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Superbonus e altri bonus edilizi: tutte le scadenze e cosa sfruttare entro il 2023

Agevolazioni al 110% o al 90%, ecobonus, sismabonus ma anche semplici ristrutturazioni e bonus mobili sono in fase di valutazione a causa della pessima situazione in cui vertono le finanze italiane. Ecco tutte le scadenze di questi incentivi previste al momento, in quali casi si può accedere e come farlo entro fine anno.

13 settembre 2023
Calendario e clessidra

Il dibattito sul Superbonus è stato molto accesso in questo periodo: il costo di questa misura si è infatti rivelato un salasso per le casse dello Stato e il governo sta ragionando su diverse modifiche da apportare con la legge di Bilancio che arriverà a fine dicembre.

Allo stato attuale, quindi, quel che rimane del Superbonus e delle agevolazioni per i vari interventi di ristrutturazione edilizia è certo fino a fine anno.

Ma, di preciso, quali sono le agevolazioni che si possono ancora usare entro il 2023 o oltre?

Superbonus villette

Le case unifamiliari prenderanno il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2023 ma a condizione che, entro il 30 settembre 2022, sia stato completato almeno il 30% dei lavori (dimostrati da un SAL, stato di avanzamento lavori). 

Per questo tipo di agevolazione è possibile accedere ancora alla cessione del credito e allo sconto in fattura.

Gli interventi sulle villette avviati dopo, cioè a partire dal 1° gennaio 2023, possono ottenere il Superbonus al 90% se chi li effettua ha un reddito massimo di 15mila euro (calcolato con il sistema del quoziente familiare edilizio); le spese devono esser sostenute entro il 31 dicembre 2023.  La casa inoltre deve essere di proprietà o esser posseduta in base a un altro diritto reale (come il diritto di usufrutto) e adibita ad abitazione principale da parte di chi effettua i lavori di ristrutturazione.

In aggiunta a questa detrazione, per i redditi bassi, è possibile ottenere un contributo straordinario del 10% della spesa sostenuta a partire dal primo gennaio 2023 e fino al 31 ottobre 2023. Per questo tipo di interventi si può scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura solo con CILA-S (o richiesta del titolo edilizio) presentata entro il 16 febbraio 2023. Se la CILA-S (o richiesta del titolo edilizio) è stata presentata dal 17 febbraio in poi, si potrà solamente fruire direttamente del bonus al 90% in dichiarazione dei redditi, anche se resta aperta la questione dell’incapienza: infatti, la detrazione va ripartita in 4 rate e difficilmente una famiglia che ha un reddito basso paga tasse sufficienti a recuperare detrazioni alte.

Superbonus condomìni

Nel caso dei condomini e degli edifici plurifamiliari composti da 2 a 4 unità immobiliari il Superbonus al 110% spetta per i lavori svolti fino al 31 dicembre 2023.  

  • l'assemblea condominiale ha approvato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la CILA-S (o la richiesta del titolo edilizio abilitativo) è stata presentata in comune entro il 31 dicembre 2022;
  • l'assemblea condominiale ha approvato i lavori dal 19 al 24 novembre 2022 e la CILA-S (o la richiesta del titolo edilizio abilitativo) è stata presentata entro il 25 novembre 2022;
  • in caso di lavori di demolizione e ricostruzione, la richiesta del permesso di costruire è stata presentata entro il 31 dicembre 2022.

In questi tre casi, è possibile optare ancora per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Chi non è riuscito a rientrare nelle casistiche appena viste invece, ha accesso al Superbonus al 90% per i lavori effettuati fino a fine 2023. Per gli interventi condominiali non è previsto alcun limite di reddito come per le case unifamiliari, tuttavia, esistono gli stessi vincoli sulla cessione del credito. Quindi, si può scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura solo con CILA-S (o richiesta del titolo edilizio) presentata entro il 16 febbraio 2023.

Infine, salvo possibili modifiche, da gennaio 2024 il Superbonus passa al 70% e nel 2025 si scende al 65%.

