è importante svuotarli sempre dell’acqua per evitare ristagni, periodicamente lavarli rimuovendo ogni traccia e lasciare la saponetta ad asciugare.

Si possono utilizzare anche contenitori non specifici, anzi in genere quelli destinati agli alimenti hanno una migliore tenuta del tappo, anche se la difficoltà può essere di trovarlo della dimensione corretta.

I sacchetti in plastica sono leggeri e poco ingombranti, ma sono poco resistenti e difficili da chiudere, possono essere una soluzione per il trasporto, se non dovete aprire e usare spesso il prodotto, per portare un pezzo di sapone da casa per le vacanze o riportare casa quello aperto mentre eravate via.

Dispenser sapone o portasaponetta?

Dispender per sapone e portasapone sono due accessori per il bagno utili ed ecologici. Il dispenser permette di ridurre la quantità di plastica: si comprano le buste di ricarica di sapone liquido e si travasano nel contenitore riutilizzabile, invece di acquistare ogni volta il contenitore con la pompetta da buttare quando finisce il sapone. Pratico e igienico da usare, aggiunge un tocco di stile, in particolare quelli in ceramica o in metallo, sono più piacevoli del contenitore in plastica usa e getta da buttare e si possono abbinare con altri accessori del bagno. Possono essere cari, ma in genere il costo si ammortizza nel tempo perché le ricariche costano meno della confezione completa.

Il portasapone è necessario se si utilizzano saponi solidi per mantenerli in buono stato e farli durare a lungo.

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