PRONTO TASSE Bonus, detrazioni e crediti d'imposta da considerare durante la dichiarazione dei redditi

Tutte le spese detraibili e deducibili del 730 2024

oneri e spese 730

03 aprile 2024

Bonus fiscali, detrazioni, deduzioni e crediti d'imposta: si va dalle ristrutturazioni edilizie alle riqualificazioni energetiche, dalle spese mediche ai contributi previdenziali fino al canone di locazione. Ecco tutte le agevolazioni che ti spettano.

Le spese che si possono recuperare nel 730

Il quadro E del modello 730 è dedicato al recupero di parte di quanto speso durante l'anno. Ogni sezione del quadro è dedicata ad una tipologia di spesa, per ogni spesa è possibile approfondire l'argomento con tutto quello che occorre fare per non perdere le detrazioni o le deduzioni cui si ha diritto consultando la sezione che abbiamo dedicato a come "risparmiare col modello 730".

Quali sono le spese detraibili nel 730?

La sezione I del quadro E è dedicata alle detrazioni d’imposta, cioè quelle spese il cui valore viene tolto interamente o in parte dalle tasse da pagare. Ogni tipo di onere sostenuto viene indicato in un rigo diverso e la maggior parte è da identificare con un codice da indicare nell’apposito riquadro. 

Cosa si intende per spese tracciabili?

Le spese detraibili al 19% devono esser sostenute con mezzi di pagamento tracciabilebonifico, bancomat, carta di credito, mav, smartphone... il cui utilizzo va dimostrato tramite idonea documentazione, per poter esser recuperate tramite la dichiarazione dei redditi. La dimostrazione dell'avvenuto pagamento con mezzi tracciabili è possibile anche:

  • tramite la sua annotazione, da parte di chi riceve le somme, su fattura, ricevuta o scontrino;
  • l'estratto conto della carta di credito o del conto corrente;
  • la mail di conferma dell'istituto di moneta elettronica o della piattaforma utilizzata per il pagamento, come l'estratto conto o le copie delle ricevute dei pagamenti eventualmente presenti nella app per i pagamenti tramite cellulare

Non si perde la detrazione se il pagamento è avvenuto con un mezzo tracciabile intestato ad un altro soggetto.

Sono escluse da questo obbligo solo le spese per l'acquisto di medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate con il SSN. 

Ai redditi sopra i 120 mila euro si riducono le detrazioni 

Al superamento dei 120.000 euro di reddito lordo, le detrazioni spettanti si riducono proporzionalmente fino ad azzerarsi per redditi pari a 240.000 euro. Il limite di reddito è personale e deve esser calcolato al netto di quello dell'abitazione principale e delle sue pertinenze, viceversa devono esser considerati tutti i redditi derivanti da tassazione separata, come gli affitti tassati con la cedolare secca. 

Per calcolare la detrazione spettante occorre applicare questa formula:

detrazione spettante = detrazione totale X(240.000 - reddito) / 120.000

Le uniche detrazioni che spettano per intero sono quelle relative agli interessi del mutuo per l'acquisto dell'abitazione principale e quelle per le spese mediche. Le spese sostenute per i familiari dichiarati a carico seguono le stesse regole appena viste. 

Compila il quadro E, righi da E1 a E14

Se vuoi informazioni e dettagli su una particolare spesa clicca sulla voce corrispondente.

In particolare, indica nel rigo:

  • E1 a colonna 1 le spese per patologie esenti, a colonna 2 le spese sanitarie;
  • E2 le spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti;
  • E3 le spese sanitarie per persone con disabilità;
  • E4 le spese per veicoli per persone con disabilità;
  • E5 le spese per l’acquisto di cani guida: ricorda di barrare anche la casella E81 per ottenere la detrazione forfetaria di 1.000 euro per il suo mantenimento;
  • E6 le spese per cui si è chiesta la rateazione negli anni precedenti. E’ rateizzabile la somma delle spese indicate nei righi da E1 a E3 se superano i 15.493,71 euro annui. Ricorda che in questo caso va indicato a colonna 2 l’importo per cui si è chiesta la rateazione e a colonna 1 il numero di rata di cui si sta usufruendo nell’anno;
  • E7 gli interessi per i mutui contratti per l’acquisto dell’abitazione principale. Indica a colonna 1 le spese relative a mutui stipulati entro il 31 dicembre 2021, mentre per quelle relative a mutui stipulati o per i quali è intervenuto un accollo, subentro o rinegoziazione a partire dal 1 gennaio 2022 utilizza colonna 2.

