PRONTO TASSE Chi deve fare il 730

Chi deve fare la dichiarazione dei redditi

chi compila

20 marzo 2024

Come ogni anno, è tempo di presentare la dichiarazione dei redditi: ma chi è obbligato a presentarla? Chi invece può farne a meno? E cosa devo fare se ho degli investimenti all’estero? Ecco tutto quello che devi sapere.

Chi ha l'obbligo di fare la dichiarazione dei redditi?

In generale ogni cittadino che, nell'anno fiscale di riferimento, ha conseguito redditi e non risulta nelle ipotesi di esonero previste dalla normativa, deve fare la dichiarazione dei redditi. In particolare, il modello 730 deve esser utilizzato da chi deve sistemare situazioni fiscali rimaste in sospeso, come la presenza di più redditi da lavoro da conguagliare o di redditi come quelli da locazione, che non sono stati tassati. Tutti coloro che non devono pagare ulteriori imposte o conguagliare altri redditi, come chi percepisce assegni di invalidità, non deve presentare il 730. In particolare si è obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, tramite modello 730 o Redditi:

  • se le addizionali comunale e/o regionale non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore al dovuto dal sostituto d'imposta;
  • se sono stati percepiti solo redditi che derivano dalla locazione di fabbricati per i quali è stata scelta l'opzione della cedolare secca;
  • se sono stati percepiti redditi da diversi sostituti d'imposta che non sono stati conguagliati dall'ultimo entro fine anno, quindi si è in possesso di più certificazioni uniche.

Il modello 730 non serve solo a dichiarare al fisco a quanto ammontino le proprie entrate: rappresenta anche un'opportunità per recuperare parte delle spese sostenute durante l'anno. Pertanto, anche se si è tra i fortunati che non sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, si può comunque usarla per far valere deduzioni e detrazioni o acconti di imposta versati in eccesso nei periodi precedenti, ottenendo quanto spetta direttamente nella busta paga o sulla pensione. Se, infine, si è a credito con il Fisco, si può usare il 730 per pagare altre imposte tramite la compensazione, cioè usare il credito come una sorta di borsellino cui attingere per versare altre imposte.

Quando conviene il 730 congiunto?

I contribuenti sposati o uniti civilmente possono usare la dichiarazione congiunta, che riunisce le dichiarazioni dei coniugi, purché entrambi abbiano solo redditi dichiarabili con il 730 e almeno uno dei due rientri tra coloro che possono usarlo. La convenienza nella dichiarazione congiunta sta proprio nella possibilità per chi tra i due non ha un sostituto d'imposta di appoggiarsi a quello del proprio congiunto.
Tuttavia, la congiunta non compensa debiti e crediti tra i coniugi, ma permette di avere il conguaglio congiunto su un unica busta paga o pensione con un unico sostituto d’imposta, in pratica vengono trattenuti i debiti ed erogati i crediti in contemporanea e nel cedolino si percepisce la differenza tra questi.

Non si può presentare la dichiarazione congiunta per conto di persone incapaci - compresi i minori - e se il coniuge è deceduto prima di presentare la dichiarazione.

Nella dichiarazione congiunta va indicato come "dichiarante" il coniuge il cui sostituto d'imposta effettuerà i conguagli sulla busta paga. 

Chi fa il 730 di minori o incapaci
Se si presenta la dichiarazione per conto di persone incapaci o di un minore, si può usare il 730 solo se la persona per cui si presenta il modello ha le caratteristiche per usarlo. In questo caso devono essere usati due 730: in entrambi i modelli si indica il codice fiscale di chi si sta rappresentando e il proprio nella casella “rappresentante o tutore”.

Entrambi i modelli vanno firmati dal rappresentante o tutore.

Come compilare il frontespizio

Nel primo modello 730, barra la casella “Dichiarante” e barra la casella “Tutelato” se sei il rappresentante legale o l'amministratore di sostegno oppure la casella “Minore” se sei il genitore che presenta la dichiarazione per i redditi del minore. In questo modello riporta tutti i redditi e i dati anagrafici del contribuente per il quale stai presentando la dichiarazione.

Nel secondo modello 730, nel rigo “contribuente”, barra la casella “rappresentante o tutore o erede” e compila con i tuoi dati i riquadri dei dati anagrafici e della residenza anagrafica.

Ricorda che in questi casi non è mai possibile presentare la dichiarazione congiunta e i redditi dei soggetti coinvolti non vengono in nessun caso cumulati.

Come compilare l'intestazione del 730

Ecco qualche piccola precisazione per compilare in modo corretto la parte relativa al contribuente.

  • Nel rigo contribuente, la casella “dichiarante” deve essere barrata da chi presenta la propria dichiarazione dei redditi. Se la dichiarazione è congiunta, quello tra i coniugi che intende utilizzare il proprio sostituto d’imposta per il conguaglio deve barrare sia la casella “dichiarante” che la casella “dichiarazione congiunta”. L'altro metterà la crocetta solo su “coniuge dichiarante”.
  • Attenzione al codice fiscale: nella casella corrispondente va inserito quello del contribuente cui si riferisce la dichiarazione.
  • La casella “soggetto fiscalmente a carico di altri” deve essere compilata col codice "1" da chi possiede un reddito inferiore a 2.840,51 euro annui al lordo degli oneri deducibili e risulta a carico di un familiare; col codice "2" dai figli che abbiano un reddito inferiore a 4.000 euro annui al lordo degli oneri deducibili e che non abbiano ancora compiuto 25 anni, il codice va inserito anche per chi non avendo ancora 21 anni rientra nel nucleo che percepisce l'assegno unico universale.
  • Se non si possiede un sostituto d'imposta che possa effettuare il conguaglio o si presenta il 730 per un contribuente deceduto indicare la lettera “A” nella casella “730 senza sostituto”.
  • Il quadro K riguarda gli amministratori di condominio. 
  • La casella “situazioni particolari” deve essere usata in caso di chiarimenti sulla compilazione del 730, che il Fisco eventualmente fornisce dopo la pubblicazione delle istruzioni ufficiali.

