PRONTO TASSE Redditi da lavoro o pensione, differenze nella dichiarazione dei redditi

Come dichiarare i redditi da lavoro e da pensione nel 730

redditi lavoro pensione

26 marzo 2024

Lavoratore o pensionato: cosa cambia nella compilazione del 730? E se sei andato in pensione lo scorso anno, quale parte devi compilare? A chi spetta il bonus taglia cuneo? E come vengono tassati i premi di risultato? Ecco tutto quello che devi sapere sui redditi da lavoro e pensione.

Quando un lavoratore o un pensionato deve fare il 730?

Nella sezione I del quadro C devi indicare:

  • i redditi di lavoro dipendente e di pensione anche svolto all'estero in zone di frontiera o quello dei contribuenti iscritti al registro anagrafico di Campione d'Italia;
  • le somme corrisposte ai lavoratori dipendenti dall’Inps o da altri enti (cassa integrazione guadagni, mobilità, disoccupazione ordinaria e speciale, malattia, maternità e allattamento...);
  • le indennità e i compensi che i lavoratori dipendenti percepiscono da terzi per incarichi svolti per conto del datore di lavoro;
  • i trattamenti periodici integrativi corrisposti dai fondi pensione maturati fino al 31 dicembre 2006. Nel caso di riscatto volontario della pensione integrativa, l’ammontare imponibile erogato della prestazione maturata dall'1/1/2001 al 31/12/2006;
  • i compensi ricevuti dai soggetti impegnati in lavori socialmente utili;
  • le retribuzioni ricevute da collaboratori familiari, giardinieri, autisti e altri addetti alla casa, sulle quali non siano state fatte ritenute d’acconto;
  • i compensi dei lavoratori soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e della piccola pesca, nei limiti dei salari correnti maggiorati del 20%;
  • le borse di studio o sussidi di studio e di addestramento professionale (tra cui i piani di inserimento professionale), se al di fuori di un rapporto di lavoro dipendente;
  • le indennità per la cessazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa non assoggettabili a tassazione separata;
  • le remunerazioni dei sacerdoti della Chiesa cattolica e gli assegni per i ministri di culto di altre confessioni;
  • i compensi corrisposti ai medici specialisti ambulatoriali e ad altre figure operanti nelle Asl con contratto di lavoro dipendente;
  • i compensi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e lavori a progetto, corrisposti anche per cariche di amministratore, sindaco o revisore di società, collaborazioni a giornali o riviste non corrisposti come diritti d'autore e le partecipazioni a collegi o commissioni.

La casella "casi particolari" che si trova in alto nel quadro è destinata esclusivamente a quei casi di rimpatrio di lavoratori che si trovavano all'estero.

Gli assegni di mantenimento, le rendite e i vitalizi nel 730

La sezione II del quadro C riguarda i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente per i quali la detrazione non viene rapportata al periodo di lavoro nell’anno, ma è forfettaria. In questa sezione, nella colonna 2 dei righi da C6 a C8, devi indicare:

  • gli assegni periodici percepiti dal coniuge, compresi gli importi stabiliti dal giudice a titolo di spese per il canone di locazione e spese condominiali e percepiti periodicamente (c.d. “contributo casa”). In questo caso, ricordati di barrare la casella 1. Sono esclusi da questi redditi quelli destinati al mantenimento dei figli e, se il provvedimento del giudice non distingue la quota destinata al coniuge da quella per i figli, l’assegno o il “contributo casa” si considerano destinati al coniuge per il 50%. Se, però, il coniuge non ha versato uno o più assegni e quindi non si deve dichiararne il reddito, bisogna procurarsi le prove: per esempio, attraverso l’estratto conto bancario o una dichiarazione dell’ex coniuge, altrimenti si rischia di pagare le tasse su redditi che non si sono percepiti;
  • gli assegni periodici a cui non concorrono né capitale né lavoro (escluse le rendite perpetue), compresi gli assegni testamentari, quelli alimentari...;
  • i compensi e le indennità corrisposte dagli enti pubblici per l’esercizio di pubbliche funzioni, ad esempio i componenti delle commissioni (edilizie, elettorali...);
  • i compensi per i giudici tributari, i giudici di pace, gli esperti del tribunale di sorveglianza e le indennità e gli assegni vitalizi percepiti per l’attività parlamentare e le indennità percepite per le cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali) e quelle percepite dai giudici costituzionali;
  • le rendite vitalizie e le rendite a tempo determinato costituite a titolo oneroso;
  • i compensi per l’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente del SSN.