Consigli

Conservare frutta e verdura: ecco le nostre dritte

Quali ortaggi vanno conservati in frigo? Quanto dura la frutta se acquistata già matura? E dove la posiziono all'interno del frigo? Questi sono solo alcuni dei dubbi più comuni quando si parla di come conservare frutta e verdura fresche. L'importante è ricordarsi di alcuni semplici accorgimenti. Ecco quali.

03 aprile 2023
contenitori frigo

Per garantire vita lunga ai prodotti freschi che acquistiamo, soprattutto con l'avvicinarsi della stagione calda, è bene fare attenzione a come li conserviamo. Non tutti i cibi hanno le stesse necessità ed è bene, per quanto possibile, dare a frutta e verdura la giusta collocazione e conservazione. Ecco dunque cosa tenere a mente. 

Quando si parla di conservazione alimentare è importante sapere che per ogni alimento esistono condizioni di temperatura e umidità (relativa) ideali da rispettare. Di norma, quasi tutta la frutta e la verdura si deve riporre nella parte più bassa del frigorifero, ovvero nei cassetti, dove abbiamo una temperatura di 8-10°C al massimo e un’umidità relativa elevata (80 - 90%).

Ma perché proprio nei cassetti? In un cassetto si limita il ricircolo eccessivo d’aria, che porterebbe in molti dei casi a un raggrinzimento dei cibi e al così detto “calopeso” dell’ortaggio o del frutto, dato proprio dal fatto che in presenza di aria secca il frutto tenderà a scambiare con l’esterno, per evaporazione, il suo contenuto di acqua interno fino a raggrinzirsi. Tuttavia, però, l’elevata umidità e lo scarso ricircolo di aria presenti in un cassetto stracolmo, dove non si rispetta ordine e pulizia, sono terreno fertile per muffe e batteri.

Leggi anche il nostro speciale sulle nuove funzioni dei frigoriferi per prolungare la vita di frutta e verdura e la nostra recensione su Shelfy, il dispositivo smart che promette di avere cibi sempre freschi e sani.

Quali sono quindi le buone pratiche per conservare al meglio frutta e verdura? Vediamole insieme.   

Metti gli ortaggi in frigo nel giusto posto

Se è vero che frutta e verdura vanno nei cassetti, è atrettanto vero che bisogna evitare di porre gli alimenti alla rinfusa e riempire completamente i cassetti. L’ideale, se si hanno due cassetti, è di utilizzarne uno per la frutta e uno per la verdura.

Riporre alcuni alimenti senza attenzione, come ad esempio mele e altri frutti vicini senza protezioni, può avere controindicazioni spiacevoli. Avremo infatti una maturazione accelerata, che porterà più in fretta a marciumi e di conseguenza a farci buttare ciò che non avevamo ancora consumato, solo per mancanza di cura. Questo succede perché la frutta non è tutta uguale. In alcuni frutti definiti “climaterici” (albicocche, banane, cachi, cocomeri o angurie, kiwi, mele, meloni o poponi, pere, pesche, pomodori, prugne, susine) la maturazione continua anche dopo la raccolta: questo vuol dire che potranno essere acquistati anche immaturi e lasciati maturare durante la conservazione. Altri sono definiti “non climaterici” (agrumi, ananas, ciliegie, fragole, uva), e al contrario dei climaterici non maturano più dopo che si sono staccati dalla pianta e per tanto non devono essere raccolti se non a maturazione completa. 

Usa i contenitori più adatti

contenitori ideali per contenere frutta e verdura fresca sono i sacchetti di carta: questa permette la respirazione ed evita che si produca un ambiente umido con condensa all’interno del sacchetto stesso. Sacchetti e cestini di plastica, al contrario, non sono ideali per stare a contatto con frutta e verdura fresca poiché non permettono completamente la respirazione. Anche i sacchetti compostabili in cui si mette frutta e verdura sfusa sono impermeabili e non traspiranti. Per cui non si ha alternativa, il nostro consiglio è quello di  bucare i sacchetti per sfruttarli comunque. I cestini sono necessari per tutti quei tipi di frutta (ciliegie, frutti di bosco, fichi, uva) facilmente deperibili, poiché hanno bisogno di un’umidità diversa rispetto agli altri: infatti fanno eccezione e possono essere conservati anche nei ripiani alti del frigo dove la temperatura è regolare (5°C) e c’è un buon ricircolo d’aria (umidità relativa 50-70%).

Un piccolo suggerimento per conservare i frutti di bosco, dato che non durano più di 3 giorni all'interno del frigo, è quello di immergerli in acqua e zucchero, così da poterli tranquillamente congelare e scongelare senza alterazioni. Questo trucco vale per molte categorie di frutta e verdura, nell’industria alimentare si utilizza bagnare in acqua più destrosio per evitare il congelamento dei tessuti e favorire una conservazione più lunga sotto gli 0°C.

Dove conservo frutta e verdura?

Una volta pulito il frigorifero in maniera adeguata, il passaggio successivo è quello di organizzare gli spazi per posizionare gli alimenti correttamente. Ecco quali sono quei frutti e ortaggi da conservare in frigo e quanto durano se acquistati già maturi.