Nei righi da E8 a E10 vanno riportati gli oneri sostenuti indicando il relativo codice per identificarli. Se devi indicare più di tre tipologie di spesa utilizza un modulo aggiuntivo, numerandolo progressivamente nella casella in alto a destra e indicando il codice fiscale. Il totale dei modelli compilati va riportato nel frontespizio. Pertanto indica con il codice:

* le detrazioni per le spese indicate con l'asterisco, in caso di reddito complessivo personale superiore a 120.000 euro lordi annui, vengono ridotte progressivamente fino ad azzerarsi con un reddito di 240.000 euro.

Nel rigo E14 indica le spese per i canoni di leasing abitativo, indicando:

  • colonna 1 la data di stipula del leasing;
  •  a colonna 2 il numero dell’anno in cui si fruisce dell’agevolazione (per il 2023 indica 1);
  • colonna 3 i canoni di leasing pagati nel 2023;
  • colonna 4 il prezzo di riscatto pagato nel 2023.

Quali sono le deduzioni?

La sezione II del quadro E è dedicata alle deduzioni dal reddito, cioè quelle spese il cui ammontare viene tolto dal reddito prima di calcolare le imposte dovute. Ogni tipo di onere viene indicato in un rigo diverso, la maggior parte sono individuati da un codice da indicare nell’apposito riquadro. Se è necessaerio indicare più di una tipologia di spesa bisogna utilizzare un modulo aggiuntivo, numerandolo progressivamente nella casella in alto a destra e indicando il codice proprio fiscale. Il totale dei modelli compilati va riportato nel frontespizio. 

Compila il quadro E righi da E21 a E26

Se vuoi informazioni e dettagli su una particolare spesa clicca sulla voce corrispondente.

In particolare indica nel rigo:

Nel rigo E26 vanno riportati gli oneri sostenuti indicando l’importo a colonna 2 e il relativo codice per identificarli a colonna 1. Pertanto, indica con il codice:

  • 6 i contributi versati ai fondi integrativi al SSN;
  • 7 le donazioni alle ONG;
  • 8 le erogazioni ad associazioni di promozione artistica e fondazioni;
  • 9 le erogazioni a favore di enti universitari, di ricerca pubblica o enti parco;
  • 12 le erogazioni a favore di trust/fondi speciali;
  • 13 i contributi versati a casse di assistenza sanitaria aventi esclusivamente fini assistenziali;
  • 21 gli altri oneri, tra i quali il 50% delle spese sostenute per le procedure di adozione di un minore straniero

Nel rigo E36 indica le erogazioni liberali in denaro o in natura a favore delle ONLUS delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale. A colonna 1 indica l'importo delle donazioni fatte nell'anno e a colonna 2 quanto eventualmente non dedotto nella precedente dichiarazione perché di importo superiore al reddito imponibile, trovi questa voce nel rigo 153 del 730-3 dello scorso anno. Nelle colonne da 3 a 5 vanno indicati gli importi non dedotti degli anni dal 2019 al 2021. 

Il bonus casa, il bonus facciate e il bonus giardini

Le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e per le misure antisismiche, il bonus facciate e il bonus giardini sono da riportare nella sezione IIIA  del quadro E nei righi dall’E41 all’E43. Ricorda che per le ristrutturazioni devi compilare anche la sezione III-B inserendo i dati catastali dell'immobile ristrutturato.