Sismabonus

Quanto alle scadenze per gli interventi di messa in sicurezza contro gli eventi sismici, percentuali e condizioni del Supersismabonus variano a seconda del tipo di immobile (se unità immobiliari singole o condomìni).

Per gli interventi edilizi in Comuni terremotati dal 2009 in poi (e a prescindere dal tipo di edificio ristrutturato), il Supersismabonus al 110% è concesso fino a tutto il 2025.

Per chi non rientra nelle agevolazioni appena viste, invece, bisogna distinguere diversi casi. Le detrazioni, che scadono il 31 dicembre 2024, variano da un minimo del 50% a un massimo dell’85% a seconda che l’intervento sia:

  • di messa in sicurezza statica dopo eventi calamitosi: la detrazione è del 50%;
  • su un singolo immobile e permetta il passaggio ad una classe di rischio inferiore: la detrazione è del 70% che diventa dell’80% se il salto è di due classi;
  • condominiale e permetta il passaggio ad una classe di rischio inferiore: la detrazione è del 75% che diventa dell’85% se il salto è di due classi; 
  • condominiale e finalizzato anche alla riqualificazione energetica dell’edificio: la detrazione è dell’80% se permette il passaggio a una classe di rischio inferiore e dell’85% se il salto è di due classi.

In questi ultimi tre casi non è necessario che sia avvenuto in precedenza un evento calamitoso o un terremoto.

Nell’ambito del Sismabonus rientra anche il cosiddetto Sismabonus acquisti: è riconosciuto a chi compra immobili nei Comuni che si trovano nelle zone a rischio sismico più elevato (zone 1, 2 e 3) realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici per ridurne il rischio sismico.

Questo bonus scade il 31 dicembre 2024, con percentuali di detrazione che variano tra il 75% e l’85% a seconda che la riduzione del rischio sismico sia di una o di due classi.

Bonus Barriere Architettoniche

Il bonus barriere architettoniche permette il recupero del 75% della spesa anche con accesso allo sconto in fattura o alla cessione del credito e rimane in vigore fino a tutto il 2025.

In questo caso la detrazione è destinata agli interventi per il superamento e l'eliminazione di barriere architettoniche ma, a certe condizioni, permette anche di detrarre con questa percentuale elevata la sostituzione degli infissi.

Bonus Casa

Il bonus legato alle ristrutturazioni edilizie straordinarie per le case unifamiliari e ordinarie o straordinarie per i condomini fa parte del nostro ordinamento, quindi, non ha una scadenza.

Questa agevolazione prevede una detrazione standard del 36% su una spesa massima di 48 mila euro ma - attualmente, e fino a fine 2024 - è in vigore una detrazione maggiorata al 50% su una spesa massima di 96 mila euro.

Bonus Mobili

La detrazione del 50% riconosciuta per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili ristrutturati, scade a fine 2024 ma con una differenziazione nei limiti di spesa:

  • fino a fine 2023 il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è di 8.000 euro;
  • nel 2024 il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione sarà di 5.000 euro.

Bonus Verde

L'agevolazione del 36% riconosciuta per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, immobili, pertinenze e recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi più coperture a verde di giardini pensili scade il 31 dicembre 2024.

Bonus 50% Iva case green

In questo caso la detrazione è del 50% dell'Iva dovuta sull’acquisto di immobili residenziali di classe energetica A o B, venduti da imprese costruttrici: scade il 31 dicembre 2023.

Bonus acquisto prima casa Under 36

Questa importante agevolazione, che viene data ai giovani che acquistano l’abitazione principale, con meno di 36 anni e con un Isee non superiore a 40 mila euro, scadrà a fine 2023.

Il bonus prima casa under 36 viene riconosciuto come:

  • esenzione dal pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale in caso di acquisto da privati;
  • credito d’imposta pari all’Iva versata in fase di acquisto nel caso si compri l’immobile da una impresa costruttrice o di ristrutturazione.