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Le spese scolastiche detraibili nel 730: dall'asilo all'Università

scuola

24 luglio 2024

Dall’asilo all’università, le rette per la scuola dei nostri figli possono incidere molto sul bilancio familiare. Per recuperare parte della spesa, però, si possono sfruttare le detrazioni. Ecco come fare.

Quanto si ottiene

Le spese scolastiche sono detraibili per il 19% della spesa sostenuta:

  • per le rette dell'asilo nido per un massimo di 632 euro a figlio;
  • per la frequenza scolastica dalla materna alle superiori per un massimo di 800 euro a studente;
  • per le rette universitarie statali. In caso di istituti privati il limite massimo di spesa è stabilito annualmente con apposito decreto.

I limiti di spesa sono a figlio, quindi in caso di più figli il limite viene calcolato per ciascuno di essi.

Dove vanno inserite le spese scolastiche nel 730

A seconda della tipologia di spesa sostenuta vanno indicate nel quadro E, righi da E8 a E10 con il codice relativo:

  • con il codice 33 le spese per l'asilo nido;
  • con il codice 12 le spese scolastiche;
  • con il codice 13 le spese universitarie,

In questo rigo vanno riportati anche gli oneri indicati con i codici 33, 12 e 13 nella Certificazione Unica.

Come scaricare l'asilo nido nel 730?

Sono detraibili le spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, a prescindere dall'età del bambino. Si considerano asili nido sia quelli pubblici che i privati e le strutture dirette a garantire la formazione e la socializzazione dei bambini di età compresa tra i tre mesi e i tre anni. Ai fini della detrazione bisogna conservare le fatture, i bollettini bancari o postali, le ricevute o quietanze di pagamento.

Sono detraibili anche le spese sostenute per la frequenza da parte dei figli delle cosiddette “sezioni primavera” e i costi relativi al “Tagesmutter” (c.d. mamma di giorno), cioè quei soggetti che offrono presso il loro domicilio servizi di cura ed educazione all'infanzia.

La detrazione va divisa tra i genitori sulla base della spesa sostenuta da ciascuno. Qualora il documento di spesa sia intestato al bimbo, o a uno solo dei coniugi, è comunque possibile specificare, tramite annotazione sullo stesso, le percentuali di spesa sostenute da ciascuno degli aventi diritto.

La detrazione spetta a prescindere dal periodo di competenza coperto dal versamento, quello che conta è la data del pagamento. Ad esempio, per versamenti trimestrali anticipati che coprono il periodo da dicembre 2023 a febbraio 2024, la detrazione spetta nel 730/2024 sui redditi del 2023 perché il pagamento è avvenuto in quell’anno. 

Asili nido e welfare aziendale

Non sono detraibili le spese rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione dei premi di produzione, che vengono indicate nei punti da 701 a 706 della Certificazione Unica con il codice 33. Allo stesso modo non è possibile detrarre le spese del nido per la parte coperta dal bonus asilil nido.

Le detrazioni dall'infanzia alla secondaria

Sono detraibili le spese per la frequenza alla scuola materna, elementare, media e superiore, sia statali sia paritarie private e quelle degli enti locali. La detrazione spetta anche per l'iscrizione a corsi istituiti presso i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati  con ordinamento antecedente al DPR 212/2005 (quelli successivi sono equiparati ai corsi universitari). 

Rientrano tra le spese detraibili le tasse d'iscrizione, la tassa di frequenza, i contributi obbligatori, i contributi volontari e le erogazioni liberali, deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenuti per la frequenza scolastica. Non sono detraibili le erogazioni liberali finalizzati all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa. In particolare è detraibile:

  • la mensa scolastica;
  • i servizi scolastici integrativi come l'assistenza al pasto, il pre e il post scuola (anche se il servizio è reso da soggetti terzi);
  • le gite scolastiche, l'assicurazione della scuola e ogni altro contributo finalizzato all'ampliamento dell'offerta formativa (corsi di lingua, teatro, ecc... svolti anche al di fuori dell'orario scolastico e senza obbligo di frequenza). Se la spesa è pagata a soggetti terzi (ad esempio l'agenzia di viaggi per le gite) bisogna conservare la delibera scolastica che ha stabilito i versamenti;
  • le spese per il servizio di trasporto scolastico anche se rese dal Comune o da soggetti terzi verso la scuola e anche se non è stato deliberato dagli organi di istituto (solo per questa spesa è possibile integrare a mano il documento di spesa con i dati dell'alunno). Le spese per il trasporto possono essere indicate alternativamente nelle detrazioni per gli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico.

Non sono detraibili le spese per l'acquisto della cancelleria, dei libri scolastici e il servizio di trasporto scolastico.

La detrazione spetta al genitore cui è intestata la fattura. Se è intestata all’alunno, i genitori la devono dividere al 50%, salvo la possibilità di inserirli nel 730 del genitore che ha sostenuto la spesa annotandolo sulla fattura. 

La detrazione spetta a prescindere dal periodo di competenza coperto dal versamento, quello che conta è la data del pagamento. Ad esempio, per versamenti trimestrali anticipati che coprono il periodo da dicembre 2023 a febbraio 2024, la detrazione spetta nel 730/2024 sui redditi del 2023 perché il pagamento è avvenuto in quell’anno.