Compila il quadro

Per ogni rigo indica:

  • colonna 1 l’anno in cui hai sostenuto le spese;
  • colonna 2 il codice corretto solo per spese legate all'adozione di misure antisismiche dal 2014 al 2023, spese legate al bonus giardini sostenute dal 2018 al 2023 o dal 2020 spese per l'installazione di impianti fotovoltaici e superbonus:
    • “4” per le spese sostenute dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 per l'adozione di misure antisismiche su edifici siti nelle zone sismiche ad alta pericolosità su immobili adibiti ad abitazione principale o attività produttiva (detrazione del 65%);
    • “5” per le spese sostenute dal 2019 al 2023 per l'adozione di misure antisismiche su edifici ricadenti in zone sismiche ad alta pericolosità e nella zona 3 (detrazione del 50%). Se l'intervento comporta il passaggio ad una classe di rischio sismico inferiore indica il codice “6” (detrazione del 70%), se il passaggio è di due classi inferiori indica il codice “7” (detrazione dell'80%). Se si ha diritto anche al superbonus le spese vanno indicate in un rigo separato barrando la casella di colonna 7;
    • “8” per le spese sostenute dal 2019 al 2023 per l'adozione di misure antisismiche su parti comuni di edifici condominiali, ricadenti in zone sismiche ad alta pericolosità e nella zona 3, dalle quali derivi un passaggio a una classe di rischio sismico inferiore (detrazione del 75%). Se il passaggio è di due classi inferiori indica il codice “9” (detrazione dell'85%). Se si ha diritto anche al superbonus le spese vanno indicate in un rigo separato barrando la casella di colonna 7;
    • “10” per le spese sostenute dal 2019 al 2023 per l'acquisto di unità immobiliari facenti parte di edifici ricostruiti, ricadenti in zone classificate a rischio sismico 1, 2 o 3, la cui ricostruzione ha comportato il passaggio a una classe di rischio inferiore (detrazione del 75%). Se la ricostruzione ha comportato il passaggio a due classi di rischio inferiori, indica il codice “11” (detrazione dell'85%). Se si ha diritto anche al superbonus le spese (sostenute tra il 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022) vanno indicate in un rigo separato barrando la casella di colonna 7;
    • “12” per le spesse sostenute dal 2018 al 2023 per la sistemazione del verde, se la spesa riguarda interventi di sistemazione del verde condominiale indica il codice “13”.  
    • “15” spese sostenute tra il 2020 e il 2022 per il bonus facciate;
    • “16”spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 2023 per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica contestuale a lavori che anno diritto al superbonus. Usa il codice “17” per  le spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati se contestuale o successiva agli interventi indicati col codice 16;
    • “18” quota di spese corrispondente alla potenza fino a 20kW sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2023 per gli impianti a fonte rinnovabile gestiti da condomini in autoconsumo. Indica il codice “19” per la quota di spese corrispondente alla potenza eccedente i 20kW e fino a 200 kW;
    • “20” spese sostenute  per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, legati a uno dei lavori trainanti del superbonus;
    • “21” spese sostenute  per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche in edifici unifamiliari con detrazione al 75%. Per gli stessi interventi a livello condominiale indica "22".
  • colonna 3 il codice fiscale:
    • del condominio: per lavori su parti comuni condominiali, barra la casella di colonna 2 “Condominio” di uno dei righi da E51 a E53, senza riportare i dati catastali dell’immobile;
    • dell’impresa di costruzione o ristrutturazione o della cooperativa che ha fatto i lavori su un'unità immobiliare acquistata che fa parte di edifici ristrutturati.
  • colonna 4 il codice:  
    • “1” nel caso in cui le spese siano state sostenute in più anni. Per calcolare il limite massimo di spesa detraibile devi tenere conto delle spese sostenute negli anni precedenti;
    • “4” per l’acquisto o assegnazione di immobili che fanno parte di edifici ristrutturati. La detrazione spetta su un importo pari al 25 per cento del prezzo di vendita o di assegnazione dell’immobile;
  • colonna 5 il codice “4” se lo scorso anno hai ereditato, acquistato o ricevuto in donazione l’immobile ristrutturato;
  • barra la colonna 6  se a colonna 2 hai indicato i codici da 5 a 11 e possiedi le condizioni per fruire dell'aumento del limite di spesa del 50% previsto dal sismabonus;
  • colonna 7, se a colonna 2 hai indicato i codici da 5 a 11, 16, 17, 18 e 20, hai sostenuto le spese a partire dal 1° luglio 2020 e hai i requisiti per richiedere il superbonus indica "1" se utilizzi la detrazione del 110% e "2" se invece utilizzi quella del 90%;
  • colonna 8 il numero della rata che utilizzi per il 2023, per le spese sostenute nel 2023 indica “1”;
  • colonna 9 l'importo delle spese sostenute nell'anno indicato a colonna 1. Se hai indicato il codice “4” a colonna 4 riporta il 25% del prezzo di acquisto. Se hai indicato il codice “1” in colonna 4 puoi indicare al massimo la differenza tra 96.000 euro e quanto speso negli anni precedenti per lo stesso intervento;
  • colonna 10 un numero progressivo per identificare l’immobile ristrutturato, devi riportare lo stesso numero anche nella colonna 1 della sezione III-B.

