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UnipolMove: al via il nuovo servizio disponibile per tutti che fa concorrenza a Telepass

Costa meno del Telepass (che sta per aumentare le tariffe): il nuovo dispositivo UnipolMove permette di pagare l'autostrada (e altri servizi) utilizzando gli stessi caselli per il telepedaggio finora riservati esclusivamente a Telepass. Ecco come funziona, quanto costa e chi lo può (e lo potrà) attivare.

  • Con il contributo esperto di
  • Anna Vizzari
  • articolo di
  • Luca Cartapatti
28 aprile 2022
  • Con il contributo esperto di
  • Anna Vizzari
  • articolo di
  • Luca Cartapatti
UnipolMove

Immagine tratta dal sito di UnipolSai

"Pagare il Telepass" probabilmente rimarrà nell'immaginario collettivo come espressione per indicare che non ci si ferma al casello ma si utilizza il telepedaggio in autostrada; un po' come era successo con il Walkman della Sony (sinonimo di mangiacassette) o l'iPod di Apple (sinonimo di lettore mp3). Tuttavia l'epoca del monopolio da parte di Telepass Spa nei sistemi di pagamento "drive through" del pedaggio autostradale sta per finire. A decretarne la fine è stata la direttiva Ue 520/2019 (recepita in Italia col dlgs 153 del 2021) che ha introdotto l’interoperabilità dei sistemi di pedaggio a livello europeo. Ciò significa che di fatto i caselli con la barra che si alza da sola quando si passa con l'auto non possono più essere di esclusivo uso di Telepass, aprendo di fatto il mercato ad altri operatori.

UnipolMove: quanto costa e a cosa serve

Ad approfittarne è stata la compagnia assicurativa UnipolSai che da pochi giorni ha lanciato il suo un nuovo servizio di telepedaggio che fa concorrenza appunto a Telepass. L'offerta di lancio prevede il canone del servizio gratis per i primi 6 mesi e a seguire un costo di 1 euro al mese. Sottoscrivendo il contratto, verrà consegnato anche l'UnipolMove, uno scatolotto simile a quello di Telepass (da mettere sul cruscotto o comunque in un posto facilmente accessibile alla telelettura) che consentirà di saldare il pedaggio autostradale in forma telematica (proprio come con il Telepass). Il servizio, oltre a consentire il pagamento del pedaggio autostradale, permette anche di pagare una serie di altri servizi legati alla mobilità, come multe, bollo auto, parcheggi, Ztl (compresa area C a Milano) e rifornimento di carburante.

Chi lo può sottoscrivere

La sottoscrizione del contratto attraverso il sito via app o in agenzia è per tutti. Anche online la si  può sottoscrivere sul sito www.unipolmove.it registrandosi e poi attivando il servizio. Tuttavia abbiamo rilevato che esistono agenzie fisiche UnipolSai sul territorio italiano che permettono di sottoscrivere il contratto Unipolmove solo a chi è già cliente. Il nostro consiglio è di provare a telefonare o scrivere direttamente all'agenzia per capire se viene offerta o meno questa possibilità. In caso positivo, per attivare il contratto è sufficiente recarsi fisicamente presso l'agenzia muniti di documenti di identità e del codice del proprio Iban: l’addebito del pedaggio, infatti, avviene direttamente sul conto corrente dell’automobilista. Comunque sappiate che da UnipolSai ci hanno confermato che la vendita è disponibile per tutti; nel caso quindi di rifiuto protestate.

Nel contratto è inclusa una piccola copertura in caso di furto o smarrimento del dispositivo, che fa sì che il cliente non paghi alcuna penale e se dovesse succedere viene dato un nuovo dispositivo gratuitamente. Per coloro che sono già clienti Telepass e decidono di passare a Unipolmove, molte agenzie offrono anche il servizio di disdetta e riconsegna del dispositivo: in questo caso occorre portare con sé in agenzia il vecchio dispositivo Telepass con una copia della carta di identità. Penserà l'agenzia a fare il reso dell'apparecchio. 

Quali caselli sono abilitati?

UnipolMove si può usare in tutti i caselli dove esiste già il Telepass. Le porte dedicate al telepedaggio UnipolMove sono facilmente identificabili grazie al logo dell’Unione Europea posizionato sui cartelli di accesso ai caselli. Praticamente è presente ovunque accanto al cartello Telepass. Però non è possibile usarlo al momento in: CAS – Consorzio Autostrade Siciliane, Pedemontana Veneta e Tunnel Schio-Verona perchè sono ancora in fase di attivazione.

Logo telepedaggio

Se in famiglia ci sono due veicoli (auto o moto), si può richiedere un secondo dispositivo, anch’esso gratuito durante i sei mesi di prova, se richiesto al momento dell’attivazione. Il costo del secondo dispositivo dopo il periodo di prova è di 0,50 euro al mese.

L’offerta Telepass: rincari in vista

Sta arrivando in questi giorni a tutti i clienti Telepass family o Telepass Twin una comunicazione di variazione unilaterale delle condizioni economiche. Come le altre banche ed istituti di pagamento anche in questo caso Telepass può cambiare le condizioni dando un preavviso di almeno due mesi e un giustificato motivo. Ed in effetti il cambiamento sarà operativo dal 1° luglio 2022; il canone mensile del servizio Telepass Family aumenta di 0,57 euro al mese passando da 1,26 a 1,83 euro e quello di Twin di 0,28 euro al mese: l’azienda lo giustifica in base al «nuovo contesto» tecnologico, di mercato e organizzativo (occorre dire che il costo del pacchetto base non era mai stato aumentato negli ultimi 25 anni). Si può comunque recedere alle vecchie condizioni entro il 30 giugno 2022, e si avranno sei mesi di tempo dopo il recesso per restituire a Telepass il dispositivo di pagamento del pedaggio.

Leggi anche come disdire il telepass.

Come si paga il pedaggio in autostrada?

Ricordiamo che per pagare il pedaggio ci sono vari sistemi.

  • Il telepedaggio attraverso Telepass o Unipol Move.
  • La carta di debito del circuito Fastpay, Maestro, Vpay.
  • La carta di credito o prepagata del circuito Visa, Mastercard, American Express e Diners.
  • La carta prepagata usa e getta Viacard.
  • I contanti.

Disservizi in autostrada? C'è la class action di Altroconsumo

L'apertura a soggetti che creino concorrenza in questo tipo di servizio è sicuramente una buona notizia. Purtroppo però le autostrade italiane rimangono oggetto di disservizi per l'utente: dai cantieri disseminati un po' ovunque, ai pedaggi sempre più alti. E in vista dei prossimi ponti e soprattutto delle vacanze estive i disagi saranno all'ordine del giorno.

Continua pertanto la raccolta di pre-adesioni alla class action di Altroconsumo verso Autostrade che, dal 2009 al 2018, ha risparmiato sulla manutenzione obbligatoria, aumentando i pedaggi del 28% nonostante i numerosi disagi per gli utenti. Chiediamo quindi un risarcimento (in media di 220 euro) per gli automobilisti che abbiano pagato il pedaggio in questi ultimi dieci anni.

Partecipa alla class action