Come si detrae la spesa per la mensa scolastica?

Per poter detrarre la spesa per la mensa scolastica, bisogna avere la ricevuta del bollettino postale o del bonifico intestato a chi ha ricevuto il pagamento (sia che si tratti della scuola del Comune o di un altro ente incaricato del servizio), che deve riportare l’indicazione del servizio mensa come causale del pagamento oltre all’indicazione della scuola di frequenza e dell’alunno. Per tutti i pagamenti, compresi l'acquisto di buoni cartacei o in formato elettronico, chi riceve il pagamento deve rilasciare un’attestazione che certifichi la spesa sostenuta e i dati dello studente (l'attestazione è esente da imposta di bollo). I genitori possono presentare istanza all’ente erogatore del servizio per ottenere la certificazione. 

Documenti da conservare

Ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti a tale titolo nel corso dell’anno e i dati dello studente. Non è possibile integrare a mano i dati di scuola e alunno se non presenti sulla documentazione originale. Se il pagamento è stato fatto nei confronti di soggetti terzi, serve l'attestazione dell'istituto scolastico dal quale risulti la delibera di approvazione e i dati dello studente.

 

Come inserire le tasse universitarie nel 730

Le tasse universitarie sono detraibili per il 19% del totale della spesa sostenuta se l'università è statale, se invece è privata, il limite massimo di spesa detraibile varia ogni anno, in base al corso di studi e all’area geografica in cui si trova l’ateneo. Sono sempre detraibili le spese sostenute per sè o per i familiari dichiarati a proprio carico, bisogna sempre conservare le ricevute di pagamento per poter inserire la spesa nel 730.

In particolare, per detrarre le spese sostenute per la frequenza ai corsi di laurea breve, magistrale e a ciclo unico o per la partecipazione a corsi di dottorato, di specializzazione e a master universitari di primo e secondo livello, occorre far riferimento alla tabella seguente. Qui a fianco trovi la "tabella per la detrazione delle spese universitarie" con i raggruppamenti geografici e di facoltà.

Area disciplinare NORD CENTRO SUD/ISOLE
 Medica  3.900 euro 3.100 euro  2.900 euro 
 Sanitaria 3.900 euro  2.900 euro  2.700 euro 
 Scientifico - tecnologica  3.700 euro 2.900 euro   2.600 euro
 Umanistico - sociale  3.200 euro 2.800 euro   2.500 euro
 Corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e secondo livello  3.900 euro 3.100 euro  2.900 euro 

A questi importi, fissati annualmente dal Ministero dell’Istruzione, va aggiunto per il calcolo definitivo della detrazione l’importo della tassa regionale per il diritto allo studio.

Per le spese per la frequenza a corsi universitari all'estero, si fa riferimento all'importo massimo stabilito per la frequenza a corsi d'istruzione della stessa area disciplinare appartenenti alla zona geografica in cui lo studente ha la residenza. 

Per i corsi di laurea svolti dalle università telematiche si fa riferimento all'area tematica del corso e per l'individuazione dell'area geografica, alla regione in cui ha sede legale l'università.

Sono detraibili le spese per la frequenza a corsi universitari, di perfezionamento, di specializzazione universitariaa master (gestiti da istituti universitari ) e le spese di iscrizione ai dottorati di ricerca, ITS (istituti tecnici superiori), Conservatori di Musica e Istituti musicali pareggiati (istituiti ai sensi del DPR 212/2005) e corsi statali di Alta formazione e specializzazione artistica e musciale. Sono agevolati i corsi tenuti presso università o istituti pubblici oprivati, italiani o stranieri.

Le spese ammesse sono l’immatricolazione e l’iscrizione, soprattasse per esami di profitto e laurea, frequenza e corsi di specializzazione. Le tasse universitarie sono detraibili anche se riferite a studenti fuori corso. Sono detraibili anche:

  • le spese per la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea;
  • le spese per la frequenza dei TFA;
  • le spese per la così detta "ricognizione" (il diritto fisso da corrispondere per anno accademico per chi non ha rinnovato l'iscrizione per almeno due anni consecutivi e che permette di riattivare la carriera accademica);
  • la frequenza a corsi di formazione universitari e accademici per il conseguimento dei CFU/CFA per l'accesso al ruolo di docente;
  • le spese sostenute per l’iscrizione ai conservatori di musica. Non sono, invece, detraibili le spese di iscrizione presso istituti musicali privati;
  • le spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea in teologia.

Non rientrano nella detrazione i contributi pagati all’università pubblica relativamente al riconoscimento del titolo di studio (laurea) conseguito all’estero. Allo stesso modo non sono detraibili le spese relative: all’acquisto di libri scolastici, strumenti musicali, materiale di cancelleria a viaggi ferroviari, vitto e alloggio necessarie per consentire la frequenza della scuola.

La detrazione spetta a prescindere dal periodo di competenza coperto dal versamento, quello che conta è la data del pagamento. Ad esempio per versamenti trimestrali anticipati che coprono il periodo da dicembre 2023 a febbraio 2024, la detrazione spetta nel 730/2024 sui redditi del 2023 perché il pagamento è avvenuto in quell’anno.

Leggi anche la nostra news sulle detrazioni 2024.