I dati catastali degli immobili ristrutturati

Nella sezione III-B del quadro E devi indicare i dati catastali della casa che hai ristrutturato. Se hai già compilato questi righi nelle scorse dichiarazioni, per interventi fatti dal 2014 al 2023, non è necessario copiare ancora i dati. Se le righe a disposizione non sono sufficienti, compila uno o più modelli aggiuntivi. Ricordati di compilare la colonna 10 della sezione III-A per collegare gli immobili ai dati corrispondenti.

Per la compilazione recupera i dati da una visura catastale aggiornata o dal rogito d'acquisto della casa.

Nei righi E51 ed E52:

  • a colonna 1 riporta il numero progressivo dell'immobile ristrutturato che hai indicato a colonna 10 della sezione precedente. Se hai compilato più righi per uno stesso immobile, indicando lo stesso numero d'ordine a colonna 10, qui usa un solo rigo;
  • barra la colonna 2 se si tratta di lavori effettuati su parti condominiali per cui nella colonna 3 della sezione precedente hai inserito il codice fiscale del condominio, in questo caso non devi compilare le altre colonne del rigo;
  • a colonna 3 indica il codice catastale del Comune in cui si trova l'immobile;
  • a colonna 4 indica “T” o “U” se l'immobile è censito rispettivamente nel catasto dei Terreni o Urbano;
  • a colonna 5 riporta la Sezione Urbana o il Comune Catastale che trovi nel documento catastale. Se non sono indicati non compilare la colonna;
  • a colonna 6 riporta il numero del foglio indicato nel documento catastale;
  • a colonna 7 indica la particella che può esser composta da due parti separate. Se così non fosse indicala esclusivamente a sinistra della barra della colonna;
  • a colonna 8 scrivi, se presente, il subalterno.

Se l'immobile che hai ristrutturato non è di tua proprietà, ma ne sei l'affittuario o il comodatario, per godere delle detrazioni compila il rigo E53 con gli estremi del contratto di locazione o di comodato (i dati sono sul contratto di locazione o sulla ricevuta di registrazione online) in aggiunta ai dati dell'immobile che hai inserito nei righi precedenti. Per la compilazione delle colonne 1 e 2 fai riferimento alle istruzioni dei righi E51 ed E52. Per le altre colonne indica:

  • a colonna 3 la data di registrazione del contratto;
  • a colonna 4 il codice relativo alla modalità di registrazione:
    • “3” per gli uffici dell'Agenzia delle Entrate;
    • “1T” per la registrazione telematica tramite pubblico ufficiale;
    • “3P” per la registrazione telematica con Siria o Iris;
    • “3T” per la registrazione telematica con altre applicazioni come Locazioni Web, Contratti online e modello RLI;
  • a colonna 5 il numero e l'eventuale sottonumero di registrazione del contratto;
  • a colonna 6 il codice dell'ufficio dell'Agenzia delle Entrate dove è stato registrato il contratto;
  • a colonna 7 il codice del contratto composto da 16 o17 cifre: lo trovi sul modello che hai presentato per la registrazione o sulla ricevuta in caso di presentazione telematica. Se hai registrato telematicamente il contratto di locazione e hai compilato le colonne da 3 a 6 e non compilare questa colonna, altrimenti compila esclusivamente questa colonna.

Se l'immobile non è stato ancora censito, riporta i dati della domanda di accatastamento nelle colonne 8 (data di presentazione della domanda), 9 (numero della domanda) e 10 (provincia in cui si trova l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate in cui hai presentato la domanda di accatastamento).

Il bonus mobili ed elettrodomestici nel 730

Per avere detrazioni sull’acquisto di mobili, devi compilare il rigo E57, dove puoi indicare al massimo due acquisti di mobili destinati all’arredo di case ristrutturate: se ne hai fatti di più, utilizza un modello aggiuntivo. Indica nelle colonne 1 e 3 le rate che stai detraendo, nelle colonne 2 e 4 inserisci la spesa sostenuta. Chi ti presta l'assistenza fiscale ripartirà la detrazione in 10 rate annuali.

