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Costi e sicurezza dei monopattini in sharing: la nostra inchiesta a Milano

Per un quarto d’ora di noleggio si spendono dai quattro ai cinque euro circa. Una micromobilità che piace, ma che ha ancora diverse lacune sul fronte assicurativo e di sicurezza.

20 settembre 2023
monopattini parcheggiati sul marciapiede

Se Parigi dice no ai monopattini elettrici (in base a un referendum svolto tra i suoi cittadini), Milano li promuove. Secondo una nostra inchiesta condotta nell’aprile di quest’anno tra gli abitanti di Roma e Milano, le due città italiane dove i servizi di sharing mobility sono più diffusi, solo il 15% vorrebbe lo stop sul modello della Ville Lumière. La maggioranza, invece, ne è soddisfatta e pensa che le compagnie che operano nelle nostre due città siano adeguate. Il monopattino elettrico a noleggio è quindi un mezzo che piace, come confermano i cittadini che hanno risposto all’indagine. Lo ha provato almeno una volta il 50% dei milanesi e il 40% dei romani.

Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’Osservatorio nazionale sharing mobility (2022), negli ultimi anni c’è stata una forte diffusione dei servizi di monopattino sharing: nel 2021 i monopattini hanno coperto la metà dei noleggi di veicoli in sharing in Italia (17,8 milioni), più che raddoppiando i noleggi dell’anno precedente.L’idea che questi mezzi siano importanti per migliorare la qualità degli spostamenti in città, alleggerendo il volume del traffico e le conseguenti emissioni inquinanti, rimane quindi ben salda a prescindere dai dubbi sulla loro sicurezza, che pure permangono. Oltre sei persone su dieci che hanno risposto alla nostra indagine, infatti, ritiengono che utilizzare un monopattino elettrico non sia sicuro quanto andare in bicicletta.

Sette operatori a Milano

Per capire meglio come vanno le cose siamo saliti “in sella” ai monopattini a noleggio presenti a Milano, città scelta per la sua importanza nel panorama dei servizi di sharing mobility, verificandone costi, sicurezza (presenza di alcune dotazioni)  e coperture assicurative delle sette compagnie di noleggio che propongono questi mezzi ultraleggeri.

Prima di tutto parliamo di costi: un passaggio di 15 minuti all’ombra della madonnina può costare da poco meno di 4 euro a più di 5 euro. I monopattini più economici sono quelli di Bolt, il cui noleggio non prevede il costo dello sblocco del mezzo ma solo il costo vivo della corsa: con questi mezzi si spende per un tragitto di 15 minuti il 26% in meno rispetto a Lime, il noleggio più caro in città. Per chi utilizza questi mezzi con regolarità, magari come sistema rapido di raccordo tra la fermata dei mezzi pubblici e la destinazione desiderata, conviene abbonarsi al servizio.

tabella costi corsa in monopattino 15 minuti a Milano

Nella nostra simulazione (due corse al giorno da dieci minuti per venti giorni al mese) abbiamo verificato che il risparmio sulla tariffa al minuto può sfiorare il 70 per cento. Non tutti gli operatori, però, prevedono l’abbonamento: tra quelli considerati nel nostro scenario solo quattro su sette propongono la possibilità di fare un abbonamento o un pacchetto più conveniente.  Attenzione, però, a valutare bene le proprie abitudini: anche se il risparmio potenziale è molto consistente bisogna considerare che la spesa per pacchetti e abbonamenti non viene rimborsata in caso di non utilizzo e che spesso questi pacchetti si rinnovano in automatico anche quando cambiano le esigenze di chi ne usufruisce: bisogna ricordarsi di controllarli.

tabella costi corsa in monopattino da 10 minuti per 20 giorni al mese a Milano

Sicurezza e assicurazioni

Con la crescita degli utilizzatori, purtroppo, sono aumentati anche gli incidenti in cui sono coinvolti i monopattini. È quindi fondamentale scegliere un mezzo che, oltre ad avere un costo conveniente, abbia anche le dotazioni necessarie (luci funzionanti, campanello...) e una copertura assicurativa soddisfacente.

Si tratta di un ambito in cui c’è ancora molta strada da fare: abbiamo verificato, ad esempio, che nessuna compagnia tra quelle che operano a Milano fornisce ai guidatori il casco o il giubbotto riflettente, accessori che in certi casi sono obbligatori per legge: ad esempio il giubbotto è obbligatorio per tutti se si guida nelle ore serali. Sui monopattini Helbiz, Lime e Voi utilizzati durante le nostre prove, poi, non abbiamo trovato neppure il campanello, una dotazione tanto semplice quanto fondamentale per prevenire eventuali incidenti.

Anche per quanto riguarda l’assicurazione sono emerse divere lacune. La prima riguarda la semplice conoscenza delle coperture: non sempre le informazioni sono reperibili al primo colpo sui siti o sulle app dei noleggiatori e in alcuni casi le polizze non sono neppure in italiano, cosa che sicuramente non aiuta gli utenti ad avere consapevolezza delle tutele e delle garanzie in caso di incidente. Non tutti i noleggiatori, poi, forniscono la copertura per infortuni del conducente: i monopattini in sharing nel Comune di Milano forniscono di base la sola garanzia per responsabilità civile, quella che copre i danni che il guidatore può causare a terzi. Helbiz e Tier sono le compagnie meno convincenti da questo punto di vista perché, oltre a non avere la protezione in caso di incidente del conducente, non specificano nei documenti consultabili dal cliente qual è il massimale di responsabilità civile.

A breve nuove regole

Per tentare di rendere più sicuri gli spostamenti con questi mezzi, il nuovo disegno di legge sulla sicurezza stradale ha cercato di fare ordine introducendo nuovi obblighi per chi si sposta con un monopattino elettrico, in sharing e non. Se entrerà in vigore così come è stato proposto, il casco sarà obbligatorio per tutti, indipendentemente dall’età. E, come per i ciclomotori, verrà quindi fornito dal noleggiatore. Saranno obbligatori anche targa e assicurazione. I monopattini saranno utilizzabili solo nelle aree cittadine: i gestori dei servizi di sharing dovranno provvedere all’installazione di un sistema automatico che blocchi il loro funzionamento al di fuori delle aree in cui ne è consentita la circolazione e sarà vietato circolare con questi mezzi contromano (oggi è possibile solo sulle ciclabili a doppio senso).