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Le stufe portatili sono utili nelle mezze stagioni ma attenzione ai luoghi d’uso e alla sicurezza

30 settembre 2022
stufe elettriche

Riscaldano l'ambiente e sono sempre più ricercate, specie con l'arrivo dei primi freddi. Ma il loro utilizzo incide anche sulla bolletta, per questo è preferibile sceglierle solo per un uso occasionale o se non ci sono alternative. Ecco quali sono i pro e i contro delle stufe portatili più diffuse.

Le stufe portatili sono una soluzione semplice ed economica per chi cerca più tepore per un tempo limitato, peresempio in bagno, o per chi ha bisogno di scaldare piccoli spazi privi di un sistema di riscaldamento, come un locale hobby nel garage o una veranda.

Ma se l’obiettivo è riscaldare l’ambiente in maniera continuativa, nessuna soluzione portatile sarà mai abbastanza conveniente: piuttosto, se non c’è un impianto predisposto, meglio investire un po’ più di denaro e installare un climatizzatore con pompa di calore. Una stufa portatile può essere utile solo per integrare il normale riscaldamento, magari nelle mezze stagioni, quando l’impianto centrale non è acceso.

Leggi anche come riscaldare una stanza in modo economico.

Non c’è sempre il termostato

Non tutte le stufe portatili hanno un termostato: se non ce l’hanno, le puoi usare soltanto per un tempo molto breve, altrimenti rischi di surriscaldare l’ambiente. Alcune stufe hanno il termostato integrato nell’interruttore: l’apparecchio si spegne quando raggiunge la temperatura impostata. Altre hanno una funzione antigelo, che si attiva quando la temperatura del locale sta per scendere sotto zero. Questa opzione è utile se le usi in garage, cantine o laboratori.

Tutte devono essere posizionate lontane da oggetti infiammabili, zone di passaggio, vasche o docce. Ultima avvertenza: è pericoloso lasciare in funzione una stufa portatile senza un’adeguata sorveglianza, per cui non sono adatte agli ambienti non abitati.

Elettriche o a combustibile

Questo tipo di stufe portatili si dividono in due grandi categorie: elettriche e a combustibile.

  • Elettriche. Le stufe elettriche possono essere di due tipi: “a convezione”, che scaldano l’aria grazie a una resistenza elettrica (convettori, radiatori a olio e termoventilatori) e quelle a irraggiamento, in cui il calore viene diffuso attraverso raggi infrarossi direttamente agli oggetti e alle persone con cui interagiscono (stufe radianti). Entrambe “succhiano” parecchia energia: la potenza massima delle stufe elettriche è solitamente intorno ai 2000 W per i termoventilatori e 1500 W per quelle a irraggiamento. A parità di wattaggio, però, non tutte le tecnologie garantiscono la stessa resa in termini di calore, per cui non tutti i tipi di stufa sono indicati per lo stesso scopo: grazie alle schede che trovi di seguito puoi valutare la stufa più adatta alle tue esigenze.

    A combustibile. Esistono altri tipi di stufe portatili, non elettriche ma alimentate a combustibile (paraffina o Gpl), che funzionano senza dover essere collegate a una canna fumaria. Sono più potenti di quelle elettriche, ma immettono nell’ambiente un piccolo quantitativo di sostanze inquinanti (residui di combustione). Per questo sono indicate soltanto in ambienti con finestre dove sia possibile aerare frequentemente. Inoltre, funzionando con una fiamma, devono essere tenute distanti da oggetti infiammabili, come tende, divani, tappeti... Queste stufe, infine, possono formare umidità nell’aria, con conseguente sviluppo di muffe insalubri. In generale, quindi, sebbene siano a norma e, se utilizzate nel modo corretto, anche piuttosto sicure, non ne consigliamo l’utilizzo, proprio per gli inconvenienti e i rischi di cui sopra.

Tipologie di stufe a confronto

Come abbiamo detto di stufe portatili ce ne sono di vari tipi, anche parecchio differenti tra loro: calore e dispendio energetico, infatti, dipendono molto dalla tipologia che si sceglie. Le abbiamo messe a confronto per valutarne pro e contro.

Termoventilatore

È un ventilatore che distribuisce aria calda. Stai pensando di comprare uno? Confronta i modelli del nostro test per trovare quello più adatto. Il prezzo medio di mercato di un termoventilatore è di 32 euro.

Pro

  • Leggero e compatto
  • Scalda velocemente l'ambiente
  • Il rischio scottature è limitato
  • Adatto a un uso breve, in locali piccoli come il bagno

Contro

  • Utilizza buona parte della potenza elettrica disponibile: con un contratto da 3kW non si possono usare altri elettrodomestici energivori, come il phon
  • Non adatto a un uso prolungato
  • La ventola è rumorosa
Termoconvettore

L’aria calda sale dai fori in modo naturale. Il prezzo medio di una stufa a convezione è di 47 euro.

Pro

  • Il convettore è silenzioso
  • Adatto a un uso prolungato
  • Diffonde il calore piuttosto velocemente
  • Alcuni hanno anche una ventola che forza l’uscita dell’aria calda e che può essere disinserita a temperatura raggiunta.

Contro

  • Non può essere usato in bagno
  • Il suo rivestimento in metallo può raggiungere temperature elevate: si corre quindi il rischio di scottarsi.
Stufa a infrarossi

Si tratta di tubi alogeni che emettono radiazioni infrarosse che scaldano. Il prezzo medio di una stufa a infrarossi è di 30 euro.

Pro

  • Silenziosa e mirata: il calore non si disperde nell’aria, ma arriva direttamente alle persone davanti
  • Sono comode quando si vuole scaldare soltanto la persona (magari seduta alla scrivania)

Contro

  • La sua efficacia diminuisce fortemente con la distanza: chi è lontano viene scaldato poco
  • Di solito non ha il termostato
Radiatore a olio

Un radiatore metallico riempito a olio, che si scalda con una resistenza. Un radiatore elettrico a olio costa mediamente 73 euro.

Pro

  • È silenzioso, adatto a un uso prolungato
  • Emette un tepore uniforme e confortevole
  • Ha un rischio di bruciature limitato

Contro

  • Si scalda lentamente
  • È piuttosto pesante
  • Il termostato non è sempre molto accurato
Stufa Gpl

Utilizza le bombole di gas Gpl come combustibile. Il prezzo medio di una stufa a bombole di Gpl è di 160 euro.

Pro

  • Molto potenti, si possono utilizzare in stanze molto grandi
  • Non hanno bisogno di corrente elettrica
  • Ce ne sono di due tipi: con pannello catalitico e a infrarossi (preferibile)

Contro

  • Rilascia anidride carbonica e sostanze inquinanti, anche se in minima parte, soprattutto all’accensione e allo spegnimento
  • Va usata in ambienti con finestre, dove si può aerare
  • Bisogna maneggiare grandi bombole di gas
  • Non adatta al bagno
Stufa a petrolio

Stufa alimentata a combustibile liquido, derivante dal petrolio. Il prezzo medio di una stufa portatile a petrolio è di 230 euro.

Pro

  • Più potente di qualunque stufa elettrica, può essere usata anche dove non c’è corrente

Contro

  • Produce anidride carbonica e, in minima parte, residui di combustione, specie quando non è a regime (in fase di accensione e spegnimento)
  • Umidifica l’aria durante il funzionamento
  • Non è adatta ai bagni e deve essere usata in locali con finestre, dove si può arieggiare l’ambiente
  • Bisogna maneggiare il combustibile