Altre detrazioni al 50%

Nel Rigo E56 devi indicare la spesa che hai sostenuto per aderire alla così detta "pace contributiva" o per installare le colonnine per ricarica dei veicoli elettrici, che beneficiano entrambe della detrazione del 50% della spesa sostenuta.
Indica:

  • a colonna 1:
    • il codice 1 per il riscatto di periodi non coperti da contribuzione (c.d. “pace contributiva”). Possono fruire del riscatto dei periodi non coperti da contribuzione coloro che al 31 dicembre 1995 non avevano anzianità contributiva. La detrazione è ripartita in 5 rate di pari importo. Non puoi riportare la spesa sostenuta nel 2023 indicata nel punto 581 e/o 601 della Certificazione Unica e le somme da indicare nei righi da E8 a E10 con il codice 32 o nel rigo E21;
    • il codice 2 per le spese sostenute dal 1/3/2019 al 31/12/2021 per l’acquisto e posa in opera di strutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica;
    • il codice 3 se le colonnine sono state installate come lavoro trainato da uno per il quale spetta il Superbonus. Se queste spese sono state sostenute nel 2023 come lavori trainati, indica rispettivamente il codice "4" per le unità unifamiliari e il codice "5" per edifici condominiali. 
  • nella colonna 2 l’anno in cui è stata sostenuta la spesa;
  • nella colonna 3 l'importo della spesa sostenuta;
  • nella colonna 4 se a colonna 2 hai indicato il 2023 e a colonna 1 i codici 3,4 o 5 indica 1 se applichi la percentuale del 110% o 2 se applichi quella del 90%;
  • nella colonna 5 se a colonna 2 hai indicato il 2022 e a colonna 1 i codici 3, 4 o 5 indica il numero di rata che usi per il 2023.

Come inserire l'ecobonus nel 730

Per detrarre le spese di riqualificazione energetica utilizza la sezione IV del quadro E righi E61 ed E62. Prima di inserire queste spese fai un controllo sulla documentazione in tuo possesso e sulla sua corrispondenza con quanto richiesto dalla normativa.

Leggi anche la nostra news su come funziona il superbonus 2024 e chi ne ha diritto.

Compila il quadro
Indica nei righi da E61 a E62 colonna 1 il codice che individua il tipo d’intervento effettuato:

  • “1” per interventi di riqualificazione energetica diretti alla riduzione del fabbisogno di energia primaria dell’edificio (ad esempio, sostituzione o installazione di climatizzatori invernali anche con generatori di calore non a condensazione, con pompe di calore, con scambiatori per teleriscaldamento, con caldaie a biomasse...);
  • “2” per interventi sull’involucro degli edifici esistenti (ad esempio la fornitura e posa in opera di materiale coibente sulle pareti verticali dell'edificio...);
  • “3” per installazione di pannelli solari utilizzati per la produzione di acqua calda a uso domestico;
  • “4” per sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (ad esempio la sostituzione di impianti esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza, la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria…). Dal 2018 non è più possibile detrarre le spese relative a caldaie a condensazione di classe energetica inferiore alla A. Se la caldaia a condensazione è almeno di classe A deve essere indicata col codice “13”, ma se contestualmente alla sostituzione della caldaia si installano sistemi di termoregolazione evoluti, la spesa va indicata con il codice “4”;
  • “5” per acquisto e posa in opera di schermature solari (ad esempio le tende parasole non smontabili liberamente…);
  • “6” per acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale a biomasse (ad esempio le stufe a pellet);
  • “7” per l’acquisto di dispositivi multimediali per controllo da remoto di impianti di riscaldamento;
  • “8” per interventi su parti comuni di edifici condominiali esistenti che abbiano un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio.
  • “9” per interventi su parti comuni di edifici condominiali esistenti finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità media di cui al decreto del MISE del 26/6/2015;
  • “10” per interventi di riqualificazione e misure antisismiche su parti comuni condominiali che comportano il passaggio ad una classe di rischio inferiore;
  • “11” per interventi di riqualificazione e misure antisismiche su parti comuni condominiali che comportano il passaggio a due classi di rischio inferiori;
  • “12” per l'acquisto e la posa in opera di finestre comprensive di infissi;
  • “13” per l'acquisto e la posa in opera di caldaie a condensazione di classe pari almeno alla A;
  • “14” per l'acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori;
  • “15” per il bonus facciate;
  • “16” per l’acquisto di dispositivi multimediali per controllo da remoto di impianti di riscaldamento;
  • “30” per interventi di isolamento termico che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% effettuati su edifici unifamiliari o su unità immobiliari facenti parte di edifici plurifamiliari. Per gli stessi interventi eseguiti a livello condominiale indica il codice “31”;
  • “32” per interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti. Per gli stessi interventi effettuati su edifici unifamiliari o su unità facenti parte di edifici plurifamiliari indicare il codice “33”

