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Alleggerire la rata di un finanziamento: ecco come si fa e i consigli per evitare problemi e truffe

Durante l’emergenza dovuta al Covid19 in molti si chiedono cosa devono fare per rendere più leggere le rate con il consolidamento e in che modo si può ottenere liquidità con un rifinanziamento. Scopri come funziona la procedura, come trovare i migliori prodotti e qual è il ruolo di mediatori e agenti.

29 dicembre 2021
coppia legge un foglio

Alleggerire le rate che si pagano ogni mese sta diventando un’esigenza sempre più frequente in questo periodo di crisi, in cui rate di prestiti e mutui finora pagate senza problemi possono diventare insostenibili. Abbiamo già parlato della possibilità di sospendere fino a 18 mesi le rate dei mutui per l’acquisto dell’abitazione principale e degli altri finanziamenti. Ma esiste anche la possibilità di rendere più sostenibili le rate senza per forza sospenderle.

Che cos’è il consolidamento

Una soluzione possibile per affrontare le rate è quella di estinguere i debiti in corso, accendere un nuovo finanziamento e pagare soltanto quello, con una rata periodica più bassa della somma delle rate che stai pagando ora, dunque nuovamente sostenibile. Questo è il senso del mutuo o prestito di consolidamento dei debiti.

Il mutuo o prestito di consolidamento, chiamato anche finanziamento per la ristrutturazione dei debiti, è un nuovo finanziamento, garantito in genere da ipoteca su un immobile di proprietà nel caso si tratti di un mutuo. Oppure dalla fideiussione di una terza persona, di un garante, nel caso in cui si tratti di un prestito personale.

Come funziona il consolidamento

Se non hai una casa su cui iscrivere ipoteca e se la somma mensile delle varie rate da pagare per mutui, prestiti, carte revolving è diventata troppo pesante puoi pensare di passare a una rata unica con un prestito di consolidamento.

Ovviamente il capitale erogabile è più basso rispetto a un mutuo (di solito non supera i 75.000 euro) e i tassi sono più alti di quelli applicati a un mutuo di consolidamento. Però non sarà necessario passare dal notaio per il nuovo atto pubblico con i relativi costi. Puoi individuare i migliori prodotti usando il nostro servizio di comparazione. Dovrai scegliere prestiti per finalità specifiche e quindi “consolidamento debiti”.

Con il prestito di consolidamento pagherai complessivamente più interessi, ma gli interessi sono spalmati su un numero maggiore di rate e di conseguenza la rata mensile si riduce. Di solito si tratta di prodotti venduti da mediatori o agenti in attività finanziaria.

L’istituto che eroga il prestito di consolidamento si accolla i finanziamenti già erogati anche da altre banche e finanziarie a una stessa persona, li estingue e li converte quindi in un unico mutuo garantito da ipoteca oppure in un prestito unico (questo se si consolidano solo finanziamenti di credito al consumo).

La finalità principale del consolidamento non è il risparmio totale, ma il risparmio sulla singola rata per renderla così nuovamente sostenibile. Le rate si abbassano perché si allunga la durata del piano di ammortamento.

Consolidamento, quali sono i vantaggi

Con un prodotto di consolidamento si allunga la durata del piano di ammortamento e questo a parità di capitale e magari con un tasso d’interesse più basso (perché si è scelto un mutuo ipotecario, piuttosto che un prestito) fa diminuire la rata periodica.

Altro vantaggio è che persone con più posizioni debitorie aperte (per esempio un mutuo, un prestito personale, un prestito auto) possono decidere di chiuderle per avere un solo interlocutore e così gestire più facilmente la restituzione dei prestiti.

Dell’estinzione anticipata dei vecchi finanziamenti si occupa la banca/finanziaria che eroga il nuovo finanziamento, la quale utilizza il capitale erogato per pagare il capitale residuo e le eventuali spese di estinzione anticipata.

Che cos’è il rifinanziamento

In molti casi il rifinanziamento e la sostituzione del mutuo servono anche a ottenere nuova liquidità e dunque anche ad avere nuovo accesso al credito. Si parla in questo caso di rifinanziamento. Il nuovo prestito non servirà solo a coprire il capitale residuo dei prestiti e dei mutui già in essere ma potrà servire anche ad ottenere nuova liquidità. Questo si può ottenere per esempio con la sostituzione del mutuo, cioè con il trasferimento del mutuo ad altra banca chiedendo anche un capitale aggiuntivo (cosa che non si può fare con la surroga).

Attenzione però, in questo caso l’operazione non è totalmente gratuita come la surroga. Prevede infatti costi di istruttoria, perizia, un nuovo atto dal notaio. Di conseguenza la liquidità aggiuntiva sarà comunque decurtata da tutte queste spese. Nel nostro servizio di comparazione online  puoi trovare le migliori offerte di sostituzione con liquidità aggiuntiva cliccando su “sostituzione mutuo più liquidità”. 

