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Un anno di pagoPA per i versamenti a enti e società pubbliche, i costi restano troppo alti

Il 28 febbraio 2021 tutti gli enti e le Pubbliche amministrazioni sono passati alla piattaforma pagoPA. Cos'è cambiato a distanza di un anno? Entro fine 2022 le transazioni supereranno i 650 milioni, per un totale di oltre 120 miliardi di euro. Le commissioni restano il vero nodo da sciogliere: pagare con Cbill costa in media 1,54 euro, ma si arriva fino a 2,85 euro. Un costo che, se paragonato ad altri sistemi come il bonifico, è ingiustificato.

  • Con il contributo esperto di
  • Anna Vizzari
  • articolo di
  • Roberto Usai
28 febbraio 2022
  • Con il contributo esperto di
  • Anna Vizzari
  • articolo di
  • Roberto Usai
PagoPA

È passato un anno dal passaggio di tutti gli enti e le società pubbliche al sistema di pagamenti pagoPA. Dal 28 febbraio 2021, infatti, tutti i versamenti verso la Pubblica amministrazione devono essere effettuati tramite la piattaforma e attraverso il bollettino pagoPA (sia cartaceo che digitale) che può essere pagato sia in contanti che con metodi digitali. 

PagoPA: il bilancio di un anno di pagamenti

Stando ai dati forniti da pagoPA, entro fine 2022 le transazioni saranno 666.809.939, per un controvalore economico di 122,28 miliardi di euro. E quali sono gli enti verso i quali avviene il maggior numero di pagamenti? Al primo posto troviamo l'Aci con 132 milioni di transazioni (trainate dal pagamento del bollo auto), seguito dall'Agenzia delle entrate (36 milioni di transazioni), il Servizio elettrico nazionale (19 milioni), Enel enegia (14 milioni) e l'Inps (11 milioni di transazioni). Tra i primi 10 enti in quanto a transazioni, troviamo anche la Regione Veneto, il Comune di Milano, Roma Capitale, Regione Piemonte e il ministero della Giustizia. Per pagare i bollettini, invece, gli italiani hanno scelto nella maggior parte dei casi Mooney, Intesa San Paolo, Poste Italiane, LisPay, Postepay, PayTipper, UniCredit, Nexi, Banca 5 e Banco Bpm.

I canali e i metodi di pagamento di pagoPA

Il mondo di pagoPA comprende diversi metodi di pagamento: gli sportelli delle banche, gli atm (gli sportelli bancomat), i siti web e le app di banche e istituti di pagamento che hanno aderito volontariamente a pagoPA. Ci sono poi diverse banche che utilizzano un proprio sistema chiamato Cbill, si tratta di un metodo di pagamento che permette il versamento online o tramite atm anche dei bollettini delle pubbliche amministrazioni, quindi rientra nel sistema di pagoPA. Tra gli altri canali abilitati ci sono anche app come Satispay e Sisalpay, ma anche uffici postali, ricevitorie convenzionate con Sisal, Lottomatica e Banca 5.

Quanto costa fare versamenti con pagoPA

L'arrivo di pagoPA non ha comportato un risparmio, anzi. L'obbligo di utilizzare pagoPA ha comportato infatti il rischio di far ricadere sui cittadini costi extra, perché magari precedentemente usavano l'addebito sul conto corrente o il Mav. Per fortuna oggi, anche in seguito a una segnalazione di Antitrust alla presidenza del Consiglio dei Ministri, per le imposte ricorrenti è comunque possibile fare un addebito Sepa o pagare tramite F24.

Il nodo delle commissioni sui bollettini pagoPA

Le commissioni fatte pagare ai cittadini per i bollettini pagoPA continuano essere un problema: per questo abbiamo fatto una richiesta al ministero della Pubblica amministrazione, perché si lavori affinché banche, istituti e circuiti intervengano per calmierare i prezzi. Ricordiamo che i pagamenti con l'F24 sono gratuti perché lo Stato ha stipulato una convenzione con le banche e paga i costi vivi delle operazioni, lo stesso dovrebbe avvenire con pagoPA.

I costi applicati dalle principali banche ai pagamenti Cbill o pagoPA

Elaborazione Altroconsumo su dati foglietti informativi febbraio 2022:

Banca Costo Cbill/pagoPA su home banking in euro
Banca Fideuram 1,80 bollo, 0,50 Università, 1 multe, altro zero
Banca Mediolanum 1,80
Banca Popolare di Bari 1
Banca Popolare di Puglia e Basilicata 2,50
Banca Popolare di Sondrio 0,90
Banca Sella 1
Banco Bpm 2,85
Banco di Desio e della Brianza 1,60
BNL Bnp Paribas min 1,30 - max 2
BPER 1,30
Carige 1,50
Cassa Centrale 1
Credem 1,50
Credit Agricole 1,50
Deutsche Bank 2
Fineco 1,95
Hello Bank! min 1,30 - max 20
IBL 0,75
Illimity 1,95
Ing 2,50*
Intesa San Paolo 1,30, 1,80 multe
Monte dei Paschi di Siena 1,50
Raffeisen 36 euro l'anno
Sparkasse 1
Unicredit 1,50
Costo medio 1,54

*commissione eliminata pagando un pacchetto di due euro al mese

Su app IO (con carta di credito o prepagata) i costi variano da 1,50 euro a una percentuale dell’1% dell’importo pagato. Presso gli sportelli postali, anche pagando in contanti la commissione arriva a 1,80 euro. In tabaccheria anche in contanti si spende fino a 2 euro. Con app Satispay 1 euro.

Per pagare con Cbill si spende in media 1,54 euro, mentre le commissioni più alte arrivano fino a 2,85 euro: i costi sono quindi piuttosto elevati. Considerando che parliamo di un'operazione totalmente online di home banking, se la si paragona a un bonifico si scopre che la differenza è sostanziale. Mentre il bonifico ha un costo medio di 0,40 euro (e in molti casi è gratuito), pagare con Cbill significa spendere circa quattro volte tanto. Un costo ingiustificato e incomprensibile per i cittadini. Qualcosa, però, inizia a muoversi in positivo. Alcuni giorni fa Revolut ha annunciato che il pagamento dei bollettini pagoPA tramite il conto di pagamento non avrà commissioni. Un caso che speriamo possa essere da esempio anche per altri operativi tradizionali e di nuova generazione. 

Ancora tante le criticità segnalate dai consumatori

L'anno scorso abbiamo lanciato un servizio per permettere ai cittadini di segnalare le criticità riscontrate sul sistema pagoPA. Le segnalazioni che abbiamo ricevuto sono state 491, tutte denunciano procedure complicate e commissioni più alte rispetto al passato. Molti lamentano il non poter utilizzare strumenti più economici, come i bonifici o gli addebiti diretti sul conto corrente. In media le commissioni sono state di 1,80 euro per bollettino, diversificate in base allo strumento utilizzato: carta prepagata (1,56 euro in media), carta di credito (1,85 euro), Cbill (1,79 euro) e app (0,92 euro). Continuiamo a raccogliere le segnalazioni degli utenti: raccontaci la tua esperienza.