Nella colonna 2 indica l’anno in cui hai sostenuto le spese per cui chiedi la detrazione. 

colonna 4 indica il codice:

  • “1” per interventi iniziati tra il 2009 e il 2022 e ancora in corso nel 2023;
  • “2” per spese sostenute prima del 2023 relative a un immobile ereditato, acquistato o ricevuto in donazione nel 2023;
  • “3” se sono presenti entrambe le condizioni dei due punti precedenti.

La colonna 5 è riservata al caso specifico di chi ha acquistato, ricevuto in donazione o ereditato un immobile dal 2014 al 2017, oggetto di interventi di riqualificazione energetica effettuati nel 2008, e vuole rideterminare il numero di rate in cui sfruttare la detrazione. Se ti trovi in questa condizione, indica in questa colonna il numero di rate inizialmente scelto. Il Fisco ti dà la possibilità di detrarre la spesa residua esclusivamente in dieci rate annuali, quindi la rideterminazione può esser fatta solo scegliendo questa suddivisione.

colonna 6 per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 se a colonna 1 hai indicato i codici da 2 a 7  e da 12 a 14 e 16, se questi interventi sono stati realizzati congiuntamente a uno di quelli individuati dai codici da 30 a 33 e che danno diritto al superbonus indica il codice 1 se hai diritto al 110% o 2 se hai diritto al 90%.

Nella colonna 7 indica il numero della rata che utilizzi nel 2023, quindi per le spese del 2023 indica “1”. Per le spese sostenute nell'anno 2022 è  possibile ripartire la spesa in 10 rate (se non l'hai già inserita nel 730 dello scorso anno), in questo caso indica 1 e 2022 nella colonna 2.

Nella colonna 8 indica la spesa totale che hai sostenuto. Ricorda che se sullo stesso immobile hai realizzato interventi indicati sia con il codice 2 che con il codice 12 il totale della spesa non può dar luogo a una detrazione superiore a 60.000 euro totali. Allo stesso modo se hai indicato sia il codice 4 che il codice 13 la detrazione totale non può superare i 30.000 euro totali.

Barra la casella 9  se a colonna 1 hai indicato i codici 2, 3, 4, 5, 6, 7, 12, 13, 14, 16, 30, 31, 32 e 33 e possiedi le condizioni per usufruire dell'aumento del limite di spesa massimo del 50%.

Dove si inserisce la previdenza complementare nel 730?

La compilazione della sezione dedicata alla previdenza complementare varia a seconda che tu abbia o meno dei contributi per questo tipo di previdenza.

Se non hai contributi per la previdenza complementare, non devi compilare i righi da E27 a E30. Questa situazione si verifica se non è indicato alcun importo al punto 413 della CU e non hai fatto versamenti volontari ad altri fondi pensione.

Se hai aderito a più di un fondo pensione versando contributi per i quali è applicabile un diverso limite di deducibilità, devi compilare più di un rigo.

Compila il quadro
Per la compilazione corretta di questa sezione devi avere a portata di mano la tua Certificazione Unica.