Il vantaggio del tasso fisso

Il tasso fisso si adegua meglio a questo prodotto, infatti chi lo sceglie spesso lo fa per avere una rata più bassa e quindi anche certa nel corso del tempo. Oggi il tasso fisso è assolutamente vantaggioso anche rispetto ad un tasso variabile che potrebbe anche aggiungere ulteriori elementi di rischio (aumento della rata dovuta ad un aumento futuro dei tassi di mercato) che sarebbe bene evitare in una situazione già critica.

Il ruolo degli intermediari del credito

Molto spesso prodotti come i prestiti di consolidamento sono offerti dai cosiddetti intermediari del credito, mediatori o agenti in attività finanziaria che propongono al cliente prodotti di banche e finanziarie con cui hanno un accordo.

Il mediatore creditizio è colui il quale mette in contatto il cliente con la banca e finanziaria con cui ha degli accordi ma sempre come intermediario terzo autonomo. Al contrario l’agente in attività finanziaria fa parte spesso della rete di vendita della banca o finanziaria di cui vende i prodotti. Ovviamente l’attività di intermediazione può avere un costo.

Altroconsumo considera sempre un bene per il mercato la presenza di diverse tipologie di operatori. C’è più concorrenza e questo dà più possibilità ai clienti di fare scelte convenienti e consapevoli. Però affinché questo accada è necessario che tutti gli operatori abbiano standard di professionalità e di preparazione simili. È necessario un controllo come quello svolto da OAM, l’Organismo di controllo dei mediatori e degli agenti in attività finanziaria, che garantisce che gli operatori siano abilitati a fare l’intermediazione creditizia.

Come evitare le truffe

Le tutele per il cliente che cerca un finanziamento con un mediatore o un agente sono identiche a quelle previste per il consumatore che cerca un prestito o un mutuo in banca o in una finanziaria. In effetti gli operatori abilitati quindi iscritti ai registri OAM sono soggetti alle stesse regole previste per le banche e le finanziarie. E quindi anche le tutele e i diritti per i clienti sono gli stessi: per quanto riguarda i diritti fondamentali all’informativa precontrattuale che deve riguardare il contratto che si stipula col mediatore e anche il contratto di finanziamento dunque il cliente deve ricevere prima della firma (anche dall’agente o dal mediatore) i moduli informativi e il contratto e deve avere un tempo ragionevole per leggerli e confrontarli.

Anche gli intermediari sono soggetti alle regole di trasparenza bancaria e alle tutele previste dalla direttiva sul credito ipotecario e sul credito al consumo. Quando si parla di costi del prestito devono comunicare il TAEG che deve includere anche le eventuali commissioni che il cliente deve pagare per l’intermediazione.

La procedura per ottenere un prestito senza problemi

In conclusione, ecco i consigli di Altroconsumo per un prestito con intermediari del credito consapevole e corretto, senza problemi.

  • Verifica che l’intermediario che hai di fronte sia un soggetto abilitato. Tutti i documenti devono riportare il suo numero di iscrizione al registro gestito da OAM. Verificate nell’apposita sezione del sito OAM (https://www.organismo-am.it/elenchi-registri/) se il soggetto che hai di fronte è un soggetto abilitato o un abusivo. Se abusivo, ovviamente non stipulare contratti con lui e segnalalo a OAM attraverso una email da inviare a esposti@pec.organismo-am.it, oppure scrivendo a: OAM – Organismo Agenti e Mediatori Via Galilei, 3 00185 Roma.
  • Non pagare spese di intermediazione prima di aver visionato i contratti e le condizioni economiche delle offerte.
  • Ricorda che gli intermediari possono darti consigli utili a fare scelte consapevoli e aiutarti a istruire la pratica ma la concessione del credito è sempre decisa da banche e finanziarie quindi non credere a chi ti promette che ti farà avere sicuramente un prestito o un mutuo.
  • Chiedi i documenti previsti per legge per l’informativa precontrattuale; dunque il foglietto informativo, il SECCI, il PIES e il contratto. Nulla vi può essere applicato se non è riportato per iscritto, dunque è bene prendersi del tempo e leggere.
  • Verifica sempre il TAEG, che è il costo complessivo del finanziamento e che, nel caso di vendita attraverso intermediario del credito, deve includere anche il costo di intermediazione.
  • È tuo diritto recedere dal finanziamento entro 14 giorni dalla conclusione del contratto.
  • Nel corso del finanziamento potrai sempre recedere anticipatamente.
  • In caso di problemi, fai reclamo per iscritto alla banca/finanziaria che ti deve rispondere entro 60 giorni dal ricevimento del reclamo. In seguito potrai fare ricorso ad ABF, Arbitro bancario e finanziario.