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La pensione non basterà, ma 1 lavoratore su 3 non rimedia. L'inchiesta e lo speciale Fondi pensione

La futura pensione degli italiani rischia di essere troppo bassa ed è necessario considerare il prima possibile una previdenza integrativa. I lavoratori stanno iniziando a rendersene conto, ma gli sforzi fatti non sono ancora sufficienti. Per questa ragione, abbiamo deciso di regalare a tutti il numero 1548 di Investi, il settimanale di finanza di Altroconsumo, con lo speciale sui fondi pensione: uno strumento utile per aiutarti a scegliere bene oggi per avere un domani più sereno.

  • articolo di
  • Alberto Cascione
28 febbraio 2024
  • articolo di
  • Alberto Cascione
Anziana soldi in mano

In Italia aumenta la consapevolezza della problematica previdenziale e si inizia anche a pensare a risparmiare per quando si smetterà di lavorare, ma ancora la percentuale di chi lo fa non è soddisfacente e, soprattutto, gli investimenti che vengono effettuati non sono spesso i più adeguati. Questo, in estrema sintesi, è il quadro che emerge dall’indagine “Prepararsi alla pensione” di Acmakers.

Ancora un lavoratore su tre pensa alla pensione

Tra i rispondenti, infatti, il 72% ha risposto che la pensione che percepirà non sarà sufficiente per sbarcare il lunario, mentre solo un risicato 3% è convinto che sarà più che sufficiente. Le aspettative sull’ammontare del futuro assegno pensionistico non sono più rosee: il 26% dei lavoratori dipendenti pensa che non avrà alcuna pensione, percentuale che sale al 33% tra i lavoratori autonomi. Sempre tra i lavoratori, c’è un altro 19% tra i dipendenti e un altro 25% tra gli autonomi che pensa che il suo assegno pensionistico sarà meno della metà dell’ultimo stipendio.

Pensionati poveri: un problema per l’intera economia

La notizia positiva è quindi che un sempre maggior numero di persone ha preso coscienza di questo problema e inizia anche a fare qualcosa per porvi rimedio. Il 66% dei lavoratori ha infatti dichiarato che sta facendo qualcosa per avere una situazione migliore una volta in pensione. È una buona percentuale, ma non ottima: un lavoratore su tre non sta facendo nulla e, anche ammettendo che una parte di quel 33% non ha effettivamente bisogno di pensarci, si tratta di una quota importante a rischio povertà una volta in pensione. Avere una quota non indifferente in ristrettezze economiche, se non addirittura in povertà, non è un problema solo a livello di singolo individuo, ma anche a livello macroeconomico. Tanto maggiore è il numero di persone in difficoltà, tanto minori sono i consumi, voce fondamentale nel Pil. Tenendo conto della dinamica demografica italiana, con la quota di popolazione che sarà sempre più sbilanciata verso le persone che percepiranno una pensione rispetto a quelle che verseranno i contributi, non ci si può illudere che le condizioni non solo delle pensioni, ma anche dei requisiti per accedervi, non peggioreranno. Il problema è quindi reale e non si può far finta di nulla – ne va del proprio futuro.  C’è poi un altro problema: spesso il prodotto scelto per integrare la pensione non è quello più adeguato e questo può portare a realizzare rendimenti con gli investimenti scelti insufficienti a integrare la futura pensione.

Pensioni, servono strategia e strumenti adeguati

È necessario dunque risparmiare per la pensione. Il prodotto più adeguato è il fondo pensione. Quello nel fondo pensione deve essere il primo investimento che si fa. Una volta provveduto a coprire tutte le spese (alimentari, bollette, mutui…) e una volta provveduto ad assicurare il proprio patrimonio (ad esempio con assicurazioni sulla casa o altre che più si adattano alla tua situazione personale), bisogna avere della liquidità sul conto per gestire i pagamenti quotidiani o mensili. Poi bisogna avere una quota di liquidità di emergenza, per le spese impreviste. Solo una volta fatto ciò, con quanto rimasto si può cominciare a pensare agli investimenti e la prima cosa da sottoscrivere è il fondo pensione. Perché questa priorità rispetto ad altri investimenti? Perché è un po’ come se ci si assicurasse nei confronti della vecchiaia: ci si copre dal rischio di avere un reddito troppo basso. Importante è anche il momento in cui iniziare: il prima possibile. Più si è giovani, e quindi prima si inizia, meglio è. Il tempo è un importantissimo alleato negli investimenti: permette, infatti, di ridurre l’esborso richiesto per raggiungere l’obiettivo in termini di capitale accumulato.

Fondi pensione: la tua guida gratis con Investi

Se il fondo pensione è il prodotto a cui rivolgere le proprie attenzioni, bisogna poi scegliere tra quelli disponibili sul mercato. Come orientarsi tra l’elevato numero di prodotti offerti? E come gestire nel tempo il proprio investimento? Risposta che abbiamo deciso di dare nel numero 1548 di Investi, il settimanale finanziario di Altroconsumo, che da 30 anni informa e consiglia i consumatori su come investire i propri risparmi. Si tratta di un numero che contiene il nostro speciale sui fondi pensione, uno strumento utile per trovare quello più adatto alle proprie necessità. È un’iniziativa che rendiamo disponibile a tutti gratuitamente, per aiutare tutte le persone nei confronti di un problema molto serio.