Nel rigo E27 indica i contributi a deducibilità ordinaria, entro il limite di 5.164,57 euro, cioè le somme versate alle forme pensionistiche complementari relative sia a fondi negoziali sia alle forme pensionistiche individuali e le somme versateai sottoconti PEPP. Nel limite devi considerare sia i tuoi versamenti che quelli del datore di lavoro. Se nel punto 411 della CU è indicato il codice “1”, indica i dati riportati nei punti 412 e 413 della CU. Se i versamenti non sono avvenuti tramite il sostituto di imposta, devi indicare l’ammontare dei versamenti. In particolare:

  • colonna 1 riporta la cifra indicata nel punto 412 della CU. Se è stato compilato il punto 421 della CU indica la differenza tra i punti 412 e 422 della CU;
  • colonna 2 riporta la cifra indicata nel punto 413 della CU. Se è stato compilato il punto 421 della CU indica la differenza tra i punti 413 e 423 della CU. A colonna 2 indica anche le somme che hai versato a fondi negoziali o alle forme pensionistiche individuali senza il tramite del sostituto di imposta.

Compila il rigo E28 per i contributi versati da lavoratori di prima occupazione, successiva al 1/1/2007, oppure dai contribuenti che a quella data non avevano una posizione contributiva aperta. Il limite di deducibilità ordinario è aumentato se, nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, hai versato un importo inferiore. Infatti, dal sesto anno e per i venti anni successivi il limite è di 5.164,57 euro incrementato della differenza tra 25.822,85 euro e i contributi versati nei primi cinque anni. La deduzione non può comunque superare i 7.746,86 euro. Se nel punto 411 della CU è indicato il codice “3”, i dati da indicare sono quelli dei punti 412, 413 e 417 della CU. In particolare:

  • colonna 1 riporta la somma degli importi indicati nei punti 412 e 417 della CU;
  • colonna 2 riporta l’importo indicato nel punto 413 della CU e le somme che hai versato ai fondi negoziali, o alle forme pensionistiche individuali, senza il tramite del datore di lavoro.

Nel rigo E29, indica i contributi versati a fondi in squilibrio finanziario. Se nel punto 411 della CU è indicato il codice “2”, i dati da indicare sono riportati nei punti 412 e 413 della CU. In particolare a colonna 1, riporta l’importo indicato nel punto 412 della CU e a colonna 2 riporta l’importo indicato nel punto 413 della CU.

Nel rigo E30, indica i contributi versati per familiari a carico per la parte che non hanno dedotto loro. Se li hai versati tramite il datore di lavoro, è compilato il punto 421 della CU. Quindi, indica nella colonna 1 l’importo indicato nel punto 422 della CU e nella colonna 2 l’importo indicato nel punto 423 della CU.

Quanto si recupera con il 730 per l'affitto?

Per detrarre i canoni di locazione devi utilizzare la sezione V del quadro E,  verifica con attenzione i requisiti necessari per ottenere questa agevolazione.

Vai al nostro approfondimento per sapere quanto tempo conservare i documenti relativi a bonus e detrazioni.

Compila il quadro
 Nel rigo E71 indica i canoni di locazione pagati per l’abitazione principale. A colonna 1 riporta il codice:

  • “1” se hai stipulato o rinnovato il contratto di locazione di immobili destinati ad abitazione principale ai sensi della legge n. 431/98;
  • “2” se sei intestatario di un contratto di locazione a canone convenzionale per la tua abitazione principale, stipulato ai sensi dell'art. 2, comma 3, e art. 4, commi 2 e 3 della legge n. 431/98;
  • “4” se hai un'età compresa fra i 20 e i 31 anni e hai stipulato un contratto di locazione per l’abitazione principale ai sensi della legge n. 431/98. Se il requisito dell’età è soddisfatto per una parte dell’anno, si può sfruttare l'agevolazione per il periodo corrispondente e spetta per i primi tre anni di stipula del contratto. L'immobile affittato non deve essere l'abitazione principale dei genitori.

colonna 2 indica il numero di giorni nei quali l’immobile locato è stato adibito ad abitazione principale e a colonna 3 la percentuale di detrazione spettante, in caso di contratti cointestati.

Il rigo E72 va compilato dai lavoratori dipendenti che hanno trasferito la residenza nel Comune di lavoro.

colonna 1 indica il numero di giorni nei quali l’immobile locato è stato adibito ad abitazione principale e a colonna 2 la percentuale di detrazione spettante in caso di contratti cointestati. La detrazione ti viene attribuita da chi presta l’assistenza fiscale. Se durante l’anno ti trovi in situazioni diverse, puoi avere più detrazioni.