Come indicare i dati anagrafici nel 730
Nella parte relativa ai dati anagrafici, il Fisco ti chiede la carta d'identità. Anche in questo caso è bene fare attenzione ad alcune situazioni particolari:

  • chi è nato all’estero deve indicare, al posto del “Comune”, lo Stato di nascita, senza ovviamente compilare lo spazio relativo alla provincia;
  • la parte della “residenza anagrafica” si compila solo se hai cambiato residenza, anche nell’ambito dello stesso Comune, nel periodo dal primo gennaio dello scorso anno fino alla data di presentazione della dichiarazione. In questo caso indica la nuova residenza specificando giorno, mese e anno della variazione;
  • se presenti la tua prima dichiarazione dei redditi, sei obbligato a indicare la residenza anagrafica e devi barrare la casella “dichiarazione presentata per la prima volta”.

L'indicazione del numero di telefono e dell’indirizzo email è facoltativa e serve a chi vuole ricevere informazioni e aggiornamenti dall'Agenzia delle Entrate, ma noi consigliamo di inserirlo.

Cosa scrivere nel domicilio fiscale?
Il domicilio fiscale coincide generalmente con la residenza anagrafica: quindi, in caso di variazione della residenza, cambiano sia il domicilio fiscale che le tasse da pagare. Il domicilio fiscale è importante per versare le addizionali comunale e regionale all'Irpef, che sono stabilite dalle singole amministrazioni locali e che per questo motivo possono essere più o meno onerose a seconda di dove si abita.

Il rigo "domicilio fiscale a 1° gennaio 2023" deve sempre esser compilato, se non hai cambiato la residenza o hai cambiato casa, ma sei rimasto nello stesso Comune, puoi compilare solo questo rigo lasciando gli altri in bianco. Se hai cambiato il Comune di residenza, indica il nuovo Comune di residenza se la variazione è avvenuta entro il 2 novembre 2022; mentre devi indicare il vecchio Comune di residenza se hai cambiato casa dal 3 novembre 2022.

Il rigo "domicilio fiscale al 1° gennaio 2024" deve esser compilato solo se è diverso da quello al 1° gennaio 2023. Se hai cambiato residenza devi indicare il nuovo Comune se la variazione è avvenuta entro il 2 novembre 2023, mentre se hai cambiato casa dal 3 novembre 2023 indica il vecchio Comune di residenza.

Le differenze di comportamento che abbiamo appena visto sono dovute al fatto che ai fini fiscali, gli effetti della variazione di residenza decorrono dal sessantesimo giorno successivo a quello in cui si è verificata la variazione e, in questo modo, le addizionali all'Irpef possono esser applicate correttamente.

I residenti in Veneto o nelle Marche che si trovano in situazioni particolari (trovi l'elenco nell'Appendice alle istruzioni ministeriali al 730), versano l'addizionale regionale con un'aliquota agevolata e pertanto devono compilare la casella “Casi particolari addizionale regionale” con il codice 1. Se sei residente in Veneto e chiedi l'agevolazione per te stesso devi inserire il codice 2.

Quale sostituto d'imposta indicare nel 730
Per ottenere il conguaglio in busta paga o sulla pensione occorre inserire correttamente i dati del sostituto d'imposta, cioè del datore di lavoro o dell'ente pensionistico da cui si riceve il cedolino. I lavoratorori dipendenti, assimilati o i pensionati trovano i dati che servono nella Certificazione Unica che il sostituto d'imposta deve consegnare entro il 18 marzo 2024. Se non lo fa è possibile inviargli un sollecito.

Se il sostituto d'imposta che farà i conguagli è diverso da quello che ha rilasciato la Certificazione Unica, vanno indicati i dati del nuovo sostituto. 

Ci sono alcuni casi particolari:

  • se la dichiarazione è congiunta, bisogna indicare i dati del sostituto d'imposta del “dichiarante”, il coniuge dichiarante non compila il quadro;
  • se la dichiarazione è per conto dell'incapace, vanno indicati i dati del sostituto d'imposta del minore o del tutelato (nella dichiarazione del rappresentante o del tutore il riquadro non si deve compilare);
  • se la dichiarazione è per conto del defunto, i dati del sostituto d'imposta non vanno mai compilati;
  • chi non ha il sostituto d'imposta, deve barrare la casella corrispondente. Ricordandosi di inserire la lettera A nella casella “730 senza sostituto” presente nella sezione “contribuente” di fianco alla casella “codice fiscale”. Questa casella va barrata anche da chi presenta la dichiarazione per un deceduto che nel 2023 ha percepito redditi da lavoro dipendente, assimilati o da pensione.

Se nella CU è stata compilata la casella 11 “codice sede” che si riferisce all'Inps competente, bisogna riportare il codice nella omonima casella del 730.

La firma del 730
Firma nell’apposito riquadro e indica il numero di modelli utilizzati per fare il 730. Se vuoi che il Caf o il professionista a cui ti sei rivolto ti informino su eventuali irregolarità presenti nella dichiarazione e segnalate dall'Agenzia delle Entrate barra la casella relativa: chi ti presta l'assistenza fiscale segnalerà che accetta di renderti questo servizio sul 730-2, cioè il modello che ti consegna insieme alla documentazione fornita e che prova l'avvenuta presentazione della dichiarazione.