Frutta

Si tratta di alimenti facilmente deperibili e che hanno bisogno della giusta temperatura per restare gustosi e non andare male. Ecco la frutta che va conservata in frigorifero:

  • Agrumi. Si potrebbero anche conservare fuori dal frigo, a patto di avere temperature non superiori a 15°C. In alternativa possono durare nel cassetto del frigorifero per ben 2 settimane e mezzo. Bisogna fare attenzione però perché, se si protrae più a lungo il periodo di conservazione in frigo, si rischia che la polpa diventi eccessivamente amara.
  • Albicocche. Durano circa 4 giorni in frigo.
  • Ananas e anguria (da intere). Possono stare a temperatura ambiente anche 10 giorni ma, se tagliate (chiusa in un contenitore o nel cellophane), devono essere conservate nei ripiani più alti del frigo, sempre per un massimo di 10 giorni.
  • Cachi. Sono molto deperibili e possono essere tenuti in frigo. Sulla loro vaschetta in un sacchetto, sui 2 ripiani più alti, resistono per 3 giorni al massimo.
  • Kiwi. Resistono nel cassetto del frigo fino a 5 giorni.
  • Mele. Durano nelle stesse condizioni del kiwi, per 10 giorni massimo.
  • Meloni. Durano sino a 3 giorni in frigo.
  • Pesche, susine e uvaDurano sino a 3 giorni in frigo e possono essere conservate nel ripiano centrale.
  • Pere. Come il melone vanno nel cassetto e hanno durata massimo di 1 settimana. 

Non tutta la frutta va conservata in frigo, è il caso della maggior parte della frutta esotica:

  • AvocadoResiste fino a 3 giorni a temperatura ambiente.
  • Banana e mango. Fino a 5 giorni a temperatura ambiente.
  • Litchi, papaya e passion fruit. Vanno trattati come gli agrumi, pertanto per evitare annerimenti e retrogusto amaro bisognerà conservarli in frigo a temperature di 8°C e con un’umidità elevata. Litchi e passion fruit durano fino a 1 settimana in frigo, o nell’anta o nel cassetto.

Verdura

A differenza della frutta, la verdura segue accorgimenti diversi perchè resista fresca a lungo. 

  • Aglio. Si conserva in frigo per 20 giorni in ambiente fresco, ventilato e asciutto. Per questo motivo va nell’anta del frigo, o comunque in un luogo dove non si superino i 15°C in un sacchetto al buio poiché altrimenti germoglia.
  • Asparagi. Durano solo 3 giorni e hanno bisogno di un ambiente umido, pertanto vanno conservati in frigo ma avvolti in un panno umido.   
  • Carciofi. Questi tendono facilmente a diventare amari in conservazione, da cotti vanno sempre accompagnati con un goccio di limone.
  • Carote. Molto durevoli, hanno bisogno di condizioni simili all’aglio. Vista la dimensione, possono essere conservate in un sacchetto di carta nei ripiani meno freddi fino a 10 giorni.
  • Cavoli (di cui fanno parte cavolo, broccolo e verza). Possono essere conservati al massimo per 5 giorni nel cassetto della verdura.
  • Cetriolo. Dura anch’esso quasi 1 settimana.
  • Cipolle. Valgono le stesse condizioni dell’aglio, con la differenza che per dimensione non possono stare tutte in anta.
  • Coste ed erbette. Così come l'insalata, vanno tenute nel cassetto per un massimo di 3 giorni. In alternativa per insalate e spinaci già lavate e tagliate in buste è consigliabile la conservazione sui ripiani.
  • Finocchi. Nelle stesse condizioni possono durare fino a 6 giorni.
  • Legumi freschi (fagioli, fave, fagiolini e piselli). Vanno anche loro nel cassetto e resistono fino a 4 giorni. 
  • MelanzaneTienile nel cassetto fino a 4 giorni. 
  • Patate. Valgono le stesse condizioni di aglio e cipolla ma, se intendiamo preparale fritte o al forno, è preferibile conservarle fuori dal frigo per evitare che nella cottura venga prodotta troppa acrilammide.
  • Peperoni e pomodori. Sono ortaggi estivi, pertanto possono durare fino a 4 giorni sempre nelle condizioni generali sopra descritte.
  • Ravanello e sedano. Durano 5 giorni. 
  • Spinaci. Arrivano a durare fino a 3 giorni.
  • Zucca. Come l’anguria è una cucurbitacea, e può resistere fuori dal frigo per quasi 1 mese in un luogo asciutto. Da tagliata invece può resistere fino a 5 giorni, in un contenitore o nel cellophane aderente alla polpa, nel cassetto o nei ripiani (a patto che non sia messa troppo contro il fondo del frigo).
  • Zucchina. Della stessa famiglia della zucca, il frutto però per caratteristiche è più deperibile. Infatti resiste al massimo 4 giorni nel cassetto.

Dove riporre la verdura cotta

A differenza di quelle fresche e crude, le verdure cotte vanno conservate nel ripiano centrale del frigo. La loro scadenza è breve, 24 - 48h a seconda del tipo. Inoltre è importante non metterle in frigo quando sono ancora calde: assicurati quindi di verificare che abbiano raggiunto temperatura ambiente per poterle riporre nel ripiano corretto. 

Acquista frutta e verdura di stagione

Quando scegli la frutta e verdura che acquisti prediligi sempre prodotti freschi e di stagione. Ma se nei supermercati possiamo trovare ogni varietà durante tutto l'anno è bene scegliere consapevolmente cosa mettere in frigorifero. Ecco il nostro calendario di frutta e verdura di stagione, da consultare quando stili la lista della spesa o da stampare e tenere in vista in cucina.

 

Scopri il nostro calendario frutta e verdura 

 

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Contenuto realizzato nell’ambito del progetto La Spesa Che Sfida finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018)