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Mutui, prestiti e finanziamenti: le nuove regole per i clienti inadempienti

L’Autorità bancaria europea ha emanato nel 2017 nuove regole per classificare i clienti inadempienti. Entreranno in vigore definitivamente dal 1° gennaio 2021 e verranno applicate da tutte le banche e le finanziarie indistintamente. Ecco cosa prevedono e quando si applicano.

  • Con il contributo esperto di
  • Anna Vizzari
  • articolo di
  • Michela Di Mario
29 dicembre 2020
  • Con il contributo esperto di
  • Anna Vizzari
  • articolo di
  • Michela Di Mario
prestiti

Dal 1° gennaio 2021 le banche e le finanziarie applicheranno automaticamente e senza distinzione le regole europee in materia di default decise dall’EBA, l’Autorità bancaria europea. Le novità riguardano tutti i finanziamenti e linee di credito: mutui, prestiti, aperture di credito, leasing. In pratica, si tratta di nuovi criteri per classificare i clienti inadempienti.

Chi sono gli inadempienti

Sarà considerato automaticamente inadempiente il cliente, persona fisica o impresa, che ha un finanziamento in essere ed è in arretrato da oltre 90 giorni e che presenta contemporaneamente le seguenti caratteristiche:

  • un valore superiore ai 100 euro (stesso limite vale anche per le piccole e medie imprese con fatturato entro i 5 milioni di euro, titolari di ditte, liberi professionisti, ditte individuali ed esposizione verso la banca inferiore a 1 milione, mentre per le altre imprese è di 500 euro);
  • l’importo superiore all’1% dei prestiti o mutui che si ha verso un gruppo bancario (se la banca o la finanziaria non fa parte di un gruppo bancario si considerano solo i finanziamenti nei suoi confronti).

Facciamo un esempio. Se un cliente ha un mutuo di 100.000 euro, diventa inadempiente se non paga in tutto o n parte anche una sola rata, l’importo dell’arretrato supera i 1.000 euro e questa situazione rimane per più di 90 giorni.

Il ritardo si conteggia a partire dal giorno successivo a quello previsto per il pagamento. Sono considerati arretrati anche i pagamenti parziali. Ovviamente se il mutuo o il prestito è stato sospeso queste regole non valgono nel periodo di sospensione delle rate.

Le nuove regole prevedono anche che, regolarizzato l’arretrato e passati almeno 90 giorni senza che si verifichino ulteriori situazioni di arretrato, decadrà la classificazione del cliente come inadempiente.

L’Autorità bancaria europea ha espressamente escluso, ai fini della classificazione in default, la possibilità di compensare gli importi in arretrato con altre linee di credito dello stesso cliente. Diversamente da quanto avveniva in passato, la banca classificherà il cliente in default anche nel caso in cui questo abbia linee di credito ancora disponibili con la stessa banca, di cui si potrebbe tener conto per coprire altri inadempimenti ed evitare il default.

Come ribadito da Banca d’Italia in una lettera agli operatori, la nuova normativa non impedisce alle banche di concedere scoperti sul conto corrente (cioè la possibilità di fare pagamenti superiori alle giacenze di conto ad esempio per pagare una bolletta o una rata, sconfinamenti che sono di solito coperti dal cliente entro il mese successivo).

I nostri consigli per un accesso al credito responsabile

Con queste nuove regole, con cui di fatto si può essere più facilmente inadempienti, diventa ancora più importante pagare per tempo le rate dei finanziamenti. In generale, per far in modo che l’accesso al credito avvenga in maniera responsabile, bisogna essere sempre molto attenti: sia al momento della richiesta che dopo.

Ecco i nostri consigli.

  • Prima di sottoscrivere un finanziamento è bene essere certi di poterlo rimborsare (anche alla luce di eventuali altri debiti precedenti, di possibili imprevisti come la perdita di un’entrata rilevante o spese improvvise).
  • La regola che vi consigliamo di rispettare è che le rate complessive di un mese non superino il 33% delle vostre entrate mensili e soprattutto di fare scelte corrette comparando diverse offerte.
  • Una volta contratto un finanziamento rispettate il più possibile il pagamento delle rate alla scadenza anche per evitare di pagare interessi di mora e altre spese (può essere utile tenere sotto controllo il budget familiare, le entrate e le uscite per evitare brutte sorprese).
  • Se vi accorgete di non essere in grado di pagare le rate chiedete una rinegoziazione delle condizioni alla banca o alla finanziaria. Un allungamento del finanziamento ad esempio rende le rate mensili più basse e quindi più sostenibili.
  • Nei casi più gravi esiste la possibilità di sospendere le rate. C’è il Fondo Consap per i mutui destinati all’abitazione principale e l'accordo Abi-consumatori.